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[h=1]Laura Boldrini critica sull'accoglienza ai migranti dell'Italia: "Siamo generosi nel salvataggio, ma carenti nell'integrazione"[/h]
Non è mai abbastanza quel che il sistema di accoglienza agli immigrati italiano compie ogni giorno, almeno secondo la Presidente della CameraLaura Boldrini: "Bisogna investire nell'integrazione dei rifugiati - ha detto a Uno Mattina su Rai 1 - è quel che ci rimproverano i nostri partner europei. Siamo generosi nel salvataggio in mare - ha concesso la Presidenta - ma carenti nella parte che riguarda l'integrazione, se li accompagnassimo ne trarremo giovamento, lasciarli al loro destino invece significa disperdere questi talenti".
L'Ungheria - Verso l'est dell'Europa intanto il clima non è così sereno come vorrebbe la Boldrini, l'Ungheria si è vista invasa da migliaia di profughi siriani e ha provato a contenere l'ondata applicando le regole imposte da Bruxelles. Per la Presidente della Camera un gesto deprecabile: "I Paesi dell'Europa dell'est hanno fatto di tutto per essere membri dell'Unione europea, che li ha inglobati in questa grande famiglia. A volte - ha aggiunto - dimostrano di avere la memoria corta, specialmente l'Ungheria", visto che nel 1956 oltre 250 mila ungheresi scapparono dalla minaccia comunista per trovare asilo in altri Paesi.
La minaccia - Secondo la Boldrini le politiche europee non possono andare in una direzione diversa da quella dell'accoglienza a tutti i costi: "Dobbiamo andare avanti - ha detto - oppure il rischio è che l'Europa si disgreghi e che vincano quelle forza che vogliono la disgregazione".
Non è mai abbastanza quel che il sistema di accoglienza agli immigrati italiano compie ogni giorno, almeno secondo la Presidente della CameraLaura Boldrini: "Bisogna investire nell'integrazione dei rifugiati - ha detto a Uno Mattina su Rai 1 - è quel che ci rimproverano i nostri partner europei. Siamo generosi nel salvataggio in mare - ha concesso la Presidenta - ma carenti nella parte che riguarda l'integrazione, se li accompagnassimo ne trarremo giovamento, lasciarli al loro destino invece significa disperdere questi talenti".
L'Ungheria - Verso l'est dell'Europa intanto il clima non è così sereno come vorrebbe la Boldrini, l'Ungheria si è vista invasa da migliaia di profughi siriani e ha provato a contenere l'ondata applicando le regole imposte da Bruxelles. Per la Presidente della Camera un gesto deprecabile: "I Paesi dell'Europa dell'est hanno fatto di tutto per essere membri dell'Unione europea, che li ha inglobati in questa grande famiglia. A volte - ha aggiunto - dimostrano di avere la memoria corta, specialmente l'Ungheria", visto che nel 1956 oltre 250 mila ungheresi scapparono dalla minaccia comunista per trovare asilo in altri Paesi.
La minaccia - Secondo la Boldrini le politiche europee non possono andare in una direzione diversa da quella dell'accoglienza a tutti i costi: "Dobbiamo andare avanti - ha detto - oppure il rischio è che l'Europa si disgreghi e che vincano quelle forza che vogliono la disgregazione".