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Allarme pensioni, rischiamo di non poterle pagare più. La mossa di Giorgetti.

Il piano del ministro: "Tagliare le tasse a chi fa figli". Pressing della Lega. Bitonci lancia l'ipotesi di una detrazione da 10.000 euro l'anno senza limiti di reddito.​

20 Aprile 2023 09:43



Meno tasse per chi fa figli. Il governo punta anche sull’incentivo del fisco per aggredire il problema del calo delle nascite. Un impegno su cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è subito attivato con una proposta che potrebbe arrivare a breve. Il piano del titolare del Tesoro, secondo quanto anticipato dal Foglio, consiste in un bonus famiglie sul modello del 110% pensato per i genitori con figli.
In sostanza, spiega il quotidiano, la proposta “che a nome dell’esecutivo il ministro formalizzerà nei prossimi giorni” è che “i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse”.

La proposta della Lega

A fornire qualche dettaglio è un altro esponente leghista, il sottosegretario alle Imprese Massimo Bitonci: ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico “non significa abbandonare l’assegno unico”, che il governo ha indicato nel Def di voler aumentare; ma “oltre a questo – aggiunge – si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico (ora 950 euro fino ai 21 anni) fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito”.

Problema coperture

Le misure per la natalità, come gli altri impegni presi dal governo, dalle pensioni ai rinnovi contrattuali, dovranno fare i conti con le risorse disponibili: al momento gli spazi in deficit previsti nel Def (3,4 miliardi quest’anno e 4,5 il prossimo) sono già destinati al taglio del cuneo fiscale; per il resto occorrerà attendere la Nota di aggiornamento al Def in autunno. L’emergenza nascite è al centro del dibattito da giorni, soprattutto dopo che l’Istat ha certificato una natalità al minimo storico, con meno di 7 neonati e oltre 12 decessi ogni 1.000 abitanti.

Il vero allarme è sulle pensioni

Al di là delle eventuali bandiere ideologiche o delle intemerate sulla “sostituzione etnica”, il problema del calo demografico ha un risvolto estremamente pratico, e riguarda in primis il sistema previdenziale. Perché se non nascono bambini oggi, tra vent’anni non ci saranno nuovi lavoratori, e se non ci sono nuovi lavoratori che versano contributi il sistema previdenziale italiano non reggerà. Che è poi ciò che lo stesso governo ha messo nero su bianco nel Def riguardo la questione immigrati.
Lo stesso presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, evidenzia da tempo le previsioni elaborate dall’Istituto di previdenza. Oggi ci sono 23 milioni di lavoratori e 16,5 milioni di pensionati. Il rapporto è di 1,4 e, secondo i demografi dell’Inps, è destinato a scendere a 1,3 tra dieci anni e a 1 entro il 2050. Significa che ogni lavoratore con i suoi contributi dovrà pagare una pensione intera. Un sistema che non può reggere. E’ necessario che le nascite salgano dalle meno di 400 mila all’anno attuali ad almeno 500-600 mila. Solo in questo modo il rapporto tra lavoratori e pensionati tra vent’anni risalirebbe a 1,5 e renderebbe il sistema sostenibile. Di qui la proposta leghista: niente tasse, o quasi, per chi ha almeno due figli.


MA NON DICEVANO CHE GLI IMIGRATI CI PAGAVANO LORO LE PENSIONI LAVORANDO- IO AL LAVORO NON NE HO VISTI MAI .

INTANTO NASCONO VIGNETTE


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La teoria del complotto del piano Kalergi è la credenza che esista un piano (chiamato piano Kalergi) d'incentivazione dell'immigrazione africana e asiatica verso l'Europa al fine di rimpiazzarne le popolazioni. Questo piano, tornato alla ribalta nelle ultime ore dopo le considerazioni e le posizioni assunte dal ministro di Fratelli d’Italia, Lollobrigida prende il nome dal filosofo austriaco Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi (1894-1972), paneuropeista storico, cui viene attribuita la paternità del tale piano.
La teoria, naturalmente, ha raccolto e raccoglier ancora ora credito soprattutto in ambienti di estrema destra (nazionalisti, sovranisti e separatisti). In Italia il tema ha ripreso linnfa e voce nella galassia politica di destra fin dal 2015, inizialmente su un pamphlet di Matteo Simonetti per poi declinarsi nelle politiche della Lega Nord per voce del suo leader Matteo Salvini. Anche in Austria, più recentemente, la suggestione anti-Kalergi ha trovato terreno fertile negli ambienti di destra: uno degli esponenti più in vista del Partito della Libertà, Heinz-Christian Strache, all'epoca vicecancelliere (dimessosi nel maggio 2019 per un affare di corruzione) auspicava un programma di rilancio della natalità nel Paese ispirato ad analoghe politiche ungheresi di Viktor Orbán, definito come «il paladino dei popoli europei decisi a preservare in eterno le loro tradizioni e la loro civiltà e che non si arrendono alla prospettiva di essere rimpiazzati dagli africani e dai musulmani». In Francia, altresì, l'argomento fu usato per conquistare lo spazio politico di estrema destra da parte dei candidati sfidanti di Emmanuel Macron in occasione delle elezioni presidenziali del 2022.
 

Vittorio Feltri, l'affondo: ci sostituiscono e non possiamo dirlo

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Vittorio Feltri 20 aprile 2023
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Vittorio Feltri, l'affondo: ci sostituiscono e non possiamo dirlo







Vittorio Feltri, l'affondo: ci sostituiscono e non possiamo dirlo
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Francesco Lollobrigida è stato travolto dalle polemiche della sinistra becera e conformista perché ha detto con parole semplici la pura verità. Questa: a forza di incentivare l’immigrazione di massa l’Italia rischia la sostituzione etnica. Il pericolo è sotto gli occhi di tutti e se ne rendono conto i cittadini, quasi tutti quelli che non hanno le fette di salame sugli occhi. I critici più aspri del ministro dicono una scemenza, e cioè che l’espressione “sostituzione etnica” è di tipo nazista e va censurata, non bisogna usarla per evitare di evocare la politica di Hitler e dei suoi sodali. Siamo al paradosso: ancora una volta invece di esaminare i concetti che esprimono le parole i progressisti del menga fanno la guerra al vocabolario e lo vogliono modificare a loro piacimento. Infatti la terminologia di cui sopra esprime un pericolo in atto, visto che il nostro Paese pullula di stranieri, soprattutto africani, che vengono malamente accolti: una volta sbarcati in massa non abbiamo le possibilità materiali di ospitarli decentemente e li abbandoniamo a loro stessi, i quali si sparpagliano lungo la penisola e, non trovando lavoro, tirano a campare dedicandosi alla delinquenza.
Si dà il caso che siamo già pieni di disoccupati nostrani e ci illudiamo di offrire un posto agli ultimi arrivati. Si dice stoltamente che gli extracomunitari sono utili poiché compensano il fenomeno della denatalità, quando per incrementare la popolazione in calo non serve l’aiuto degli spermatozoi di tunisini e similari, bensì offrire ai connazionali le strutture necessarie cui affidare l’infanzia, mentre a Milano mancano 3700 posti negli asili nido, pertanto le mamme che lavorano non sanno dove mettere di giorno i bambini, quindi evitano di metterne al mondo più di uno. Non solo, le case che si possono permettere le coppie giovani nelle città sono piccole, dato che quelle grandi hanno prezzi inaccessibili. Di conseguenza gli sposi si concedono al massimo un bilocale (per quanto caro) dove più di un bimbo non ci sta. Le donne che hanno una occupazione già si sbattono per sopravvivere con un unico erede e non si può pretendere, stando le cose che abbiamo descritto, che mettano in piedi una famigliona quale la mia. Segnalo per pura curiosità che io ho avuto quattro fanciulli e siccome non mi bastavano ne ho adottato un quinto che peraltro se non è il migliore poco ci manca.


Ho dato mandato ai miei legali: la furia di Lollobrigida, chi trascina in tribunale

"Ho dato mandato ai miei legali": la furia di Lollobrigida, chi trascina in tribunale



Erano altri tempi, possedevo una cascina con annesso prato, mia moglie era casalinga e non avevo problemi. Oggiper avere una prole in grado di mantenere un equilibrio demografico non occorre incentivare l’importazione di neri, ma mettere in condizione i connazionali di allevare più di un erede. Non è vero che gli italiani hanno disimparatoa procreare, sono obbligati all’astinenza per mancanza di mezzi idonei a tirare avanti un nucleo numeroso, giacché la pubblica amministrazione non provvede a costruire delle scuole materne e non pensa all’edilizia popolare, costringendo la gente a confidare negli anticoncezionali o a evitare di scopare che è pure meglio, visto che una sposa dopo qualche anno ti eccita come un ferro da stiro. Mi pare che Lollobrigida dopo aver centrato il problema ora debba darsi da fare per aiutare i coniugi a impegnarsi sotto le lenzuola offrendo loro ciò che serve alle famiglie del nostro tribolato tempo. Ai suoi censori un garbato invito a tenere la bocca chiusa.
 
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Cosmetici cancerogeni sequestrati dalla GdF a Verbania: si tratta di 270mila articoli, perché sono pericolosi

L’operazione “Dirty soap” della Guardia di Finanza, condotta tra Verbania, Cannobio e Varese, ha portato al sequestro di migliaia di prodotti contenenti Lilial​

Pubblicato il: 20-04-2023 23:58
https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2022/07/antonio-cardarelli.jpg?w=60&h=60&a=c

Antonio Cardarelli​


GIORNALISTA PROFESSIONISTA​


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La Guardia di Finanza ha sequestrato 270mila articoli di cosmetica e igiene per la salute che contenevano Lilial, una sostanza dichiarata nociva per la salute. Tre le persone nell’ambito dell’operazione, denominata “Dirty soap”, condotta tra Verbania e Cannobio, nella provincia di Verbano Cusio Ossola.
  • Sequestrati prodotti contenenti Lilial
  • L’indagine della Guardia di Finanza
  • Altri sequestri di cosmetici pericolosi in provincia di Varese

Sequestrati prodotti contenenti Lilial

L’operazione della Guardia di Finanza è partita dal sequestro di 157 confezioni di deodoranti, saponette, shampoo e bagnoschiuma in due punti vendita di Verbania e Cannobio.
All’interno di questi prodotti è stata trovata la presenza di Butylphenyl methylpropional, conosciuto anche come Lilial.
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Aifa ritira farmaci con ranitidina: rischio impurità cancerogene​

La ranitidina è usata per il trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e non solo

Si tratta di un composto chimico comunemente usato come profumo nei preparati cosmetici e nelle polveri per bucato, vietato con regolamento Ue dal primo marzo 2022 poiché rientrante nel novero delle sostanze catalogate come cancerogene e tossiche.

L’indagine della Guardia di Finanza

I due titolari dei punti vendita sono stati denunciati. Ma l’indagine della Guardia di Finanza è andata avanti per ricostruire la filiera di commercializzazione dei prodotti.
In questo modo le Fiamme Gialle sono arrivate a una società di commercio all’ingrosso di saponi e cosmetici con sede in provincia di Varese. Qui sono stati sequestrati altri 15.000 prodotti contenenti Lilial.

https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2023/04/cosmetici-verbania-finanza.jpgFonte foto: 123RF

Inoltre, il rappresentante legale della società è stato denunciato.

Altri sequestri di cosmetici pericolosi in provincia di Varese

Gli ulteriori accertamenti investigativi, coordinati dalla procura di Busto Arsizio, hanno poi consentito di individuare altre due società di stoccaggio e logistica della provincia di Varese che avevano nei rispettivi depositi 255.000 confezioni di shampoo, deodoranti, profumi e saponi contenenti la sostanza nociva.


GIA MA NON TI DICONO LA MARCA DEI PRODOTTI- UN DUBBIO TI VIENE E TERRORISMO PER FARTI STAR MALE ?
 

Forte scossa di terremoto a Catania di magnitudo tra 4.4: avvertita in tutta la Sicilia, gente in strada

Scossa di terremoto nella zona di Catania segnalato dall'Ingv: magnitudo di 4.4, la situazione

Pubblicato il: 21-04-2023 14:26 - Ultimo aggiornamento: 21-04-2023 14:45
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Simone Vazzana​

GIORNALISTA PROFESSIONISTA​



Cos’è un terremoto: come avviene e le aree a rischio in Italia

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Una scossa di terremoto è stata registrata dall’Ingv in provincia di Catania alle 14:06 di venerdì 21 aprile. L’evento è stato nettamente avvertito dalla popolazione. Secondo le prime stime dell’Ingv, il sisma avrebbe avuto una magnitudo di 4.4.

  • Scossa di terremoto a Catania: magnitudo 4.4
  • Gente in strada, evacuati i centri commerciali
  • Il terremoto al largo di Messina

Scossa di terremoto a Catania: magnitudo 4.4

L’epicentro del terremoto registrato a Catania è al largo della costa, a una profondità di 17 chilometri.
La scossa è stata distintamente sentita a:


  • Acireale (9 chilometri dall’epicentro);
  • Catania (10 chilometri);
  • Siracusa (54 chilometri);
  • Reggio Calabria (75 chilometri);
  • Ragusa (79 chilometri);
  • Messina (80 chilometri);
  • Modica (84 chilometri);
  • Vittoria (87 chilometri);
  • Gela (98 chilometri);
  • Caltanissetta (100 chilometri).

https://wips.plug.it/cips/notizie.V.../2023/04/terremoto-catania-21-aprile.jpgFonte foto: 123RF

Gente in strada, evacuati i centri commerciali

Secondo quanto riportato da ‘Catania Today’, nella città etnea diverse persone si sarebbero riversate in strada dopo la scossa.
Alcuni centri commerciali sarebbero addirittura stati evacuati per precauzione.

Il terremoto al largo di Messina

L’ultimo terremoto oltre la magnitudo 3.0 riguardante la Sicilia è stato registrato al largo di Messina lunedì 17 aprile (proprio con magnitudo 3.0).
In quell’occasione l’epicentro è stato al largo di Milazzo, a una profondità di 12 chilometri.
La scossa era stata avvertita a Messina, Reggio Calabria, Acireale e Catania.


DUBBIO CONOSCETE "HAARP"? BENE E UN ARMA MILITARE AMERICANA USATA NEL VIETNAM PER CREARE SICCITA- ALLUVIONI E TERREMOTI-


GUARDA CASO ADESSO VIGLIONO FARE IL PONTE SULLO STRETTO- UN CASO ?


POI IN ITALIA VI SONO 120 BASI NATO SPARSE IN TUTTA ITALIA MA GUARDA CASO DOVE CI SONO LE BASI NATO NON SUCCEDE MAI NULLA UN ALTRO CASO ?
POI CI COSTANO 70 MILIONI AL GIORNO-----ESATTO AL GIORNO----E LI PAGHI PURE TU.




CONTROLLA
 
CI RISIAMO SIETE PRONTI CI VOGLIONO FARE ALTRI *VAC*CINI ....
Sembra che la febbre Dengue stia diventando una vera epidemia. In Argentina, la malattia virale conta circa 41mila casi e ha già causato 39 morti. Secondo Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, la malattia si sta diffondendo anche in Europa. L’allarme arriva dal sud della Francia, ma anche dall’Inghilterra e da alcuni casi registrati in Italia.
  • L'allarme dell'infettivologo Bassetti
  • Cosa è la Dengue e come si trasmette
  • I casi di contagio in Argentina e in Francia

L’allarme dell’infettivologo Bassetti

In Sud America “la Dengue fa paura”. A dirlo è l’infettivologo Matteo Bassetti. Sentito dal quotidiano ‘Il Fatto Quotidiano’, Bassetti ha spiegato che la malattia si sta diffondendo anche in Europa.
In particolare, l’esperto ha detto che si assiste a “casi autoctoni” nel sud della Francia. La corsa della Dengue nel vecchio continente potrebbe essere legata alla “globalizzazione e al surriscaldamento del pianeta”, ha precisato Bassetti.


https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2023/04/epidemia-dengue-anche-in-europa.jpgFonte foto: ANSAUn ospedale da campo installato in Bolivia a febbraio 2023 a causa dell’aumento di casi da Dengue

In Europa si registrano casi anche in Inghilterra. Senza considerare, poi, i recenti contagi individuati nell’ospedale San Donato di Arezzo.

Cosa è la Dengue e come si trasmette

La febbre Dengue è una malattia virale diffusa tramite le punture delle zanzare. Più in particolare, sono le zanzare della febbre gialla (Aedes aegypti) e le zanzare tigre (Aedes albopictus) a trasmettere la malattia.
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Un altro caso di febbre Dengue in Italia mette in allarme le autorità sanitarie: disinfestato un intero quartiere di Vimercate. Le regole da seguire
Il processo di trasmissione avviene tramite la puntura, ma non propriamente a causa di questa. La Dengue, infatti, si trasmette perché le zanzare hanno già punto una persona malata.
L’esposizione all’infezione potrebbe avere conseguenze gravi se non trattata adeguatamente. Lo dimostrano i morti registrati in Argentina.

I casi di contagio in Argentina e in Francia

Nel 2023 i numeri dei contagi sono aumentati in modo significativo. In Argentina, in particolar modo, si contano oltre 41mila casi e ben 39 decessi.
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Allarme per i casi di febbre dengue rilevati in tre città italiane, dove è stata disposta la disinfestazione delle aree in cui vivono i positivi
Ma la diffusione della malattia preoccupa anche l’Europa. Nel 2022, infatti, nel sud della Francia si è sviluppato un focolaio di circa 30 casi.
Uno dei contagi particolarmente attenzionati è quello che riguarda una donna francese trapiantata nel Regno Unito. La 44enne era stata in Francia, a Nizza, per una visita ad alcuni parenti.
È lì che avrebbe contratto il virus. Al suo ritorno nel Regno Unito, infatti, sono comparsi i primi sintomi. La donna manifestava febbre da circa tre giorni e accusava mal di testa e dolori muscolari.
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Questi sono alcuni dei sintomi provocato dalla Dengue a cui si aggiungono, a distanza di circa 3 o 4 giorni dalla febbre, anche irritazione della pelle, nausea e vomito.

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PERO E"CARINO" €€€€€


Fonte foto: ANSA

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