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♣ ♣ INTER 2016-2017 ♣ ♣

Roberto57

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Roberto57

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Roberto57;n2061941 ha scritto:
[h=1]Con la speranza che dopo la sconfitta con il Napoli, oggi possiamo dire la nostra con il Genoa[/h]
[h=1]:mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad:

Genoa-Inter 1-0, Pandev segna, Lamanna para un rigore a Candreva
[/h] [h=2]Kondogbia espulso nel finale, Icardi sostituito dopo il gol rossoblù: continua la crisi nerazzurra. Genoa più vicino alla salvezza[/h]
 

Roberto57

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[h=1]Inter, Pioli esonerato, al suo posto Vecchi: in arrivo Walter Sabatini[/h] Torna in panchina il tecnico della Primavera: una partita a novembre, 3-0 al Crotone. L'ex d.s. della Roma assumerebbe il ruolo di responsabile dell'area sportiva di Suning

Ribaltone in casa Inter. Stefano Pioli è stato sollevato dal suo incarico di tecnico, al suo posto, come traghettatore per le ultime tre gare, Stefano Vecchi. L'allenatore della Primavera aveva già sostituito de Boer e guidato la squadra per Inter-Crotone 3-0. Era il 6 novembre 2016.

C'E' SABATINI — Il ribaltone potrebbe avere riverberi significativi anche nello staff dirigenziale: pare infatti imminente l'arrivo di Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, come responsabile dell'area sportiva di Suning. A quel punto, sarà curioso capire quali saranno gli equilibri tra l'ex d.s. della Roma e l'area tecnica dell'Inter, il cui responsabile è Piero Ausilio.


NUOVO ALLENATORE? — Ovviamente il capitolo più importante riguarda quello del nuovo allenatore per la prossima stagione: la prima di scelta di Sabatini sarebbe Conte, che già era stato nel mirino del dirigente all'epoca del suo incarico alla Roma. Ma anche il nome di Spalletti conserva credibilità. Nelle prossime ore si delineeranno meglio gli scenari, per ora sconvolti dall'esonero di Pioli.

IL COMUNICATO — Questo il comunicato ufficiale del club: "F.C. Internazionale Milano comunica di aver sollevato l'allenatore Stefano Pioli ed il suo staff tecnico dalla guida della prima squadra. L'Inter ringrazia Stefano ed i suoi collaboratori per la dedizione ed il duro lavoro svolto per il Club durante gli ultimi sei mesi di quella che si è rivelata una stagione difficile", si legge. "L'attuale tecnico della Primavera, Stefano Vecchi, è stato incaricato della gestione della prima squadra con effetto immediato e per le tre partite stagionali ancora da giocare. La società inizierà fin da ora a lavorare in vista della prossima stagione sportiva".
 

Roberto57

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Inter vs Sassuolo
Serie A oggi, 12:30
San Siro

[h=1]Inter-Sassuolo, le formazioni ufficiali: Vecchi riparte dal 4-3-3[/h]
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Sono state svelate le formazioni ufficiali di Inter-Sassuolo, in campo fra poco più di un'ora a San Siro.

Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Andreolli, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Gagliardini, Joao Mario; Candreva, Icardi, Perisic.

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Letschert, Acerbi, Peluso; Sensi, Missiroli, Biondini; Berardi, Iemmello, Politano.
 

Roberto57

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Comunque vada il mio cuore sarà sempre Neroazzurro.....e non me ne vergono!!!!!!!

[video=youtube_share;oFw-rfvoexo]https://youtu.be/oFw-rfvoexo[/video]
 

Roberto57

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[h=1]Inter-Sassuolo 1-2: Iemmello fa doppietta, Eder in gol. San Siro fischia[/h] [h=2]Il centravanti emiliano affonda i nerazzurri, inutile la rete dell'italo-brasiliano nel secondo tempo. La curva abbandona, lo stadio fischia: quarto k.o. di fila[/h] Niente da fare, l'Inter perde anche contro il Sassuolo, quarto k.o. consecutivo. La discesa nell'oblio supera anche la tappa neroverde: Di Francesco passa a Milano 2-1 grazie a una doppietta di Iemmello. Inutile il centro di Eder che ha aperto solo la speranza di un finale migliore.

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PROTESTE E GOL — Dare un senso al finale di stagione, tenere aperto il discorso sesto posto e dimostrare di meritarsi la maglia nerazzurra. L'Inter di Stefano Vecchi - di nuovo in panchina sei mesi dopo, questa volta per sostituire Stefano Pioli - ha tantissimi motivi per fare bene contro il Sassuolo. L'allenatore nerazzurro schiera i suoi con il 4-3-3. A centrocampo il centro di gravità è Gagliardini appoggiato sui fianchi da Joao Mario e Brozovic. Davanti, intorno a Icardi, Candreva e Perisic. Eusebio Di Francesco tiene fede al suo progetto e prosegue con il consueto 4-3-3: Iemmello punto di riferimento, Berardi e Politano ai lati. La contestazione della Nord inizia con la lettura delle formazioni: solo fischi, democratici, per tutti i titolari nerazzurri. Poi via allo striscione: "Stagione 2016-17, stendiamo un velo pietoso" con un enorme telo bianco a coprire la Curva. Poi, altri cori: "A lavorare, andate a lavorare", "Bastardi, non siete degni", "Venduti" e infine uno anche per Stefano Pioli. "Vogliamo Stefano Pioli" accompagnato da uno striscione di sostegno: "Unico attore interista in mezzo a una squadra di indegni e a una società di comparse". Poi, partono una raffica di altri messaggi: "Genoa-Inter ve la siete giocata a morra cinese o avevate bisogno di arrotondare a fine mese?", "Società, buttare per buttare milioni... fate giocare la Primavera, non questi buffoni", "Zhang, qualcuno ci ha già dimostrato che spendendo milioni e milioni si possono fare pesanti figure di m... Ecco, noi vogliamo vincere, non fare figure di m...". Allo scoccare del 20', il finale della contestazione con la Nord che si svuota, viene delimitata da nastri biancorossi e a presidiarla resta uno striscione: "Visto che il nostro sostegno ve lo potete meritare, oggi vi salutiamo e ce ne andiamo a mangiare". In 15' circa la Nord si svuota e in campo - dove nessuno ha posato gli occhi nei primi 20' - accade l'ultimo evento. Alla giornata surreale mancava un gol , quello del Sassuolo, che arriva al 36'. Ripartenza rapida degli emiliani su errore di impostazione di Murillo, Berardi appoggia per l'accorrente Iemmello e la squadra di Di Francesco è in vantaggio. I fischi del pubblico, a questo punto, sono inevitabili e chiarissimi: provengono da tutte le parti del Meazza quando le squadre rientrano nello spogliatoio.

TUTTI PER GABIGOL — Si riprende con Ansaldi ed Eder in campo al posto di Nagatomo e Joao Mario. Passano 45 secondi e proprio Eder impegna Consigli con un esterno destro respinto di piede. La facilità con cui però il Sassuolo riparte è disarmante. Al 4' Iemmello arriva ancora davanti alla porta e il suo diagonale è respinto da Handanovic. L'Inter non esiste, mentalmente non è scarica, è assente. Un'azione fortunosa del Sassuolo sulla destra porta a creare un cross che mette Iemmello (in sospetta posizione di fuorigioco) praticamente in porta. È il 2-0, doppietta per l'ex attaccante del Foggia. La reazione dell'Inter è ancora firmata da Eder che, servito da Icardi, centra Consigli. Al 10' arriva anche un destro di Brozovic: tiro centrale. Al 22' il Meazza si scalda: esce Iemmello, autore della doppietta decisiva, per fare posto a Defrel. Gli applausi del pubblico vanno letti anche in chiave polemica nei confronti dei nerazzurri, non solo di complimenti per il numero 9 degli emiliani. Al 25' un paio di appunti. Si alza il coro per Gabigol, impegnato nel riscaldamento (forse nemmeno ai tempi di Ronaldo...), e un tiro di Eder riapre la partita. L'Inter insegue 2-1 e i tifosi vogliono vedere il brasiliano in campo. Il quale resta per qualche minuto in piedi, fermo, in attesa di una chiamata da parte di Vecchi per entrare. E al 33', ecco l'avvento. Fuori Andreolli, dentro Gabigol per la gioia del popolo nerazzurro e per cercare il pareggio. Vecchi opta per il 3-4-2-1 con il numero 96 vicino a Eder alle spalle di Icardi. Proprio Gabigol al 36' serve Perisic con un perfetto cross, ma la girata del croato sorvola la traversa di poco. I nerazzurri spingono, il Sassuolo riparte. Berardi al 42' porta palla e serve Defrel dentro l'area, controllo e tiro, Handanovic respinge. Lo sforzo finale non partorisce altro, finisce con la vittoria del Sassuolo 2-1 e l'ottava gara consecutiva senza una vittoria. L'Europa League è a 4 punti, l'uscita del tunnel a una distanza imprecisata.


Roberto57;n2062798 ha scritto:
Inter vs Sassuolo
Serie A oggi, 12:30
San Siro

[h=1]Inter-Sassuolo, le formazioni ufficiali: Vecchi riparte dal 4-3-3[/h]
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Sono state svelate le formazioni ufficiali di Inter-Sassuolo, in campo fra poco più di un'ora a San Siro.

Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Andreolli, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Gagliardini, Joao Mario; Candreva, Icardi, Perisic.

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Letschert, Acerbi, Peluso; Sensi, Missiroli, Biondini; Berardi, Iemmello, Politano.
 

Roberto57

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ciao Gerry alias Juvetrestelle....spero butti un'occhio occhio.jpg da queste parti, voglio farvi i complimenti per la Coppa Italia anche quest'anno è stata vostra...ma ce la farete a fare la TRIPLETE??????:)
Un salutone
 
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Roberto57

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E' una bruttissima pagella......ma è la verità!!!!!
Vediamo almeno queste ultime due partite di chiuderle con onore


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Roberto57

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Lazio vs Inter

Serie A
oggi, 20:45
Olimpico, Roma

"Per squadra e blasone l'Inter ha bisogno del miglior allenatore al mondo". Stefano Vecchi, l'uomo delle emergenze, alla guida dei nerazzurri fino alla fine della stagione, lo dice chiaramente alla vigilia della partita contro la Lazio. L'Inter sta cercando un tecnico di grande esperienza, capace di risollevare una situazione disperata. Si attende di conoscere il futuro di Antonio Conte e Diego Simeone. L'allenatore del Chelsea parlerà con Abramovic dopo la finale di FA Cup del 27 maggio, Simeone lunedì si confronterà con l'Atletico Madrid, poi il club nerazzurro avrà tutti gli elementi per annunciare la sua nuova guida. In un clima surreale, l'Inter gioca le ultime due partite senza più obiettivi da raggiungere. Non si conosce ancora il nome del prossimo allenatore, Erick Thohir è un presidente lontano, quasi spettatore disinteressato, l'invettiva di Piero Ausilio alla Statale di Milano ha contribuito a creare disordine. Walter Sabatini, atteso a Roma già domani, dovrà ridare ordine ed equilibrio all'Inter. "Dal punto di vista fisico - racconta Vecchi in conferenza - la squadra fa quello che le chiedi ma la differenza la fa il provare a superare i propri limiti. Invece i giocatori non accettano lo sforzo in questo momento, hanno bisogno di essere incitati e spinti in ogni situazione. Succede spesso che l'aspetto mentale incida così, è una cosa chiaramente involontaria. Abbiamo pochi giorni ma vogliamo dare disciplina".

Probabili formazioni di Lazio-Inter.
LAZIO (3-4-2-1): 1 Strakosha, 15 Bastos, 13 Wallace, 2 Hoedt, 8 Basta, 96 Murgia, 20 Biglia, 19 Lulic, 10 Anderson, 21 Milinkovic-Savic, 17 Immobile. (55 Vargic, 31 Adamonis, 3 de Vrij, 4 Patric, 6 Lukaku, 11 Crecco, 25 Lombardi, 14 Keita, 18 Luis Alberto, 9 Djordjevic). All.: Inzaghi. Squalificati: Radu. Diffidati: Hoedt, Bastos, Keita. Indisponibili: Marchetti, Parolo.
INTER(4-3-3): 1 Handanovic, 33 D'Ambrosio, 17 Medel, 24 Murillo, 55 Nagatomo, 6 Joao Mario, 5 Gagliardini, 77 Brozovic, 87 Candreva, 23 Eder, 44 Perisic. (30 Carrizo, 46 Berni, 20 Sainsbury, 21 Santon, 2 Andreolli, 94 Yao, 19 Banega, 8 Palacio, 11 Biabiany, 96 Barbosa, 99 Pinamonti). All.: Vecchi. Squalificati: Kondogbia. Diffidati: Handanovic. Indisponibili: Icardi, Ansaldi, Miranda. Arbitro: Di Bello di Brindisi. Quote Snai: 1,95; 3,80; 3,60.
 

Alien.

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Ciao Roberto,perdonami se mi intrometto nel tuo post,ma voglio ringraziarti per il tuo post su l'amministrazione di Lotto Ced ma per fortuna l'Amministazione non ha accolto il reclamo della signora Bianca che è andata in "BIANCO"

Magliette_sexy.jpg
 

Roberto57

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Alien.;n2063765 ha scritto:
Ciao Roberto,perdonami se mi intrometto nel tuo post,ma voglio ringraziarti per il tuo post su l'amministrazione di Lotto Ced ma per fortuna l'Amministazione non ha accolto il reclamo della signora Bianca che è andata in "BIANCO"

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ciao Alien non c'è bisogno di ringraziamenti, ho semplicemente scritto ciò che pensavo!!!
Dalla divisa delle "ragazze".....sei forse Juventino???? Buona settimana
 

Roberto57

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[h=1]Lazio-Inter 1-3: Andreolli, autogol Hoedt ed Eder, i nerazzurri tornano a vincere[/h] [h=2]Biancocelesti in vantaggio con un rigore di Keita, poi espulso per doppia ammonizione, come Lulic[/h] A cosa servono gli amici se non a darti una mano quando sei in difficoltà? Ci vuole infatti una Lazio - la cui tifoseria è gemellata con quella nerazzurra - in versione Babbo Natale per far tornare alla vittoria l'Inter dopo oltre due mesi (12 marzo, 7-1 all'Atalanta). In uno scambio di pensierini di fine stagione, al regalo di Murillo (rigore di Keita) rispondono quelli di De Vrij, Hoedt e dello stesso Keita e Lulic, gli ultimi due espulsi nell'ultimo quarto di gara. Anche se il secondo giallo al senegalese forse non ci stava (più che simulazione, ci stava il fallo in area di Medel), il primo per una pallonata a Candreva a gioco fermo è imperdonabile. Il 3-1 finale è firmato da Andreolli, un autogol fantozziano di Hoedt e un tap-in di Eder.

SCAMBI DI REGALI — Padroni di casa inizialmente col 3-5-2, con Milinkovic e Luis Alberto interni, Felipe Anderson e Lulic larghi, anche se il primo spesso sale e il secondo si abbassa in quello che diventa un 4-3-3. L'Inter parte con il 4-2-3-1 ma di fatto D'Ambrosio e Nagatomo si dedicano rispettivamente a Felipe Anderson e Keita. Quando al 16' il brasiliano però salta il giapponese Murillo lo affonda in area ancora più goffamente di come aveva regalato palla a Sensi sette giorni prima contro il Sassuolo. Keita fredda Handanovic dal dischetto e in coppia con Immobile (22 reti per l'azzurro, 16 per il collega) pareggiano il record di Casiraghi-Signori nel 1995-96. In compenso Murillo - che già aveva rischiato grosso con Keita a inizio gara - deve uscire per infortunio, costringendo Vecchi a inserire Santon, con D'Ambrosio che scala al centro. In un clima da ultimo giorno di scuola, al 31' arriva dal nulla il pareggio. Brozovic batte un corner, Perisic spiazza sul primo palo e sul secondo Andreolli anticipa Wallace. Bella la dedica di Marco al padre mancato da poco, così come lo striscione degli Irriducibili a Francesco Totti, nemico di una vita. Il clima vacanziero viene certificato al 37', quando sul cross innocuo di Candreva (fischiato da una parte dei suoi ex tifosi) viene girato in rete goffamente da Hoedt, che beffa l'esordiente Vargic.

LAMPI NEL VUOTO — Nessun cambio nell'intervallo, anche se l'Inter riprende quasi stabilmente a tre dietro ed Eder per due volte ha la palla del 3-1. Ora che il sesto posto è aritmeticamente perduto, i nerazzurri tornano a fare diagonali, tackle, raddoppi e aiuti che parevano spariti negli ultimi due mesi. Bene soprattutto gli italiani, compreso Santon che non giocava da una vita. Va anche detto che una Lazio evidentemente sazia facilita il compito dell'avversario. Eppure quando Keita riesce a mettere in moto Immobile il destro dal limite dell'azzurro si stampa sulla traversa. Subito dopo De Vrij si arrende ai soliti problemi al ginocchio. Entra Basta e Inzaghi passa alla difesa a quattro. Al 21', un episodio chiave. Contrasto in area interista tra Medel e Keita, il senegalese accentua la caduta, anche se Medel sembra prenderlo con la gamba destra. Di Bello invece gli mostra il secondo giallo e lascia la Lazio in dieci. Di fatto è la resa, visto che poco dopo Eder la chiude da pochi metri sul secondo palo e Lulic riesce a prendersi due gialli da un arbitro in vena di protagonismo. Nel finale lo stesso Eder lascia il posto al baby Pinamonti, fresco di rinnovo, e Medel concede qualche minuto a Banega. Come l'avrà presa Gabigol?
 

Roberto57

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Inter-Udinese 5-2: Eder doppietta, Perisic, Brozovic gol. Palacio saluta
[h=2]Vecchi si congeda con un successo, il quinto gol è un'autorete di Angella: segnano Balic e Zapata per i bianconeri. L'argentino, all'ultima gara con i nerazzurri, colpisce un palo[/h]​
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Almeno non ha vinto la noia. L’Inter chiude settima in campionato con un 5-2 all’Udinese (doppietta di Eder, Brozovic, Perisic e autogol di Angella, gol friulani di Balic e Zapata) che gli permette di salutare il torneo con due vittorie consecutive. Quando non servivano, buone solo per amplificare i fischi della Nord che ha risparmiato solo Palacio.

LA CURAVA CONTESTA — Per l’ultima partita della stagione Stefano Vecchi regala la maglia da titolare a Carrizo che, come Palacio, chiuderà qui il suo ciclo all’Inter. Rodrigo subentrerà perché la punta centrale è Eder (Icardi out, nemmeno convocato, come Ansaldi, Miranda e i due “puniti” Gabigol e Joao Mario) alle cui spalle agiscono Candreva, Brozovic e Perisic. In una serata interessante vedere l’effetto che fanno le nuove divise interiste, rientra Kondogbia davanti alla difesa dopo due turni di squalifica. La risposta del pubblico è tutti nei cori (“Siam presenti solo per la maglia”, “Andate a lavorare”, “Bastardi”, “Ci avete rotto i c…, veniamo con i bastoni”, “Non siete degni”, “Giocate senza la maglia” canta la Nord), ma quando lo speaker annuncia Palacio, sono grandi feste (cori per lui e uno striscione “Hai sempre dimostrato di onorare la nostra maglia, grazie di tutto Rodrigo Palacio” sempre dalla Nord). L’Udinese di Gigi Delneri si presenta con l’abito più classico, quello del 4-4-2.

ORGOGLIO — Serve l’orgoglio per uscire da una serata così. L’orgoglio nerazzurro, quello delle serate migliori. Al 5’ una discesa di Santon termina col cross per Eder che prende spazio e tempo al centrale che lo marca e segna. E’ 1-0 Inter, giusto il tempo di esultare e la Nord riprende a cantare. Ovviamente contro. Il cuore del tifo nerazzurro ha evidentemente preso posizione contro tutta la rosa – a eccezione di Palacio e Carrizo – dopo una stagione negativa. In campo succede poco di significativo. Al 12’ Angella va vicino al pareggio su colpo di testa da calcio d’angolo. Due minuti dopo il destro di Zapata è comodo per Carrizo. Al 15’ una rapida ripartenza friulana mette in crisi il sistema difensivo interista e ancora Zapata è poco lucido scegliendo un piattone sul secondo palo che si spegne sul fondo. L’Inter è cinica, evento da segnare sul calendario. Al 18’ Eder mantiene il pallone dopo lo scontro con Heurtaux, alza la testa e vede sul secondo palo Perisic. Il croato gira alle spalle di Gabriel Silva e in scivolata riesce a calciare raddoppiando. Delneri, dopo essersela presa per l’intervento di Eder sul suo difensore, mette mano al libro tattico. La difesa passa a tre, con Gabriel Silva che scivola a sinistra e Widmer sugli esterni. Il reparto, senza palla, è a cinque: 5-3-2 con Jankto interno sinistro in mediana. Al 29’ primo cambio per l’Udinese, obbligato: esce uno zoppicante Heurtaux, entra Matos. L’impulso riporta la difesa a 4 con il nuovo entrato esterno destro del centrocampo a 4. Al 31’ azione personale di Perisic che si accentra dalla sinistra e con il destro non produce altro che un passaggio a Scuffet. L’Inter tiene il suo passo e al 36’ sale 3-0. Widmer esce male palla al piede regalandola a Perisic che si lancia sulla fascia, crossa per l’accorrente Brozovic che controlla e indovina il secondo palo. Più segnano, più i nerazzurri vengono bersagliati dalla Nord (in questo caso Marcelo, affossato dai fischi). La risposta dell’Udinese è immediata, ma il sinistro di Matos va al rallentatore ed è largo. Al 43’ parte un improvviso contropiede dell’Inter: tre nerazzurri contro uno.
Titolare della sceneggiaturaè Perisic che porta palla fino in bocca a Scuffet prima di scaricare sopra la traversa.

PALACIO, NIENTE GOL — Doppio cambio a inizio ripresa. Nagatomo per Medel (Santon finisce al centro al fianco di Andreolli) e Badu per Jankto. La serata è incanalata ormai. Ripartenza nerazzurra di Brozovic che apre per Perisic, Ivan punta e salta Angella, crossa basso per Eder che arriva puntuale e insacca il 4-0. All’11’ è il momento di Palacio (al posto di Perisic): il Meazza si scalda d’affetto ed è un meritatissimo tributo al Trenza. Zapata prova ad approfittare di un errore in impostazione di Candreva per diminuire lo svantaggio, ma il suo diagonale è largamente fuori. L’Inter ora gioca per fare segnare Palacio. Al 13’ Candreva lo mette – seppur defilato – davanti a Scuffet, ma l’argentino è sfortunato e colpisce il palo. Terzo cambio per l’Udinese, dentro Evangelista per Hallfredsson. Al 26’ esce Santon ed entra Sainsbury, l’ultimo a non aver mai messo piede in campo quest’anno. Un giusto spazio per un giocatore arrivato in silenzio e che lascerà Milano dopo soli sei mesi. Al 31’, quando la tensione è ormai ai minimi, l’Udinese mette la sua presenza sul tabellino. Su un pallone respinto corto dalla difesa interista si avventa Balic che al volo indovina l’incrocio. E’ 4-1 con il gol del migliore in campo per i friulani. La giostra non si ferma. Arriva anche il 5-1: cross violento di Kondogbia che sbatte addosso ad Angella invece che arrivare a Nagatomo. Autogol evidente, il giapponese nemmeno esulta. E infine, al 47’, ecco il gol che chiude la serata: è di Zapata che in scivolata sul secondo palo aggiusta un calcio d’angolo. Poco cambia, finisce 5-2.​
 

Roberto57

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E con ieri sera si sono chiusi i tornelli di tutti gli stadi di calcio della serie A


Se avessimo giocato il campionato con più grinta e convinzione sicuramente non saremmo arrivati 7°.
Ora aspettiamo un'altra fumata bianca per un allenatore degno di tale squadra
.....ma sempre


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Serie A
Classifica

#

Squadra​

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GF​

GS​

DG​

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27​

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3​

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23​

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43​


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58​

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9​

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32​


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6​

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-44​

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20​


38​

3​

9​

26​

37​

81​

-44​

18​

 
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Roberto57

Advanced Premium Member
Ho ho mi dispiace tanto, hanno vinto i migliori.
Dai la Juventus stasera non c'era proprio ha perso una GRANDISSIMA occasione e penso che il pallone d'oro per Buffon si è "sgonfiato" :cool:

Ciao Gerry...nessun rancore amico virtuale :cool:

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Champions: Juve, svanisce il sogno. Il Real di Ronaldo campione d'Europa: 4-1

Niente Triplete a Cardiff: il Madrid vince 4-1 con doppietta di CR7 e gol di Casemiro e Asensio, inutile la rovesciata di Mandzukic. Per i bianconeri è la settima finale persa

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Roberto57

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CONDANNO CATEGORICAMENTE CERTE SITUAZIONI.....
SE NON REGGETE IL CONFRONTO STATEVENE A CASA E NON ROVINATE QUELLO CHE POTEVA ESSERE UNA BELLA SERATA TRA TIFOSI

Juve-Real, momenti di paura in piazza San Carlo: tifosi in fuga

La folla che stava assistendo alla finale dal maxischermo ha cominciato a muoversi e a ondeggiare: "Un ragazzo ha lanciato un petardo dicendo che era una bomba", la ricostruzione di un tifoso

Una festa trasformata in una notte di paura. I tanti tifosi dela Juventus, presenti in piazza San Carlo a Torino per assistere alla finale di Champions League dal maxischermo appositamente allestito, ad un tratto ha vissuto attimi drammatici. Sul punteggio di 3-1 in favore del Real, la folla ha iniziato a muoversi e a ondeggiare, alcuni sono scappati travolgendo le transenne. Non è chiaro cosa sia avvenuto, dalle prime ricostruzioni pare si sia trattato di uno scherzo stupido: "Un ragazzo ha lanciato un petardo dicendo che era una bomba - racconta un testimone ai microfoni di Rainews24 -, all'improvviso mi sono ritrovato giù per terra". Altri però riferiscono di non aver sentito nulla del genere. Alcune persone sono rimaste contuse nella calca. Le telecamere della Rai hanno inquadrato un tifoso straniero con la testa insanguinata.

ANCORA PANICO — Pochi minuti dopo, un nuovo momento di panico in piazza San Carlo. La folla ha ripreso a correre. Molti sono fuggiti per le vie limitrofe. Non si sono udite tuttavia esplosioni e non è ancora chiaro il motivo. Alcune persone sono rimaste ferite inciampando sui vetri rotti che si sono accumulati lungo la strada

"RUMORE STRANO, POI PSICOSI COLLETTIVA" — Luca Feole, nostro collaboratore, ha vissuto sulla propria pelle gli attimi di terrore in piazza. Questa la sua ricostruzione: "Abbiamo avuto tanta paura, è partito tutto da uno strano rumore, ripetuto per due volte. Un botto, dal quale si è innescata la psicosi collettiva: la folla si è riversata tutta su un lato della piazza, abbiamo provato a spostarci ma era difficile per la mole di persone presenti. Subito dopo è successa la stessa cosa, in un altro punto della piazza. Si è fatta male tanta gente, per terra c'erano vetri e non solo. Mantenere la calma era difficile, nel frattempo abbiamo provato ad aiutare le persone ferite e in difficoltà".

SCENARIO DRAMMATICO — Tavolini dei locali sotto i portici rovesciati, sciarpe della Juventus abbandonate tra le bottiglie di plastica, transenne a terra. Tracce di sangue sulle tovaglie e sui marmi dei pavimenti. Questo lo scenario che si apre a chi si affaccia sulle aree limitrofe di piazza San Carlo. Molti, scappando, hanno trovato rifugio nei locali. "Ho sentito un botto e poi sono scappato, ero un po' più avanti rispetto alla statua del cavallo", racconta un testimone. La situazione è ancora molto confusa in Piazza San Carlo: "Stanno continuando ad arrivare ambulanze - racconta chi è sul posto - ci sono molti ragazzi feriti, qualcuno forse anche grave. Per terra sono rimaste tantissime scarpe e molti zaini. Ci sono sciacalli che ne stanno approfittando, è il caos".

PRIME RICOSTRUZIONIi — Secondo le prime verifiche compiute dai carabinieri, tuttavia, non ci sarebbero griglie che hanno ceduto in piazza San Carlo - una delle ipotesi che sta circolando circa la possibile origine del panico - né feriti gravi.
 
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