Novità

ABOLIRE MADRE PADRE.

Alien.

Advanced Premium Member
L'appello della Cirinnà ai giallorossi: "Abolire madre e padre"

La senatrice torna a condannare l'intervento del governo gialloverde, che aveva abolito le diciture "genitore 1" e "genitore 2" per far ritorno ai tradizionali "madre e padre": "discriminazione intollerabile, ingerenza pesantissima"

Federico Garau - Gio, 26/09/2019 - 15:17





commenta

La rappresentante del Partito Democratico Monica Cirinnà torna a tuonare dai banchi del Senato per chiedere "vendetta" contro il precedente governo, che aveva "osato" reintrodurre la terminologia "padre" e "madre" nei documenti d'identità dei minori.
1479820284-cirinna.jpg


L'occasione è quella del dibattito sul disegno di legge per convertire il decreto relativo alla proroga del Garante della privacy.
"Ricordo personalmente con grande soddisfazione in primo luogo l'importantissimo intervento del Garante su uno dei più odiosi provvedimenti del precedente governo.", attacca la Cirinnà. "Cioè il decreto con il quale il ministro dell'Interno impose la reintroduzione dell'addizione di padre e madre sui documenti di identità dei minori. Così tagliando con l'accetta la pluralità di esperienze familiari che caratterizzano la nostra società ed esponendo bambini e bambine di questo Paese a delle discriminazioni intollerabili sulla base della famiglia in cui crescono. Un'ingerenza pesantissima nella sfera più intima dell'identità personale e dell'intimità della vita personale e familiare che, come tipico di quel tipo di cultura politica, ignora la pluralità di esperienze di vita, e anzi le taglia consapevolmente con l'accetta dell'ideologia e dell'oscurantismo".
 
PREPARATI CHE SI VA A VOTARE:




CONTE A RISCHIO

Il politologo Giovanni Orsina: "Pd-M5s, l'azzardo in Umbria può far cadere il governo"
27 Settembre 2019
Giovanni Orsina



"L'Umbria sarà il primo test per l'alleanza di Governo Pd -5 Stelle e mi pare che il voto sia percepito così da tutte le parti in causa". Parola del politologo Giovanni Orsina, che vede l'alleanza in Umbria come un azzardo: "Il problema - spiega sulle colonne del Tempo - è che i 5 Stelle alle Regionali, storicamente, vanno piuttosto male e poi c'è poco da fare: vittoria e sconfitta hanno un potere simbolico fondamentale. Immediato. Dire 'sì, abbiamo perso ma perché eravamo divisi', è comunque introdurre un ulteriore passaggio logico che nella vita pubblica e nella comunicazione di oggi nessuno fa. 0 si vince o si perde".
Leggi anche: Centinaio spaventa Di Maio: "Contattato da due M5s, nella Lega entro Natale"
Ma se perdessero uniti per Orsina si creerebbe un meccanismo pericoloso: "Se perdono non avranno neppure l'alibi di essere andati separati. E poi, uniti, dovranno riuscire a dimostrare di aver sommato gli elettorati dato che noi sappiamo che nella storia delle alleanze, in tutte le elezioni italiane, o quasi tutte, le alleanze hanno sempre portato un totale inferiore alla somma dei loro addendi. Insomma, si son presi un bel rischio". Motivo, questo che però non influirà "troppo sul governo": "È un primo passo interessante e io da analista lo attendo con grande curiosità".






 
IL SOSPETTO
Paolo Becchi, qualcosa non torna su Conte: "Carriera fulminante, ma online nessun verbale dei concorsi"
27 Settembre 2019
1
Paolo Becchi, qualcosa non torna su Conte: Carriera fulminante, ma online nessun verbale dei concorsi



"Giuseppe Conte: una carriera fulminante. Aprile 1998 ricercatore, giugno 2000 idoneo ad associato, luglio 2002 idoneo a ordinario. Nessun verbale dei concorsi pubblici è on line". Paolo Becchi torna sul "vizio di incompatibilità" del premier. È stato proprio lui a far riemergere il presunto conflitto di interesse che vedrebbero Conte protagonista.
Leggi anche: Becchi: "Ora serve un nuovo voto". Ecco cosa ha comportato la scissione del Pd
Il filosofo aveva condiviso una foto che poco lasciava all'immaginazione: una targhetta con il nome di Guido Alpa e Conte nello stesso studio. Un dettaglio non da poco se si considera che Alpa fu l'uomo chiamato in commissione d'esame a giudicare nel 2002 il presidente del Consiglio, decretato poi idoneo al ruolo di professore ordinario.


Paolo Becchi@pbecchi

https://twitter.com/pbecchi/status/1177595439471828993

Giuseppe Conte: una carriera fulminante. Aprile 1998 ricercatore, giugno 2000 idoneo ad associato, luglio 2002 idoneo a ordinario. Nessun verbale dei concorsi pubblici è on line.

849

4:46 PM - Sep 27, 2019
 
SI METTE MALE
Paolo Becchi, la foto che smaschera Conte: "C'è vizio di incompatibilità, lui lavorava nello studio con Alpa"
22 Settembre 2019
Paolo Becchi, la foto che smaschera Conte: C'è vizio di incompatibilità, lui lavorava nello studio con Alpa



"Conte non lavorava nello studio Alpa? Eppure io credo che la foto sia autentica ... voi che dite? In effetti se Conte lavorava nello stesso studio di Alpa e lo stesso Alpa gli ha fatto vincere il concorso a cattedra non c'è un vizio di incompatibilità?". Paolo Becchi dà una svolta al caso sollevato tempo fa da Repubblica.
Leggi anche: Paolo Becchi corrosivo sull'inciucio: "M5s ha scelto la cremazione"
La questione è quella del "conflitto di interessi" che avrebbe dovuto indurre il commissario di esame Guido Alpa ad astenersi dalla commissione che giudicò nel 2002 Conte idoneo al ruolo di professore ordinario. L'Autorità Anticorruzione nel 2017 ha stabilito che "la collaborazione professionale tra candidato e commissario o la comunanza di vita, per assurgere a causa di incompatibilità, deve presupporre una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolare intensità". E pare che dalla foto del filosofo dubbi non ce ne siano.


Paolo Becchi@pbecchi

https://twitter.com/pbecchi/status/1175803256016162816

Conte non lavorava nello studio Alpa? Eppure io credo che la foto sia autentica ... voi che dite ?
View image on Twitter

383

6:05 PM - Sep 22, 2019
Twitter Ads info and privacy

250 people are talking about this

 
DITO PUNTATO
Vittorio Sgarbi attacca Luigi Di Maio: "Tentata estorsione sul vincolo di mandato, è fuorilegge"
27 Settembre 2019
1
Vittorio Sgarbi contro Luigi Di Maio: Il vincolo di mandato è contro la Costituzione, la multa un'estorsione



"L'articolo 67 della Costituzione sancisce che ogni membro del Parlamento esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato'. La multa di 100mila euro evocata da Di Maio, oltre a una grave violazione di un principio costituzionale, è una estorsione". Vittorio Sgarbi, in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, avverte Luigi Di Maio che per frenare l'esodo di senatori e deputati dal Movimento 5 stelle, ha rilanciato il vincolo di mandato: "C'è una multa da 100mila euro", annuncia. "Dobbiamo mettere fine al mercato delle vacche sia dei parlamentari che passano nei gruppi sia dei gruppi che li fanno entrare. Credo sia giunto il momento in Italia di introdurre il vincolo di mandato, ne parlerò col Pd". Ma la risposta del Pd è stata un secco "no".
Leggi anche: Paragone: "Dal M5s mi devono cacciare". È un pizzino a Di Maio: la sua testa può saltare
 
Achille Occhetto contro tutti: "Renzi sconcertante. D'Alema e Bersani il nulla"
27 Settembre 2019
Achille Occhetto non risparmia nessuno: Renzi è sconcertante, mentre D'Alema e Bersani non interessano



"Quella di Renzi è una manovra di palazzo, sarà un partito corsaro che terrà sotto schiaffo il governo". Achille Occhetto, l'ultimo segretario del Partito comunista italiano e il primo segretario del Partito democratico della sinistra, non apprezza i mutamenti dell'ala riformista: "Spero che il Pd non regredisca al livello dei Ds, la sfida della sinistra oggi non è mettere assieme vecchi cocci" riferisce a Italia Oggi. Poi Occhetto rincara la dose sull'ex premier: "È sconcertante che un personaggio come Matteo Renzi che solo poche settimane prima, con una felice intuizione, aveva sbarrato la strada elettorale alla destra, si era impegnato a portare il Pd al governo con il Movimento 5stelle, pur avendo sempre detto con loro manco morti, abbia poi rotto in poche ore l'unità del partito per farsene uno tutto suo".
Leggi anche: Bersani e D'Alema: "Il Pd ha fallito". Rivogliono la "gioiosa macchina da guerra"
E allora - ci si interroga - potranno forse tornare nel Pd derenzizzato anche Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema? "E chi se ne frega se tornano Tizio e Caio... la società mica pensa a loro e a quello che fanno. Il problema è aprire ai problemi reali, superare le posizioni di subalternità alle idee liberali, avere un partito che sappia proporre soluzioni per una società in difficoltà. Deve rappresentare la modernità, l'innovazione, lo sviluppo anche tecnologico, l'ambiente. Solo così si combatte anche il populismo". Peccato per Occhetto perché qualche tempo fa proprio Bersani e D'Alema avevano svelato la volontà di dare di nuovo vita a quella "gioiosa macchina da guerra" del Pds.


I COMUNISTI HANNO TANTO ODIO CHE SI FANNO LA GUERRA L'UN L'ALTRO

 
Sondaggio supermedia-Youtrend: crollo del M5s, giù il Pd. La Lega adesso respira
27 Settembre 2019
2
Lorenzo Pregliasco, YouTrend



È sempre tempo di sondaggi. E i sondaggi continuano a non sorridere al governo giallorosso. I dati sono quelli della supermedia-Youtrend, presentati da Lorenzo Pregliasco nel corso di Omnibus, il programma del primo mattino in onda su La7. Il dato più interessante è quello relativo alle ipotetiche coalizione. Il centrodestra unito, oggi, pur in calo di 0,7 punti percentuali, è davanti a tutti con il 47,2 per cento. La maggioranza - Pd, M5s, Leu e Italia Viva -, in crescita di 0,2 punti percentuali, si ferma invece al 46,2 per cento. Maggioranza che, va detto, in caso di ipotetiche elezioni politiche difficilmente si presenterebbe in coalizione alle urne.
Leggi anche: Sondaggio-Pagnoncelli, gli italiani vogliono gli evasori in carcere
Dunque spazio ai dati relativi ai partiti, dove la Lega di Matteo Salvini pare aver arginato il calo dei consensi: negli ultimi 15 giorni lascia sul campo solo lo 0,1%, confermandosi prima forza in campo con il 32,1% e un netto vantaggio sul M5s, al 20% e in crollo di 2,5 punti percentuali. Dunque il Pd, che dopo la scissione di Matteo Renzi perde un ulteriore 1,4%, assestandosi al 19,6 per cento. Sempre più ampio il vantaggio di Fratelli d'Italia su Forza Italia, rispettivamente al 7,4% (+0,1%) e al 6,4% (-0,1%). Infine Italia Viva, la neo-formazione renziana, data nella prima rilevazione YouTrend che la considera al 4,1 per cento.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    sabato 16 agosto 2025
    Bari
    22
    86
    27
    44
    02
    Cagliari
    38
    11
    60
    69
    27
    Firenze
    45
    54
    37
    35
    41
    Genova
    53
    46
    12
    18
    13
    Milano
    09
    61
    13
    86
    70
    Napoli
    54
    57
    34
    70
    35
    Palermo
    40
    25
    24
    67
    74
    Roma
    66
    30
    54
    56
    24
    Torino
    17
    75
    55
    13
    19
    Venezia
    78
    17
    12
    85
    90
    Nazionale
    72
    01
    46
    50
    52
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    28
    26
    27
    21
    37
Indietro
Alto