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[h=1]Papa Francesco ai giovani: "No fatevi fuorviare dai[/h] [h=1]reality show[/h] Papa Francesco rivolge un messaggio a tutti i giovani del mondo in occasione della 32esima Giornata Mondiale della Gioventù
Luca Romano - Mar, 21/03/2017 - 14:41
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"Non fatevi fuorviare dai social e dai reality show". Papa Francesco rivolge un messaggio a tutti i giovani del mondo in occasione della 32esima Giornata Mondiale della Gioventù che sarà celebrata a livello diocesano il 9 aprile.
"Non essere fuorviati dalle false immagini dei social e dei reality show, da questa falsa immagine della realtà! Siate protagonisti della vostra storia, decidete il vostro futuro!", afferma il Pontefice. "I volti dei giovani - sottolinea il Pontefice -, nei ’social’, compaiono in tante fotografie che raccontano eventi più o meno reali, ma non sappiamo quanto di tutto questo sia ’storia, esperienza che possa essere narrata, dotata di un fine e di un senso. I programmi in TV sono pieni di cosiddetti ’reality show’, ma non sono storie reali, sono solo minuti che scorrono davanti a una telecamera, in cui i personaggi vivono alla giornata, senza un progetto". A questo punto Papa Francesco lancia una vera e propria esortazione ai giovani e afferma: "Tanti dicono - continua il Papa - che voi giovani siete smemorati e superficiali. Non sono affatto d’accordo! Però occorre riconoscere che in questi nostri tempi c’è bisogno di recuperare la capacità di riflettere sulla propria vita e proiettarla verso il futuro. Avere un passato non è la stessa cosa che avere una storia. Nella nostra vita possiamo avere tanti ricordi, ma quanti di essi costruiscono davvero la nostra memoria? Quanti sono significativi per il nostro cuore e aiutano a dare un senso alla nostra esistenza?".
]ma questo non è unreality show
[h=1]Mostra sui cristiani perseguitati: ecco tutti i luoghi del martirio[/h] [h=2][/h]
"Aiuto alla Chiesa che soffre" e Regione Lombardia uniscono le proprie forze per restituire speranza alle comunità cristiane oppresse nel mondo
Marta Proietti - Mar, 21/03/2017 - 16:28
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"Ad oggi i cristiani perseguitati nel mondo sono oltre duecento milioni, è il gruppo religioso maggiormente perseguitato.La mostra racconta i luoghi del martirio".
Nella spazio espositivo di Palazzo Lombardia, in via Galvani 27 a Milano, si è svolta la cerimonia d'apertura di una mostra destinata a far riflettere. Presente, oltre a Monteduro, anche l'assessore alle culture, identità e autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini che ha voluto fortemente portare la mostra nelle istituzioni per dare un segnale chiaro e forte sul dramma che milioni di cristiani vivono giornalmente. "Abbiamo voluto mettere in risalto un tema di cui ancora si parla troppo poco - spiega Cappellini - e soprattutto per tenere accesi i riflettori su un dramma che ancora oggi riguarda intere comunità cristiane nel mondo. Questa mostra ha il merito e la forza di poter colpire visivamente con immagini forti, con pannelli che non possono essere indifferenti a nessuno e con testimonianze di religiosi che vengono da queste terre e che in prima persona hanno vissuto questi drammi". L'assessore lancia poi una critica ai mezzi d'informazione: "È un tema che fa notizia solo il giorno della strage ma poi tutto scompare nell'oblio come se questo dramma non sia quotidiano. Vogliamo rompere il silenzio a livello internazionale". GUARDA IL VIDEO
"Uniti per i cristiani perseguitati": una mostra per rompere il silenzio
Pubblica sul tuo sito
Critico anche Monteduro: "Nei riguardi dei cristiani perseguitati l'occidente si è dimostrato vile, ignorante, indifferente e ignavo. Tocca quindi a noi destare clamore e far in modo che qualcuno se ne occupi". Il direttore di "Aiuto alla Chiesa che soffre" passa poi a elencare i Paesi in cui il dramma dei cristiani si manifesta nella sua forma più violenta: "Arabia Saudita, Siria, Iraq, Corea del Nord, Somalia, Afghanistan e Nigeria. Sono paesi nei quali ci sono le più efferate associazioni terroristiche: Isis, Boko Haram, Al-Shabaab e Al Qaida. In questi Stati la persecuzione dei cristiani è così spietata che la situazione non è possibile possa peggiorare dato il livello raggiunto".
Presenti all'inaugurazione anche i sacerdoti Karam Najeeb Yousif Shamasha, della Diocesi irachena di Alqosh, e Ihab Alrachid della Diocesi siriana di Damasco. Entrambi hanno raccontato quanto vissuto e visto nei Paesi in cui operano. Testimonianze forti che hanno scosso le persone presenti in sala. La mostra, che sarà visitabile gratuitamente dal 21 marzo al 21 aprile, è un percorso fotografico attraverso il dramma dei cristiani perseguitati nel mondo. Un faro per far luce nei luoghi del martirio e un ulteriore ponte, ideale ma concreto, fra la comunità occidentale e quelle delle nazioni in cui la violazione della libertà religiosa è più grave.
Luca Romano - Mar, 21/03/2017 - 14:41
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"Non fatevi fuorviare dai social e dai reality show". Papa Francesco rivolge un messaggio a tutti i giovani del mondo in occasione della 32esima Giornata Mondiale della Gioventù che sarà celebrata a livello diocesano il 9 aprile.
"Non essere fuorviati dalle false immagini dei social e dei reality show, da questa falsa immagine della realtà! Siate protagonisti della vostra storia, decidete il vostro futuro!", afferma il Pontefice. "I volti dei giovani - sottolinea il Pontefice -, nei ’social’, compaiono in tante fotografie che raccontano eventi più o meno reali, ma non sappiamo quanto di tutto questo sia ’storia, esperienza che possa essere narrata, dotata di un fine e di un senso. I programmi in TV sono pieni di cosiddetti ’reality show’, ma non sono storie reali, sono solo minuti che scorrono davanti a una telecamera, in cui i personaggi vivono alla giornata, senza un progetto". A questo punto Papa Francesco lancia una vera e propria esortazione ai giovani e afferma: "Tanti dicono - continua il Papa - che voi giovani siete smemorati e superficiali. Non sono affatto d’accordo! Però occorre riconoscere che in questi nostri tempi c’è bisogno di recuperare la capacità di riflettere sulla propria vita e proiettarla verso il futuro. Avere un passato non è la stessa cosa che avere una storia. Nella nostra vita possiamo avere tanti ricordi, ma quanti di essi costruiscono davvero la nostra memoria? Quanti sono significativi per il nostro cuore e aiutano a dare un senso alla nostra esistenza?".
]ma questo non è unreality show
[h=1]Mostra sui cristiani perseguitati: ecco tutti i luoghi del martirio[/h] [h=2][/h]
"Aiuto alla Chiesa che soffre" e Regione Lombardia uniscono le proprie forze per restituire speranza alle comunità cristiane oppresse nel mondo
Marta Proietti - Mar, 21/03/2017 - 16:28
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"Ad oggi i cristiani perseguitati nel mondo sono oltre duecento milioni, è il gruppo religioso maggiormente perseguitato.La mostra racconta i luoghi del martirio".
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Una mostra per rompere il silenzio
Nella spazio espositivo di Palazzo Lombardia, in via Galvani 27 a Milano, si è svolta la cerimonia d'apertura di una mostra destinata a far riflettere. Presente, oltre a Monteduro, anche l'assessore alle culture, identità e autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini che ha voluto fortemente portare la mostra nelle istituzioni per dare un segnale chiaro e forte sul dramma che milioni di cristiani vivono giornalmente. "Abbiamo voluto mettere in risalto un tema di cui ancora si parla troppo poco - spiega Cappellini - e soprattutto per tenere accesi i riflettori su un dramma che ancora oggi riguarda intere comunità cristiane nel mondo. Questa mostra ha il merito e la forza di poter colpire visivamente con immagini forti, con pannelli che non possono essere indifferenti a nessuno e con testimonianze di religiosi che vengono da queste terre e che in prima persona hanno vissuto questi drammi". L'assessore lancia poi una critica ai mezzi d'informazione: "È un tema che fa notizia solo il giorno della strage ma poi tutto scompare nell'oblio come se questo dramma non sia quotidiano. Vogliamo rompere il silenzio a livello internazionale". GUARDA IL VIDEO
"Uniti per i cristiani perseguitati": una mostra per rompere il silenzio
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Critico anche Monteduro: "Nei riguardi dei cristiani perseguitati l'occidente si è dimostrato vile, ignorante, indifferente e ignavo. Tocca quindi a noi destare clamore e far in modo che qualcuno se ne occupi". Il direttore di "Aiuto alla Chiesa che soffre" passa poi a elencare i Paesi in cui il dramma dei cristiani si manifesta nella sua forma più violenta: "Arabia Saudita, Siria, Iraq, Corea del Nord, Somalia, Afghanistan e Nigeria. Sono paesi nei quali ci sono le più efferate associazioni terroristiche: Isis, Boko Haram, Al-Shabaab e Al Qaida. In questi Stati la persecuzione dei cristiani è così spietata che la situazione non è possibile possa peggiorare dato il livello raggiunto".
Presenti all'inaugurazione anche i sacerdoti Karam Najeeb Yousif Shamasha, della Diocesi irachena di Alqosh, e Ihab Alrachid della Diocesi siriana di Damasco. Entrambi hanno raccontato quanto vissuto e visto nei Paesi in cui operano. Testimonianze forti che hanno scosso le persone presenti in sala. La mostra, che sarà visitabile gratuitamente dal 21 marzo al 21 aprile, è un percorso fotografico attraverso il dramma dei cristiani perseguitati nel mondo. Un faro per far luce nei luoghi del martirio e un ulteriore ponte, ideale ma concreto, fra la comunità occidentale e quelle delle nazioni in cui la violazione della libertà religiosa è più grave.