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[h=1]Il primo effetto dello «ius soli»: boom di voti al partito islamico[/h] [h=2][/h]
Su un sito musulmano le basi per un movimento in Italia. Con la nuova norma potrà contare su milioni di elettori

Gian Micalessin - Sab, 17/06/2017 - 20:30
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Il partito quasi c'è. Ora mancano solo gli elettori. Ma a trovarglieli contribuirà il progetto di legge sullo ius soli portato avanti dal partito Democratico.
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Per capirlo basta dare un'occhiata a www.costituenteislamica.it il sito internet su cui il convertito Hamza Roberto Piccardo e altri 21 membri del cosiddetto Comitato Promotore gettano le basi per la nascita del primo «partito islamico italiano». Certo se provate a chiamarlo così vi accuseranno immediatamente di essere «xenofobo e islamofobico». E di aderire, come specifica preventivamente il sito, ad «un'operazione di disinformazione che tende a presentare il nostro progetto come l'embrione di un partito islamico, evidentemente integralista, pericoloso per l'ordine pubblico». Ma se le parole hanno un senso il manifesto lanciato due mesi e mezzo prima dell'arrivo al Senato dello ius soli - non sembra avere obbiettivi assai diversi.

«L'Assemblea Costituente Islamica d'Italia esordisce il manifesto pubblicato a marzo - è uno strumento tendente a dare ai musulmani una rappresentanza eletta. Ci sono in Italia attualmente circa 2,6 milioni di musulmani, dei quali 900mila italiani». In quell'incipit è espressa non solo la volontà di eleggere i rappresentanti della comunità islamica, ma anche una stima del bacino elettorale. Un bacino facilmente ampliabile visto che dietro i 900mila musulmani già cittadini italiani premono un milione e 700mila correligionari. Certo lo ius soli non facilita l'iscrizione all'anagrafe dei musulmani maggiorenni, ma rappresenta sicuramente un potente volano visto che la comunità islamica, sottolinea il manifesto, ha un «vivace tasso demografico». In quell'eufemismo si cela il concetto espresso dal presidente Recep Tayyp Erdogan quando invitò gli immigrati turchi a conquistare l'Europa mettendo al mondo cinque figli a testa. Qui il discorso è più sottile, ma il meccanismo è lo stesso.

Stando alla Fondazione Leone Moressa, lo ius soli garantirà 800mila nuove cittadinanze non appena varata e altre 60mila ogni anno successivo. Ma grazie ad una comunità islamica «demograficamente più vivace» molti di quei nuovi italiani si trasformeranno inevitabilmente in potenziali elettori del nuovo progetto politico. Un progetto che viste le idee del suo padre putativo non suona esattamente rassicurante. Hamza Piccardo, fondatore e ispiratore della Costituente è considerato, infatti, un rigoroso interprete del pensiero della Fratellanza Musulmana in Italia. Non a caso non ha esitato ad abbandonare l'Ucoii (l'Unione delle Comunità Islamiche Italiane da lui stesso fondata) non appena questa ha reso meno evidenti i legami ideologici con l'organizzazione madre di tutti i moderni fondamentalismi. E, non a caso, resta l'indiscusso portavoce italiano dell' «European Muslim Network» la rete islamista europea guidata da Tariq Ramadam, nipote di quell'Hasan Al Banna, fondatore nel 1928 dei Fratelli Musulmani.

Del resto il primo ad anticipare gli obbiettivi non proprio moderati del nascente partito dell'Islam italiano è stato proprio il suo ispiratore. «Se è solo una questione di diritti civili, ebbene anche la poligamia è un diritto civile», scriveva lo scorso agosto Hamza Piccardo pubblicando sulla sua pagina Facebook una foto del sindaco di Milano Giuseppe Sala intento a unire in matrimonio due coppie gay. Quella provocazione, lanciata mentre in Europa imperversava il terrorismo dello Stato Islamico, è stata un po' la prova generale per il lancio della Costituente. Una prova generale decisamente esplicita nel far capire che il nuovo partito non ammetterà tentennamenti nelle difesa e nel sostegno di tutti i precetti islamici. A partire da quelli in evidente contrasto con la legislazione italiana. Ed infatti il manifesto della Costituente specifica che potranno far richiesta di adesione soltanto gli aspiranti militanti pronti a sottoscrivere i «principi fondamentali dell'Islam». Le linee guide, insomma, saranno non quelle della politica, ma quelle della religione. Ovvero del sacro e indiscutibile Corano.




GRAZIE AL



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TUA NIPOTE PORTERA'(DI TUTTI GLI ITALIANI)


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SPERO DI SBAGLIARMI MA..... PD E PARTITO ISLAMICO VINCONO TUTTO.....
 

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[h=1]Ius soli, la lezione dimenticata del politologo Sartori[/h] [h=2][/h]
Sartori nel 2013 sosteneva: "Lo ius soli è un errore gravissimo, sarebbe un disastro in un paese con altissima disoccupazione. Aumenterebbe le file dei lavoratori sottopagati e la delinquenza per le strade, aggraverebbe tutti i nostri problemi"

Luca Romano - Sab, 17/06/2017 - 18:27
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C'è una lezione dimenticata che sta facendo il giro del web. È quella del professor Giovanni Sartori.
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Il politogo, ormai defunto, in un articolo del 2013 pubblicato sulle colonne del Corriere della Sera, tuonava contro la Kyenge e lo Ius soli. E scriveva: "Al momento mi occuperò solo di un caso che mi sembra di particolare importanza, il caso della Ministra "nera" Kyenge Kashetu nominata Ministro per l'Integrazione. Nata in Congo, si è laureata in Italia in medicina e si è specializzata in oculistica. Cosa ne sa di "integrazione",
di ius soli e correlativamente di ius sanguinis?".

Il politologo poi continuava: "La ministra Kyenge spiega che il lavoro degli immigrati è "fattore di crescita", visto che quasi un imprenditore italiano su dieci è straniero. E quanti sono gli imprenditori italiani che sono contestualmente falliti? I dati dicono molti di più. Ma questi paragoni si fanno male, visto che "imprenditore" è parola elastica. Metti su un negozietto da quattro soldi e sei un imprenditore. E poi quanti sono gli immigrati che battono le strade e che le rendono pericolose? La brava Ministra ha anche scoperto che il nostro è un Paese "meticcio". Se lo Stato italiano le dà i soldi si compri un dizionarietto, e scoprirà che meticcio significa persona nata da genitore di razze (etnie) diverse. Per esempio il Brasile è un Paese molto meticcio. Ma l'Italia proprio no.

La saggezza contadina insegnava "moglie e buoi dei paesi tuoi". E oggi, da noi, i matrimoni misti sono in genere ferocemente osteggiati proprio dagli islamici. Ma la più bella di tutte è che la nostra presunta esperta di immigrazione dà per scontato che i ragazzini africani e arabi nati in Italia sono eo ipso cittadini "integrati". Questa è da premio Nobel. Mai sentito parlare, signora Ministra, del sultanato di Delhi, che durò dal XIII al XVI secolo, e poi dell'Impero Moghul che controllò quasi tutto il continente Indiano tra il XVI secolo e l'arrivo delle Compagnie occidentali? All'ingrosso, circa un millennio di importante presenza e di dominio islamico. Eppure indù e musulmani non si sono mai integrati. Quando gli inglesi dopo la seconda guerra mondiale se ne andarono dall'India, furono costretti (controvoglia) a creare uno Stato islamico (il Pakistan) e a massicci e sanguinosi trasferimenti di popolazione. E da allora i due Stati sono sul piede di guerra l'uno contro l'altro".

Sartori poi aveva rincarato la dose a La Zanzara spiegando:
"Lo ius soli è un errore gravissimo, sarebbe un disastro in un paese con altissima disoccupazione. Aumenterebbe le file dei lavoratori sottopagati e la delinquenza per le strade, aggraverebbe tutti i nostri problemi. Come idea è demente perché è dei paesi sottopopolati che vogliono nuova popolazione: sarebbe l’ultimo colpo per consentire l’accesso a tutti, migranti e clandestini".
 

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Video- Cercano di zittirlo: senatore smaschera la dittatura dei vaccini in Italia!
Lucio Malan, senatore del partito politico Forza Italia, prende la parola in aula ed esprime la sua dirompente opinione sui vaccini obbligatori.

La premessa è d’obbligo: “La prolassi vaccinale è utile e indispensabile per la salute dei cittadini. Non si discute sul vaccino si vaccino no”, tuona il senatore.

E fin qui, nulla quaestio.

Ad essere discusso è un decreto legge estremo, che non trova supporto nelle leggi della Costituzione, secondo la quale “si dovrebbe fare solo in casi di straordinaria necessità o emergenza“.

Ma l’Italia non sta vivendo alcun’emergenza sanitaria!?

Il disegno di legge ha in sè del positivo – sottolinea Malan – come l’importanza di informare le famiglie. Si, ma il decreto va ben oltre.

L’intervento si fa sempre più scottante, ma il presidente ritiene che sia stato esaustivo e prova così a rimandarne il seguito.

Malan con tenacia si ostina e continua: “vogliono imporre un numero obbligatorio di vaccini, che non ha precedenti in nessun altro Paese, ma al contempo prelevano bambini dalle coste africane le cui condizioni sanitarie sono seriamente rischiose”.

E conclude con un affondo: “se un pediatra consiglia al genitore di non fare un tipo di vaccino e questi si sente confuso e magari si fida del suo dottore, lo Stato toglie vergognosamente loro il bambino.
Questa è dittatura.

Lo Stato si sente il padrone dei bambini e delle famiglie. Ma non lo è affatto.

Guarda il video:

 
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