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ossido di ferro hahahahahahah

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Vaccino anti meningite con ossido di ferro: lotti ritirati. Famiglie fanno causa

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SCIENZA Trovate impurità nel farmaco Meningitec prodotto da Neuron Biotech. L'Aifa assicura: "Ritiri precauzionali, non ci sono stati danni". Un gruppo di genitori: "Tra gli effetti immediati febbre alta e nausea. Ma nessuno parla di quelli a lungo a termine. Avviso dato dall'azienda e non dagli organi di controllo"di Chiara Daina | 21 novembre 2014
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Più informazioni su: Aifa, Farmaci, Meningite, Ministero della Salute, Vaccini Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile”. Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice. Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.
L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”. Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo. Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa. Si tratta soprattutto di residenti del Lazio, Veneto e Calabria. “L’ho scoperto grazie a Facebook – spiega Sandro Airaldi, di Castrolibero, in provincia di Cosenza, che ha vaccinato suo figlio nel luglio 2013 – un genitore di un paese vicino al mio, Corigliano, ha postato un avviso. Così mi sono subito informato. Ho chiamato la Asl, ho chiesto il certificato con il numero di serie del vaccino somministrato al mio bambino e poi mi sono rivolto a un avvocato”.
Il signor Airaldi ha fondato anche un gruppo sul social network “”, conta 153 iscritti, tutti coinvolti direttamente. “Serve per tenerci aggiornati, visto che gli organi competenti fanno finta che non sia successo niente. Neanche la asl mi ha avvertito, sono indignato”. L’iniezione del vaccino a suo figlio ha provocato febbre alta, vomito e diarrea. “Il pediatra mi tranquillizzò, sono effetti collaterali comuni, mi disse”. Anche Fabiola Ermo, di Roma ha saputo del ritiro dei lotti tramite il social network. “Faccio parte di un gruppo di mamme, e una di loro ci ha dato l’allarme. Ora vogliamo la verità”. Le famiglie coinvolte si sono affidate all’avvocato Roberto Mastalia, che sta predisponendo una denuncia contro l’Aifa, il ministero della Salute e la casa farmaceutica olandese. “Le valutazioni dell’Aifa non tengono conto dei danni che potrebbero manifestarsi in futuro. Al momento la medicina non li esclude ancora” annota il legale.“Non si può accettare – aggiunge – che a dare per prima l’avviso sia stata l’azienda che produce il Meningitec e non gli organi di vigilanza statali. E poi, chi ci dice che la Nuron Biotech non abbia aspettato di smaltire i lotti prima di denunciare la contaminazione?”.
Un altro dettaglio che potrebbe inquietare le famiglie si trova nel comunicato diffuso sul portale online dell’azienda: “Ossido di ferro e acciaio ossidato – si legge – potrebbero produrre reazioni locali e sistemiche simili a quelli prodotti dal principio attivo di Meningitec”. Conclusione: è difficile stabilire se gli effetti avversi sono quelli causati normalmente dal vaccino o da quello contaminato. Il compito di controllare i vaccini prima che entrino sul mercato spetta all’Istituto superiore di sanità che finora non ha riscontrato stranezze e fa rientrare l’allarme. Non si preoccupa neppure Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. Il suo commento: “Il ritiro di lotti di farmaci è abbastanza frequente. Capita che ci siano delle impurità. Ma fino adesso non si sono mai rivelate nocive per la salute dell’uomo. Gli studi sulle conseguenze a distanza però sono tuttora in corso”.



2+2= no comet




bravi toscani (no comet)

Meningite C, è un boom di vaccinazioni


In 8 mesi sono state somministrate quasi 20.000 dosi. L’azienda sanitaria: siamo ai primi posti in Toscana di Chiara Sillicani






Francia, Estero - 7 Aprile 2016 Francia, Scandalo Vaccino Meningitec. Svolta Al Processo


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di ChintyaMCommenti
Arrivano i risultati della perizia sul vaccino incriminato affidato dal laboratorio italiano Nanodiagnostics diretto dal prof Stefano Montanari. Risultati allarmanti, ma in Italia vige il silenzio!

di Cinzia Marchegiani

Francia – Se in Italia il caso del vaccino Meningitec e l’immissione nel mercato dei lotti difettosi contenenti ruggine e acciaio sembrerebbe essere stato sottodimensionato dal Ministro della salute, Beatrice Lorenzin e dall’ AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco pur rispondendo entrambe a ben due interrogazioni parlamentari (eluse molte domande specifiche), in Francia l’indagine e le denunce dei famigliari dei bambini coinvolti erano arrivate in tribunale grazie all’apertura del processo all'Alta Corte di Clermont-Ferrand. Accuse precise sono state rivolte al CSP (Centro Specialità Farmaceutiche) con sede a Cournon d'Auvergne distributore francese di Meningitec, infatti l'azienda è stata accusata di aver tardato a ritirare dal mercato i lotti contaminati.
LOTTI INCRIMINATI DISTRIBUITI E SOMMINISTRATI. Lo scandalo aveva colpito la Francia (ma anche l’Italia) dopo che l'Agenzia Nazionale di Drug Safety francese (MSNA) a settembre 2014 aveva lanciato l'allarme su lotti difettosi che da due anni erano stati immessi nel mercato. Risulterebbero tra l’altro essere stati somministrati i vaccini contaminati anche dopo che fosse stato diramato il comunicato ufficiale.
Nel prodotto erano presenti nano particelle di ossido, ferro e acciaio in modo anomalo all'interno di alcune siringhe. In Francia, grazie anche all’informazione mediata su canali internet, i genitori hanno scoperto che non solo i propri bambini avevano ricevuto i lotti incriminati, ma avevano causato sintomi persistenti pesanti in alcuni bambini, non secondari, ancora non noti gli altri effetti devastanti che si potrebbero avere a distanza di molti anni.

680 FAMIGLIE CHIEDONO GIUSTIZIA E VERITA’. La denuncia sanitaria aveva sollevato molta rabbia nei genitori che si erano sentiti traditi dalle istituzioni sanitarie. Il 22 settembre 2015 era partita la prima udienza dove venivano esaminati i primi 83 casi dalla sezione civile del Tribunale di Clermont-Ferrand.
NUOVA SVOLTA DEL CASO MENINGITEC. Nuova svolta nel caso del vaccino contro la meningite C. L’avvocato che difende centinaia di famiglie francesi avevano affidato una perizia sul vaccino incriminato alla società Nanodiagnostics, laboratorio di competenza con sede a Modena (Italia), diretto dal professor Stefano Montanari. Ora arrivano le conclusioni delle indagini degli esperti che sembrerebbero non lasciare ombre: “i vaccini, anche quelli provenienti da lotti a priori non difettoso, contengono nanoparticelle di metalli pesanti.”
DATI ALLARMANTI. Al giornale francese “La Montagne” il dottor Stefano Montanari, che ha condotto l'analisi a Modena del campione inviatogli dall’avvocato, rilascia una dettagliata l’intervista in cui spiega che i residui metallici iniettati direttamente nel corpo di un bambino, non possono essere mai eliminati, e si legheranno sempre nel nucleo delle cellule: “Ciò può causare infiammazione cronica – continua il dott Montanari - che potrebbe portare al cancro di tutti i tipi. Il cervello può essere influenzato, come il pancreas. In quest'ultimo caso, il diabete è possibile. i rischi sono molteplici ". Secondo la nanodiagnosi, tale contaminazione potrebbe essere avvenuta durante una delle fasi di produzione di vaccini.
Stefano Montanari, classe 1949 modenese di adozione, laureato in Farmacia nel 1972 con una tesi in Microchimica, dal 1979 collabora con la moglie Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali. Dal 2004 ha la direzione scientifica del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. In particolare il professore Montanari, da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.

C
ONCLUSIONI ESLPLOSIVE. Per l’avvocato Emmanuel Ludot, consulente di molte famiglie querelanti, conferma che si tratta di un nuovo scandalo sulla salute: “le conclusioni degli specialisti italiani sono ESPLOSIVIE. Ora abbiamo dimostrato che questo vaccino contiene una moltitudine di particelle pericolosi uno rispetto all'altro. È urgente aprire gli occhi”- conclude Emmanuel Ludot.

La rabbia e l’amarezza di tante famiglie potrebbero trovare un importante elemento documentale che permetterebbe di inchiodare molte responsabilità, memori anche dell’assurda vicenda che ha colpito la Francia, ma anche l’Italia, che vedeva i lotti incriminati essere ancora in circolazione stipati nei frigoriferi dei pediatri o in scaffali delle farmacie, nonostante il comunicato del MSNA fosse stato diramato a tutte le istituzioni sanitarie.

E l’Italia? L’Italia con il suo dicastero della salute ha messo a tacere le 30 famiglie delle presunte vittime che si erano rivolte all’avv Roberto Mastalia chiedendo di essere tutelate poiché avevano accertato, verificando il numero apposto sul libretto sanitario dei propri figli che i bambini avevano ricevuto la somministrazione del vaccino riconducibile ai lotti incriminati e cosa ancor più grave alcuni di loro avrebbero ricevuto l’inoculo in data successiva a quella del ritiro ufficiale. L’avv Mastalia, con i legali Vaccari e Ciriello, invitarono con un esposto l’AIFA, il Ministero della Salute e l’European Medicenes Agency a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitec, anche dopo il suo ritiro ufficiale. Nel merito la nota legale chiedeva di rendere immediatamente pubblici i risultati degli esami effettuati sui lotti vaccinali ritirati, chiedendo di far disporre esami accurati, da parte di soggetti pubblici e non dalle case farmaceutiche produttrici, sui lotti vaccinali ritirati e quelli risultanti ancora in commercio nella direzione di stabilire la reale natura delle sostanze contaminanti, la quantità e la modalità con cui hanno stabilito tale contaminazione. Purtroppo, neanche le due interrogazioni parlamentari presentate in seguito a questa grave vicenda ha potuto portare serenità ai genitori dei bambini vaccinati con i lotti incriminati, poiché non sanno ancora quale sarà il destino dei loro figli. Be quite!

si sapeva fin dal 2014



Home » Danni da vaccino » Vaccino antimeningococco revocato in tutto il mondo per potenziale contaminazione da particelleVaccino antimeningococco revocato in tutto il mondo per potenziale contaminazione da particelle


Pubblicati su 30 settembre 2014 da Redazione Autismo e Vaccini in Danni da vaccino // 0 Commenti [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","title":"logo_meningitec","src":"https:\/\/autismoevaccini.files.wordpress.com\/2014\/09\/logo_meningitec1-e1412108039214.png?w=350&h=88&crop=1"}[/IMG2]

Secondo quanto si apprende dalle numerose agenzie di farmacovigilanza, il vaccino coniugato contro il meningococco sierogruppo C, Meningitec sospensione iniettabile in siringa preriempita AIC 035438062, è stato revocato in tutto il mondo a causa di una contaminazione di alcuni lotti con ruggine e acciaio ossidato.

In riferimento alla segnalazione della ditta Nuron Biotec BV sita in Olanda e al Rapid Alert della Germania del 24/09/2014, i lotti interessati al ritiro sono:

G76673 scad.09/2014; H20500 scad. 11/2014; H45452 scad.02/2015; H45457 scad. 02/2015; 155457 scad. 09/2016; J70483 scad. 09/2016; H994S9 scad. 06/2015; HS2269 scad. 06/2015; J01106; J01114

Una revisione di tutti i lotti prodotti da ottobre 2012 è stata richiesta da due relazioni europee per valutare la presenza del particolato nella siringa preriempita monodose.

Il produttore di Meningitec, che è sponsorizzato dalla Pfizer, afferma che il materiale contaminato origina da difetti nelle apparecchiature di fabbricazione.

Secondo le stime fornite dallo sponsor, la quantità di ossido di ferro trovato in una siringa contaminata potrebbe essere fino a un massimo di 105 mg, con una quantità stimata di ferro elementare di circa il 70%.

Alcuni comunicati demenziali tendono a minimizzare il rischio per la salute, esaltando addirittura il fatto che non è stata alterata la sterilità del prodotto e l’efficacia del vaccino. Molti altri comunicati riportano correttamente l’avvertimento che la somministrazione di una dose interessata dalla contaminazione può portare ad un aumentato rischio di reazioni nel sito di iniezione, alterazioni cutanee e reazioni allergiche di diversa gravità.

Una simile quantità di ossido di ferro dovrebbe risultare facilmente visibile durante un controllo visivo pre-vaccinazione del flacone, che i medici sono tenuti ad eseguire di routine, anche se l’esperienza descritta più volte dalla équipe della Nanodiagnostics di Modena [nelle persone dei nanopatologi Dott.ssa Antonietta Gatti e Dott. Stefano Montanari] ci ricorda come non sia da scartare la possibile presenza di nanoparticelle non biodegradabili e non biocompatibili di vario genere, come già evidenziato finora in 26 differenti fiale di vaccini analizzate in periodi altrettanto differenti.




ma basta un po di tv........un morto qua un morto la e tutti via a farsi.......poi arriva il parroco ..e via.......






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Alien.

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Alien.

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Si non ha importanza,se il lotto del vaccino te lo avevi fatto tu vedi poi quanto èra vecchio,comunque queste sono delle inutili (non per tutti) informazioni poi ognuno fa quello che vuole .
 

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