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[h=1]Clima, il Tibet arido asseta la Cina: maxi piano di pioggia artificiale[/h] [h=2]Allarme siccità in Cina, che necessitando di acqua, sta costruendo un sistema di pioggia artificiale su un'area tre volte la dimensione della Spagna[/h] A cura di Antonella Petris
3 maggio 2018 - 07:30
La Presse/Xinhua
Allarme siccità in Cina, che necessitando di acqua, sta costruendo un sistema di pioggia artificiale su un’area tre volte la dimensione della Spagna: si tratta del più grande esperimento di “cloud seeding”(produzione di nuvole artificiali) della storia. Il progetto punta a riconvertire a uso civile una tecnologia militare all’avanguardia per aumentare le precipitazioni nell’altopiano del Tibet, la maggiore riserva asiatica di acqua dolce: è proprio l’altipiano infatti che alimenta alcuni dei maggiori fiumi d’Asia.
Tuttavia, nonostante la ricchezza dei suoi ghiacciai, il Tibet viene considerato una delle aree più aride del pianeta, in quanto riceve una media appena 10 centimetri di pioggia al giorno. La Cina ha dunque deciso di modificare il clima per aumentare la piovosità del plateau. Il piano, raccontato nel dettaglio dal South China Morning Post, è ambizioso seppur ancora in fase sperimentale: si tratta di installare sulle montagne un sistema di camere di combustione, capaci di generare 10 miliardi di metri cubi di pioggia l’anno – il 7% del fabbisogno idrico nazionale – su un’area di 1,6 milioni di chilometri quadrati.
Decine di migliaia di camere di combustione – spiegano – bruceranno carburante solido in grado di produrre particelle di ioduro d’argento, un composto con una struttura cristallina simile al ghiaccio utilizzato per ‘inseminare’ le nuvole. Le camere, posizionate ad alta quota, intercettano i monsoni che portano umidità dall’Asia Meridionale; quando i venti sferzano le montagne, producono correnti d’aria con spinta ascendente che trasportano le particelle emesse nell’atmosfera dalle camere, provocando pioggia e neve. Una sola camera e’ in grado di generare nuvole artificiali lunghe 5 chilometri.
“Sono oltre 500 le camere già posizionate sui pendii in Tibet e nel Xinjiang”, ha riferito al SCMP un ricercatore coinvolto nel progetto. “I dati che abbiamo collezionato mostrano risultati promettenti”. La ricerca per la modifica del clima si concentra da anni sulla tecnologia del “cloud seeding”, letteralmente “inseminazione delle nuvole”: una tecnica che consiste nell’iniettare all’interno delle nuvole mini razzi carichi di cristalli di sale, che appesantiscono il vapore acqueo delle nubi, aumentando cosi’ la probabilità di precipitazioni.
“Modificare il clima in Tibet è una innovazione cruciale per risolvere il problema della carenza d’acqua in Cina”, ha spiegato al quotidiano di Hong Kong Lei Fanpei, presidente del China Aerospace Science and Technology Corporation, il contractor statale che sta sviluppando il progetto, lo stesso a capo di numerosi altri progetti nazionali, tra cui l’esplorazione della Luna e la costruzione della stazione spaziale.
“Sarà un contributo importante – ha aggiunto – non solo allo sviluppo della Cina e alla prosperità del mondo, ma anche al benessere dell’intera razza umana”. Cina, Russia e Stati Uniti da anni investono sulla ricerca per la modificazione del clima con l’obiettivo di creare sistemi a scopo difensivo in grado di innescare artificialmente disastri naturali, quali inondazioni e tornado, in caso di guerra con Paesi nemici.
Non sono mancate le critiche: alcuni scienziati cinesi non hanno accolto con favore l’utilizzo dei combustori, giacche’ ritengono che inseminare le nuvole per mezzo di droni o aeroplani abbia un impatto minore sul clima. Altri sono scettici sulla possibilità che il mastodontico sistema di camere di combustione sia effettivamente in grado di generare grandi quantità di pioggia.
“Non è detto che le autorità di Pechino diano il via libera al progetto”, ha spiegato Ma Weiqiang, ricercatore presso l’istituto tibetano dell’Accademia delle Scienze. “Intercettare l’umidità nei cieli tibetani rischia di scatenare un effetto domino, riducendo la piovosità in altre province cinesi”, ha detto. A cura di Antonella Petris
MA SIETE CONVINTI CHE LE PIOGGIE E BOMBE D'ACQUA DI QUESTI GIORNI IN ITALIA OTT 2018 SIANO NATURALI ?
MA VI SIETE MAI CERCATI "HAARP" ARMA CLIMATICA DELL'ESERCITO AMERICANO ?
RICORDATE !INSEGNEREMO AGLI ITALIANIA VOTARE? BENE PRIMA LA GUERRA ECONOMICA MA SICCOME CI VOGLIAMO TIRARE FUORI ED AIUTARE IL POPOLO ITALIANO ADESSO CI FANNO LA GUERRA CLIMATICA COSI DOBBIAMO SPENDERE UN MUCCHIO DI MILIONI PER RIPARARE I DANNI MA TRANQUILLI NON FINIRA' QUA IL MACELLO CONTUNUIRA'.
3 maggio 2018 - 07:30

Allarme siccità in Cina, che necessitando di acqua, sta costruendo un sistema di pioggia artificiale su un’area tre volte la dimensione della Spagna: si tratta del più grande esperimento di “cloud seeding”(produzione di nuvole artificiali) della storia. Il progetto punta a riconvertire a uso civile una tecnologia militare all’avanguardia per aumentare le precipitazioni nell’altopiano del Tibet, la maggiore riserva asiatica di acqua dolce: è proprio l’altipiano infatti che alimenta alcuni dei maggiori fiumi d’Asia.
Tuttavia, nonostante la ricchezza dei suoi ghiacciai, il Tibet viene considerato una delle aree più aride del pianeta, in quanto riceve una media appena 10 centimetri di pioggia al giorno. La Cina ha dunque deciso di modificare il clima per aumentare la piovosità del plateau. Il piano, raccontato nel dettaglio dal South China Morning Post, è ambizioso seppur ancora in fase sperimentale: si tratta di installare sulle montagne un sistema di camere di combustione, capaci di generare 10 miliardi di metri cubi di pioggia l’anno – il 7% del fabbisogno idrico nazionale – su un’area di 1,6 milioni di chilometri quadrati.
Decine di migliaia di camere di combustione – spiegano – bruceranno carburante solido in grado di produrre particelle di ioduro d’argento, un composto con una struttura cristallina simile al ghiaccio utilizzato per ‘inseminare’ le nuvole. Le camere, posizionate ad alta quota, intercettano i monsoni che portano umidità dall’Asia Meridionale; quando i venti sferzano le montagne, producono correnti d’aria con spinta ascendente che trasportano le particelle emesse nell’atmosfera dalle camere, provocando pioggia e neve. Una sola camera e’ in grado di generare nuvole artificiali lunghe 5 chilometri.
“Sono oltre 500 le camere già posizionate sui pendii in Tibet e nel Xinjiang”, ha riferito al SCMP un ricercatore coinvolto nel progetto. “I dati che abbiamo collezionato mostrano risultati promettenti”. La ricerca per la modifica del clima si concentra da anni sulla tecnologia del “cloud seeding”, letteralmente “inseminazione delle nuvole”: una tecnica che consiste nell’iniettare all’interno delle nuvole mini razzi carichi di cristalli di sale, che appesantiscono il vapore acqueo delle nubi, aumentando cosi’ la probabilità di precipitazioni.
“Modificare il clima in Tibet è una innovazione cruciale per risolvere il problema della carenza d’acqua in Cina”, ha spiegato al quotidiano di Hong Kong Lei Fanpei, presidente del China Aerospace Science and Technology Corporation, il contractor statale che sta sviluppando il progetto, lo stesso a capo di numerosi altri progetti nazionali, tra cui l’esplorazione della Luna e la costruzione della stazione spaziale.
“Sarà un contributo importante – ha aggiunto – non solo allo sviluppo della Cina e alla prosperità del mondo, ma anche al benessere dell’intera razza umana”. Cina, Russia e Stati Uniti da anni investono sulla ricerca per la modificazione del clima con l’obiettivo di creare sistemi a scopo difensivo in grado di innescare artificialmente disastri naturali, quali inondazioni e tornado, in caso di guerra con Paesi nemici.
Non sono mancate le critiche: alcuni scienziati cinesi non hanno accolto con favore l’utilizzo dei combustori, giacche’ ritengono che inseminare le nuvole per mezzo di droni o aeroplani abbia un impatto minore sul clima. Altri sono scettici sulla possibilità che il mastodontico sistema di camere di combustione sia effettivamente in grado di generare grandi quantità di pioggia.
“Non è detto che le autorità di Pechino diano il via libera al progetto”, ha spiegato Ma Weiqiang, ricercatore presso l’istituto tibetano dell’Accademia delle Scienze. “Intercettare l’umidità nei cieli tibetani rischia di scatenare un effetto domino, riducendo la piovosità in altre province cinesi”, ha detto. A cura di Antonella Petris
MA SIETE CONVINTI CHE LE PIOGGIE E BOMBE D'ACQUA DI QUESTI GIORNI IN ITALIA OTT 2018 SIANO NATURALI ?
MA VI SIETE MAI CERCATI "HAARP" ARMA CLIMATICA DELL'ESERCITO AMERICANO ?
RICORDATE !INSEGNEREMO AGLI ITALIANIA VOTARE? BENE PRIMA LA GUERRA ECONOMICA MA SICCOME CI VOGLIAMO TIRARE FUORI ED AIUTARE IL POPOLO ITALIANO ADESSO CI FANNO LA GUERRA CLIMATICA COSI DOBBIAMO SPENDERE UN MUCCHIO DI MILIONI PER RIPARARE I DANNI MA TRANQUILLI NON FINIRA' QUA IL MACELLO CONTUNUIRA'.