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♣ INTER 2018-2019 E NON SOLO ♣

Roberto57

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[h=1]Prima giornata Serie A 2018-2019: calendario, date, programma, orari e tv. Tutte le partite e come vederle (18-20 agosto)[/h]
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Nel weekend del 18-20 agosto si disputerà la prima giornata della Serie A 2018-2018. Inizia il massimo campionato italiano di calcio, siamo in pieno periodo di ferie ma i grandi campioni torneranno subito in campo per incominciare una stagione che si presenta estremamente appassionante e avvincente. Il turno si svilupperà su tre giorni come succederà per tutto l’anno visti i particolari accordi televisivi che prevedono la messa in onda su Sky di sette partite mentre le restanti tre saranno sulla nuova piattaforma Dazn.

Si partirà subito col botto, ad aprire la prima giornata della Serie A 2018-2019 sarà la Juventus che farà visita al Chievo sabato 18 agosto (ore 18.00). I Campioni d’Italia vogliono partire col piede giusto, c’è grande attesa per il debutto di Cristiano Ronaldo. In serata il big match del turno, l’anticipo tra Lazio e Napoli: i ragazzi di Ancelotti incominciano in salita con la durissima trasferta all’Olimpico, subito un banco importante di prova per i partenopei che vogliono lottare per lo scudetto. Domenica sera arriverà la risposta delle milanese con l’Inter che affronta il Sassuolo in trasferta e il Milan che ospita il Genoa a San Siro, mentre per la Roma trasferta impegnativa sul campo del Torino domenica alle ore 18.00. Il posticipo di lunedì 20 agosto sarà tra Atalanta e Frosinone.
 

Roberto57

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Roberto57

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Buongiorno a tutti...non è quello che mi aspettavo come inizio!!!!!!


[h=1]Sassuolo-Inter 1-0: gol su rigore di Berardi, deludono Lautaro e Icardi[/h] [h=2]Esordio vincente per De Zerbi in campionato. Male la squadra di Spalletti. Palo di un ottimo Boateng[/h]
Anno nuovo, vecchi problemi. L'Inter stecca la prima perdendo 1-0 in casa di un Sassuolo più in palla, più quadrato, più ordinato. Ma al di là del risultato (1-0) è la poca lucidità offensiva a colpire. Tolta una clamorosa occasione sprecata da Icardi (alto da pochi passi) l'unica parata di Consigli arriva al 90', quando il portiere del Sassuolo si supera per dire di no a De Vrij. Male Lautaro, malissimo Dalbert. Decide un rigore di Berardi che con De Zerbi può tornare a essere decisivo come ai tempi di Eusebio Di Francesco.

SASSUOLO SPRINT — Ti aspetti un avvio a tinte nerazzurre, e invece è il Sassuolo che prende subito in mano il pallino del gioco. Fraseggio nello stretto, fitti triangoli in mezzo al campo, uscita dalla difesa con personalità: la mano di De Zerbi è già evidente. Al 4' Boateng – da falso nove – trova di esterno un bel corridoio per Bourabia, che a tu per tu con Handanovic preferisce la conclusione rasoterra al servizio al centro per Berardi, trovando il riflesso di piede del portiere interista. Il primo squillo nerazzurro arriva con un destro debole da fuori di capitan Icardi (14'). Poi al 21' l’Inter sfiora il vantaggio: Lautaro batte veloce una punizione nella sua metà campo pescando Asamoah, il ghanese in verticale trova Icardi che salta Ferrari in velocità ma sul diagonale Consigli si rifugia in angolo. Il Sassuolo passa al 27': break di Di Francesco che fa venti metri palla al piede, finta il tiro dal limite e poi una volta in area viene messo giù da Miranda. Dal dischetto Berardi calcia centrale, Handanovic tocca ma non riesce a salvare. La reazione dell'Inter sta tutta in una conclusione di Icardi – ancora da fuori – di poco a lato e in una protesta per una spintarella di Magnanelli su Asamoah che Mariani però non reputa da rigore.

POCHE IDEE — Spalletti lascia negli spogliatoi Dalbert, abbassando Asamoah a terzino e inserendo alto Perisic, che dopo appena due minuti ha subito una grossa occasione ma spara alto al volo in girata. Poi è l'altro croato Brozovic (12') a provare dalla distanza, senza inquadrare la porta. Il Sassuolo cala d'intensità e allora l'Inter inizia a trovare prateria da attaccare. Al 15' ripartenza Vecino-Politano, con l'ex di turno che si accentra e calcia a giro, ma la conclusione è larga di poco. La fatica inizia a farsi sentire: squadre più lunghe e capovolgimenti di fronte frequenti. Magnanelli è il faro neroverde, da lui passa ogni trama offensiva. E Boateng è bravissimo nel giocare di fisico e creare gli spazi per gli esterni. Al 20' proprio una girata volante dell'ex Milan – su cross di Lirola – finisce sul palo esterno. Sul capovolgimento di fronte Perisic trova bene Icardi che da pochi passi spara incredibilmente alto. La verve dell'Inter si spegne però col passare dei minuti: al 40' Politano sfrutta male una sponda di Icardi, calciando debolmente a lato. Spalletti le prova tutte e chiude con Politano, Keita, Karamoh e Perisic in appoggio a Icardi. Ma l'occasionissima arriva al 90' con un colpo di testa di De Vrij, con Consigli straordinario a murare di istinto. Finisce così, tra la delusione del popolo nerazzurro e la gioia di De Zerbi: con lui il Sassuolo può tornare a stupire.
 

Roberto57

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BUONGIORNO A TUTTI....Appena mi sistemano il Pc fisso aggiorno il post, anche se le cose non vanno bene per noi.....mai disperare!!!
 

Roberto57

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[h=1]TRE PUNTI PORTATI A CASA, MA ANCORA NON CI SIAMO!!!![/h] [h=1]Serie A, Bologna-Inter 0-3: Nainggolan segna al debutto, poi Candreva e Perisic[/h] [h=2]Importante successo nerazzurro: arrivano i primi tre punti della stagione. Senza Icardi, fuori per un problema muscolare, brilla il Ninja: il suo gol sblocca la partita nel secondo tempo[/h]
Era l'uomo più atteso. Non a caso. Radja Nainggolan segna, l'Inter trova la prima vittoria in campionato: l'equazione non è automatica, ma viene quasi naturale. Il 3-0 è risultato pesante per Filippo Inzaghi e il suo Bologna, ma è la conseguenza di una partita giocata praticamente a senso unico, la cui unica (grande) difficoltà dell'Inter è stata quella di sbloccare il risultato. Riuscita nell'impresa a metà secondo tempo, poi è stato tutto semplice, con il raddoppio di Candreva (all'esordio stagionale, rimasto in nerazzurro dopo aver rifiutato la cessione al Monaco) e il tris di Perisic.

SORPRESA — Fuori Icardi per noie muscolari al quadricipite della gamba destra - Maurito ha provato nel riscaldamento, poi è andato è in tribuna -, con lo stesso Lautaro non al meglio, Luciano Spalletti punta sulla velocità di Politano e Keita, ma soprattutto sull'esordio di Radja Nainggolan nel ritrovato 4-2-3-1. Inzaghi invece costruisce un 3-5-2 dal baricentro molto basso: l'idea costante è la palla lunga a cercare la sponda di Santander per gli inserimenti - rari - dei centrocampisti. Passano 90 secondi e Skorupski la combina grossa: su un pallone alzato a campanile da Politano, il portiere del Bologna esce a vuoto, ma Perisic sorpreso non riesce a deviare in porta. È l'Inter che fa la partita. Al 6' una buona trama avviata da Gagliardini, passata dai piedi di Perisic e Keita, e conclusa dallo stesso Gagliardini (osservato anche dal c.t. Mancini in tribuna): tiro alto. All'improvviso, il Bologna: minuto 9, un cross proveniente dalla sinistra viene rimesso al centro da Danilo, Helander sul secondo palo a botta sicura si fa parare il colpo di testa da un super intervento di Handanovic. Poi la partita si risintonizza sul solito canale: Inter in controllo, ma troppo lenta nel far girare il pallone. Le uniche accelerazioni prova a regalarle Nainggolan, assai nervoso per qualche fischio dell'arbitro Di Bello. Al 22' ci prova Politano, uno dei più vivi dei primi 45 minuti: riceve palla da Keita al limite, controllo e sinistro alto. Neppure un minuto e un'occasione grande capita - un po' casualmente - sui piedi di Keita: difesa rossoblù addormentata, il pallone spiove al centro dell'area ma il senegalese fallisce la girata al volo con Skorupski in uscita. Di fatto è l'ultima azione degna di nota del primo tempo, che si chiude con un destro di prima intenzione di Nainggolan stilisticamente perfetto ma non pericoloso per il Bologna.

UN DUE TRE — Il secondo tempo riparte senza cambi. All'8' Dzemaili prova a sorprendere Handanovic: conclusione larga dai 25 metri. Il copione è il solito, Inter alla ricerca della giocata: ci prova Keita al 9', incursione e destro di prima intenzione che finisce sull'esterno della rete. I ritmi si alzano lievemente, squadre più lunghe: Dzemaili ci prova al 20' dal limite, conclusione larga al termine di un contropiede ben organizzato. È il momento chiave del match: minuto 21, Politano lavora un pallone sui 20 metri e serve dentro per Nainggolan, che si inserisce centralmente, controlla e calcia al volo di destro battendo Skorupski. Inzaghi costretto a cambiare, a questo punto: dentro Orsolini e fuori De Maio, Bologna con la difesa a quattro. E al minuto 28 Santander sfiora il pareggio: cross di Mattiello dalla destra, il centravanti anticipa sul primo palo e con la testa spedisce di poco a lato sul palo lontano. Ora è partita aperta, si gioca su due fronti. Al 31' Keita ha l'occasione di chiudere i conti, ma spreca da pochi passi con il destro dopo un pasticcio Mattiello-Danilo e l'assistenza di Perisic. Ancora sostituzioni: fuori uno stremato Nainggolan e Keita per Vecino e Candreva (Inter col 4-5-1), nel Bologna Inzaghi gioca la carta Destro. Va meglio all'Inter, che la chiude al 37': Perisic pennella per Candreva - all'esordio stagionale - che di prima intenzione batte Skorupski e dedica il gol alla compagna incinta. Il Bologna crolla, Inter gioca sul velluto e al 40' Perisic controlla dentro l'area e con il destro fa tris. Il resto è accademia.
 

Roberto57

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E' INUTILE CERCARE TANTE SCUSE!!!!!!! STIAMO FACENDO PENA
[h=1]Inter, Spalletti: "Urge migliorare. Ma negato rigore clamoroso!"[/h] [h=2]Il tecnico nerazzurro analizza il tonfo interno contro il Parma: "Prima di subire il loro gol eravamo lì lì per vincerla. Di sicuro le nostre potenzialità sono superiori ai 4 punti racimolati finora"[/h]
I bagliori del 3-0 esterno sul Bologna sono stati subito spenti dal clamoroso 0-1 interno di San Siro contro il Parma. Luciano Spalletti affronta il post partita con la consueta flemma ma l'amarezza è tanta: "È una sconfitta dolorosa, finché non abbiamo preso gol eravamo lì lì per vincerla anche se ci era mancata la determinazione e la fortuna per sbloccarla... I 4 punti in classifica? Le nostre potenzialità sono superiori, certo. Quattro punti sono pochi per quelle che sono le partite che abbiamo disputato e per la difficoltà delle partite che abbiamo fatto. Dobbiamo trovare il modo di reagire, bisogna rimanere più fermi e solidi col pensiero e la testa, però quel rigore che ci è stato negato è clamoroso (il riferimento è all'intervento di braccio di Dimarco, autore del gol vittoria degli emiliani, nella ripresa, ndr), lui tocca la palla e la manda via con il braccio, con il gomito. Si vede nettamente. E poi mi è dispiaciuto il loro ostruzionismo, già nel primo tempo".

RESPONSABILITA' — Il tecnico toscano è sincero nell'analisi dei 90' e oltre del Meazza. Ok il presunto rigore negato, ma le colpe dei nerazzurri ci sono e le evidenzia senza problemi: "Siamo l'Inter, giocavamo a San Siro davanti a questo gran pubblico: non riuscire a vincere e trovarsi già con due sconfitte... Diventa difficile trovare scuse. Bisogna fare di più e anche io ho delle responsabilità. Se individualmente la risposta è quella di oggi, il mio lavoro non è fatto bene. Ho una squadra forte, una rosa ottima, e devo farla rendere bene. Le scelte iniziali credo fossero giuste, anche in funzione di chi doveva entrare. Forse non ho trovato il modo giusto di motivarli, ho delle responsabilità". Colpa del tecnico ma anche dei giocatori: "Se quello che propone l’Inter in una gara con un Parma come questo, anche se per lunghi tratti abbiamo fatto bene, non basta, deve essere fatto di più. A volte si fa confusione come nel secondo tempo quando per dare di più abbiamo perso ordine".

PIOVE SUL BAGNATO — Oltre ai tre punti sfuggiti a sorpresa, in casa nerazzurra si fa i conti anche con l'infortunio di D'Ambrosio: "Mi crea qualche problema, con Asamoah è l'unico disponibile per martedì, gli avevo detto di fare attenzione. C'era da vincere la partita, ma non è successo e quando le cose ti girano contro succede anche questo. A questo punto martedì contro il Tottenham ci sarà la possibilità di vedere Skriniar più sulla destra o proveremo la difesa a tre con Miranda".​
 

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[h=1]Le formazioni ufficiali di Inter-Tottenham: Icardi titolare, Spalletti con la difesa a 3[/h]

[h=2]Le scelte di Luciano Spalletti e Mauricio Pochettino per la prima gara della fase a gironi in programma alle 18:55 al Meazza di Milano.[/h] [h=2]Le formazioni ufficiali[/h]
  • Inter (3-4-2-1): Handanovic; de Vrij, João Miranda, Skriniar; Politano, Vecino, Brozović, Asamoah; Perisić, Nainggolan; Icardi.
A disposizione di Luciano Spalletti: Padelli, Berni, Keita Baldé, Ranocchia, Borja Valero, D'Ambrosio, Candreva
  • Tottenham (4-2-3-1): Vorm; Aurier, D.Sánchez, Vertonghen, B.Davies; Dier, M.Dembélé; Eriksen, Lamela, Son Heung-Min; Kane.
A disposizione di Mauricio Pochettino: Gazzaniga, D.Rose, Winkis, Wanyama, Walker-Peters, F.Llorente, Lucas Moura

Arbitro: Clément Turpin (Francia)

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Roberto57

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Inter-Tottenham 2-1, apre Eriksen. Ribaltone firmato Icardi e Vecino


Straordinario ritorno in Champions per i nerazzurri che soffrono e vanno sotto (Eriksen) ma nel finale ribaltano tutto con i gol del capitano e dell'uruguaiano

Icardi e Vecino, proprio come all’Olimpico contro la Lazio, come la domenica di maggio della Champions ritrovata. La notte che l’Inter aspettava da sei anni e mezzo finisce in tripudio. Il primo (straordinario) gol in Champions League di Mauro Icardi che riacciuffa il Tottenham a 5 minuti dalla fine e il colpo di testa di Matias Vecino al 92’ segnano la rinascita. E Luciano Spalletti, che vedeva davanti a sé una crisi profonda e inaspettata solo qualche settimana fa, si rimette in gioco con un finale da leoni. San Siro, caldo come non mai, ancora una volta strapieno (64 mila tifosi), ha avuto paura, ma l’urlo del popolo nerazzurro a fine partita è un urlo di guerra. Bastano 7 minuti, insomma, per cambiare la storia: fino all’84’ l’Inter non è mai pericolosa, Icardi è un flop, il Tottenham dimostra la sua maturità e controlla grazie al gol - anche fortunato - di Christian Eriksen, vero uomo in più di Pochettino. Poi ecco il duo sudamericano, come a Roma. E tutto cambia.

LA PARTITA — Spalletti punta sul 4-2-3-1, rispolvera l’esperienza di Miranda al centro della difesa, mette Skriniar a destra e dà fiducia a Politano. Pochettino fa sedere Lucas Moura in panchina e butta nella mischia Lamela, con Harry Kane unica punta. Nainggolan ringhia subito, attaccato ai polpacci dell’amico Dembelé: è una sfida nella sfida, dal duello escono scintille. L’Inter spinge ma non sa essere cattiva vicino alla porta. Radja al 3’ vede Icardi ma il capitano è in fuorigioco, all’8’ ancora l’ex Roma, che spara alle stelle. Il primo tiro in porta è del Tottenham al 13’: sulla punizione di Eriksen Handanovic respinge. Icardi è troppo solo, Perisic si vede davvero pochissimo. Al 34’ Nainggolan sfrutta l’erroraccio in area di Vertonghen e mette in mezzo per Icardi ma la difesa Spurs libera su Brozovic, che tira fuori di prima.Poi ecco il Tottenham, che prova a concretizzare lo schiacciante possesso palla (58% a 42% a fine primo tempo). Prima Son crossa dalla sinistra, ma De Vrij libera; un minuto dopo San Siro si salva: Eriksen scavalca De Vrij, Kane scarta pure Handanovic ma perde l’attimo e il pallone finisce sul fondo. Al 42’ ancora Spurs: Lamela crossa dal fondo, Handanovic si distende e respinge l’assalto.


LA RIPRESA — Gli inglesi tornano dagli spogliatoi con una marcia in più. All’8 il Tottenham passa con Eriksen: il danese conquista il pallone in mezzo ai croati (Brozovic-Perisic) e tira in porta: Handanovic respinge ma la palla torna al numero 23 Spurs che approfitta della deviazione di Miranda e sblocca il match. Gli inglesi prendono coraggio e iniziano a spingere: ogni discesa è un pericolo e solo la giornata sì di Handanovic non fa ingrossare il bottino Spurs. Lamela ha due occasionissime, il neoentrato Lucas Moura spinge come vuole davanti a Skriniar. E l’Inter? Al 12’ arrivo il primo tiro in porta dei nerazzurri: Politano crossa per la testa di Perisic, Vorm non ha problemi e para.

CAMBI E FINALE — Spalletti cambia gli esterni. Prima Perisic e poi Politano lasciano il posto a Candreva e Keita ma la sostanza non cambia. Al 40’, quasi inaspettata, ecco la perla: Asamoah crossa dalla sinistra, Icardi resta ai margini dell’area e al volo piazza un destro super. Un gol da ricordare. Il gol da cui ripartire dà slancio, dà impeto, dà forza. L’Inter ci crede davvero e il colpo di testa di Vecino al 47’ è il marchio su una rimonta da ricordare; l'’Inter non è morta, l'’Inter c’è.
 
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Sampdoria, Giampaolo: "Match duro
preparato solo coi video"
[/h] [h=2]Il tecnico dei blucerchiati analizza la sfida contro la squadra di Spalletti: "Loro hanno avuto un giorno in più per recuperare"[/h] Tanti dubbi di formazione e pochi giorni per preparare la partita. Per Marco Giampaolo «la sfida contro l’Inter è un appuntamento al buio». Il tecnico sa che la Samp contro la Fiorentina mercoledì sera ha speso moltissimo per cercare di raddrizzare la partita. "Bisogna recuperare le energie perché ci aspetta una gara impegnativa – spiega Giampaolo –. Che si giochi contro l’Inter è meglio perché il livello di attenzione sale in automatico. I nerazzurri, però, hanno avuto un giorno in più per recuperare".

VIDEO — Per questo motivo la marcia di avvicinamento alla sfida di stasera è stata contrassegnata da tanto riposo e poco lavoro sul campo: giovedì e ieri niente allenamento: "La partita la prepareremo con i video". Caprari, Ramirez e Kownacki sono in dubbio. Se non dovessero recuperare né Caprari né Ramirez, scatterebbe il piano d’emergenza con Praet utilizzato come trequartista.

PROBABILI FORMAZIONI:


Sampdoria: Giampaolo si affida di nuovo al 4-3-1-2: Bereszynski terzino destro, Tonelli più di Colley con Andersen in mezzo alla difesa, Praet potrebbe rientrare da interno sinistro, con Barreto ed Ekdal a completare la linea mediana, davanti Caprari dietro a Quagliarella e Defrel.

Inter: Migliorano le condizioni di Lautaro Martinez che potrebbe tornare a disposizione con la Samp: è destinato a partire dalla panchina. Sulla fascia destra, con Vrsaljko indisponibile, andrà D'Ambrosio. A centrocampo, coppia Vecino-Brozovic. In attacco, Politano favorito su Candreva e Keita su Perisic, con Nainggolan e Icardi sicuri di una maglia.
 

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[h=1]Zona Cesarini o zona Spalletti? Cinque indizi sono più di una prova…[/h]

Chiamatela zona-Spalletti. L’Inter trova spesso gol pesantissimi negli ultimi minuti di gioco: al limite del carattere e della buona sorte, spesso i nerazzurri benedicono l’ultimo spicchio di gara.

Chiamatela zona Spalletti. Da quando l’allenatore toscano è alla guida dell’Inter, parecchie sfide si risolvono sul filo di lana, e anche oltre. Nella memoria di molti tifosi resta impressa la débâcle con la Juventus ma in generale gli ultimi minuti sono spesso decisivi, in bene, per i nerazzurri. Troppe, per pensare a una semplice casualità? Dove non arriva il gioco, serve il carattere. E anche un pizzico di buona sorte. Del resto, la fortuna aiuta gli audaci e l’Inter sembra andare a cercarsela, alla stregua di come si caccia nei guai. Dopo l’impresa con il Tottenham, arriva un’altra vittoria a tempo quasi scaduto. E questa volta timbra Brozovic, non esattamente uno dalla “garra” sudamericana ma evidentemente utilissimo alla causa. Ed è solo l’ultimissimo dei precedenti.
 

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