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Bonus mobili svincolato da importo ristrutturazione. Le novità
Salta il vincolo legato all'importo dei lavori effettuati, resta il tetto a 10mila euro. Detrazioni per le ristrutturazione edilizia, informazioni e novità
Pubblicato il 15/05/2014 in Tasse
E' la "decana" delle agevolazioni sulla casa. La detrazione per le ristrutturazioni edilizie (è stata introdotta dalla legge 449/1997) ma gode ancora di ottima salute e continua a essere largamente apprezzato dai contribuenti. Gli ultimi interventi legislativi hanno prima aumentato la percentuale di spesa detraibile dal 36 al 50% estendendo lo sconto fino a fine 2014 e includendo nel provvedimento anche mobili e arredi.
L'ultima novità introdotta, con il decreto sul Piano Casa approvato dal Senato (deve ora passare dalla Camera, entro il 27 maggio, per non decadere) riguarda proprio le detrazioni per l'acquisto di arredi per l'immobile ristrutturato.
Per il bonus mobili salta il vincolo legato all'importo dei lavori effettuati: sarà quindi possibile effettuare acquisti a prescindere dai soldi spesi per i lavori di ristrutturazione. A condizione però che l'importo della spesa non superi i 10.000 euro per immobile.
Oltre a regalare 14 punti percentuali in più di sconto fiscale in più, il governo Monti aveva anche raddoppiato il tetto di spesa ammesso alla detrazione, da 48mila a 96mila euro, triplicando la detrazione massima consentita: prima era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro, ora è il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro.
Allo scadere del periodo di "promozione", il 1° gennaio 2014 (salvo ulteriori proroghe), il bonus fiscale tornerà alla vecchia aliquota (36%) e al precedente tetto di spesa (48mila euro).
RISTRUTTURAZIONI
La detrazione rimane al 50%, con limite di spesa a 96mila euro, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2014. Nel 2015 la detrazione 50% si ridurrà al 40%, fino a ritornare detrazione 36% nel 2016 con limite di spesa a 48mila euro. Ciò significa che la metà delle spese sostenute fino a fine anno per gli interventi edilizi in casa (materiali, manodopera, progettazione ecc.) possono essere detratte dall'Irpef in 10 rate annuali. Si possono recuperare fino a 48mila euro (il 50% dei 96mila).
ARREDAMENTO
E' stato prorogato fino al 31 dicembre 2014 anche il bonus mobili o bonus arredi, la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di beni e grandi elettrodomestici di classe A e A+ per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Il bonus mobili è sì stato esteso a tutto il 2014, ma a condizione che essi siano destinati all'immobile da ristrutturare (cioè sono detraibili solo se rientrano in un intervento edilizio). Rimane fissato a 10.000 euro il tetto per il bonus mobili anche per gli acquisti del 2014 ma l'importo complessivo è svincolato dal valore della spesa dell'intervento di ristrutturazione.
LE REGOLE DEL BONUS
Che cos'è Uno sconto dall'Irpef pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione:
• importo max di spesa: € 96.000 (+ € 10.000 per l'acquisto di mobili),
• importo max di detrazione: € 48.000, cioè il 50% di 96.000 (+ 5.000 per i mobili).
Sui lavori e i materiali è inoltre prevista, di regola, l'aliquota Iva agevolata al 10%.
Beneficiari
L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
• proprietari o nudi proprietari
• titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
• locatari o comodatari
• soci di cooperative divise e indivise
• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
• soggetti che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
Attività
e spese
ammesse
Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento
conservativo, ristrutturazione edilizia. A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure:
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli
edifici
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
• porte blindate o rinforzate
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
• apposizione di saracinesche
• tapparelle metalliche con bloccaggi
• vetri antisfondamento
• casseforti a muro
• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
• impianti a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
• progettazione, consulenza, perizie
• esecuzione dei lavori
• acquisto dei materiali
• messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano
• imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni
e denuncia di inizio lavori)
• oneri di urbanizzazione
• acquisto di mobili destinati all'abitazione da ristrutturare.
Detrazioni
• 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31
dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità
immobiliare
• 40% delle spese che saranno sostenute ne ll’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
• 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016.
> Ecobonus e ristrutturazioni, come detrarre le spese. Istruzioni
ma non fatevi illusioni è SOLO UNA TRAPPOLA DI STATO PER FARTI TIRAR FUORI I SOLDI E POI CONTROLLARTI IL CC
(tutta roba per ricchi chi ha preso le 80 € non si può permettere la ristutturazione ne tanto meno acquistare nuovi mobili,vale a dire il povero sempre + povero ed il ricco sempre + ricco) Se hai un po di orgoglio Italiano ,restituisci le 80€ capiranno che anche gli umili hanno una dignità.
L'Italia ha già dimenticato?
Facciamo uno scambio con Monti con i 2 Marò?Due Uomini contro un non Umano.ottimo Affare.
Salta il vincolo legato all'importo dei lavori effettuati, resta il tetto a 10mila euro. Detrazioni per le ristrutturazione edilizia, informazioni e novità
Pubblicato il 15/05/2014 in Tasse
E' la "decana" delle agevolazioni sulla casa. La detrazione per le ristrutturazioni edilizie (è stata introdotta dalla legge 449/1997) ma gode ancora di ottima salute e continua a essere largamente apprezzato dai contribuenti. Gli ultimi interventi legislativi hanno prima aumentato la percentuale di spesa detraibile dal 36 al 50% estendendo lo sconto fino a fine 2014 e includendo nel provvedimento anche mobili e arredi.
L'ultima novità introdotta, con il decreto sul Piano Casa approvato dal Senato (deve ora passare dalla Camera, entro il 27 maggio, per non decadere) riguarda proprio le detrazioni per l'acquisto di arredi per l'immobile ristrutturato.
Per il bonus mobili salta il vincolo legato all'importo dei lavori effettuati: sarà quindi possibile effettuare acquisti a prescindere dai soldi spesi per i lavori di ristrutturazione. A condizione però che l'importo della spesa non superi i 10.000 euro per immobile.
Oltre a regalare 14 punti percentuali in più di sconto fiscale in più, il governo Monti aveva anche raddoppiato il tetto di spesa ammesso alla detrazione, da 48mila a 96mila euro, triplicando la detrazione massima consentita: prima era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro, ora è il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro.
Allo scadere del periodo di "promozione", il 1° gennaio 2014 (salvo ulteriori proroghe), il bonus fiscale tornerà alla vecchia aliquota (36%) e al precedente tetto di spesa (48mila euro).
RISTRUTTURAZIONI
La detrazione rimane al 50%, con limite di spesa a 96mila euro, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2014. Nel 2015 la detrazione 50% si ridurrà al 40%, fino a ritornare detrazione 36% nel 2016 con limite di spesa a 48mila euro. Ciò significa che la metà delle spese sostenute fino a fine anno per gli interventi edilizi in casa (materiali, manodopera, progettazione ecc.) possono essere detratte dall'Irpef in 10 rate annuali. Si possono recuperare fino a 48mila euro (il 50% dei 96mila).
ARREDAMENTO
E' stato prorogato fino al 31 dicembre 2014 anche il bonus mobili o bonus arredi, la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di beni e grandi elettrodomestici di classe A e A+ per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Il bonus mobili è sì stato esteso a tutto il 2014, ma a condizione che essi siano destinati all'immobile da ristrutturare (cioè sono detraibili solo se rientrano in un intervento edilizio). Rimane fissato a 10.000 euro il tetto per il bonus mobili anche per gli acquisti del 2014 ma l'importo complessivo è svincolato dal valore della spesa dell'intervento di ristrutturazione.
LE REGOLE DEL BONUS
Che cos'è Uno sconto dall'Irpef pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione:
• importo max di spesa: € 96.000 (+ € 10.000 per l'acquisto di mobili),
• importo max di detrazione: € 48.000, cioè il 50% di 96.000 (+ 5.000 per i mobili).
Sui lavori e i materiali è inoltre prevista, di regola, l'aliquota Iva agevolata al 10%.
Beneficiari
L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
• proprietari o nudi proprietari
• titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
• locatari o comodatari
• soci di cooperative divise e indivise
• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
• soggetti che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
Attività
e spese
ammesse
Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento
conservativo, ristrutturazione edilizia. A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure:
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli
edifici
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
• porte blindate o rinforzate
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
• apposizione di saracinesche
• tapparelle metalliche con bloccaggi
• vetri antisfondamento
• casseforti a muro
• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
• impianti a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
• progettazione, consulenza, perizie
• esecuzione dei lavori
• acquisto dei materiali
• messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano
• imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni
e denuncia di inizio lavori)
• oneri di urbanizzazione
• acquisto di mobili destinati all'abitazione da ristrutturare.
Detrazioni
• 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31
dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità
immobiliare
• 40% delle spese che saranno sostenute ne ll’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
• 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016.
> Ecobonus e ristrutturazioni, come detrarre le spese. Istruzioni
ma non fatevi illusioni è SOLO UNA TRAPPOLA DI STATO PER FARTI TIRAR FUORI I SOLDI E POI CONTROLLARTI IL CC
(tutta roba per ricchi chi ha preso le 80 € non si può permettere la ristutturazione ne tanto meno acquistare nuovi mobili,vale a dire il povero sempre + povero ed il ricco sempre + ricco) Se hai un po di orgoglio Italiano ,restituisci le 80€ capiranno che anche gli umili hanno una dignità.
L'Italia ha già dimenticato?
Facciamo uno scambio con Monti con i 2 Marò?Due Uomini contro un non Umano.ottimo Affare.
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