Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. . Dovresti aggiornarlo oppure usare usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
Il principe del Qatar punta sull'Italia: 33 moschee in arrivo
„ [h=1]Il principe del Qatar punta sull'Italia: 33 moschee in arrivo[/h]
Il progetto del Qatar e dell'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche: aprire 33 nuovi centri islamici in tutta Italia. Primo taglio del nastro a Piacenza. E a Brescia si punta alle "Torri"
[h=5]Notizie Popolari[/h] Il cugino del principe del Qatar martedì era a Brescia per parlare di affari. Affari veri, in collaborazione con l'Ucoii, l'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia. Il cugino Hamad Ben Salman Althani sarebbe il delegato agli investimenti sui centri islamici europei. In “ballo” c'è un progetto per 33 nuovi centri islamici italiani, e anche a Brescia.
A Brescia le idee non mancano, anche suggestive: tra le varie ipotesi anche quella di utilizzare il Centro Fiera come moschea, ma solo il venerdì, oppure addirittura riconvertire il centro pluridirezionale delle “Tre Torri” di Via Labirinto, secondo quanto riporta il Bresciaoggi.
Solo una delle tante possibilità, per ora: ma intanto proprio nella moschea di Via Labirinto, quella che un tempo era una cascina, i dirigenti dell'Ucoii e del Qatar si sono incontrati davvero. Altre indiscrezioni: un progetto per realizzare 33 nuovi centri islamici in tutta Italia, da Brescia appunto fino alla Sicilia.
Sul “piatto” dal ricco emirato potrebbero arrivare più di 25 milioni di euro. Lo sceicco del Qatar Hamad Bin Nasser Al Thani, segretario del consiglio dei ministri, proprio in questi giorni è stato a Piacenza per inaugurare il nuovo centro islamico. Finanziato in ampia parte con fondi del Qatar, con il plauso della comunità religiosa piacentina ma soprattutto di autorità e imprenditori locali, presenti al taglio del nastro e pronti ad applaudire alle iniziative del ricco islam moderato, dove la parola d'ordine non è “religione”, ma ovviamente “profitto”.
[h=1]E’ INVASIONE DI DETENUTI TUNISINI: 12 BARCONI CON 711 A BORDO[/h] OTTOBRE 12, 2017VOXLASCIA UN COMMENTOFacebook3,427TwitterGoogle+WhatsAppOknotizieRedditTelegramCondividi3,427
Dodici imbarcazioni sono state “soccorse”, nel giro di neanche 12 ore, fra il canale di Sicilia e le acque antistanti le isole Pelagie. Cinque mezzi da sbarco – con complessivi 211 tunisini a bordo – sono già approdate a Lampedusa dove, sul molo Madonnina, dopo uno sbarco autonomo, sono stati bloccati altri 40 extracomunitari.
Durante la giornata di ieri, altri 500 migranti sono stati prelevati nel corso di 7 operazioni. Sono dunque complessivamente 711 i galeotti tunisini che vanno ad aggiungersi ai 550 recuperati nella giornata di martedì. Gli ultimi salvataggi, in ordine di tempo, per 4 gommoni e 3 piccole imbarcazioni, sono stati realizzati tutti nel canale di Sicilia – tra la Libia e la Tunisia – da due motovedette della Guardia costiera, da unità della Marina militare e delle organizzazioni non governative. [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","height":"16","width":"85","src":"https:\/\/voxnews.info\/wp-content\/files\/2017\/02\/fact_icon.png"}[/IMG2]VERIFICA LA NOTIZIA All’hotspot di Lampedusa, nella tarda mattinata di ieri, vengono ospitati 728 tunisini, per lo più ex detenuti scaricati in Italia dopo l’indulto, in totale, oltre il doppio rispetto a quelli che, invece, la struttura potrebbe ospitare.
Pestata fino a spaccarle le costole. Una ragazza di 20 anni di Padova è stata picchiata da un 21enne migrante proveniente del Gambia e ospitato in un centro profughi della zona.
[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.ilgiornale.it\/sites\/default\/files\/styles\/large\/public\/foto\/2017\/10\/14\/1507993597-sadasdsa.jpg"}[/IMG2]
Ads by [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/static.chameleon.ad\/images\/chameleon_16.png"}[/IMG2]
Il motivo? Voleva rubarle la bicicletta.
A riportare la notizia è il Tg di Padova dell'emittente locale Telenuovo. Intorno alle 14 la ragazza passa nei giardini dell'Arena quando viene vista dal migrante. Il giovane vuole la bicicletta e si avvicina alla ragazza. Le strappa la bicicletta di mano e poi la pesta con violenza, tanto da incrinarle le costole.
Nonostante la paura la ragazza riesce ad allarmare le forze dell'ordine. I carabinieri iniziano la caccia allo straniero, seguendo le indicazioni date loro dalla giovane aggredita. Riescono a bloccarlo poco più avanti e a recuperare la refurtiva mentre la ragazza aggredita veniva curata all'ospedale.
Solo a settembre un richiedente asilo del Gambia si era accanito sulle forze dell'ordine inneggiando ad Allah e all'Isis. Sintomo che a Padova esiste un problema sicurezza legato all'afflusso di migranti.
[h=1]Ong scatenate: prelevati dalla Libia 1200 migranti in 48 ore. Circa 6.000 detenuti pronti a partire[/h]
Inserito in Cronaca
Le Ong scatenate tornano a raccattare migranti e detenuti dalla Libia. In 48 ore sono stati prelevati circa 1200 migranti tra cui 240 cosiddetti minorenni. Circa 6000 detenuti liberati sono pronti a partire verso l’Italia.
Un gommone dietro l’altro, più di 1200 migranti partiti dalla Libia soccorsi in 48 ore, 600 sbarcheranno a Palermo dalla nave umanitaria Aquarius di Sos Méditerranée, la nave dei minori visto che a bordo in 240 hanno meno di 18 anni.
Sono di nuovi giorni e notte di soccorsi convulsi nel Mediterraneo dopo che la liberazione di circa 6000 migranti detenuti nei centri controllati dai trafficanti da parte delle milizie governative ha provocato una corsa alle partenze da parte di chi è nelle condizioni di salire su una imbarcazione qualsiasi.
“Alla Aquarius -raccontano da bordo della nave della Ong – è stato chiesto di intervenire in 7 operazioni in 36 ore: cinque salvataggi e due trasferimenti, prima a est di Tripoli, poi a ovest, poi di nuovo a est.
Un naufrago su tre sarebbe un minore. A operazioni concluse, a bordo della nave Aquarius si contano 241 bambini e adolescenti, 178 dei quali non accompagnati, un record assoluto. Undici le donne incinte, di cui due al nono mese di gravidanza, e un neonato di appena una settimana sono stati subito presi in carico dalla ostetrica di MSF, partner medico di Sos Méditerranée sulla Aquarius.