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Inter vs Roma
Serie A
oggi, 20:45
San Siro
[h=1]Inter-Roma, tra passato presente e futuro. E' una gara da sei punti[/h] [h=2]Un match diventato un classico nel nuovo millennio torna ad essere decisivo per l'Europa che conta. All'andata si imposero i giallorossi 2-1, ma le due squadre sono cambiate radicalmente[/h] 26 febbraio 2017 - Milano
Il passato racconta, il presente si pesa, il futuro si costruisce anche stasera. Inter-Roma è una gara diventata un classico nel nuovo millennio: torna ad essere decisiva, seppur ”solo” per l’Europa che conta. Sessantamila persone a San Siro, 8 punti di distanza e “sei” potenzialmente in palio.
passato — Prima del domino bianconero, queste due si giocavano lo scudetto. Sull’asse Milano-Roma si decidevano campionati, finiti sempre in casa nerazzurra. Più recentemente Inter-Roma è diventata una gara da tripla, anche a San Siro: se è vero che le ultime due sono state vittorie nerazzurre (1-0 e 2-1) nell’aprile e nell’ottobre 2013 (le due precedenti) vinsero i giallorossi (3-2 e addirittura 3-0 con doppietta di Totti e Florenzi). Pioli, poi, ha un problemino con la Roma: 1 vittoria, 5 pari, 7 sconfitte.
PASSATO PROSSIMO — L’ultimo incrocio fra Dzeko e Icardi, all’Olimpico, è datato ottobre e vide vincere Spalletti 2-1. Un girone fa fu un match senza filtri e senza remore: occasione a ogni ribaltamento, difese spesso in balia degli eventi. In panca coi nerazzurri c’era De Boer, all’inizio della discesa definitiva, che provava ancora a far coesistere Banega e Joao Mario. L’argentino segnò uno dei suoi due gol interisti (l’altro alla Lazio), rispondendo a Dzeko che era ancora un centravanti contestato dalla piazza (gran partita, però). La Roma andava di alti e bassi, non aveva ancora varato la difesa e tre e teneva Nainggolan, ancora non rifinitore, in panchina. Decise Manolas, Icardi non la vide mai.
PRESENTE — Il presente racconta di due squadre in gran forma. La Roma è in versione “4-0 a chiunque”, l’Inter in quella “modalità risalita on”. Spalletti è in formazione tipo (fatto salvo il lungodegente Florenzi) ma numeri in trasferta decisamente peggiori che quelli casalinghi. Pioli è senza Miranda (e senza il brasiliano a volte diventa un’incognita anche Murillo), nella difesa a tre sarà adattato D’Ambrosio. In casa i nerazzurri con Pioli tirano quasi 8 volte in porta a gara, contro le 4 abbondanti dei rivali in trasferta. Torna Icardi dalla squalifica, pronto a sfruttare i cross, arma principe della squadra.
FUTURO — Fiducia, prospettive, ruolo di primo piano: per entrambe, sembrano queste le parole chiave per il futuro. La nuova proprietà interista è solida e ricca, quella giallorossa è convinta che dallo stadio (se davvero la questione è risolta) passerà un’ulteriore crescita. In più c’è l’arrivo imminente (anche se non ufficiale) del d.s. del Siviglia Monchi, uno capace di farti duellare alla pari con le grandi d’Europa senza i bilanci delle grandi d’Europa. Per entrambe però, le “magnifiche sorti e progressive” potrebbero essere complicate da una mancata Champions: la Roma si ritroverebbe forse senza allenatore e costretta a cedere un altro gioiello (Manolas proprio all’Inter?), i nerazzurri rischierebbero di dover cambiare ancora strada e magari fare i conti con la pazienza a fasi alterne di qualche star che cerca una ribalta europea. Insomma, il futuro si costruisce anche stasera.