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Vaccini a rischio, ultimo atto: "Sono contaminati"

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RISULTATI CLAMOROSI [h=1]Vaccini a rischio, ultimo atto: "Sono contaminati"[/h] [h=2]La relazione finale di Corvelva sui due lotti della discordia[/h]
di Loretta Bolgan (dottoressa)

12 Gennaio 2019

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Un profilo molecolare "complesso" e "in buona parte incognito". Contaminazioni proteiche. Antigeni non rilevati anche se dichiarati in bugiardino. Sono queste le conclusioni della relazione tecnica finale delle analisi sui due lotti di vaccini Priorix tetra ed Infanrix Hexa. I risultati clamorosi delle analisi (pubblicati da Il Tempo: qui l'articolo con l'intervista al presidente dei biologi Vincenzo D'Anna) avevano evidenziato in un caso la totale assenza degli antigeni del virus della rosolia; nell'altro era stata rilevata la presenza di dna umano e sostanze potenzialmente dannose per la salute dell'uomo.

Ecco il testo della relazione finale diffusa da Corvelva e firmata dalla dottoressa Loretta Bolgan.

Prefazione
Prima di tutto desideriamo ringraziare gli utilissimi commenti forniti da coloro che hanno visionato i risultati delle analisi, effettuate nell'ambito di attività di ricerca scientifica, relative ai prodotti Priorix tetra ed Infanrix Hexa. Le criticità esposte sono infatti state utilissime al fine di aggiungere integrazioni tecnico-scientifiche in grado di chiarire il lavoro svolto. Crediamo infatti che solo attraverso una sana comunione di visioni scientifiche si possa giungere a conclusioni sui dati ottenuti che possano essere utili per l'intera comunità scientifica e per le persone che si rivolgono a lei.

1. Stato dell'arte
Gli studi preliminari (screening non soggetti a conferma) di profilo biomolecolare, metabolomico e proteomico, eseguiti sui prodotti Priorix Tetra ed Infanrix Hexa hanno portato ad un quadro di composizione riassumibile nei seguenti punti:

Presenza di diversi segnali analitici non associabili a composti noti mediante le ricerche sulle banche dati Metlin e KEGG. È quindi emerso un quadro associato ad una notevole complessità di composizione dei prodotti commerciali.
Presenza di proteine non dichiarate in bugiardino nel prodotto Priorix Tetra. Queste ultime possono potenzialmente essere associate a residui del processo produttivo.
Non rilevazione degli antigeni dichiarati all'interno del prodotto Infanrix Hexa. La tecnica di analisi consisteva nella digestione enzimatica con tripsina associata a tecniche di spettrometria di massa.
Detti dati hanno sollevato diversi commenti soprattutto in merito al punto C - La rilevazione delle proteine viene infatti effettuata utilizzando un approccio standard, riconosciuto a livello internazionale da oltre 10 anni 4, di digestione attraverso l'enzima tripsina 4. I peptidi così ottenuti sono separati cromatograficamente ed analizzati mediante spettrometria di massa 4-5. L'osservazione principale è stata inerente al fatto che nei vaccini sono presenti composti adiuvanti a base di alluminio che potrebbero potenzialmente inibire il processo di digestione enzimatica.

I dati acquisiti successivamente hanno consentito di fornire chiarimenti sostanziali soprattutto in merito alla contestazione rilevata al punto c.

2. Nuovi approfondimenti ed analisi
2.1 Approfondimenti relativi all'analisi del prodotto Infanrix Hexa
Prima di procedere con l'illustrazione dei nuovi dati acquisiti inerenti ai vaccini Hexyon e Gardasil 9, è d'obbligo rispondere al quesito inerente al dubbio sollevato in merito all'inibizione dell'attività proteolitica della tripsina causata dalla presenza degli adiuvanti a base di alluminio nel vaccino Infanrix Hexa. A tal proposito deve essere specificato il fatto che all'interno del digerito triptico è sempre presente un controllo di digestione. Infatti la tripsina utilizzata per eseguire la digestione, pur essendo ingegnerizzata allo scopo di prevenire l'autolisi, presenta una piccola percentuale di quest'ultima che in caso di attività enzimatica porta all'ottenimento del frammento avente m/z 842 e la seguente sequenza peptidica: VATVSLPR. Detto frammento è stato effettivamente rilevato all'interno del digerito triptico del prodotto Infanrix Hexa come verificabile dal cromatogramma di estrazione ionica (Figura 1).

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Figura 1: Cromatogramma di estrazione ionica associato allo ione a rapporto m/z 842 rilevato nel campione relativo al lotto del prodotto Infanrix Hexa (lotto n. A21CD072D)

Inoltre, viene eseguito un controllo esterno digerendo emoglobina, allo scopo di verificare ulteriormente la bontà del lotto di tripsina utilizzato. L'emoglobina, analizzata nell'ambito della sezione di analisi in cui era stato monitorato il prodotto, era stata riconosciuta con uno score statistico significativo (loge < -100). Detti dati hanno consentito di confermare il fatto che l'attività dell'enzima era presente.


2.2 Nuove analisi relative ai prodotti Hexyon e Gardasil
L'analisi dei prodotti Hexyon e Gardasil 9 ha portato alla rilevazione di profili molecolari complessi. In detto caso è stata però rilevata la presenza della maggior parte degli antigeni riportati in bugiardino. Essi sono stati rilevati operando mediante digestione triptica ed in presenza di adiuvanti. Questo fatto rafforza ulteriormente l'evidenza che la reazione di digestione triptica non viene inibita in presenza di adiuvanti.

Nel caso dei vaccini Hexyon e Gardasil 9, la complessità di profilo molecolare è stata principalmente attribuita alla presenza di numerose specie, a basso peso molecolare, non identificabili mediante le banche dati di riferimento Metlin 1-2 e KEGG 3.


3. Conclusioni e considerazioni finali
Le analisi effettuate hanno portato a concludere quanto segue:

Il profilo molecolare dei vaccini analizzati è in generale complesso e in buona parte incognito.
Sono presenti contaminazioni proteiche, non dichiarate in bugiardino, la cui composizione risulta essere variabile.
In diversi casi gli antigeni dichiarati in bugiardino non sono stati rilevati. Questo fatto potrebbe essere attribuito a diversi fattori. Tra questi ultimi, possiamo considerare la sensibilità della metodica utilizzata. Tuttavia, ci sentiamo di escludere il fenomeno di inibizione della digestione dovuta dalla presenza di adiuvanti nella formulazione del vaccino. Infatti l'attività enzimatica è confermata principalmente dalla presenza dei frammenti di autolisi triptica, all'interno delle soluzioni dei vaccini digerite (controllo interno).

4. Studi futuri
Saranno effettuati ulteriori studi, nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo volti ad indagare i seguenti aspetti:

composizione macromolecolare associata ai residui solidi presenti all'interno dei vaccini (Analisi MALDI TOF MS);
valutazione della concentrazione dei metalli presenti all'interno dei prodotti.
Analisi di secondo livello per confermare la presenza di composti tossici rilevati nella fase di screening. La loro concentrazione sarà quindi rapportata alla tossicità degli stessi in base a quanto dichiarato sulle schede di sicurezza internazionali. Le analisi di secondo livello saranno eseguite in conformità alla direttiva europea EU 2002/657/EC utile per garantire elevati standard di qualità nel settore della spettrometria di massa.
 

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CAOS VACCINI [h=1]Il presidente dei biologi contro la fregatura di Grillo: "Firma patto di scelleratezza"[/h] [h=2]L'ex senatore D'Anna: "I patti si fanno tra scienziati su progetti di scienza, non tra scienziati e politici su questioni che non hanno alcuna attinenza con la scienza"[/h]
10 Gennaio 2019

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''Tirate fuori le analisi relative alla farmacovigilanza, che stabilisce l'innocuità dei vaccini, come per legge. Io sono favorevole alla pratica vaccinale, ma denuncio la circostanza che gli enti statali preposti alla farmacovigilanza non sono in grado di esibire gli esami comprovanti i test che certificano la sicurezza dei vaccini. In pratica, voglio sapere se chi deve controllare la salute pubblica, lo ha fatto nei termini scientificamente corretti e giuridicamente necessari. Ditemi, insomma, cosa c'è nei vaccini... Questo patto trasversale per la scienza, poi, è un pactum sceleris, perché i patti si fanno tra scienziati su progetti di scienza, non tra scienziati e politici su questioni che non hanno alcuna attinenza con la scienza''. Lo dice il presidente dell'Ordine nazionale dei biologi, Vincenzo D'Anna. D'Anna rivolge un "appello alla trasparenza" al ministro della Salute, Giulia Grillo, al nuovo presidente dell'Istituto superiore della sanità, "alle Procure della Repubblica, che potrebbero acquisire gli elementi per poter verificare se la legge per la tutela della salute pubblica è stata rispettata'', e a "tutti quegli accademici che ogni giorno ci tranquillizzano a chiacchiere sulla innocuità della pratica vaccinale", a cominciare da Roberto Burioni, promotore insieme a Guido Silvestri (docente all'Emory University di Atlanta, Usa) del "Patto trasversale per la scienza", firmato anche da Beppe Grillo e Matteo Renzi. ''Molti - avverte - sono i soloni che ci rassicurano sull'innocuità di questo farmaco, ma nessuno di questo finora è stato in grado di comprovare quel che afferma''.

"Su di una scatola di formaggini - spiega l'ex senatore verdiniano di Ala - sono indicate tutte le sostanze che compongono questo alimento destinato ai bambini, ovvero ingerite. Paradossalmente - avverte - per un farmaco che viene iniettato direttamente nel corpo di un bambini, le autorità non esibiscono gli esami sull'esatta composizione quali-quantitativa del farmaco stesso D'Anna si rivolge in particolare a Clemente: "Il dottor Emilio Clemente ha incautamente sconfessato quanto è emerso dallo studio e dalla ricerca alla quale egli stesso ha partecipato. Stiamo parlando di una ricerca che ha stabilito un nesso di casualità tra l'encefalite acute ed alcuni vaccini, rilevando un numero di casi di oltre 400 unità su 1 miliardo di popolazione, americana ed europea. Al di là dell'incidenza statistica di questo dato, era importante che fosse stato stabilito un nesso di causalità. In sintesi, i bambini non vaccinati potevano essere soggetti in età pediatrica all'encefalite, viceversa, quelli vaccinati l'encefalite insorgeva nell'età adulta". "Questo dimostra -spiega il presidente dell'Ordine nazionale deibiologi- il nesso di causalità, ovvero che chi si vaccina può subire la complicanza dell'encefalite in età adulta, mentre chi non si vaccina, la può subire solo in età pediatrica. Paradossalmente, gli autori di questa ricerca hanno smentito questo nesso di causalità, a causa di un refuso tipografico che non aveva riportato la particella negativa 'non' tra i due termini. Per favore, non prendetevela mica con il tipografo...''.
 

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