Novità

♥♥♥ INTER 2017-2018 ♥♥♥

Roberto57

Advanced Premium Member
Napoli vs Inter

Serie A
oggi, 20:45
San Paolo, Napoli

SarriSpalletti-kIsG-U23017781165MaB-620x349@Gazzetta-Web_articolo.jpg


[h=1]Serie A, i 5 temi della 9ª giornata: Icardi per stoppare il Napoli. Benevento da record[/h] [h=2]I campani rischiano la nona sconfitta nelle prime nove partite: sarebbe la peggior sconfitta di sempre. Icardi prova a fermare Sarri, Juve e Milan non possono più sbagliare[/h] 21 ottobre 2017 - Milano - Gazzetta dello Sport


Si parte con l'antipasto delle 18, Sampdoria-Crotone, in attesa del piatto forte della nona giornata, la supersfida del San Paolo tra Napoli e Inter. Partite delicate anche per Milan, a San Siro col Genoa, e Juve, attesa a Udine.

Proviamo ad individuare i 5 temi più importanti del weekend della serie A

1) IL NAPOLI SCAPPA VIA? — Si affrontano le due squadre più in forma del campionato: Sarri ha sbancato l'Olimpico, Spalletti ha vinto il derby nel modo più gustoso per i tifosi. Se il Napoli vince, scava il primo importante solco, lasciando anche i nerazzurri a meno 5. Spalletti ha già vinto in casa della Roma e può accontentarsi del pari. La sua arma è Icardi, più che mai "una palla un gol nel derby". Nel Napoli è a rischio Insigne, giocatore difficilmente sostituibile in quel particolare contesto.

2) MONTELLA SI SALVA? — Il Milan preoccupa: ha già perso 4 partite su 8 in campionato e il gioco è sembrato pericolosamente involuto in Europa League. Bonucci, accolto da re tre mesi fa, ha già assaggiato i fischi di San Siro e tutto l'ambiente sembra sfiduciato. Se Montella non porta a casa i tre punti, per lui si fa dura a prescindere dalla povertà delle alternative attualmente disponibili. Occhio al Genoa, che si è sbloccato a Cagliari, ha reintegrato Rigoni e può giocare libero di testa: ha le armi per fare male.

3) LA JUVE RIPARTE? — SuperMario Mandzukic ha dato una bella sistemata al girone di Champions, ma una Juve che ha già lasciato punti con Atalanta e Lazio non può più perdere colpi. Allegri ha bisogno di gol argentini per non complicarsi la vita a Udine e ritrovare i veri Dybala e Higuain.

4) BENEVENTO A PEZZI — Se la squadra di Baroni perde anche con la Fiorentina, colleziona la peggior partenza di sempre in serie A con 9 k.o. nelle prime 9 giornate. Il problema è che i campani, tutt'altro che irresistibili già coi titolari, sono a pezzi. Mancano tre difensori centrali e il gioiellino Ciciretti si è fatto male di nuovo. Difficile fermare una Fiorentina che ha il suo punto di forza proprio nell'attacco.

5) IL SASSUOLO E' PROPRIO QUESTO? — La squadra di Bucchi è penultima in classifica. Semplicemente assurdo se guardiamo l'organico. Secondo peggior attacco della serie A, è distante anni luce dai livelli di gioco che esprimeva con Di Francesco. Eppure la squadra non è cambiata molto. A Ferrara con la Spal arriva la svolta?
 

Roberto57

Advanced Premium Member
[h=1]Napoli-Inter: Skriniar è un muro, Handa decisivo, Vecino è ovunque[/h] [h=2]Il difensore slovacco ferma tutto, il portiere decisivo in almeno tre occasioni. Altra grande partita di Candreva[/h] 22 ottobre 2017 - Milano - Gazzetta dello Sport


Quando uno 0-0 vale come un a vittoria. Anche più di alcune gare da 3 punti, perché l'Inter esce dal San Paolo con la consapevolezza di non essere inferiore a nessuno. Giù il cappello di fronte a Spalletti, che ha già creato una squadra da corsa. Scopriamo i migliori in casa Inter.

TOP SKRINIAR — Come cambia il vento nel calcio. Tre mesi fa l'umore dei tifosi era moscio, col Milan ad annunciare in pompa magna Bonucci e l'Inter a "ripiegare" su Milan Skriniar. Lo slovacco suggella un inizio di stagione splendido con la partita perfetta. Mertens, non uno qualunque, non lo mette mai in difficoltà. Insigne sbatte su di lui. Punto di forza di una difesa da elogiare anche in D'Ambrosio (che recupero nella ripresa), Miranda e Nagatomo. Uno svarione su Koulibaly ci ricorda che anche lui può sbagliare.

b644a624bbe3129a50b6eb0e35b1d80e-U202260272509QjD--896x504@Gazzetta-Web.jpg


TOP: HANDANOVIC — Perché non puoi pensare di uscire dal San Paolo senza subire gol se il tuo portiere fa una partita normale. La difesa di Spalletti non sbraca mai, ma lo sloveno ci mette comunque tre parate pazzesche: su Mertens, Zielinski e... Miranda. Sempre sicuro sul facile.

900cf13c2a3cc3cd4c461b4e3df45b98-kK5E--896x504@Gazzetta-Web.jpg



FLOP: PERISIC — Davvero complicato bocciare qualcuno in casa nerazzurra. Il croato non è negativo in assoluto, ma ci si poteva aspettare di più in fase di transizione offensiva dal lato debole del Napoli. Lui, rispetto al derby, fa un passo indietro.

TOP: CANDREVA — Partita meravigliosa sul piano della quantità, impreziosita da almeno tre transizioni offensive da grande ala. Se Ghoulam gioca una partita normalissima è anche merito di un giocatore che sembra essersi sbloccato dopo l'assist a Icardi nel derby.

TOP: VECINO — Professione tuttocampista. Fondamentale la sua cerniera difensiva davanti alla difesa con Gagliardini, è bravo anche nella gestione della palla. E sembra Magic Johnson in avvio di ripresa quando si fa tutto il campo, poi Albiol gli nega il gol della carriera
 

Roberto57

Advanced Premium Member
9^ GIORNATA

Serie A
Classifica

#

Squadra​

PG​

V​

P​

S​

GF​

GS​

DG​

Pt​


1​


9​

8​

1​

0​

26​

5​

21​

25​


2​


9​

7​

2​

0​

17​

5​

12​

23​


3​


9​

7​

1​

1​

27​

9​

18​

22​


4​


9​

7​

1​

1​

24​

10​

14​

22​


5​


8​

6​

0​

2​

15​

5​

10​

18​


6​


8​

5​

2​

1​

16​

9​

7​

17​


7​


9​

4​

3​

2​

12​

11​

1​

15​


8​


9​

4​

2​

3​

8​

9​

-1​

14​


9​


9​

4​

1​

4​

15​

11​

4​

13​


10​


9​

3​

4​

2​

14​

14​

0​

13​


11​


9​

4​

1​

4​

12​

13​

-1​

13​


12​


9​

3​

3​

3​

14​

13​

1​

12​


13​


9​

2​

2​

5​

5​

15​

-10​

8​


14​


9​

1​

3​

5​

8​

13​

-5​

6​


15​


9​

2​

0​

7​

15​

21​

-6​

6​


16​


9​

2​

0​

7​

6​

17​

-11​

6​


17​


9​

1​

3​

5​

6​

19​

-13​

6​


18​


9​

1​

3​

5​

6​

19​

-13​

6​


19​


9​

1​

2​

6​

7​

15​

-8​

5​


20​


9​

0​

0​

9​

2​

22​

-20​

0​

 

Roberto57

Advanced Premium Member
Inter vs Sampdoria



Inter-Sampdoria, Spalletti pensa a qualche rotazione: Candreva e Borja a riposo? Vecino…




Il tecnico nerazzurro potrebbe pensare a qualche avvicendamento per la sfida con i blucerchiati

Non c’è stato tempo per pensare al pari di Napoli, perché i nerazzurri affronteranno domani sera al Meazza la Sampdoria di Marco Giampaolo, che ha dimostrato nelle prime partite di essere un’ottima squadra capace di mettere in difficoltà i propri avversari. Luciano Spalletti, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, potrebbe valutare qualche avvicendamento per Inter-Sampdoria, giusto per permettere di riposare chi ha speso molto nelle scorse partite: “Sotto la lente d’ingrandimento Borja Valero e Antonio Candreva che anche a Napoli hanno speso tantissimo. Joao Mario avrà altri due giorni di recupero nelle gambe e si candida a un posto da trequartista con Eder alternativa sia in quella posizione sia esterno al posto di Candreva (Karamoh sarebbe la sorpresa, Cancelo una parziale conferma dei progressi del portoghese). Sembrano divenuti punti fermi invece Roberto Gagliardini e Matias Vecino davanti alla difesa. Un piccolo vantaggio nelle scelte potrebbe essere rappresentata dal fatto che l’Inter avrà comunque un giorno in più degli altri nella prossima giornata, visto che sarà impegnata a Verona lunedì sera”.
 
Ultima modifica:

Roberto57

Advanced Premium Member
Inter vs Sampdoria

Serie A
oggi, 20:45
San Siro, Milano

[h=1]Serie A, Inter pronta per la Samp. Spalletti: 'Azzeriamo tutto'[/h] [h=2]'Noi da scudetto? Finché si fa questa domanda dico di no'

6bea555a51aa2b37217e3d3b4ea22048.jpg
[/h]
L'Inter e' da scudetto? Nel momento stesso in cui questa domanda viene rivolta, vuol dire che non lo e'. E' questo il pensiero dell'allenatore nerazzurro Luciano Spalletti che preferisce un sano realismo ai voli pindarici del dopo Napoli. Un pareggio d'oro durante il quale si sono viste buone cose come la volonta' da parte dell'Inter di giocarsela fino in fondo. Un punto che permette all'Inter di restare a un'incollatura dalla capolista e di provare addirittura il sorpasso in caso di vittoria domani a San Siro contro la Sampdoria nel turno infrasettimanale di campionato. "Continuate a domandare dello scudetto, ma - dice Spalletti - fino a che ne parlate vuol dire che non siamo da scudetto perché avete dei dubbi.

Alla Juve non lo domandate mai, quindi per essere da scudetto serve che non ne parliate più. "Noi vogliamo arrivare, dove non lo sappiamo ma - dice - vogliamo arrivare. Dipenderà dalle dimostrazioni che vogliamo dare ogni volta. La cosa che mi è piaciuta di più è l'essere andata a giocarsela, qualche volta ho stretto i denti quando hanno palleggiato bassi dentro l'area ma poi sono usciti bene creando difficoltà al loro pressing. Certe volte lo hanno fatto troppo e diventa rischiosissimo".

Questo per quando riguarda il Napoli ma ora incombe la Sampdoria di Giampaolo: "E' fortissimo e rende fortissime le sue squadre. Dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e affrontare le insidie di ogni partita, ci vuole sempre la stessa attenzione, qualità e personalità. Bisogna azzerare tutto". Spalletti vuole restare concentrato sui fatti di casa propria: "Non ci interessa mettere paura a nessuno, vogliamo creare un contesto dove ci si mette sempre qualcosa in più, cercare di andare sempre avanti e consolidare le nostre certezze. Guardiamo in casa nostra". Dopo aver elogiato Sarri e le battute sui ministri, arriva il turno di Giampaolo che invece vorrebbe stare all'opposizione: "E' partito da niente e allena una delle squadre più forti della Serie A ed è finito nel mirino di grandi club. Se la merita tutta questa attenzione. Vorrebbe allenare l'Inter, ha detto.

Io sarei il primo abbonato della stagione: per l'Inter sarebbe una garanzia, qui serve gente forte e lui sarebbe così. Lui all'opposizione? E' partita una rumba... Mi ha scritto il Ministro Luca Lotti, mi ha detto che se tutti vogliono fare i ministri spera si liberi una panchina se no resta senza lavoro". Spalletti deve fare i conti con qualche giocatore affaticato, esalta l'ex Skriniar ('ancora al 60%'), e forse pensa a un mini turnover con Joao Mario titolare al posto di Borja Valero. Confermati Vecino, Candreva e Perisic per una partita che, se vinta, potrebbe regalare un sogno lungo sicuramente almeno una notte.
 

Roberto57

Advanced Premium Member
[h=1]

Inter, Spalletti: "Grandissima gara, non c'è classifica senza una squadra forte"[/h] [h=2]L'allenatore nerazzurro soddisfatto dopo il 3-2 alla Samp: "Nella ripresa ho inserito Santon perché mi serviva un giocatore forte di testa, Dalbert diventerà fortissimo"[/h] [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/images2.gazzettaobjects.it\/methode_image\/Video\/2017\/10\/25\/Calcio\/Foto%20Calcio%20-%20Trattate\/866003198-U2022529280590PE--896x504@Gazzetta-Web.jpg"}[/IMG2]

Alza i pugni e sorride sotto la Curva, Luciano Spalletti, al termine di 90 minuti che hanno esaltato San Siro per un'ora e messo i brividi in un finale con troppa sofferenza.

Ma da quando guida Spalletti, l'Inter la testa non la perde mai e non l'ha persa nemmeno stasera: il 3-2 alla Samp vale la vetta della classifica e il sorpasso al Napoli, almeno per una notte. "Quello che mi emoziona non è la classifica, ma il comportamento della squadra - dice Spalletti a Premium Sport nel post partita -. Stasera i miei hanno fatto una buona prestazione e sono felice per questo: non c'è classifica senza una squadra forte. Se questa volta siamo stati sfortunati noi, coi pali? In realtà le traiettorie di quei palloni erano destinate fuori di un paio di metri, poi una ventata li ha fatti sbattere sui pali… Non abbiamo giocato bene per 70 o 60 minuti, noi abbiamo giocato una grandissima partita contro avversari forti, allenati bene: ci sta che poi loro sfruttino la qualità di giocatori come Quagliarella per segnare nelle uniche occasioni che gli capitano".


GIOCATORI E SCELTE — "Panchina corta? Santon sta tornando il giocatore che già conoscevamo, Dalbert ha avuto qualche difficoltà ma diventerà fortissimo. Quando ho messo Santon non volevo bocciare Dalbert, volevo semplicemente un giocatore più abile di testa. Eder l’ho usato anche troppo poco per le qualità che ha, Joao Mario ha avuto problemi fisici. Ranocchia si sta allenando benissimo, Cancelo ha ancora qualche fastidio fisico quando calcia. Non ho alcuna difficoltà dal punto di vista della rosa: è tutto regolare, tutto sotto controllo. Se è più forte la Roma dell’anno scorso o l’Inter di adesso? La Roma è fortissima ed è allenata bene da Di Francesco: loro saranno là alla fine del campionato, l’Inter non lo so ma se abbiamo questa maglia dobbiamo trovare il modo di vincere tutte le partite".

IL FINALE — Spalletti poi spiega cosa è successo nel finale: "Ho detto a Quagliarella che è un rompiscatole, ha rimesso tutto in discussione, ma con lui è sempre così", scherza il tecnico nerazzurro che chiude con l'abbraccio al doriano Conti: "È un amico, lui e Giampaolo mi avevano parlato bene di Skriniar e di loro mi fido".

 

Roberto57

Advanced Premium Member
Serie A - 10^ giornata

Classifica

#
Squadra
PG
V
P
S
GF
GS
DG
Pt


1

10
9
1
0
29
7
22
28


2

10
8
2
0
20
7
13
26


3

10
8
1
1
31
10
21
25


4

10
8
1
1
26
11
15
25


5

9
7
0
2
16
5
11
21


6

9
5
2
2
18
12
6
17


7

10
5
1
4
18
11
7
16


8

10
5
1
4
16
14
2
16


9

10
4
3
3
17
13
4
15


10

10
4
3
3
13
15
-2
15


11

10
4
2
4
9
11
-2
14


12

10
3
4
3
14
17
-3
13


13

10
3
0
7
16
21
-5
9


14

10
3
0
7
8
18
-10
9


15

10
2
2
6
5
16
-11
8


16

10
1
3
6
10
16
-6
6


17

10
1
3
6
6
20
-14
6


18

10
1
3
6
6
22
-16
6


19

10
1
2
7
8
19
-11
5


20

10
0
0
10
3
24
-21
0
 

Roberto57

Advanced Premium Member
Verona vs Inter

Serie A
oggi, 20:45
Marcantonio Bentegodi, Verona

Inter, vinci a Verona e batti anche la storia: mai a 29 punti dopo 11 turni


Con un successo al Bentegodi, Icardi e compagni raggiungerebbero una quota mai toccata dopo 11 giornate da quando si assegnano i 3 punti. Ma con le "piccole" si fatica di più
30 ottobre 2017 - Milano - Gazzetta dello Sport

Una vittoria nel monday night di Verona per tenere il ritmo delle prime e per fare la storia. Mai infatti dal ‘94-95, primo campionato con i tre punti a vittoria, l’Inter dopo 11 turni è arrivata a quota 29. Non è successo nemmeno nell’anno di grazia del Triplete, anche se quello del 2009-10 rimane il riferimento. Avendo pareggiato col Bari e perso in casa della Samp, Mourinho&C. al tempo erano però a 28 punti, sufficienti per un abbondante primato, con la Juve seconda a meno 7. Curioso piuttosto che a metà classifica languisse con la metà dei punti (14) la Roma dello stesso Spalletti che poi si rivelò avversario durissimo sino all’ultimo secondo. L’Inter alla fine la spuntò grazie alla zampata di Milito a Siena: 82 punti a 80. A quota 27 dopo 11 turni si sono invece fermate le Inter di Simoni nel 1997-98 (secondo posto finale, col famoso scontro Iuliano-Ronaldo nel primo anno del Fenomeno), di Mancini nel 2006-07 (scudetto nel dopo Calciopoli) e di Stramaccioni nel 2012-13, che proprio all’undicesima andò a vincere 3-1 in casa della Juve, salvo poi - complici anche mille infortuni - afflosciarsi in primavera come un soufflé venuto male per chiudere al nono posto, dietro al Catania. Se però quelle squadre partivano da basi importanti, questa sta di fatto compiendo un miracolo se si tiene conto del punto di partenza. I nerazzurri hanno chiuso lo scorso campionato a -29 sulla Juve, -25 sulla Roma, -24 sul Napoli e -8 sulla Lazio.

PARADOSSO — L’Inter di Spalletti può dunque stabilire un record. Ma è anche vero che -paradossi di una Serie A a due, se non tre, velocità -, la stessa squadra che mercoledì sarebbe stata in testa se il Napoli non avesse vinto a Genova, scenderà al Bentegodi virtualmente fuori dalla zona Champions. Ipotizzando tre punti in più per la Roma (che deve recuperare il match con la Samp), a quota 26 i nerazzurri sono potenzialmente quinti visti i ritmi folli a cui viaggiano anche Napoli, Juve, Lazio e la stessa Roma. Il confine tra stelle e stalle è davvero sottilissimo e fa bene Spalletti a dribblare la parola scudetto.

PERICOLO "PICCOLE" — E la soglia d’attenzione va tenuta altissima, in una settimana che, dopo il match interno col Torino, porterà all’ultima sosta per le nazionali e con le rivali impegnate in Europa. Dopo il trittico da brividi Milan-Napoli-Samp, i nerazzurri tornano a incrociare una «piccola». E proprio contro Crotone, Bologna, Genoa e Benevento la squadra di Spalletti ha offerto le prestazioni meno brillanti. Più che di concentrazione, il problema è sembrato tattico. Contro squadre piccole che si chiudono i nerazzurri hanno faticato ad alzare il ritmo e trovare spazi, anche perché in pochi sanno saltare l’uomo nello stretto per creare la superiorità. Quello che ha sofferto di più è Icardi, spietato con le grandi (9 dei suoi 11 gol sono arrivati contro Fiorentina, Roma, Milan e Samp), ma in gol solo su rigore contro Spal e Bologna. Il capitano non segna su azione lontano da San Siro dal 27 agosto. Un’altra storia da riscrivere.


PROBABILI FORMAZIONI
Verona (4-4-2): Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Souprayen; Verde, Zuculini, Fossati, Fares; Cerci, Pazzini. Allenatore: Pecchia.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. Allenatore: Spalletti.
 
Ultima modifica:

Roberto57

Advanced Premium Member
ciao Pietro grazie non è Lucia ma è il nostro piccolo "ANGELO CUSTODE" che oggi avrebbe compiuto 36.....cancella per favore che poi io tolgo il mio
 

Roberto57

Advanced Premium Member
Tranquillo Pietro....ieri sera ci ha dato una mano siamo ancora SECONDI, pensa lui tifava Milan come la madre...buona giornata
 
Ultima modifica:

Roberto57

Advanced Premium Member
[IMG2=JSON]{"alt":"E luce fu! Ecco come Spalletti ha riacceso l'Inter e il 'rumore dei nemici'","data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/cdn.calciomercato.com\/images\/2017-10\/sole.spalletti.inter.2017.2018.750x450.jpg"}[/IMG2]


Un nome, un perché. Spalletti si chiama Luciano, che deriva dal latino Lucianus, tratto da Lucius, e significa "nato nella luce". Invece l'Inter è nata al buio, il 9 marzo 1908, in "una notte splendida che ha dato i colori allo stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle". Un bel contrasto, come quello tra il tramonto ammirato domenica a Milano e l'alba di una nuova Inter.

RECORD - In questa stagione, quella dei 110 anni di vita, la squadra è partita a fari spenti. Il nuovo condottiero in panchina guarda avanti: "Siamo in un tunnel che durerà fino a giugno, poi si vedrà se vedremo la luce. Per ora abbiamo scritto una riga nella storia dell'Inter".
Il riferimento è al record di 29 punti (+15 rispetto all'anno scorso) su 33: nell'era dei tre punti, nessun allenatore nerazzurro aveva raccolto così tanto nelle prime 11 giornate di campionato. Undici, come il numero dei calciatori che scendono in campo (sempre gli stessi dall'inizio nelle ultime 4 gare) e come i mesi della stagione partita lo scorso luglio. Ne sono passati 4 e ne restano altri 7, ma Spalletti ha già creato qualcosa d'importante.

E LUCE FU! - Visto che per i tifosi ormai è quasi un dio, tra il sacro e il profano, proviamo a raccontare la genesi della sua Inter. Con i suoi comandamenti, l'allenatore ha trasformato la Torre di Babele in una cooperativa "Internazionale perché noi siamo fratelli del mondo, una squadra di talento". Skriniar, Vecino e Borja Valero sono i tre nuovi titolari piovuti dal cielo, ma da soli non bastano a spiegare una risurrezione che ha del miracoloso. E ha ridato fede al popolo, che alla domenica riempie il tempio di San Siro. Dove tutti pregano, sperando che la riga di storia sia solo la prima di una bella pagina ancora tutta da scrivere. Amen.
 

Roberto57

Advanced Premium Member
[h=1]Verona-Inter 1-2: Borja Valero, Pazzini e Perisic in gol[/h] [h=2]I nerazzurri superano la squadra di Pecchia e tornano al secondo posto in classifica. Ma che fatica![/h]
In un campionato in cui le grandi vincono sempre con le piccole è evidente che non si possa perdere punti in queste sfide. L’Inter recepisce il messaggio vincendo 2-1 a Verona nel posticipo con i gol di Borja Valero e Perisic. Il pareggio momentaneo su rigore di Pazzini aveva riaperto squarci sulla versione “pazza” di questa squadra che invece ha mostrato ancora di saper fare gruppo, combattere e vincere. Il secondo posto lo si consolida anche così.

LAPR0721-0138-U20218204956128D-U230269465542PE-620x349@Gazzetta-Web_articolo.JPG


PAZZINI IN PANCA — Fabio Pecchia sceglie la freschezza di Kean piuttosto che sull’esperienza di Pazzini. C’è il “millenial” al fianco di Cerci nel 4-4-2 iniziale. Luciano Spalletti invece prosegue sulla strada tracciata, quella del 4-2-3-1, con i soliti interpreti per la quarta gara consecutiva. Dopo i fischi rivolti a Pecchia dai suoi stessi sostenitori, la partita prende il via su ritmi abbastanza modesti. L’Inter stessa non aggredisce immediatamente l’Hellas e per vedere un tiro degno verso Nicolas bisogna attendere il 17’: ripartenza che si srotola lungo la fascia destra con Candreva che si attacca al rimorchio centrale di Icardi il cui destro è mangiucchiato a lato. Cinque minuti dopo un pallone vagante partorito da un corner innesca Vecino che però calcia debole in porta. Il Verona è ordinato e quieto. Gli va bene fin quando l’Inter non alza il ritmo delle giocate viste contro la Sampdoria. In mancanza di giocate talentuose, i nerazzurri devono alzare la velocità per superare le costruzioni veronesi.

LA SBLOCCA BORJA — Questo Hellas deve fare tutto per bene, non può permettersi sbavature. E fino al 36’ andava tutto bene. Poi sul cross di Candreva, le distanze veronesi perdono l’equilibrio. In due vanno su Icardi e nessuno si ricorda di Borja Valero che in pratica porta il pallone dentro alla porta. Inter in vantaggio, senza grossi meriti, Hellas costretto a rincorrere con la solita generosità. Finisce così il primo tempo. Si ricomincia con le stesse formazioni. Al 3’ un lampo nerazzurro. Vecino per Perisic sulla trequarti, innesco di prima sulla verticale per il taglio di Icardi che si sinistro spara sopra la traversa. Sarebbe il compito che l’Inter dovrebbe ripetere più volte per aumentare il divario fra sé e un Verona sempre volitivo al di là delle lacune. Al 6’ un sinistro di Vecino si allarga alla destra di Nicolas pur senza dare l’impressione di essere pericoloso.
HANDA CHE PASTICCIO — Il Verona chiede a Cerci di sostenere la speranza e il sinistro dell’ex Atletico Madrid al 9’ alza il volume del Bentegodi. Al 10’ però s’alzano i decibel. Un rinvio di D’Ambrosio sbatte sulla schiena di un avversario, torna verso Handanovic che deve tuffarsi per anticipare Cerci. Il numero 10 dell’Hellas cade in area, trascorrono pochi secondi e Gavillucci annuncia l’intervento della Var recandosi a vedere il monitor. Dalla regia arriva la segnalazione che è rigore e Pazzini, al 13’, entra per Kean. Il conciliabolo con Cerci scaturisce la scelta che proprio l’ultimo entrato batta il rigore (con lieve disappunto dello stesso Cerci). Pochi secondi e l’Hellas pareggia spiazzando Handanovic. Un pallone toccato, un tiro, un gol: avvio da Pazzo. L’1-1 dovrebbe scuotere la serata. La prima cosa che si scuote è la traversa dell’Hellas al 18’ su colpo di testa di Vecino da corner di Candreva. Il pallone cade sulla parte alta e torna in campo.

01aae8ad2afc41ab6e523e5fa768a586-U202182049561OFE--896x504@Gazzetta-Web.jpg



CI PENSA PERISIC — Pecchia cambia il cuore della squadra togliendo Bessa per Bruno Zuculini. Un destro di Candreva è un primo avvertimento che Nicolas sposta in corner. Il secondo invece è senza ritorno. Calcio d’angolo, la difesa veronese libera verso il limite dell’area dove c’è solo Perisic. Il croato fa in tempo a calcolare la falcata, prendere la mira e anche sentire il vento che tira. La sassata è imprendibile per il portiere del Verona e l’Inter torna in vantaggio, 2-1. Il primo intervento esterno di Spalletti prevede l’uscita di Candreva e l’ingresso di Brozovic che torna dopo la doppietta decisiva di inizio mese a Benevento e il seguente infortunio muscolare patito in nazionale. Al 33’ è il turno di Cancelo per Borja Valero. Il portoghese va a sistemarsi lungo la fascia destra davanti a D’Ambrosio con Brozovic trequartista. L’Hellas inserisce Lee per Cerci invece. L’ultimo cambio riguarda Icardi che lascia il campo per Eder al 41’.

ORA IL TORINO— Finisce 2-1 per l’Inter che tornerà in campo domenica alle 12.30 in casa contro il Torino (sarà ancora una gara da oltre 50 mila spettatori al Meazza). Il Verona invece volerà in Sardegna per una delle tante sfide salvezza, questa volta contro il Cagliari.
 

Roberto57

Advanced Premium Member
Serie A - 11^ giornata
Classifica


#

Squadra​

PG​

V​

P​

S​

GF​

GS​

DG​

Pt​


1​


11​

10​

1​

0​

32​

8​

24​

31​


2​


11​

9​

2​

0​

22​

8​

14​

29​


3​


11​

9​

1​

1​

33​

10​

23​

28​


4​


11​

9​

1​

1​

31​

12​

19​

28​


5​


10​

8​

0​

2​

17​

5​

12​

24​


6​


10​

6​

2​

2​

22​

13​

9​

20​


7​


11​

5​

1​

5​

19​

13​

6​

16​


8​


11​

5​

1​

5​

16​

16​

0​

16​


9​


11​

4​

4​

3​

16​

18​

-2​

16​


10​


11​

4​

3​

4​

18​

15​

3​

15​


11​


11​

4​

3​

4​

14​

19​

-5​

15​


12​


11​

4​

2​

5​

9​

12​

-3​

14​


13​


11​

4​

0​

7​

18​

22​

-4​

12​


14​


11​

3​

0​

8​

9​

20​

-11​

9​


15​


11​

2​

3​

6​

8​

21​

-13​

9​


16​


11​

2​

2​

7​

9​

19​

-10​

8​


17​


11​

2​

2​

7​

6​

19​

-13​

8​


18​


11​

1​

3​

7​

10​

17​

-7​

6​


19​


11​

1​

3​

7​

7​

24​

-17​

6​


20​


11​

0​

0​

11​

4​

29​

-25​

0​

 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    venerdì 26 aprile 2024
    Bari
    65
    67
    84
    22
    77
    Cagliari
    38
    09
    83
    18
    20
    Firenze
    76
    24
    78
    30
    40
    Genova
    50
    56
    61
    90
    57
    Milano
    87
    21
    15
    12
    79
    Napoli
    13
    66
    86
    25
    49
    Palermo
    72
    60
    68
    74
    09
    Roma
    23
    15
    43
    07
    75
    Torino
    82
    79
    31
    41
    64
    Venezia
    66
    89
    18
    80
    41
    Nazionale
    04
    24
    10
    69
    73
    Estrazione Simbolotto
    Genova
    33
    03
    16
    35
    32
Alto