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giuseppa

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Figlio: "Papà, posso farti una domanda?"
Papà: "Certo, di cosa si tratta?"
Figlio: "Papà, quanti soldi guadagni in un ora?"
Papà: "Non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere?"
Figlio: "Volevo solo saperlo. Per favore dimmelo, quanti soldi guadagni in un ora?"
Papà: "Se proprio lo vuoi sapere, guadagno 50€ in un ora"
Figlio: "Oh! (con la testa rivolta verso il basso)
Figlio: "Papà, mi presteresti 25€?"
Il padre si infuriò.
Papà: "La sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiedermi in prestito dei soldi per comprare uno stupido giocattolo o qualche altra cosa senza senso, adesso tu fili dritto per la tua stanza e vai a letto.
Pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duro ogni giorno per questo atteggiamento infantile.

Il piccolo bambino andrò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta.
L'uomo si sedette e diventò ancora più arrabbiato pensando alla domanda della ragazzo. Come ha avuto il coraggio di farmi una domanda simile solo per avere dei soldi?
Dopo un ora o poco più, l'uomo si calmò, e cominciò a pensare:
Forse c'era qualcosa di cui aveva davvero bisogno di comprare con 25€, non chiede dei soldi molto spesso.
L'uomo andò nella stanza del piccolo bambino e aprì la porta.

Papà: "Stai dormendo, figlio?"
Figlio: "No papà, sono sveglio".
Papà: "Stavo pensando, forse sono stato troppo duro con te prima. È stato un giorno faticoso per me oggi e mi sono scaricato su di te. Questi sono i 25€ che mi hai chiesto".

Il piccolo bambino si sedette subito e cominciò a sorridere.
Figlio: "Oh, grazie papà!"
Dopo, da sotto il suo cuscino ha tirato via delle banconote stropicciate. L'uomo vide che il bambino aveva già dei soldi, e inizio ad infuriarsi di nuovo. Il piccolo bambino iniziò lentamente a contare i suoi soldi, e dopo guardò il padre.

Papà: "Perché vuoi altri soldi se ne hai già"?
Figlio: "Perché non ne avevo abbastanza, ma adesso si".
"Papà, ho 50€ adesso. Posso comprare un ora del tuo tempo? Per favore vieni prima domani. Mi piacerebbe cenare con te."

Il padre rimase impietrito. Mise le sue braccio attorno al suo bambino e lo implorò di perdonarlo. Questo è solamente una storia per ricordare a tutti voi che non bisogna sempre lavorare così duramente nella vita. Non ci rendiamo conto che il tempo ci scivola via tra le dita senza averne speso un po' con le persone più importanti della nostra vita, quelle vicino ai nostri cuori. Ti ricorderai che 50€ valgono il tuo tempo con la persona che ami? Se noi morissimo domani, la società per cui lavoriamo ci potrà facilmente sostituire in qualche giorno. Ma la famiglia e gli amici che ci lasciamo dietro sentiranno la mancanza per il resto delle loro vite. E inizia a pensarci, noi mettiamo tutto ciò che abbiamo sul lavoro piuttosto che sulla nostra famiglia.

Alcune cose sono più importanti.
E adesso, rifletti e condividi.
 

giuseppa

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Verissimo, la quotidianità ci porta in qualsiasi momento, per qualsiasi situazione a pensare " dopo, domani..." senza renderci conto che la vita è un attimo (mia nuora dice "la vita è un mozzico"), e in un soffio arriva quel domani che ci fa tornare indietro nel tempo riportandoci dei ricordi che ci fanno riflettere a tutte le volte che abbiamo adoperato questo comportamento in particolare verso i familiari ... ci fermiamo a riflettere... riflettiamo ... quanto tempo si è perso inutilmente correndo a dx e sx, e i giorni, i mesi gli anni sono passati in un soffio, i figli cresciuti diventati a sua volta genitori e si pensa a quanti abbracci persi perchè nervosi, perchè presi dai mille pensieri, preoccupazioni... purtroppo il passato è passato, e non si può tornare indietro, ma se potessi tornare manderei a quel paese tante cose ... non ho trascurato, ma sono consapevole che avrei potuto e soprattutto DOVUTO dare di più...
 

Roberto57

Advanced Premium Member
Sante parole Giuseppa, la quotidianità ci porta a rimandare sempre tutto e poi se le cose vanno male non abbiamo il tempo e il modo di rimediare
Tanti anni fa (20) mio figlio continuava a chiederci il cell, tutti i suoi compagni l'avevano ma noi continuavamo a rimandare, ci sembrava troppo presto per un bambino di 13 anni, gli dicevamo te lo compreremo......be morale, finalmente l'abbiamo comprato ed eravamo pronti a darglielo per il compleanno (Ottobre)......a Settembre è volato via e noi abbiamo ancora il cell nella scatola. Ripenso alle volte che abbiamo risposto NO - NON HO TEMPO - DOMANI... ed ora abbiamo tanti rimpianti.
Oggi con i nipoti ed amici stiamo cercando di non fare gli stessi errori (nel limite del possibile) e se devo mandare a quel paese qualcuno non ci penso due volte.....
Buona giornata a tutti
 

rosce14

Premium Member
giuseppa;n1898567 ha scritto:
Verissimo, la quotidianità ci porta in qualsiasi momento, per qualsiasi situazione a pensare " dopo, domani..." senza renderci conto che la vita è un attimo (mia nuora dice "la vita è un mozzico"), e in un soffio arriva quel domani che ci fa tornare indietro nel tempo riportandoci dei ricordi che ci fanno riflettere a tutte le volte che abbiamo adoperato questo comportamento in particolare verso i familiari ... ci fermiamo a riflettere... riflettiamo ... quanto tempo si è perso inutilmente correndo a dx e sx, e i giorni, i mesi gli anni sono passati in un soffio, i figli cresciuti diventati a sua volta genitori e si pensa a quanti abbracci persi perchè nervosi, perchè presi dai mille pensieri, preoccupazioni... purtroppo il passato è passato, e non si può tornare indietro, ma se potessi tornare manderei a quel paese tante cose ... non ho trascurato, ma sono consapevole che avrei potuto e soprattutto DOVUTO dare di più...


CIAO GIUSEPPA, LA PENSO COME TE, ANCH'IO HO DEI RIMORSI, E SE POTESSI TORNARE INDIETRO....NON CI METTEREI TANTO A RINUNCIARE ALLE COSE CHE FACEVO IN QUEL MOMENTO. ADESSO FACCIO + ATTENIONE ALLE RICHIESTE DEI MIEI CARI E CERCO DI ESSERE + DISPONIBILE.
COME DICI TU, "IL PASSATO E PASSATO"
UN CARO ABBRACCIO.:(

SCUSA LA SCRITTURA IN MAIUSCOLO.
 

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