Nostalgica amapola
Se scorgo un papavero rosseggiare
nessuno può immaginare
che grande tempesta emozionale
in me si può scatenare
mentre dai ricordi mi lascio trasportare
e si scioglieva sempre le treccine perché
anche i capelli fossero liberi di volare
e sentendosi lei stessa
una principessa
sfavillante di colori
tra cui predominava
il rosso
Mentre s’immergeva tra tutto quel vermiglio
cercando delle coccinelle il nascondiglio
non aveva un sol pensiero greve
e l’anima era così lieve
che riusciva persino a
rincorrere le nuvole
Ignara dei cupi nuvoloni
che stavano per oscurare
il suo angolo di cielo
rendendo malinconici per
sempre i suoi pensieri
un nuovo paese
una nuova lingua a lei meno musicale
che le favole non sapeva raccontare
dove nemmeno le bolle di sapone
l’era consentito fare
perché non doveva sporcare
che quel che avevan tolto
nonson riusciti a compensare
che neanche la più grande gioia
scaccia mai del tutto via
quella sensazione come se
mancasse sempre qualcosa
nel perduto regno di quelle
che io chiamerò sempre amapole
Manca quella parte di me che saprebbe
sciogliersi i nodi del cuore
e una struggente nostalgia riaffiora…