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il 'bonus mobili' cioè la detrazione del 50% sugli arredi acquistati nell'ambito di una ristrutturazione, introdotto dal DL 63/2013, sarà esteso anche agli elettrodomestici da incasso. Lo prevede un emendamento approvato dalle commissioni Finanze e Industria del Senato. La settimana appena chiusa è stata densa di novità anche per la certificazione energetica degli edifici. È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento sull'accreditamento dei certificatori energetici, che definisce i requisiti richiesti e il percorso formativo da seguire per diventare certificatore. Il tema è di grande attualità anche perché la disciplina della certificazione energetica è oggetto di revisione, con il nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE) che ha sostituito l'Attestato di Certificazione Energetica (ACE).

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La detrazione del 50% sarà estesa agli elettrodomestici da incasso
Emendamento del Senato: accederanno al ‘bonus mobili’ anche gli elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+
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Cara Dandelion....credo di si anche per lavatrici...



28 giugno 2013

Bonus mobili: agevolazioni anche per gli elettrodomestici

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C’è da dire che ogni tanto una buona notizia fa piacere e non solo ai contribuenti, ma anche ai produttori del settore arredamento: anche gli elettrodomestici potranno beneficiare della detrazione al 50%.

Lo prevede un emendamento approvato dalle Commissioni Industria e Finanze del Senato. Dopo l’esame in Commissione è, comunque, possibile che la norma venga riformulata in aula, anche per chiarire una serie di dubbi emersi dalla prima stesura del Decreto Legge 63 del 4 giugno 2013, al centro del dibattito del Secondo Forum Federlegno Arredo, svoltosi a Milano il 13 giugno 2013.
La norma originaria parlava di “mobili” e aggiungeva che devono essere “finalizzati all'arredo”. La vecchia edizione dell'agevolazione, invece, menzionava “mobili, elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ (...) apparecchi televisivi e computer” (articolo 2, D.L. 5/2009).
Ora grazie all’emendamento, le regole sono meno stringenti e l’ambito oggettivo sembra includere anche tv, computer ed elettrodomestici.
In particolare, prevede l’estensione del bonus anche ai grandi elettrodomestici a libera installazione di classe non inferiore a A+ (e A per i forni) e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
In sostanza, se si ristruttura un appartamento, si può usufruire dell’incentivo anche per comprare un frigorifero o una lavatrice.

Il bonus mobilio - Il bonus del 50%, relativo all'acquisto del mobilio, introdotto dall'articolo 16, comma 2, del D.L. 63/2013, è entrato in vigore dal 6 giugno 2013. Si tratta, in sostanza, di un'agevolazione cumulabile con lo sconto principale della ristrutturazione che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2013.
Tale beneficio si esplica in una detrazione pari al 50% delle spese documentate per l'acquisto di mobili, fino a un esborso massimo di 10.000 euro, e va divisa in dieci rate annuali.
Lo sconto annuo dall'imposta lorda, quindi, può arrivare fino a 500 euro, con uno sconto massimo di 5.000 euro nel decennio.
Per ottenere il bonus sui mobili, il contribuente deve:
- beneficiare della detrazione del 50% sul recupero edilizio;
- e l'acquisto deve essere finalizzato all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Il periodo - L'agevolazione spetta in favore dei contribuenti persone fisiche che dal 6 giugno 2013 abbiano in corso interventi di recupero edilizio su singole unità immobiliari residenziali, per i quali è stata richiesta la detrazione del 50%.
Si ritiene, infatti che non necessariamente deve trattarsi di lavori iniziati da tale data, ma che è sufficiente che a tale data i lavori non siano ultimati. Potrebbe al massimo essere necessario che siano sostenute, da tale data, cioè pagate con bonifico, spese relative all'intervento edilizio.
Viceversa, se l'intervento è già stato ultimato al 6 giugno 2013, la detrazione per l'acquisto dei mobili non dovrebbe competere.
Per gli interventi edili che consentono l'applicazione della detrazione del 50%, l'Agenzia delle Entrate, con la Circolare 35/E, che si ritiene di confermare, ha escluso il beneficio nei casi in cui gli interventi di ristrutturazione riguardino parti comuni degli edifici, o la manutenzione ordinaria di singole unità immobiliari o, infine la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.

Procedura da seguire
- Per richiedere la detrazione fiscale per l'acquisto di mobili, è necessario seguire la procedura già prevista per la detrazione 50%, rimasta del resto sostanzialmente invariata rispetto a quanto richiesto per la detrazione 36%.
Non sarà necessario, quindi, inviare alcuna comunicazione preventiva al Centro Operativo di Pescara, ma basterà indicare gli estremi catastali dell'immobile in sede di dichiarazione dei redditi.
Fondamentale è poi conservare la documentazione fiscale relativa alle spese, quindi fatture e copie dei bonifici, correttamente eseguiti, indicando il codice fiscale di chi effettua la spesa, la partita iva o il codice fiscale della ditta beneficiaria del pagamento e la causale corretta.
Se gli interventi di ristrutturazione di cui è interessato l'immobile richiedono uno specifico titolo abilitativo, è necessario esserne in possesso, mentre per gli interventi di attività edilizia libera è sufficiente un'autocertificazione.


Autore: Redazione Fiscal Focus


 
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