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PATATE

Alien.

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6 .
Patate
Se conservate in condizioni non ideali (ovvero, in una zona umida, alla luce o per troppo tempo) le patate inizieranno a germogliare ed è proprio nei germogli (come pure nelle foglie e nel fusto) che sono contenuti i glicoalcaloidi, sostanze tossiche che si trovano anche nella belladonna e che provocano crampi, diarrea, mal di testa, confusione e perfino coma e morte. Pensare di eliminare il pericolo tagliando via i germogli non servirà a nulla, perché il veleno potrebbe essere già passato nel tubero (secondo gli scienziati, ne bastano 3-6 mg per kg di peso corporeo), quindi meglio buttare via tutto.

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Foto Pixabay
 

Alien.

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[h=2][/h] 8 .
Fagioli rossi
Se il crudismo può essere una sana scelta di vita, ciò non significa però che tutti i cibi si possano mangiare senza rischi. È il caso dei fagioli rossi, che se vengono consumati crudi e senza essere rimasti almeno cinque ore in ammollo nell'acqua, sviluppano delle tossine, note come lectine, che aggrediscono le cellule dello stomaco. E ne basta mezza tazza per provocare danni seri.
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Alien.

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Bacche di sambuco
Non lasciatevi ingannare dal nome esotico: queste bacche sono in realtà piuttosto comuni e vengono utilizzate spesso in confetture, gelatine, vini e tisane. Il che non è sempre un bene perché le foglie, i rami e i semi contengono alti livelli di cianuro che, in caso di utilizzo delle bacche acerbe, possono scatenare dalla nausea grave fino al coma o addirittura la morte (a seconda della quantità ingerita).
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Foto Pixabay
 

Roberto57

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Grazie delle informazioni, da buon terrone, noi usiamo legumi secchi quindi per forza di cose vanno a bagno.....le patate (tubero) non faccio mai grandi scorte......
ma le altre patate vanno bene in qualsiasi modo le cucini!!!!!! :p
 

Alien.

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[h=2]Energia elettrica dalle patate[/h]
energia-dalla-patata.jpg


Energia elettrica dalle patate: è possibile preparare una pila in casa e produrre elettricità da una patata o da un limone. Ecco come fare.





In questo articolo non parleremo dell’elettricità prodotta dagli scarti organici, ne’ di batteri in grado di produrre idrogeno a partire da una patata; in questa pagina vedremo come costruire una pila in casa con un semplice limone o con una patata. [h=3]Energia dalla patata, come funziona?[/h]
Sentiamo parlare di accumulatori al litio, pile alcaline, batterie al nickel… tutte queste tecnologie sfruttano il medesimo meccanismo di funzionamento semplificato con il modello della pila di Volta. Il principio è semplice: due metalli entrano in contatto attraverso un liquido detto “elettrolita”. Nella soluzione elettrolitica sono contenute le cariche che con il loro movimento originano la corrente elettrica.

I due elementi metallici sono chiamati elettrodi, sono collegati tra loro mediante un filo conduttore mentre la componente metallica è immersa nella soluzione elettrolitica innescando un flusso di corrente. Nel nostro esperimento per produrre elettricità dalla patata, sarà questo tubero a rappresentare la soluzione elettrolitica. Abbiamo quindi bisogno di due elettrodi per consentire il passaggio di corrente tra due metalli mediante una soluzione elettrolitica.


[h=3]Cosa serve per produrre energia dalle patate?[/h]
Anche se la pila alla patata è la più popolare, consigliamo di svolgere tale esperimento con altri ortaggi o con della frutta, il limone è perfetto per questo esperimento perché ha una componente acquosa rilevante. Potete usare anche delle olive, un’arancia…! Date libera espressione alla vostra curiosità.

Ecco cosa serve per costruire una pila in casa

  • Patata o limone -> il nostro elettrolita
  • Due barre di alluminio -> il nostro elettrodo negativo
  • Due barra di rame -> il nostro elettrodo positivo
  • Fili di rame -> per il collegamento
  • Un voltometro -> ci servirà per rilevare la corrente elettrica prodotta, in alternativa potete usare un piccolo dispositivo elettrico da alimentare
In sostituzione degli elettrodi citati, potete usare un chiodo zincato e una monetina da cinque centesimi di euro. Le monete da cinque centesimi sono abbastanza grandi da funzionare come elettrodo positivo (catodo) perché realizzate in una lega di rame. In questo caso dovrete curare con maggiore attenzione il collegamento realizzato con i fili di rame.

Come procedere per produrre energia dalla patata o dal limone
  1. Prendete la patata (o il limone) e spaccatela a metà.
  2. Collegate due elettrodi (uno positivo e l’altro negativo) con il filo di rame.
  3. Collegate gli altri due elettrodi (uno positivo e l’altro negativo) al voltometro o alla sveglia da alimentare.
  4. Assicuratevi di inserire bene i due elettrodi nelle sezioni del vegetale così come mostrato nella mia foto da instagram.
  5. Se usate il voltometro, abbassate il tasto T e noterete, sul display, un valore che indica la presenza della tensione generata dalla vostra pila fai da te. Se, invece, usata una piccola sveglia o un orologio, noterete che entrerà in funzione alimentato dalla corrente elettrica generata dal limone o dalla patata.
La patata (o il limone) correlata dagli elettrodi, funziona come una vera e propria pila. La barretta metallica di rame agisce da catodo mentre quella d’alluminio funge da anodo. Il succo della patata così come il succo del limone, dell’oliva o di altri vegetali, si comporta come una soluzione elettrolitica e consente il flusso degli elettroni che spostandosi dal catodo verso l’anodo producono elettricità.

Nella foto in alto è mostrata la copertina di un esperimento istruttivo chiamato Potato Clock, letteralmente “orologio patata”. La scatola comprende tutti i componenti necessari per realizzare un orologio alimentato da ortaggi o frutti. L’oggetto in questione è proposto su Amazon al prezzo 13,89 euro, con spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni sul prodotto vi rimandiamo alla pagina ufficiale: “Orologio a Patata Green Science”. La confezione comprende:

  • un orologio digitale collegato ai due cavi
  • 2 vasi, nastro trasparente
  • 2 barre di rame
  • 2 barre di zinco
  • cavi di collegamento
  • istruzioni
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Pubblicato da Anna De Simone
 

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