Novità

♣ INTER 2018-2019 E NON SOLO ♣

Roberto57

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CLASSIFICA 15^ GIORNATA
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Juve43151410328
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Napoli351511223214
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Inter29159242713
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Milan26157532418
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Torino22155731916
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Atalanta21156362920
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Roma21155642620
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Sassuolo21155642422
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Parma21156361619
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Sampdoria20155552319
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Fiorentina19154742116
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Cagliari17153841519
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Empoli16154471926
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Spal15154381424
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Udinese13153481321
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Bologna11152581324
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Frosinone8151591133
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Chievo3150691232

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Roberto57

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[h=1]Prossimo Turno - serie A 16^ giornata[/h]
SABATO 15 DICEMBRE 2018
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Inter-Udinese
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Torino-Juve
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DOMENICA 16 DICEMBRE 2018
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Spal-Chievo
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Fiorentina-Empoli
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Frosinone-Sassuolo
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Sampdoria-Parma
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Cagliari-Napoli
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Roma-Genoa
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LUNEDÌ 17 DICEMBRE 2018
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Atalanta-Lazio
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MARTEDÌ 18 DICEMBRE 2018
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Bologna-Milan
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Roberto57

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Inter verso il Psv tra paura e certezze si gioca tutto!!!!!


C’era Ranieri in panchina, con Milito in attacco, l’ultima volta che l’Inter ha giocato un ottavo di finale di Champions League. Era marzo del 2012 e a Milano i nerazzurri vennero eliminati dal Marsiglia. Oggi, a 2464 giorni da quel martedì, l’obiettivo è di tornare tra le migliori 16 d’Europa. Servirà vincere questa sera contro il PSV - ultimo nel Gruppo B a quota 1 e senza alcun obiettivo - e sperare che al Camp Nou il Barcellona non perda contro il Tottenham, a quota 7 come la squadra di Spalletti. A San Siro si potrà però anche pareggiare, a patto che gli inglesi non facciano punti contro Messi e compagni. Il bilancio dei precedenti tra Inter e PSV pende nettamente a favore dei nerazzurri, che hanno vinto tutti e 3 gli incroci con gli olandesi: all’andata finì 1-2 con gol di Nainggolan e Icardi. Fischio d’inizio alle ore 21.00, arbitrerà il tedesco Felix Zwayer. È previsto il tutto esaurito.

COME ARRIVA L’INTER - “Non abbiamo perso certezze, abbiamo tutte le carte in regola per vincere”, con queste parole durante la conferenza della vigilia Spalletti ha introdotto il match contro il PSV. Nonostante la sconfitta per 1-0, l’Inter venerdì è comunque uscita a testa alta dallo scontro diretto con la Juventus, con la consapevolezza di aver giocato alla pari con chi, da molti, è considerato tra i favoriti per la vittoria finale in Champions. Il tecnico nerazzurro dovrà fare i conti con un’emergenza a centrocampo. Vecino non è stato convocato per il riacutizzarsi del problema al retto femorale, Nainggolan è a disposizione ma non è di certo al meglio e Gagliardini e Joao Mario non sono in lista Uefa. Il 4-2-3-1 quindi potrebbe trasformarsi in un 4-3-3 con Brozovic in regia, con Borja Valero e Asamoah come interni. Al centro della difesa tornerà De Vrij, a riposo all’Allianz Stadium, in coppia con Skriniar con D'Ambrosio basso a sinistra.

COME ARRIVA IL PSV - Se in campionato il rullino di marcia del PSV è impressionante, con 14 vittorie e 1 sconfitta, in Champions non si può dire lo stesso. Vuoi per una rosa non di primissimo livello e vuoi anche per la sfortuna di esser capitati in un girone di ferro, che li vede all’ultimo posto con soltanto un punto all’attivo. “Anche se per noi in ballo non c’è nulla, non cambieremo mentalità”, ha assicurato ieri il tecnico Van Bommel, che in difesa dovrà rinunciare al titolare Schwaab. Al suo posto, con Viergever, ci sarà l’ex nerazzurro Sainsbury. Nel 4-3-3 degli olandesi Hendrix sarà il perno centrale del centrocampo, mentre Pereiro e Rosario (in gol all’andata) agiranno ai suoi lati. Davanti il tridente composto da Lozano, De Jong e Bergwijn. Thomas e Ramselaar sono gli altri due convocati.

PROBABILI FOMAZIONI

INTER (4-3-3): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, D'Ambrosio;Borja Valero, Brozovic, Asamoah; Politano, Icardi, Perisic.
A disposizione: Padelli, Ranocchia, Miranda, Nainggolan, Candreva, Lautaro, Keita. Allenatore: Luciano Spalletti.

PSV (4-2-3-1): Zoet; Dumfries, Sainsbury, Viergever, Angelino; Rosario, Hendrix, Pereiro; Lozano, De Jong, Bergwijn.
A disposizione: Room, Isimat, Gutierrez, Sadilek, Mauro Junior, Malen, Romero. Allenatore: Mark van Bommel


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Roberto57

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CHE DELUSIONE!!!
[h=1]Inter-Psv 1-1: gol di Lozano e Icardi, nerazzurri in Europa League [/h]
Icardi il solito top player, Asamoah in stato confusionale

La punta argentina è letale come sempre e realizza il quarto gol in sei uscite. Il terzino ex Juve commette troppi errori, avviando pericolose ripartenze

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Inter delusa dopo il pari col Psv che condanna i nerazzurri alla “retrocessione” in Europa League. Ecco top e flop della sfida contro gli olandesi.

TOP ICARDI — - Letale e decisivo, come sempre. Quarto centro in Champions in sei uscite, il primo di testa. Gioca per la squadra vestendo a lungo i panni del rifinitore: prima pennella in profondità per Perisic (palo) poi protegge spalle alla porta e offre a Brozo (alto) e ancora di testa spalanca la porta a Borja che cicca. Il capitano si sta trasformando, come voleva Spalletti. Peccato non sia bastato per gli ottavi, ma alla sua prima Champions in carriera si dimostra assolutamente all’altezza dei grandi d’Europa.

FLOP ASAMOAH— - Parte bene in fase di spinta, con un tiro cross che attraversa tutta l’area piccola senza trovare deviazioni amiche. Poi l’incredibile leggerezza che spalanca le porte del vantaggio al Psv lo porta in un limbo oscuro dal quale non riesce più a uscire. Con una scivolata disperata su Lozano finisce per servire De Jong a tu per tu con Handa che salva in uscita. Poi tanti, tantissimi errori in appoggio, tra cui due passaggi orizzontali che avviano pericolose ripartenze olandesi. In stato confusionale.

EUROPA LEGAUE — La retrocessione rimetterà in discussione tutto l'inizio di stagione, visto che in campionato non è che si corra. Il girone era duro, ma dopo le due prime vittorie doveva andare in modo diverso. Se non altro, una squadra pronta a riveder le stelle stasera doveva vincere. Tanto più che, dopo essere andata sotto come in ogni (ogni!) gara del girone, aveva rimesso in piedi la partita con un gol di testa del solito Icardi, sul cross del "quasi solito" Politano. Ora l'Europa League va giocata per arrivare in fondo: è l'unico modo per crescere. Ma ci si penserà poi, stasera per gli interisti la delusione è troppo grande.
 
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Roberto57

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[h=1]Inter-Udinese, le probabili formazioni[/h] I nerazzurri cercano il rilancio a San Siro con l'Udinese dopo la delusione in Champions League contro il Psv. Spalletti conferma il 4-3-3, rilancia Perisic dal 1', Keita in panchina con Nainggolan. Nicola, Behrami è pronto

L’Inter riparte dall’Udinese. Dopo la disfatta contro il Psv che ha condannato i nerazzurri alla retrocessione in Europa League, la squadra di Spalletti è chiamata al riscatto contro la formazione friulana, alla ricerca di punti. Icardi e co. hanno conquistato solo quattro punti nelle ultime quattro partite, troppo poco per le ambizioni dei nerazzurri. Sarà la seconda volta che Inter e Udinese si sfidano qualche giorno prima delle feste natalizie. Lo scorso anno fu la squadra di Nicola ad imporsi per 3-1. Previsti diversi cambi nella formazione che scenderà in campo sabato 15 dicembre.

[h=2]Perisic gioca, Gagliardini e Joao Mario dal 1’[/h] Nonostante le ultime prestazioni non siano state all'altezza delle aspettative, Luciano Spalletti vuole dare fiducia ad Ivan Perisic: il numero 44 nerazzurro sarà della partita. In panchina andrà Keita Balde, che potrebbe essere impiegato a partita in corso. In difesa potrebbe esserci spazio per Vrsaljko, rientra l’emergenza nella linea mediana del campo: quasi tutti a disposizione del tecnico toscano (solo Dalbert e Vecino ai box) con Gagliardini in vantaggio su Borja Valero e Joao Mario, fuori dalla lista Uefa, a fare da spalla a Brozovic. Panchina per Nainggolan. Tridente d’attacco con Politano, uno dei pochi a salvarsi col Psv, il solito Icardi e Perisic.

INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Vrsaljko; Joao Mario, Brozovic, Gagliardini, Perisic, Politano, Icardi

[h=2]Recuperati Behrami e Barak[/h] Arrivano buone notizie per Nicola dall’infermeria. Il tecnico bianconero dovrebbe recuperare sia Valon Behrami che Antonin Barak, che si sono allenati con il gruppo nell’ultimo allenamento prima di partire per Milano. Con il loro impiego il centrocampo friulano acquista più solidità e qualità, anche se solo lo svizzero dovrebbe scendere in campo dall’inizio. Al centro dell’attacco confermatissimo Rodrigo De Paul, che lo scorso anno fece impazzire i difensori interisti. A supportarlo Lasagna o Pussetto, con il secondo che parte favorito.

UDINESE (3-5-2): Musso; Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Behrami, Mandragora, D'Alessandro; De Paul, Pussetto
 

Roberto57

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GRAZIE VAR

[h=1]Serie A, Inter-Udinese 1-0: Icardi fa il cucchiaio su rigore[/h] [h=2]I nerazzurri conquistano i tre punti contro i bianconeri e rialzano la testa dopo l’eliminazione dalla Champions. Il bomber argentino sigla il gol vittoria dagli undici metri[/h]
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Tre punti e questo basta. L’Inter aveva bisogno di una medicina forte per riprendersi dall’eliminazione in Champions League e il cucchiaio dal dischetto di Mauro Icardi, su rigore concesso da Abisso solo grazie alla Var al 31’ del secondo tempo, serve a tirare su il morale, anche se battere l’Udinese è tutt’altro che una passeggiata.
La prima nerazzurra di Beppe Marotta, seduto alla destra del presidente Zhang (alla sinistra c’è il vice Zanetti), vale comunque il ritorno al successo dopo 4 partite (tra A e Champions), la sesta vittoria di fila in casa in campionato e regala il gol numero 120 in nerazzurro a Maurito. Numeri che servono per ripartire e danno a Luciano Spalletti un po’ di ossigeno.

DIFFICILE — Ma la partita non è una sinfonia nerazzurra, tutt’altro. L’Inter, che manda Perisic in panchina e comincia con Keita largo a sinistra nel 4-3-3, nel primo tempo fa un monologo ma senza acuti. I nerazzurri sono costantemente all’attacco, crossano tanto (16 volte solo nei primi 45’) ma i pericoli per Musso sono proprio pochi. Le prime due occasioni sono per Joao Mario, poi Maurito Icardi al 22’ spizza di testa su angolo di Politano e va vicino al vantaggio. Brozovic non è in una delle migliori serate, Icardi gioca più di appoggio che sottoporta; dall’altra parte De Paul è un motorino e Fofana ci mette il muscoli. La chance più grande ce l’ha Keita al 43’: Borja Valero si fa tanto campo palla al piede e serve il senegalese che spara subito in porta, ma Musso è perfetto e alza in angolo.

CI PENSA MAURO — Rientrata dagli spogliatoi l’Udinese esce dal guscio e prende coraggio. Al 6’ Mandragora si mangia le mani: Fofana gli dà una palla al bacio ma lui tutto solo in area spara alto. In meno di due minuti i friulani si rifanno sotto ancora, prima con De Paul che tira alto due volte, poi con Ter Avest che ci prova ma va fuori di poco. L’Inter sbaglia tanto al limite dell’area e San Siro inizia a rumoreggiare. È il momento di Lautaro, che entra per Borja Valero: Spalletti abbandona il 4-3-3 e rispolvera il 4-2-3-1. C’è tanta foga, spesso l’ultimo passaggio è sbagliato. Al 21’ errore di testa di Icardi: Keita crossa benissimo dentro l’area, Mauro prova a piazzarla ma mette a lato. Poco prima della mezz’ora la svolta: angolo dalla sinistra, Fofana sembra toccare il pallone con la mano ma l’azione continua, con Skriniar che richiama l’attenzione di Abisso. Il gioco va avanti sino a quando l’arbitro si ferma e va a rivedere l’azione: la Var conferma, rigore e poi scavetto vincente di Icardi. L’Inter non la chiude, c’è tempo per rivedere in campo Nainggolan e poi Pussetto nel recupero mette paura a San Siro. Che stavolta, però, può tornare ad esultare.
 

Roberto57

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CLASSIFICA 16^ GIORNATA

1
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Juve46161510338
2
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Napoli381612223314
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Inter321610242813
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Milan27167632418
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Lazio25167452219
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Atalanta24167363020
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Roma24166642922
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Sassuolo24166642622
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Sampdoria23166552519
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Fiorentina22165742417
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Torino22165741917
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Parma21166371621
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Cagliari17163851520
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Empoli16164482029
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Spal16164481424
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Genoa16164482233
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Udinese13163491322
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Bologna12162681324
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Pos Squadra Punti G V N P GF GS
 

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PROSSIMO TURNO - SERIE A - 17° GIORNATA

SABATO 22 DICEMBRE 2018
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Lazio-Cagliari
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Empoli-Sampdoria
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Genoa-Atalanta
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Milan-Fiorentina
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Napoli-Spal
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Sassuolo-Torino
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Udinese-Frosinone
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Chievo-Inter
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Parma-Bologna
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Juve-Roma
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PERCHE' NO!!!!UN PENSIERINO CE LO FAREI

Inter, i tifosi l'esonero di Mou: "Marotta riportalo a Milano", "No, è bollito..."

Il mondo nerazzurro diviso dopo l'addio dello Special One al Manchester United. C'è chi sogna un clamoroso ritorno e chi, invece, preferisce rimanere legato al ricordo del Triplete

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Mourinho-Inter: sono passati più di otto anni da quell'abbraccio con Materazzi nei sotterranei del Bernabeu al termine della vittoria sul Bayern Monaco nella finale Champions. Un video che fece il giro del mondo: una ferita mai rimarginata nel cuore dei tifosi nerazzurri. L'esonero dello Special One, cacciato dallo United per i risultati deludenti in avvio di stagione, ha riacceso le speranze del mondo interista, che si è subito scatenato sui social. La gran parte dei tifosi ha invocato un suo immediato ritorno ad Appiano Gentile, appellandosi direttamente al nuovo amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta.

MEGLIO IL RICORDO DEL 2010 — C'è anche chi non ha ragionato col cuore e pensa che il ritorno di Mourinho sulla panchina nerazzurra sia in fin dei conti la classica minestra riscaldata. Come Nicola Savino, conduttore radiotelevisivo e grande tifoso dell’Inter: "Non è una cosa che s’ha da fare, i cavalli di ritorno non vanno mai bene", ha confessato nel pomeriggio. "Dobbiamo rimanere con il ricordo di quella notte magica. Lui ha dato tutto e se n’è andato. Cosa potrai mai ottenere più di quello?".
 
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Roberto57

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[h=1]CHIEVO - INTER
ore 18,00

Inter, Nainggolan torna titolare: col Chievo cerca la svolta[/h] [h=2]Il belga tra infortuni, critiche e il caso delle perdite al casinò deve rilanciarsi. Con lui al meglio Spalletti ha l’arma in più[/h]
Ci sarà dall’inizio. E sarà un nuovo inizio. Radja Nainggolan si rimette al centro dell’Inter e contro il Chievo spera che sia la volta buona. Troppi stop, troppe ripartenze, troppe partite viste da spettatore. Il Ninja doveva spaccare il mondo in nerazzurro ma finora ha girato a marce ridottissime. Prima l’infortunio alla coscia durante la preparazione estiva che gli ha fatto saltare praticamente tutte le amichevoli e le prime due di campionato; poi il k.o. alla caviglia nel derby di ottobre; infine una ricaduta muscolare nella disgraziata trasferta a casa Tottenham. Ogni volta che sembrava pronto a prendersi la squadra, ecco un nuovo guaio. In due mesi, dopo lo scontro con il milanista Biglia, Nainggolan ha giocato appena 187 minuti, saltando le super sfide contro Roma, Juventus e Psv e andando in campo, da peggiore nerazzurro secondo i voti della Gazzetta perché fuori condizione, contro Barça e Tottenham. Spalletti lo dice sempre: "Radja ha un modo di giocare da assaltatore, ha vampate di aggressività, può darci qualcosa di diverso, qualcosa che non avevamo in questa squadra". Da luglio a oggi, però, questo qualcosa si è visto in pochissime occasioni. E anche i tifosi, adesso, hanno cominciato a spazientirsi. L’urlo di San Siro, quando c’è Radja, resta assordante. L’Inter, quando c’è Radja, ha una media punti più alta (con lui ne guadagna 1,19 a partita). Ma al popolo nerazzurro serve molto di più per far entrare l’ex Roma definitivamente sotto la pelle.

COME ARRIVA IL CHIEVO - Radovanovic è squalificato, out anche Cacciatore (messo k.o. da una contusione), oltre al lungodegente Seculin. Verrà verosimilmente rilanciata in toto la difesa a tre che contro la SPAL ha blindato lo specchio di Sorrentino: spazio dunque a Bani, Rossettini e Barba. "Sarà una partita da affrontare a ritmi alti", ha detto alla vigilia Di Carlo, che medita un centrocampo di gamba: Léris e Jaroszynski gli esterni, chance per Rigoni in regia, con Hetemaj e Giaccherini a chiudere il quadro. Non cambia il tandem: Pellissier farà ancora coppia con Meggiorini.

COME ARRIVA L'INTER - Senza lo squalificato Asamoah e Miranda, costretto al forfait da un affaticamento, Spalletti potrebbe dirottare a sinistra D'Ambrosio (l'alternativa è Dalbert, più spendibile a gara in corso), con Vrsaljko a destra a sigillare la coppia dei titolarissimi Skriniar-De Vrij. Torna Vecino, che dovrebbe ricomporre il tandem a metà campo con Brozovic. Politano e Perisic partono in pole per gli esterni, Joao Mario e Nainggolan si contendono lo slot alle spalle di Icardi: leggermente avanti il portoghese, anche se il belga è in ripresa e resta in piena corsa.


Ecco le probabili formazioni:

CHIEVO (3-5-2): Sorrentino; Bani, Rossettini, Barba; Léris, Hetemaj, Rigoni, Giaccherini, Jaroszynski; Pellissier, Meggiorini. A disposizione: Semper, Tanasijevic, Cesar, Depaoli, Tomovic, Kiyine, Burruchaga, Obi, Birsa, Stepinski, Djordjevic. Allenatore: Domenico Di Carlo.

INTER (4-3-1-2): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, D'Ambrosio; Vecino, Brozovic; Politano, Joao Mario, Perisic; Icardi. A disposizione: Padelli, Berni, Ranocchia, Dalbert, Gagliardini, Nainggolan, Borja Valero, Lautaro Martinez, Keita, Candreva. Allenatore: Luciano Spalletti.
 

Roberto57

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[h=1]Empoli-Inter - Brozovic out, ma torna Nainggolan. Keita titolare?[/h] Fischio d'inizio oggi alle ore 15.00



Dopo la prestigiosa vittoria sul Napoli, sporcata dai noti fatti di cui si è discusso ampiamente dal post-gara fino a oggi, l'Inter torna in campo e lo fa al Castellani di Empoli. I padroni di casa sono reduci da tre ko di fila dopo aver conseguito con Beppe Iachini in panchina ben 10 punti in 4 partite. I nerazzurri, grazie ai 3 punti sui partenopei, hanno allungato ulteriormente la distanza dal quinto posto e provano a chiudere in bellezza un 2018 che ha regalato molti più sorrisi rispetto alle delusioni. Non ci sarà il solito seguito di tifosi in trasferta: è una delle conseguenze della serataccia di mercoledì.

QUI EMPOLI – Nei toscani non ci saranno pedine importanti. Tra squalifiche e infortuni, Iachini sarà orfano di Krunic, Di Lorenzo e Maietta, oltre ai lungodegenti Lollo e Polvani. Due le opzioni tattiche: la conferma del 3-5-2 oppure il ritorno al 4-3-1-2. Favorita la prima, con Rasmussen a completare il reparto difensivo, Untersee quinto di destra, il rientro a sinistra di Pasqual, l'inserimento in mezzo di Acquah e La Gumina a fare coppia con Caputo in attacco.

QUI INTER – Qualche dubbio di formazione anche per Spalletti, che perde per squalifica Brozovic, ma ritrova Miranda e, soprattutto, Nainggolan. Il belga aveva saltato per punizione il match col Napoli, ma è stato prontamente reintegrato e non è da escludere un suo impiego dal 1'. Il posto di Brozo in regia dovrebbe essere di Borja Valero, anche nell'eventualità di un ritorno al 4-2-3-1. Vecino, Gagliardini e il Ninja si giocano una maglia, mentre sembra al sicuro Joao Mario, vero uomo in più di questo scorcio di stagione. In difesa, Vrsaljko insidia D'Ambrosio. Per quanto riguarda l'attacco, con Icardi sicuro di una maglia, c'è Keita che scalpita: a fargli posto sarebbe uno tra Politano e Perisic.

PROBABILI FORMAZIONI:

EMPOLI (3-5-2): Provedel; Veseli, Silvestre, Rasmussen; Untersee, Acquah, Bennacer, Traoré, Pasqual; La Gumina, Caputo.
Panchina: Terracciano, Fulignati, Marcjanik, Antonelli, Capezzi, Brighi, Uçan, Zajc, Jakupovic, Mraz, Mcheclidze, Rodriguez.
Allenatore: Iachini.
Squalificati: Krunic (2), Di Lorenzo (1).
Indisponibili: Maietta, Lollo, Polvani.

INTER (4-3-3): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Nainggolan, Borja Valero, Joao Mario; Keita Baldé, Icardi, Perisic.
Panchina: Padelli, Berni, Miranda, Ranocchia, D'Ambrosio, Dalbert, Gagliardini, Vecino, Candreva, Politano, Martinez.
Allenatore: Spalletti.
Squalificati: Brozovic (1).
Indisponibili: nessuno.

ARBITRO: La Penna.
Assistenti: Vuoto e Marrazzo.
Var: Guida (Di Vuolo).
Quarto uomo: Di Martino.
 

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CLASSIFICA 19^ GIORNATA

1
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Juve531917203811
2
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Napoli441914233717
3
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Inter391912343114
4
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Lazio32199552821
5
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Milan31198742620
6
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Roma30198653424
7
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Sampdoria29198563223
8
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Atalanta28198473927
9
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Torino27196942419
10
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Fiorentina26196852518
11
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Sassuolo25196763032
12
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Parma25197481723
13
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Cagliari20194871725
14
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Genoa20195592535
15
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Udinese18194691623
16
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Spal171945101527
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Empoli161944112237
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Bologna131927101529
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Frosinone101917111237
20
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Chievo81918101435

Pos Squadra Punti G V N P GF GS
 

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FENOMENALE !!!! :cool::cool:



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Higuita, 20 anni fa lo scorpione: la più grande parata nella storia del calcio

Per qualcuno è stata addirittura in assoluto la più grande giocata nella storia del calcio. Di sicuro, prima di quel 6 settembre 1995, una parata così non l'aveva mai vista nessuno. Protagonista René Higuita, numero uno della Colombia, uno dei portieri più famosi di tutti i tempi. Palcoscenico della sua più grande esibizione non poteva che essere Wembley, il tempio del calcio: amichevole Inghilterra-Colombia, Redknapp lancia in area un pallone che sembra tranquillamente destinato alle mani di Higuita. Ma per il portiere colombiano, quell'innocuo cross "è la palla che avevo sempre aspettato". Invece di alzare i guantoni, René si tuffa in avanti, lancia i talloni in alto dietro la testa e respinge il pallone con la suola degli scarpini. E' lo "scorpione", la più grande parata della storia del calcio


 
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Roberto57

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Inter, Spalletti trova la "sua" Coppa. È il tecnico più esperto del torneo

L'allenatore nerazzurro ha disputato più gare di tutti nella competizione, vinta due volte. E per la sfida di oggi alle 18 contro il Benevento si affida a Icardi

Uno stadio vuoto, con le voci che rimbombano; un centravanti con voglia di dimostrare cose; un avversario oggettivamente più debole; un allenatore specialista della competizione. Sono gli ingredienti di Inter-Benevento, prima gara nerazzurra del 2019. Volendo, se ne può aggiungere uno: un presidente, Steven Zhang, che ha chiesto, senza possibilità di essere frainteso, di chiudere la stagione vincendo qualcosa. Luciano Spalletti può essere l’uomo giusto per provare a risollevare una coppa, gesto che manca dal 2010-11, proprio la Coppa Italia di Leonardo. Luciano da Certaldo ne ha alzate due (2007 e 2008) sulla panchina della Roma e sempre contro l’Inter, ha giocato tre finali (persa nel 2006 contro l’Inter) e soprattutto ha disputato più partite di chiunque altro, fra gli allenatori della Serie A. Cinquantotto gettoni-esperienza per lui, 56 per Ancelotti, 46 per Prandelli, con Allegri (6°) fermo a 36, nonostante il primato di vittorie, 4.

ICARDI E PUBBLICO — Icardi dovrebbe simbolicamente guidare le truppe in questo inizio di 2019, al termine di una settimana calda, alla vigilia di un incontro fondamentale per il suo rinnovo, martedì. Mauro non potrà ricevere l’urlo di San Siro: le «porte chiuse» per i cori razzisti si apriranno solo per far entrare 200 ospiti istituzionali per club, e quasi altrettanti giornalisti. Il club, da parte sua, ribadirà la posizione presa chiaramente già all’indomani della gara col Napoli con uno striscione contro il razzismo, esposto prima del match e al 45’: «Fratelli del mondo dal 1908». La presenza in ritiro della dirigenza al completo, ieri sera a cena (da Zhang agli a.d. Antonello e Marotta, con il d.s. Ausilio e il cfoo Gardini) è un altro indizio dell’importanza del match e del momento.
 
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Roberto57

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Coppa Italia, Inter-Benevento 6-2: nerazzurri ai quarti

Icardi apre le danze su rigore, poi a segno due volte Candreva, Dalbert e due volte Martinez. Per i giallorossi gol di Insigne e Bandinelli





Tutto facile per l'Inter in Coppa Italia. A San Siro i nerazzurri battono 6-2 il Benevento e volano ai quarti, dove troveranno la Lazio. Gara subito in discesa per gli uomini di Spalletti, che sbloccano il match al 2' dal dischetto con Icardi e allungano con Candreva al 7' e Dalbert nel recupero. Nella ripresa poi si scatena Martinez, che firma una doppietta (48' e 66') e segna ancora Candreva (95'). Per il Benevento a segno Insigne (58') e Bandinelli (73').

LA PARTITA

Tutto semplice, tutto secondo i piani. L'Inter approda ai quarti di finale di Coppa Italia con una prova di forza e inizia il 2019 col piede giusto, dando fiducia a chi finora ha faticato a trovare spazio e prestazioni. Col turnover ragionato e nel silenzio surreale di San Siro, l'Inter parte bene col Benevento. I nerazzurri aggrediscono alti sulla destra e mandano subito in tilt la difesa di Bucchi, manovrando con ordine e verticalizzando con rapidità. Dopo due minuti Antei tocca Candreva in area e Icardi sblocca la gara dal dischetto, poi al 7' i due si invertono i ruoli e tocca all'esterno nerazzurro raddoppiare i conti dopo un palo di testa di Maurito.

Due colpi che segnano il match, intervallati da una paratona di Padelli su Tello. In controllo, gli uomini di Spalletti fanno la partita, affidandosi al possesso e presidiando le corsie esterne con Vrsaljko e Dalbert sulle ripartenze giallorosse. In mediana Gagliardini e Brozovic gestiscono il traffico senza intoppi, davanti sono invece Candreva e Perisic ad allargare il gioco, aprendo gli spazi per le punte. Utile anche in fase di non possesso, Lautaro duetta bene con Icardi, vestendo anche i panni del rifinitore dietro a Maurito e cercando di affinare il feeling col compagno di reparto. A ritmo blando sono i nerazzurri a dettare i tempi del gioco, ma il Benenvento non molla, cercando di restare in partita. Improta prova a riaprire il match con un guizzo, ma il suo destro a giro è alto. Poi Insigne cerca di sfondare da sinsitra, ma Padelli è attento. Due squilli che svegliano l'Inter. Nel recupero, i nerazzurri aumentano nuovamente i giri e affondano ancora il colpo in contropiede con un bel sinistro all'incrocio di Dalbert che chiude il primo tempo e anche il match.

Con il risultato in cassaforte, infatti, nella ripresa la gara si trasforma quasi in un'amichevole. Spalletti leva Icardi e fa entrare Politano, spostando Lautaro in mezzo all'attacco e dando più dinamismo e soluzioni sulla trequarti. Mossa che conferma l'anima da bomber del Toro, che in venti minuti firma una bella doppietta, lancia segnali importanti per il suo futuro in nerazzurro e lascia anche spazio alla voglia di non sfigurare della banda di Bucchi, che nel finale ridimensiona la sconfitta grazie a una punizione di Insigne e a un colpo di testa di Bandinelli prima dell'ultimo sigillo nerazzurro nel recupero. Il 2019 dell'Inter comincia alla grande. E le buone notizie che arrivano da Lautaro e Candreva fanno sorridere Spalletti.

IL TABELLINO


INTER-BENEVENTO 6-2
Inter (4-2-3-1): Padelli; Vrsaljko, Ranocchia, Skriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozovic (37' st Joao Mario); Candreva, Martinez, Perisic (22' st Borja Valero); Icardi (1' st Politano).
A disp.: Handanovic, Berni, De Vrij, Miranda, D'Ambrosio, Asamoah, Vecino, Nainggolan, Keita. All.: Spalletti.
Benevento (3-5-2): Montipò; Tuia (37' st Billong), Antei, Di Chiara; Improta, Bandinelli, Buonaiuto (39' st Sanogo), Tello, Letizia; Insigne, Coda (29' st Ricci).
A disp.: Gori, Zagari,​ Gyamfi, Costa, Sparandeo​​​​​, Cuccurullo, Maggio, Del Pinto, Armenteros. All.: Bucchi.
Arbitro: Giua
Marcatori: 2' rig. Icardi (I), 7' Candreva (I), 46' Dalbert (I), 3' st Martinez (I), 12' st Insigne (B), 21' st Martinez (I), 28' st Bandinelli (B), 50' st Candreva (I)
Ammoniti: Vrsaljko, Gagliardini (I); Montipò (B)
Espulsi: -


LE STATISTICHE

-L’Inter ha superato gli ottavi di finale in 15 delle ultime 16 partecipazioni alla Coppa Italia
-L'Inter non segnava sei gol in una singola partita di Coppa Italia dal 1971 (6-0 vs Reggina)
-L'Inter non subiva almeno due gol in una partita casalinga in tutte le competizioni da agosto (2-2 vs Torino)
-L'Inter ha trovato due reti con le prime due conclusioni nello specchio della porta
-L'Inter ha subito 20 tiri contro il Benevento: solo contro il Barcellona a novembre (26) ne aveva incassati di più in un singolo match interno di questa stagione
-Quello di Roberto Insigne è il primo gol subito dall'Inter in questa stagione da punizione diretta. Antonio Candreva non trovava il gol a San Siro da aprile 2017 (contro il Milan)
-Per Candreva sono ora 11 i gol con la maglia dell'Inter in tutte le competizioni, in 95 presenze in nerazzurro
-Icardi ha trasformato tutti e quattro i rigori calciati in questa stagione
-Tutti e cinque i gol segnati da Lautaro Martínez con la maglia dell'Inter sono arrivati al Meazza.
 
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