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Francia, attacco di matrice islamica. Un morto, 2 feriti. Uomo decapitato
Scritte in arabo su una testa decapitata. Aperte bombole del gas per causare l'esplosione. Fermate diverse persone. L'Isis alle porte di casa: sostieni il reportage
Luca Romano - Ven, 26/06/2015 - 14:41
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È di un morto e due feriti il bilancio definitivo di un attentato messo a segno questa mattina a Saint-Quentin-Fallavier (nord dell'Isère, sud est della Francia), non lontano da Lione.
Lo ha confermato il presidente della Repubblica, François Hollande, che ha parlato in conferenza stampa prima di abbandonare Bruxelles, dove si trovava per un summit europeo.
Uno o due uomini hanno fatto irruzione in un impianto di gas industriale, la Air Products, sfondando un cancello con un'automobile e poi provocando un'esplosione all'interno della struttura.
Poco dopo all’interno del complesso industriale è stato ritrovato un corpo decapitato vicino l’impianto. La testa mozzata, trovata infilzata sulla recinzione dello stabilimento, è ricoperta di scritte in arabo. Non è al momento chiaro se l'uomo sia stato ucciso sul posto o il cadavere trasportato, dopo essere stato ammazzato altrove.
A fermare il terrorista è stato un pompiere. "Il suo sangue freddo ha permesso l'arresto del criminale".
Un uomo in manette
Una persona è stata fermata dalla gendarmeria: è sospettato di essere l'autore dell'attentato. Trentacinquenne, era già noto ai servizi anti-terrorismo. Per un periodo - dal 2006 al 2008 - era stato sotto sorveglianza, ma non avrebbe precedenti penali.
Dopo essersi rifiutato di fornire le sue generalità agli uomini delle forze dell'ordine, si è fatto identificare. Si tratta di Yacine Salhi. Secondo le prime informazioni sarebbe sposato e con tre figli, originario di Pontarlier e residente a Saint Priest. Avrebbe avuto in passato legami con ambienti dell'islam salafita.
L'aggressore avrebbe detto di essere un uomo dell’Isis, mostrando un drappo con scritte in arabo. Su questo aspetto non c'è però al momento nessuna certezza. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha sottolineato che la bandiera deve ancora essere analizzata e tradotta e che altre persone, compreso l'autista dell'auto, sarebbero state fermate.
In una prima ricostruzione l'emittente BFM TV riferisce di un'auto con due individui a bordo che avrebbe forzato l'ingresso della fabbrica provocando delle esplosioni. Le forze di sicurezza starebbero cercando un uomo che questa mattina era passato molto volte davanti all'impianto. Le autorità hanno aperto un'indagine per terrorismo.
Riunione al vertice nel pomeriggio
Il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, si sta recando sul luogo dell’attentato, che si trova a 30 km da Lione. Con lui anche il ministro degli Esteri, LaurentFabius. Sul posto c’è già il prefetto del dipartimento d’Isere. "Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggere i suoi cittadini", ha detto il sindaco di Bordeaux, l'ex premier Alain Juppé.
Intanto il governo francese ha rafforzato la sicurezza in tutti i siti sensibili della regione di Lione, e in particolare nei tre comuni vicini al luogo dell’attentato, Valencie, Romans-sur-Isere e Montelimar dans la Drome. Questo pomeriggio, alle 15.00, una riunione del Consiglio della Difesa.
I dipendenti dell’impianto, in stato di choc, sono stati trasferiti in una palestra in un comune vicino.
Scritte in arabo su una testa decapitata. Aperte bombole del gas per causare l'esplosione. Fermate diverse persone. L'Isis alle porte di casa: sostieni il reportage
Luca Romano - Ven, 26/06/2015 - 14:41
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È di un morto e due feriti il bilancio definitivo di un attentato messo a segno questa mattina a Saint-Quentin-Fallavier (nord dell'Isère, sud est della Francia), non lontano da Lione.
Lo ha confermato il presidente della Repubblica, François Hollande, che ha parlato in conferenza stampa prima di abbandonare Bruxelles, dove si trovava per un summit europeo.
Uno o due uomini hanno fatto irruzione in un impianto di gas industriale, la Air Products, sfondando un cancello con un'automobile e poi provocando un'esplosione all'interno della struttura.
Poco dopo all’interno del complesso industriale è stato ritrovato un corpo decapitato vicino l’impianto. La testa mozzata, trovata infilzata sulla recinzione dello stabilimento, è ricoperta di scritte in arabo. Non è al momento chiaro se l'uomo sia stato ucciso sul posto o il cadavere trasportato, dopo essere stato ammazzato altrove.
A fermare il terrorista è stato un pompiere. "Il suo sangue freddo ha permesso l'arresto del criminale".
Un uomo in manette
Una persona è stata fermata dalla gendarmeria: è sospettato di essere l'autore dell'attentato. Trentacinquenne, era già noto ai servizi anti-terrorismo. Per un periodo - dal 2006 al 2008 - era stato sotto sorveglianza, ma non avrebbe precedenti penali.
Dopo essersi rifiutato di fornire le sue generalità agli uomini delle forze dell'ordine, si è fatto identificare. Si tratta di Yacine Salhi. Secondo le prime informazioni sarebbe sposato e con tre figli, originario di Pontarlier e residente a Saint Priest. Avrebbe avuto in passato legami con ambienti dell'islam salafita.
L'aggressore avrebbe detto di essere un uomo dell’Isis, mostrando un drappo con scritte in arabo. Su questo aspetto non c'è però al momento nessuna certezza. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha sottolineato che la bandiera deve ancora essere analizzata e tradotta e che altre persone, compreso l'autista dell'auto, sarebbero state fermate.
In una prima ricostruzione l'emittente BFM TV riferisce di un'auto con due individui a bordo che avrebbe forzato l'ingresso della fabbrica provocando delle esplosioni. Le forze di sicurezza starebbero cercando un uomo che questa mattina era passato molto volte davanti all'impianto. Le autorità hanno aperto un'indagine per terrorismo.
Riunione al vertice nel pomeriggio
Il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, si sta recando sul luogo dell’attentato, che si trova a 30 km da Lione. Con lui anche il ministro degli Esteri, LaurentFabius. Sul posto c’è già il prefetto del dipartimento d’Isere. "Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggere i suoi cittadini", ha detto il sindaco di Bordeaux, l'ex premier Alain Juppé.
Intanto il governo francese ha rafforzato la sicurezza in tutti i siti sensibili della regione di Lione, e in particolare nei tre comuni vicini al luogo dell’attentato, Valencie, Romans-sur-Isere e Montelimar dans la Drome. Questo pomeriggio, alle 15.00, una riunione del Consiglio della Difesa.
I dipendenti dell’impianto, in stato di choc, sono stati trasferiti in una palestra in un comune vicino.
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