Novità

BACIAMMO O PIEDE

Alien.

Advanced Premium Member
[h=1]Immigrati frustano italiano e lo costringono a baciargli i piedi[/h] 12 gennaio 2015 in home page, Immigrati, Invasione, Violenza




MACERATA – Avevano sequestrato, picchiato e frustato col guinzaglio del cane un maceratese di 47 anni. Sotto la minaccia di una stecca da biliardo lo avevano anche costretto a denudarsi, poi, come ultimo gesto umiliante, lo avevano obbligato a baciare la suola di una scarpa del capo del branco.

La banda di egiziani è stata rinviata a giudizio mentre il capo, Ahmed Adly Abdelaziz Abdel Moteleb, di 32 anni è stato condannato (in abbreviato) a otto anni di reclusione. Due connazionali di 21 e 24 anni – Selim Abdelfattah Mabrouk Gomaa Arafat e Ahmed El Gharib – sono stati rinviati a giudizio, così come la maceratese Maura Fermani, di 55 anni, che però non aveva partecipato al pestaggio restando in un’altra stanza dell’appartamento.Le accuse, a vario titolo, sono pesantissime: estorsione, sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate dalla crudeltà e dalle sevizie. I fatti risalgono al 6 settembre del 2013. Questa mattina il Gup Enrico Zampetti ha rinviato a giudizio anche un quarto egiziano Ashraf Emad Ali Ali, di 25 anni, accusato, insieme agli altri connazionali, di estorsione e spaccio. Da luglio del 2012 a novembre del 2013 avrebbero minacciato una straniera di consegnare loro 500 euro altrimenti le avrebbero deturpato il viso. L’avvocato Simone Matraxia, che difende Moteleb, ha annunciato il ricorso in Appello. Gli altri imputati sono difesi dagli avvocati Sante Monti, Giancarlo Giulianelli, Cristina Rieti ed Emanuela Branchesi.




TRANQUILLI E' SOLO UN ANTIPASTO...............BHE SE E' UN COMPAGNO SPERO CAMBI IDEA ....
 
[h=1]IMMIGRAZIONE: MA QUALI GUERRE? SAI CHI LI OBBLIGA A LASCIARE L’AFRICA? ECCO LA VERITA’ CHE GLI “UTILI IDIOTI” DELLA MASSONERIA MONDIALE NON TI RACCONTANO![/h] 17 giugno 2015 in Immigrati, Invasione
  • inShare

Ci fanno credere che scappano tutti dalla guerra,ma la realtà è un’altra!Ecco il vero motivo per cui molti profughi vengono in Italia.
Ci fanno credere che tutti i profughi vengono in Italia per scappare dalla guerra,ma la realtà è diversa.Una buona parte di loro emigra per un altro motivo.
Altro che scappare dalla guerra, molti profughi scappano dall’AUSTERITY che è stata imposta in tutto il nordafrica dal FMI!!Si avete capito bene….lo stesso FMI (Fondo Monetario Internazionale) che impone l’austerity nell’eurozona e quindi anche all’Italia…
La maggior parte dei profughi del Mali sono contadini che hanno perso la terra a causa delle Multinazionali e puntano all’Italia per ricominciare daccapo come agricoltori”
Vi rendete conto? Altro che scappare dalla guerra, questi scappano dall’AUSTERITY che è stata imposta in tutto il nordafrica dal Fondo Monetario Internazionale.
Dove possibile, le persone sono scappate di propria iniziativa, dove non possibile, le persone sono state gentilmente invitate ad andarsene grazie ai GENOCIDI.

L’Austerity in 30 anni ha distrutto di tutto in nord-africa, servizi pubblici (almeno per le etnie perdenti), sanità, scuola, piccole proprietà terriere, e ora questa gente viene in Europa alla ricerca di quella terra che è stata loro confiscata dalle Multinazionali.
Cosa pensate accadrà nei prossimi 15-20 anni in Italia e in tutta Europa?
Confischeranno tutte le terre padane e pugliesi e le destineranno a mega piantagioni OMG coltivate utilizzando manodopera schiava venuta qua dall’africa sperando di poter ottenere un pezzo di terra dove rifarsi una vita. Ed invece saranno servi di un padrone non noto: il Dio Mercato!
Non è un caso che le zone terremotate siano state massacrate di cartelle IMU come nessun’altra regione italiana. Chiedetevi come mai!
Guardiamo cosa accadde in 10 anni di NAFTA in MESSICO, li giace il nostro futuro:
1) MORTE DELLE PICCOLE AZIENDE A TUTTO VANTAGGIO DI POCHI GRANDI IMPRENDITORI

2) ESPLOSIONE DELLA DIPENDENZA ALIMENTARE MESSICANA DALLE IMPORTAZIONI (dato che numerosi piccolini sono morti)

3) CALO MEDIO DEL REDDITO DEI MESSICANI DEL 21%

Screenshot_81Agricoltori, associazioni di categoria, fossi in voi presterei massima attenzione a TTIP e altri accordi del genere. Essi avranno negativissimi risvolti anche per le aziende di fornitura per i piccoli agricoltori locali.
 
[h=1]Bergamo, Senegalese rapina e violenta una ragazza sul treno. Arrestato[/h] 23 gennaio 2015 in home page, Immigrati, Invasione, Violenza
  • inShare

[h=3]Clandestino con precedenti per reati sessuali tradito dall’Iphone che si era fatto consegnare dalla sua vittima, una 22enne di Bergamo: la polizia lo ha arrestato[/h]
Quando gli uomini della Squadra mobile di Bergamo lo hanno bloccato in stazione, mercoledì sera, nascosto nei pantaloni aveva uno dei coltelli da cucina che aveva puntato contro la sua vittima, una ragazza di 22 anni residente in città. Era il 12 dicembre, sul treno regionale per Milano Porta Garibaldi, ore 21. La ragazza era su un vagone vuoto. Modou Niang Ndir, 32 anni, senegalese clandestino con una sfilza di alias e con precedenti per violenza sessuale e per reati contro il patrimonio, le si siede accanto. E l’incubo ha inizio.

Modou Niang Ndir, 32 anni Intuite le intenzioni, la giovane fa per alzarsi, ma il nordafricano, un metro e 85, la blocca mostrandole uno zaino pieno di coltelli. Le mette le mani ovunque, la costringe a baciarlo. Lei piange, lo supplica di lasciarla andare, ma la tortura prosegue per 20 interminabili minuti, alla fine dei quali l’uomo si fa consegnare l’Iphone 6 che le ha visto nella borsa. Il giorno successivo, il 13 dicembre, la ventenne si presenta alla polizia per denunciare l’accaduto e la Procura di Monza, competente per territorio, dispone subito l’analisi del tabulato telefonico. Nello smartphone il senegalese aveva lasciato la Sim della ragazza. Si scopre così, da una telefonata fatta cinque minuti dopo la rapina, che lo ha venduto per 300 euro a un marocchino, regolare, di professione muratore e venditore ambulante al mercatino dell’usato di Cormano. Sentito dagli investigatori, spiega di aver conosciuto il senegalese proprio al mercatino, di non sapere indicare il suo nome, ma che in rubrica si era registrato i numeri dai quali lo aveva contattato in passato. Attraverso le utenze telefoniche, gli agenti risalgono a Ndir, nullafacente e con domicilio a Merate. Sia il marocchino sia la vittima lo riconoscono in una fotografia.

Mercoledì, alle 21, è stato rintracciato nella zona della stazione ferroviaria di Bergamo proprio mentre stava per prendere il treno. Controllato, aveva tra i pantaloni un coltello da cucina a lama liscia e una bomboletta al peperoncino non a norma di legge. A casa gli sono stati sequestrati altri cinque coltelli simili. Dopo le formalità di rito, considerati i gravi indizi di colpevolezza e la sussistenza del pericolo di fuga (in un’intercettazione diceva di voler partire per la Francia), il senegalese è stato fermato. La Procura di Bergamo ha disposto il trasferimento in carcere in attesa della convalida.
 
[h=1]Le due ragazze austriache arruolate nell’Isis vogliono tornare a casa. Vienna: “Arrangiatevi”[/h] 11 gennaio 2015 in home page, Islam, Terrorismo
  • inShare8

[h=3]Diciassette e 15 anni, Samra e Sabina erano scappate di casa ad aprile. Dopo aver sposato due miliziani ed essere rimaste incinte, ora vogliono tornare a casa, ma il governo austriaco dice no[/h]
Due ragazze austriache di 17 e 15 anni di origine kosovara, lo scorso mese di aprile sono scappate di casa per andare ad arruolarsi nelle file dell’Is, in Siria, spinte dalla voglia di cambiare stile di vita e unirsi alla lotta dei fondamentalisti islamici nel “nome di Allah”.


Due ragazzine lasciatesi irretire in un gioco più grande di loro, diventate le “ragazze immagine” per la jihad in Siria.
Ora, però, Samra Kesinovic e la sua amica Sabina Selimovic stanno cercando disperatamente di tornare nel loro Paese. Stando a quanto riferito dai media austriaci citati dal Daily Mail, infatti, le due adolescenti avrebbero contattato le loro famiglie chiedendo un aiuto per tornare a casa.


Scomparse da Vienna il 10 aprile scorso, avevano lasciato un biglietto ai genitori in cui chiedevano di non cercarle: “Serviremo Allah e moriremo per lui”. Arrivate nella città siriana di Raqqa, roccaforte dei jihadisti dello Stato islamico, avrebbero sposato combattenti ceceni e ora sarebbero entrambe incinte. Secondo fonti della sicurezza citate dal quotidiano austriaco Oesterreich, le due ragazze non avrebbero alcuna possibilità di tornare a casa dopo la notorietà internazionale conquistata con la pubblicazione delle loro fotografie su internet. Lo stesso portavoce del ministero dell’Interno di Vienna, Karl-Heinz Grundboeck, ha sottolineato che per certe persone “una volta partiti è quasi impossibile” tornare in Austria, l’hanno voluto loro.
Leggi anche — Greta e Vanessa ai pm di Roma: “sesso con i guerriglieri, ma non siamo state violentate”
Leggi anche — Le due ragazze austriache arruolate nell’Isis vogliono tornare a casa. Vienna: “Arrangiatevi”
 
[h=1]I rom “padroni” di Roma. Alla Stazione Termini: «Tu chiami i carabinieri? Io vengo a casa tua…»[/h] 4 febbraio 2014 in Comunicati, Cronaca, home page
  • inShare3











“Tu chiami carabinieri? io seguire ora te, io vedere dove stai! Io venire a casa tua! Io dare fuoco ala tua machina, io spaco facia ala tua dona e talio la tua gola!”. E nel sottofondo si sente la bambina che dice “tanto non mi potete fare niente, tanto non mi potete fare niente!”».



E la storia non è finita qui, perché da quello che narra la ragazza emergono altri fatti alquanto inquietanti. Il controllore dell’Atac di fronte alle rimostranze dei due allarga le braccia in segno di impotenza e lo stesso fanno alla Polfer. «La guardia – scrive ancora Laura – si limita a fare un cenno di assenso e dire “noi non possiamo fare nulla, potete provare con la polizia al piano di sopra”, ma tanto non gli possono fare niente. Mentre ci giriamo per tornare su, una delle tizie ci fa il classico gesto mimando un coltello che taglia la gola. A quel punto a me tremano le gambe e non riesco più a parlare, cercavo di convincere il mio compagno ad andare via e lui invece continua a salire.

Alla Polfer, raccontiamo tutto e si limitano a fare spallucce dicendo che hanno le mani legate e non possono fare nulla. Ci dicono che ne hanno arrestati una quindicina quel pomeriggio e che più di un collega è stato denunciato perché li ha mandati via in malo modo.

Dicono che molti poliziotti hanno richiesto il trasferimento perché a quanto pare, la tecnica della minaccia è diventata abbastanza comune, con risultati ottimi. Hanno perfino paura di andare lì e cacciarli fuori dalla stazione perché dicono che vengono minacciati. Io, cittadina romana, non mi sento più a casa mia. Siamo avviliti e delusi». Ecco gli effetti della “cura” Marino.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    venerdì 22 agosto 2025
    Bari
    77
    43
    54
    27
    51
    Cagliari
    22
    61
    76
    27
    13
    Firenze
    75
    82
    78
    15
    80
    Genova
    18
    28
    60
    37
    50
    Milano
    84
    06
    90
    36
    40
    Napoli
    47
    09
    53
    65
    14
    Palermo
    74
    29
    40
    50
    30
    Roma
    79
    05
    15
    08
    26
    Torino
    03
    02
    60
    27
    26
    Venezia
    59
    14
    32
    70
    36
    Nazionale
    48
    09
    04
    88
    52
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    07
    24
    42
    16
    03

Ultimi Messaggi

Indietro
Alto