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♣ INTER 2018-2019 E NON SOLO ♣

Roberto57

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[h=1]Inter-Milan 1-0: gol di Icardi su papera di Donnarumma[/h] [h=2]I nerazzurri colpiscono un palo con De Vrij e comandano il gioco per praticamente tutta la gara, ma il muro rossonero crolla solo al 92' per un erroraccio di Gigio[/h]
Ogni volta un po' più in là. Ogni volta al limite. Ogni volta. Inizia a essere un vizio. L'Inter colpisce ancora nel recupero. Colpisce ancora sull'asse Vecino-Icardi. Ancora di testa. Stavolta non rimonta, sentenzia. Si porta a casa il derby all'ultima azione offensiva, quando i titoli di coda sembravano già essere partiti (e qualche macchina dal parcheggio pure). Decide Icardi, Maurito, il capitano, il "nueve": il killer venuto da un altro calcio, in cui i centravanti li vedevi due volte in 90', quando segnavano e quando esultavano. L'Inter infila così la settima, e soprattutto si tiene il trono cittadino: Spalletti esulta come raramente si era visto, la "mourinhizzazione" continua. Il Milan crolla sul cross da destra di Vecino che trova centrali e Donnarumma forse rilassati anzitempo: punizione pesante, dopo una gara difensivamente buona. Ma anche una gara molto difensiva.

LA CALMA — Un'ora prima del match si alza su Milano, zona San Siro, un vento clamoroso che lascia presagire tempesta. All'ingresso delle squadra in campo le due curve regalano un botta e risposta acceso con enormi coreografie. I due centravanti argentini si incrociano a centrocampo con l'aria di due pistoleri prima del duello finale. I 78mila di San Siro sono tutti lì, carichi. Poi si parte e… niente. La clamorosa energia di due settimane di attesa dello scontro fra superpotenze sembra scaricarsi in due duelli a sciabolate di Nainggolan e Biglia. L'Inter costruisce, il Milan presidia, al 90' il pari è risultato logico, ma non quest'anno, non con i nerazzurri in formato Cesarini.


INTER AI PUNTI — Intendiamoci, la squadra di Spalletti fa di più per guadagnarsi i tre punti. Soprattutto nel primo tempo lo "0" nei gol segnati le va stretto. Icardi timbra già al 12', su cross di Brozovic: a centro area però Vecino la sfiora e in quel momento il numero 9 nerazzurro è in fuorigioco. Il Milan, nel dubbio, pareggerà il contro dei gol irregolari, con Musacchio in fuorigioco sul tocco di Romagnoli al 43'. Niente da fare per i pali: vince l'Inter. Al 33' azione da corner, Perisic la rimette in mezzo, De Vrij gira verso la porta e trova il legno. Resterà l'occasione più clamorosa, nonostante il predominio continui nella ripresa. Donnarumma, però, trema più per un retropassaggio di Biglia che per i tentativi dei rivali. Il gol finale è il premio per una squadra che non molla mai, come Brozovic fasciato, ma sempre in tackle. I piani di Spalletti non avevano fatto concessioni alla Champions: Vecino è titolare e fra i più attivi, pur divorandosi un gol a fine primo tempo, Vrsaljko a destra controlla la fascia e prova qualche cross. I piani di Spalletti vengono parzialmente sconvolti al 30', quando il Ninja getta la spugna. Nainggolan si infortuna 10' prima in un contrasto con Biglia: l'ex laziale allunga la gamba, l'ex romanista gli pesta il piede, escono malconci entrambi. Poi un nuovo incrocio, meno cruento, ma con il belga che si fa male: entra Borja Valero. Metterà legna, sbaglierà un po', ma è recuperato alla causa.

MILAN FINO AL 90' — Il Milan per l'occasione importante sale di livello difensivo: la squadra di Gattuso si assesta su di un 4-5-1 ordinato e compatto, che prova ad aggredire subito i portatori di palla avversari. Parte forte, poi con i primi due tiri del match, poi ripiega per lo più si difende, pareggiando solo il conto dei gol annullati. Per ripartire si affida principalmente a Calhanoglu, meno braccato di Suso, mentre Higuain vive una serata da Icardi, con pochi palloni toccati e qualche ripiegamento difensivo. Cutrone entra tardi e non si vede, la disattenzione finale, quasi un contropiede subito, è inspiegabile. Con questa Inter, poi…
 

Roberto57

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CLASSIFICA 9^ GIORNATA

1
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Juve259810196
2
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Napoli2197021810
3
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Inter199612136
4
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Lazio189603139
5
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Sampdoria159432124
6
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Fiorentina149423157
7
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Roma1494231612
8
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Sassuolo1494231514
9
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Genoa1384131315
10
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Torino1393421111
11
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Parma1394141011
12
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Milan1283321511
13
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Spal129405810
14
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Cagliari109243710
15
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Atalanta992341412
16
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Udinese89225813
17
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Bologna89225612
18
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Empoli69135813
19
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Frosinone29027624
20
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Chievo-19027724

Pos Squadra Punti G V N P GF GS
 

Roberto57

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SERIE A - 10° GIORNATA


SABATO 27 OTTOBRE 2018

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Atalanta-Parma
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Empoli-Juve
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Torino-Fiorentina
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DOMENICA 28 OTTOBRE 2018
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Sassuolo-Bologna
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Cagliari-Chievo
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Genoa-Udinese
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Spal-Frosinone
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Milan-Sampdoria
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Napoli-Roma
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LUNEDÌ 29 OTTOBRE 2018
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Lazio-Inter
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Barcellona-Inter

Barcellona-Inter è una delle partite del terzo turno di Champions League in programma stasera alle ore 21. Si gioca allo stadio Camp Nou di Barcellona e sarà arbitrata dal romeno Ovidiu Hategan. Dopo due turni disputati, Barcellona e Inter sono in testa a pari merito nel gruppo B della fase a gironi di Champions League con sei punti ciascuna: oggi una delle due potrebbe staccare l’altra in prima posizione. Le due squadre non si incontrano in una partita ufficiale dalla semifinale del torneo del 2010, poi vinta dall’Inter a Madrid. Allora gli allenatori erano Pep Guardiola e José Mourinho; oggi sono Ernesto Valverde e Luciano Spalletti.


L’Inter si presenta a Barcellona dopo sette vittorie consecutive che hanno raddrizzato rapidamente l’altalenante inizio di campionato della squadra. L’ultima vittoria è arrivata domenica nel derby contro il Milan. Nel corso della partita, però, l’Inter ha perso uno dei suoi giocatori più importanti, il centrocampista Radja Nainggolan, che stasera non andrà neanche in panchina. Il Barcellona invece è tornato a vincere in campionato dopo quattro turni, ma ha perso per infortunio Lionel Messi, che salterà anche il classico con il Real Madrid di questo fine settimana.
 
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Lazio-Inter, le probabili formazioni


Lucas Leiva verso il forfait, Inzaghi recupera Badelj: in attacco ci sarà Caicedo con Immobile. In casa nerazzurra, Borja Valero favorito per sostituire Nainggolan. Lautaro Martinez possibile mossa a sorpresa di Spalletti

Un big match per chiudere al meglio la decima giornata di Serie A. Lunedì sera di campionato all'Olimpico, con Lazio e Inter – grandi protagoniste nella corsa Champions League (nerazzurri che conquistarono il quarto posto proprio nell'ultimo turno vincendo nello scontro diretto contro la formazione allenata da Simone Inzaghi) dello scorso campionato – pronte a sfidarsi nel match in programma alle ore 20.30. Ottimo momento di forma quello attraversato da entrambe le squadre, che si presentano all’incontro divise da solo un punto in classifica: nerazzurri terzi a quota 19 punti, biancocelesti quarti a quota 18. La squadra allenata da Inzaghi, che non ha mai pareggiato in campionato in questa stagione, è reduce da due successi consecutivi contro Fiorentina e Parma; striscia ancor migliore per l'Inter: i nerazzurri infatti hanno vinto le ultime cinque gare di campionato, derby contro il Milan dell'ultimo turno compreso, collezionando tre successi di fila nelle ultime tre trasferte come non accadeva dal 2012 (quando arrivò a sei consecutivi). Lazio chiamata a sfatare un tabù contro i nerazzurri: la formazione biancoceleste non ha mai vinto contro l'Inter nelle ultime quattro partite (una sconfitta e tre pareggi) giocate, perdendo tre delle ultime quattro sfide (un successo nell'altra gara) all'Olimpico disputate contro i nerazzurri. Entrambe le squadre arrivano al match di campionato dopo essere state impegnate in settimana in Europa: la squadra di Inzaghi è reduce dal preziosissimo successo contro l'Olympique Marsiglia nel match di Europa League che si è disputato lo scorso giovedì al Velodrome, trasferta di Champions amara invece per i nerazzurri, sconfitti al Camp Nou dal Barcellona.

Lazio-Inter.jpg


Lazio, la probabile formazione: le scelte di Inzaghi

Sfatare il tabù delle ultime gare contro l'Inter per superare i nerazzurri in classifica e compiere un ulteriore salto in avanti in zona Champions League: obiettivo chiaro quella della Lazio di Simone Inzaghi, rientrata con nuova fiducia e autostima dopo il successo di Marsiglia in Europa League dello scorso giovedì. L'allenatore biancoceleste scioglierà gli ultimi dubbi di formazione solo a ridosso del match, considerando anche le condizioni di alcuni giocatori, Caicedo su tutti: l'attaccante, in gol contro l'OM, soffre per un leggero affaticamento muscolare, ma le sue condizioni non sembrano preoccupare più di tanto. E' lui infatti al momento il favorito per affiancare Ciro Immobile in attacco. A centrocampo Inzaghi sorride per il recupero di Badelj che si è allenato col gruppo negli ultimi allenamenti, pur senza forzare in maniera eccessiva. L'ex viola dovrebbe farcela, favorito lui per una maglia da titolare: in caso contrario, Parolo agirebbe nel mezzo con Lulic interno e Patric esterno sinistro. Verso il forfait invede Lucas Leiva.

Lazio (3-5-2), la probabile formazione: Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo, Badelj, Milinkovic-Savic, Lulic; Caicedo, Immobile. Allenatore: Simone Inzaghi.
 
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Roberto57

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EEEWWWAAAIII :p:p:p

Lazio-Inter 0-3: gol di Icardi (doppietta) e Brozovic. Spalletti ora è secondo
[/h] [h=2]A Roma è trionfo interista: i nerazzurri raggiungono il Napoli a quota 22 punti. Ancora a segno il capitano argentino[/h]

L’Inter più bella della stagione chiude il cerchio all’Olimpico: lì dove la Champions era diventata realtà, arriva uno 0-3 che vale il secondo posto ma anche una certificata maturità che apre scenari interessanti in ottica campionato. E’ la serata di Icardi, che apre e chiude la serata, stravince il duello con Immobile e sale a 6 centri in classifica cannonieri, a -1 da Cristiano Ronaldo. Ma è soprattutto la serata di Luciano Spalletti che indovina tutte le mosse: quella di lasciare in panchina un De Vrij che in mattinata aveva dato segnali non positivi sul piano emotivo, il rilancio di Joao Mario dal primo minuto e soprattutto una svolta verso il 4-3-3, considerata l’impossibilità di continuare sulla strada del 4-2-3-12 senza Nainggolan. La Lazio finisce sconfitta nettamente, incapace di prendersi la rivincita del 2-3 di maggio e ancor meno di trovare contromosse alle scelte nerazzurre.

SUPREMAZIA — L’Inter del primo tempo è un piacere per gli occhi. Già al 3’ potrebbe passare con un cross di Vrsaljko che Vecino devia alto. La squadra di Inzaghi ci prova due minuti più tardi, ma Parolo sbaglia la girata su una buona assistenza di Lulic. Sono le schermaglie iniziali, poi l’Inter prende campo e non lo molla più. Al 9’ Joao Mario recupera un buon pallone sulla trequarti, Perisic va via in doppio passo ma Icardi sul secondo palo non trova il tap-in. Doppio passo che il croato replica al 23’ con tiro successivo a girare di destro: è un’altra occasione Inter, che al 16’ aveva spaventato Strakosha pure con un colpo di testa di Skriniar. Il vantaggio è nell’aria. E arriva al 28’: Politano innesca Perisic, tocco con il petto per Vecino che intelligentemente serve Icardi per la rete numero 115 della storia nerazzurra di Maurito. La Lazio è colpita, Inzaghi perde pure Badelj per infortunio, a centrocampo la supremazia è netta. Vecino ingaggia un duello con Strakosha: prima un colpo di testa respinto su punizione di Politano, poi un destro dell’uruguaiano deviato in angolo. E’ l’antipasto del raddoppio: sul corner -minuto 41 - Brozovic controlla perfettamente una respinta e poi di sinistro trova l’angolino.

HANDA C'E' — Nel secondo tempo la Lazio prova ad alzare il baricentro: al 3’ punizione su cui Handanovic è chiamato a un intervento non banale, poi una girata di Milinkovic è tanto bella quanto inefficace. Spalletti cambia: Joao Mario finisce la benzina, dentro Borja Valero dal 12’. Non cambia il 4-3-3, non cambia neppure la musica: minuto 20, Politano spreca con il destro l’occasione dello 0-3. Dall’altra parte è Marusic che prova la stessa giocata: destro potente, Handanovic in angolo al 22’. Inzaghi cambia ancora, stavolta per scelta: fuori Caicedo, dentro Correa. Che non fa neppure in tempo a toccare il pallone che l’Inter chiude la pratica. E’ il 25’: Borja Valero serve un filtrante da applausi, Icardi finta il destro, rientra e con il sinistro fa tris, oltre che 116 gol personali. Poi arriva davvero il momento di Correa: azione personale al 29’, Skriniar dribblato, rientro sul destro e Handanovic è costretto a salvarsi con il piede. E non è finita, perché lo sloveno si esalta anche al 37’, a tu per tu con Immobile. Non è proprio serata per la Lazio. Lo è per Steven Zhang, in festa in tribuna alla prima da presidente.
 

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CLASSIFICA 10^ GIORNATA
1
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Juve2810910217
2
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Inter2210712166
3
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Napoli22107121911
4
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Lazio18106041312
5
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Milan1594321813
6
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Fiorentina1510433168
7
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Sampdoria1510433147
8
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Roma15104331713
9
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Sassuolo15104331716
10
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Genoa1494231517
11
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Torino14103521212
12
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Cagliari1310343911
13
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Parma13104151014
14
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Atalanta12103341712
15
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Spal1210406813
16
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Udinese9102351015
17
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Bologna910235814
18
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Empoli610136915
19
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Frosinone510127924
20
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Chievo-110028826

Pos Squadra Punti G V N P GF GS
 

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AGGIORNAMENTO CON IL RECUPERO DI MILAN-GENOA


1[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t128_b.png"}[/IMG2]Juve2810910217
2[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t127_b.png"}[/IMG2]Inter2210712166
3[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t459_b.png"}[/IMG2]Napoli22107121911
4[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t120_b.png"}[/IMG2]Milan18105322014
5[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t129_b.png"}[/IMG2]Lazio18106041312
6[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t125_b.png"}[/IMG2]Fiorentina1510433168
7[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t603_b.png"}[/IMG2]Sampdoria1510433147
8[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t121_b.png"}[/IMG2]Roma15104331713
9[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t2182_b.png"}[/IMG2]Sassuolo15104331716
10[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t135_b.png"}[/IMG2]Torino14103521212
11[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t990_b.png"}[/IMG2]Genoa14104241619
12[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t124_b.png"}[/IMG2]Cagliari1310343911
13[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t131_b.png"}[/IMG2]Parma13104151014
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17[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t123_b.png"}[/IMG2]Bologna910235814
18[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t695_b.png"}[/IMG2]Empoli610136915
19[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.corrieredellosport.it\/res\/img\/squadre\/t2037_b.png"}[/IMG2]Frosinone510127924
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Inter-Genoa, le probabili formazioni


Dopo la sesta vittoria consecutiva messa a segno nel posticipo dello scorso turno all’Olimpico contro la Lazio, l’Inter non vuole certo fermarsi e domani alle 15.00 a San Siro col Genoa, nell'undicesima giornata di Serie A, tenterà di raggiungere quota sette. Per farlo, Luciano Spalletti ha in mente un 4-2-3-1 con Lautaro Martinez titolare per far rifiatare Icardi in vista del Barça martedì prossimo. Panchina per Nainggolan che però torna tra i convocati. Il Genoa, dal canto suo, vuole rialzare la testa dopo la sconfitta subita contro il Milan nei minuti finali nel recupero della prima giornata e Ivan Juric pensa al 3-5-2 da schierare contro l’Inter, con Kouame e Piatek in attacco anche se il polacco è in forte dubbio e al suo posto potrebbe giocare Pandev.


La probabile formazione dell’'Inter

"Cambieremo qualcosa rispetto alla partita precedente, Lautaro è nei miei pensieri", ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa. Quindi l’argentino classe ’97 è pronto a sostituire il connazionale capitan Mauro Icardi dal 1’ nell’attacco nerazzurro, con alle sue spalle Politano, Keita e ancora Joao Mario, confermato dopo il match contro la Lazio in cui è stato schierato a sorpresa da Spalletti. Per il resto, a centrocampo Gagliardini farà rifiatare Vecino e sarà affiancato da un Brozovic in grande forma dopo il gol nell'ultimo turno. Torna Radja Nainggolan dopo l’infortunio subito nel derby nello scontro con Biglia ma il belga con tutta probabilità andrà in panchina e non verrà rischiato da titolare: "Lo porto ma mi sembra difficile usarlo salvo situazioni particolari, potrebbe giocare una mezz’ora vista il carattere e l’aggressività che ha", le parole di Spalletti a riguardo. In difesa D’Ambrosio favorito su Vrsaljko, De Vrij e Miranda centrali e Dalbert a sinistra. Dovrebbe riposare Skriniar in vista della partita di Champions contro il Barcellona martedì.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Miranda, Dalbert; Gagliardini, Brozovic; Politano, Joao Mario, Keita; Lautaro.


La probabile formazione del Genoa

Il Genoa vuole subito voltare pagina e andrà a San Siro per rifarsi dopo esserci stato mercoledì in occasione del recupero contro il Milan, vinto per 2-1 dai rossoneri. "Contro l’Inter sarà più dura che con il Milan", parola di Juric che ha in mente un 3-5-2 da opporre ai nerazzurri. Radu confermato in porta; mentre la difesa a tre dovrebbe essere composta da Biraschi, Romero e Gunter, complice anche la squalifica di Criscito. A centrocampo i cinque saranno Pedro Pereira, Romulo, Sandro, Bessa e Lazovic. Davanti la coppia Kouame-Piatek anche se il polacco è in forte dubbio e al suo posto salgono le quotazioni di Goran Pandev dal 1’. L’allenamento di oggi pomeriggio sarà significativo per sciogliere i dubbi di Juric, in particolare in attacco. Restano invece indisponibili Marchetti, Spolli e Favilli.

Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Gunter; Pedro Pereira, Romulo, Sandro, Bessa, Lazovic; Kouame, Piatek
 
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Serie A, Inter-Genoa: 5-0: decidono la doppietta di Gagliardini e i gol di Politano, Joao Mario e Nainggolan[/h] [h=2]Nel secondo anticipo dell'11ª giornata i nerazzurri trionfano con i rossoblù davanti ai 70mila di San Siro e accorciano il gap con la Juve, in attesa della sfida di stasera allo Stadium

1056767504-0204-kC6F-U310114103711r4C-620x349@Gazzetta-Web_articolo.jpg
[/h] Settima vittoria di fila, una risposta di forza al Napoli agganciato a quota 25 punti, un nuovo messaggio alla capolista Juve. L'Inter batte un altro colpo (9 successi nelle ultime 10 uscite compresa la Champions) e stavolta è tutto troppo facile. Con una squadra rivoluzionata e più di un occhio che guarda già alla rivincita di martedì con il Barcellona, i nerazzurri annientano il Genoa, sconfitto con un pesante 5-0. Juric, dopo aver perso mercoledì a San Siro il recupero col Milan solo al 91', stavolta al Meazza dura pochissimo e affonda nel finale. Decisivo l'uno-due interista al 14' e al 16' del primo tempo: segnano Gagliardini e Politano, prima volta di due gol italiani dell'Inter entro il 20' dal 1996 (allora ci riuscirono Branca e Carbone contro il Padova). Poi, nella ripresa, il tris di Gaglia e i gol nel recupero di Joao Mario e Nainggolan.

CAMBI — Luciano Spalletti l'aveva detto alla vigilia: "Farò dei cambi, voglio grinta e qualità, meritiamoci i 65mila tifosi di San Siro". E così è, perché i nerazzurri - davanti a oltre 67mila spettatori - giocano bene ma anche perché il Genoa fa proprio poco e non dà mai la sensazione di poter portare pericoli davanti a Handanovic. L'Inter si rivoluziona, lascia in panchina Icardi, Vecino e Asamoah, dà nuovamente fiducia a Joao Mario e rilancia Gagliardini, Dalbert e Lautaro dal primo minuto. Juric rinuncia al capocannoniere Piatek e in attacco si affida ai due ex Pandev-Kouamé. I cambi premiano Spalletti, che ci mette poco per indirizzare il match.

DECISIVI — Al 2' è già occasionissima: cross di Politano, Lautaro da due passi tira fuori di coscia. Altri 2' ed è Perisic, su assist di Joao Mario, ad andare fuori di poco. Il Genoa si vede all'11' con Lazovic, che salta in area D'Ambrosio e ci prova forte a giro: palla alta. Al 14' la partita si sblocca: Biraschi si complica la vita su Lautaro, l'Inter recupera il pallone e si fionda in area. Un rimpallo su tiro di Lautaro favorisce Joao Mario, il portoghese quasi involontariamente serve Gagliardini che la mette dentro da due passi. La posizione del centrocampista è dubbia, ma anche la Var dopo qualche minuto convalida il vantaggio. Non c'è quasi il tempo per festeggiare perché dopo un passaggio da brivido di Handanovic che balla sulla linea di porta l'Inter raddoppia: ancora Joao Mario in versione assistman, stavolta è bravissimo Politano a tagliare anticipando Lazovic. L'esterno si trova solo davanti a Radu: 2-0 Inter. Che può fare anche tris: al 35' ancora Politano, ma Radu devia in angolo, poi De Vrij di testa va fuori di pochissimo.

RIPRESA — Cambia qualcosa nella ripresa? No, per niente. Perché dopo 5' arriva il terzo gol, ancora con Gagliardini, che ribadisce di forza in gol una respinta sulla linea di Radu su Perisic e firma la prima doppietta in Serie A (alla presenza numero 69). Nel Genoa arriva anche il momento del capocannoniere Piatek (un po' tardi, chissà cosa ne pensa il presidente Preziosi) e Pandev torna in panca sotto una pioggia di applausi: San Siro non dimentica uno degli eroi del Triplete. Il polacco si vede subito con una zuccata, parata da Handanovic, ma nella morsa De Vrij-Skriniar non trova grandi spazi. C'è tempo per gli applausi di San Siro per una discesona di Skriniar, per le accelerazioni di Keita, per la manciata di minuti concessa a Nainggolan dopo l'infortunio nel derby. Poi nel recupero arrivano anche il poker firmato Joao Mario e il 5-0 del Ninja, al primo gol al Meazza. L'Inter va di corsa e ora può davvero pensare al Barcellona.
 

Roberto57

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[h=1]Le probabili formazioni di Inter-Barcellona - Rientri di Icardi e Nainggolan[/h]
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Le stelle nella “Scala del calcio”. Questa sera l’Inter si gioca molto in un match affascinantissimo. A San Siro arriva il Barcellona dei fenomeni per la quarta giornata del Gruppo B di Champions League. Si attende uno stadio stracolmo per la squadra di Luciano Spalletti che in campionato è reduce da sette vittorie consecutive dova ha incassato solamente due gol. Si parte dal 2-0 del Camp Nou di due settimane fa. In caso di successo i nerazzurri potrebbero ipotecare gli ottavi di finale mentre i blaugrana potrebbero brindare al passaggio del turno anche solo con un pareggio. Nel caso in cui il PSV Eindhoven e il Tottenham dovessero spartirsi la posta in palio, se Icardi e compagni dovessero uscire vincitori dalla gara del “Meazza” accederebbero alla fase successiva insieme ai catalani. Combinazioni, numeri che non piacciono al tecnico di Certaldo che ha preparato questa gara nei minimi dettagli consapevole che contro una squadra come il Barça non si può sbagliare niente. I ragazzi di Valverde infatti sono un rullo compressore nella Liga, campionato che comandano con sette vittorie, tre pareggi, una sconfitta e ben 31 reti realizzate. Se l’attacco è stellare, la difesa ha mostrato qualche leggera défaillance. Sono infatti 14 i gol subiti in campionato contro i sei dei nerazzurri nella nostra Serie A. I precedenti sorridono al Barcellona, con quattro vittorie e due pareggi. Un solo sorriso, ma storico, per l’Inter contro il Barcellona in Champions. Era il 20 aprile 2010, semifinale di andata: dopo il vantaggio di Pedro, andarono in gol Sneijder, Maicon e Milito nel 3-1 che mise la prima pietra sul Triplete dei nerazzurri di Mourinho. Fischietto d’esperienza per la gara di questa sera. L’incontro sarà infatti affidato al polacco Szymon Marciniak.

COME ARRIVA L’INTER - Cambi in tutti i reparti per Luciano Spalletti che sabato scorso, nel 5-0 contro il Genoa, ha tenuto a riposo diversi giocatori. In porta ovviamente ci sarà Handanovic mentre in difesa ritornano Vrsaljko e Asamoah sulle corsie laterali con De Vrij e Skriniar al centro. In mediana accanto a Brozovic non ci sarà Gagliardini ma Vecino mentre Nainggolan fungerà come sempre da raccordo fra il centrocampo e l’attacco in quello che potrebbe essere un 4-2-3-1 ma adattabile anche in un 4-3-3. In avanti si rivedrà il capitano Mauro Icardi mentre sulle corsie ci saranno anche questa sera Politano sulla destra e Perisic sulla sinistra. Remota, ma non per questo non plausibile, anche l'ipotesi di una difesa a tre con l'inserimento di Miranda in difesa e la rinuncia di un uomo a centrocampo.

COME ARRIVA IL BARCELLONA - Il dubbio di Valverde non è da poco. Le condizioni di Messi restano un rebus con la stella argentina che prima è stata tolta dall’elenco dei convocati e poi reinserito. Nel caso in cui ci fosse il clamoroso forfait della Pulce toccherà a Rafinha affiancare Luis Suarez in attacco insieme a Coutinho. In difesa, davanti alla porta difesa da Ter Stegen, ci sarà una linea a quattro composta da Sergi Roberto, Piqué - che domani festeggerà le 100 presenze con il Barcellona in Champions - Lenglet e Jordi Alba. A centrocampo ci saranno Rakitic e Sergio Busquets con il ballottaggio per la terza maglia da titolare fra Arturo Vidal e Arthur

LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi. A disposizione: Padelli, Miranda, D'Ambrosio, Borja Valero, Lautaro Martinez, Keita, Candreva. Allenatore: Luciano Spalletti.

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Vidal, Rakitic, Busquets; Messi, L. Suarez, Coutinho. A disposizione Cillessen, Semedo, D. Suarez, Arthur, Dembélé, Malcom, Rafinha. Allenatore: Ernesto Valverde.
 

Roberto57

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[h=1]Champions, Inter-Barcellona 1-1: gol di Malcom e pari di Icardi[/h] [h=2]Blaugrana dominanti, ma i nerazzurri, finiti sotto, trovano il pari a 3' dalla fine. Handanovic grande protagonista. La squadra di Valverde è già qualificata agli ottavi[/h] [h=2]
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Un pareggio che sa di vittoria. Perché in fondo pur senza Messi (finito in tribuna) il Barcellona è squadra fortissima, che ti nasconde la palla, ti costringe a maratone estenuanti per riconquistarla e poi te la ritoglie in un attimo. Super Handanovic alza il muro finché può prima di crollare sull'affondo di Malcom, a lungo sogno estivo del mercato nerazzurro. Ma quando tutto sembra finito, ecco la zampata di Icardi a scacciare via brutti pensieri e regalare un punto preziosissimo in chiave qualificazione. Il Barça vola agli ottavi, l'Inter però aggiunge un mattoncino importante al proprio progetto di qualificazione.

RITMO BLAUGRANA — Aggressività e possesso palla: con questo intento l'Inter ha preparato la sfida al Barcellona. Ma capisci presto che il piano poi non è così semplice da attuare. Il Barça senza palla copre ogni linea di passaggio: Rakitic e Busquets sembrano due piovre e così l'Inter va presto in affanno. Dembélé (2') si lancia subito in ripartenza solitaria: tiro a giro e prima risposta di Handanovic. Suarez (12') scalda il motore, disorientando Skriniar con una finta ma calciando poi alto dal limite. L'Inter spaventa Ter Stegen soltanto al 19', quando Asamoah dal limite dell'area piccola spara alto un invito prezioso di Perisic. Ma è solo un raggio di sole nerazzurro in mezzo alla tempesta blaugrana (e a San Siro viene giù un bell'acquazzone): Suarez al 22' s’inventa una magia con controllo in corsa col viso e pallonetto di esterno di un filo a lato. Dopo una gran botta di Rakitic (fuori di centimetri) è Skriniar alla mezz'ora a salvare sulla linea dopo una tambureggiante azione catalana. Dall'angolo Suarez mette di un filo a lato da buona posizione. L'Inter fatica a ripartire e a spezzare il ritmo al Barça che sfiora il gol con Coutinho (37') e ancora Suarez (42'), entrambi stoppati da un super Handanovic.

BOTTA E RISPOSTA NEL FINALE — Le urla di Spalletti all'intervallo scuotono l'Inter, che entra nella ripresa con altro piglio. De Vrij (4') prolunga alto una punizione mentre al 6' è bravo Ter Stegen in uscita bassa ad anticipare Icardi. Dall'altra parte, però, c'è sempre la qualità del Barça e Handa è costretto a un'altra bella parata su Coutinho. L'Inter comunque ha più coraggio e riesce con maggior continuità a ad assaltare l'area blaugrana. Pique (14') è decisivo su Icardi, così come sulla ripartenza ancora una volta Handanovic mura Rakitic. Al 20' occasionissima per l'Inter: Perisic si lancia in velocità e pennella al centro, ma lo splendido terzo tempo di Politano (il più basso della comitiva) finisce a lato di pochissimo. L'Handa-show continua su Dembélé (23'), poi Suarez non inquadra la porta. Politano e Perisic spaventano Ter Stegen e accendono la speranza di San Siro. La partita sembra in equilibrio ma poi come al solito basta un lampo, una fiammata. E la trova il Barcellona al 38'. Coutinho inventa in campo aperto, Malcom appena entrato fulmina Handa. Barça avanti e San Siro impietrito. Mai però dare per morta questa Inter e il suo orgoglio, che anche contro una corazzata esce prepotente dopo lo schiaffo preso. Lautaro costruisce e Icardi – fin lì evanescente – trasforma in oro la prima palla giocabile in area a 3' dal 90'. Serviva la gara perfetta per fermare il Barcellona: non lo è stata, ma un punto così vale tantissimo. Per morale e classifica.
 

Roberto57

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Stendiamo un velo pietoso...la vittoria dell'Atalanta è SUPERMERITATA

[h=1]Atalanta-Inter, Spalletti: "Quando si perde 4-1 così, bisogna stare zitti"[/h] Dopo sette vittorie consecutive, brutta frenata per l'Inter. A Bergamo contro l'Atalanta arriva un pesante ko: 4-1 per la squadra di Gasperini. Spalletti analizza così la gara: "Si è ripresentato il nostro difetto più grande, cioè quello di non essere concentrati per tutti i 90'"

Aveva avvisato i suoi in conferenza stampa, ma non è servito: l’Inter di Luciano Spalletti cade a Bergamo, sotto i colpi di un’Atalanta feroce e affamata, e interrompe la striscia di sette vittorie consecutive in campionato. Ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore nerazzurro analizza così il match: "Come si spiega questo risultato? L’Atalanta ha fatto molto meglio di noi nel primo tempo, mentre nel secondo abbiamo avuto un atteggiamento diverso ma non ce l’abbiamo fatta a mantenerlo. Siamo caduti nel difetto che abbiamo da tanto tempo: non ce la facciamo a stare concentrati nel lungo periodo, perciò abbiamo concesso troppo anche perché di fronte abbiamo trovato una squadra organizzata e cattiva. L’approccio è stato insufficiente – prosegue Spalletti – per l’importanza e la voglia dell’avversario. Per fortuna e bravura eravamo riusciti a riprenderla, ci sono stati anche dei pezzi nel secondo tempo in cui abbiamo avuto la supremazia. Ma poi abbiamo perso palle troppo timide e banali, abbiamo avuto spesso la peggio nei contrasti, mostrando poca fisicità".
[h=2]"Perdere mi distrugge, ma l'Inter conosce la sua direzione"[/h]
L’Inter ha pagato la fatica fisica e mentale di questo ciclo? Spalletti non è d’accordo: “Non credo, il risultato dice questo ma bisogna accettarlo. Quando perdi 4-1 così devi stare zitto e concedere spazio a chiunque voglia entrarci dentro. Non credo sia nemmeno un problema di rotazioni – ammette – perché anche oggi qualcuno l’ho cambiato e in cinque giorni un calciatore si rimette a posto. Per tutto il campionato sarà così, ci saranno altri cicli e altre partite ravvicinate”. Come ripartire dalla sconfitta? Spalletti la pensa così: “Non temo questo stop, l’Inter conosce la sua direzione. Forse ci eravamo abituati un po’ troppo alle vittorie, ma bisogna ripartire da zero in ogni partita. Più deluso o arrabbiato? Perdere mi distrugge, dovrò digerire questa sconfitta e poi parlerò con i nostri calciatori per far capire loro le nostre aspettative. La partita dovrò scomporla e analizzarla”.
 

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