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CHI DA IL PERMESSO

Alien.

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Lo pensano in tanti, e qualcuno lo dice anche, l'unica strada per una vita sana e sicura è tornare alle origini. Mangiare cibi freschi e dire addio agli alimenti in scatola, conservati o surgelati. Non consumare niente già confezionato ma soltanto cibi freschi o cucinati al momento, in casa o da fonti molto sicure. Perché gli additivi alimentari - coloranti, conservanti, addensanti e dolcificanti - che vengono utilizzati per la conservazione o per il miglioramento degli alimenti, possono avere effetti collaterali sulla nostra salute.
Devono essere sempre indicati sulle etichette dei prodotti alimentari con la sigla E seguita da una cifra o con il loro nome per intero. Si trovano ovunque, l'Unione Europea ne consente l'uso di ben 300 tipi diversi, il problema è che alcuni sono potenzialmente pericolosi. Ecco una lista che vi aiuterà a riconoscerli, e preferibilmente, anche ad evitarli:

Coloranti, dall' E100 all' E180, utilizzati per rendere i cibi più invitanti, sono potenzialmente pericolosi per gli asmatici o gli allergici all’acido acetilsalicilico (aspirina) e agli antinfiammatori
Conservanti, da E200 a E285, utili per evitare la proliferazione di batteri, muffe e lieviti nei cibi, possono provocare sintomi come mal di testa, nausea e disturbi respiratori
Antiossidanti e acidificanti, da E300 a E385, servono per prolungare la conservazione, ma sono leggermente diuretici e sovraccaricano i reni.
Emulsionanti e addensanti, compresi tra E400 a E495, servono a dare consistenza ai cibi, ma spesso celano l’assenza di ingredienti freschi, nel prodotto
Esaltatori di sapidità, da E620 a E640, agiscono sul sapore dei cibi ma possono causare disturbi vari
Edulcoranti, da E950 a E967, E420, E421, E1510, sostituti dello zucchero che potrebbero - secondo recenti ricerche - avere effetti cancerogeni

Alla lunga tutti gli additivi sono tossici per l'organismo e possono dare un sacco di problemi: allergie e dermatiti, pruriti e problemi respiratori, intolleranze, nausee e macchie sulla pelle o più semplicemente mal di testa e debolezza fino ai più seri effetti cancerogeni.



TE LO DICO IO CHI DA IL PERMESSO ..........................................



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Ultima modifica:
I raggi X alla testa possono causare

danni e ritardo intellettuale




Una botta in testa può fare meno danni dei i raggi X. Così esordisce Nigel Hawkes nell'articolo pubblicato su Times Online.
Usati solitamente per diagnosticare l'entità dei danni causati da un urto alla testa, i raggi X finiscono per essere altrettanto dannosi, se non più, soprattutto nei bambini.

E' probabile che questa ricerca cambierà in modo significativo i metodi con cui si curano i bambini. Scienziati svedesi hanno scoperto che persino dosi basse di radiazioni possono alterarne lo sviluppo intellettuale. Le dosi in questione sono tipiche di quelle usate nelle radiografieUn team del Karolinska Institute di Stoccolma, assieme a colleghi di Harvard e di Atene, ha seguito più di 3.000 uomini che erano stati sottoposti a trattamenti per degli angiomi, uno sviluppo eccessivo dei vasi sanguigni nella pelle, che dà luogo a delle macchie color fragola.
Tali macchie si presentano spesso sulla pelle dei bambini e nell'80 per cento dei casi sono localizzati sulla testa e sul collo. Spariscono spontaneamente in alcuni anni ma a volte richiedono il trattamento con laser o chirurgia. Nel passato erano usati I raggi X a bassa intensità.

Il team coordinato da Per Hall ha esaminato il grado d'istruzione raggiunto da 3.094 uomini curati in questo modo fra 1930 e il 1959. Ha rilevato sul British Medical Journal che quanto maggiore era la quantità di radiazioni i ragazzi avessero ricevuto prima dell'età di 18 mesi, tanto più basso sarebbe stato successivamente il loro livello intellettuale.
Quelli che avevano ricevuto le dosi elevate avevano circa la metà delle probabilità di arrivare alla High School e totalizzavano punteggi più deludenti nelle prove di intelligenza quando a 18 anni arrivavano alla visita di leva.
Il trattamento alla parte anteriore della testa ha avuto effetti più grandi rispetto alla parte posteriore perché è nella parte anteriore del cervello che sono localizzate le zone più delicate.
I ricercatori precisano che i livelli di radiazione somministrati durante le radiografie sono simili a quelli per i quali si sono osservati i danni. In tal modo, anche se altre terapie hanno sostituito le radiazioni per il trattamento degli angiomi, ci possono ancora essere rischi per gli esami che utilizzano i raggi X per verificare se ci sono danni al cervello dopo un urto sulla testa.

L'esame con i raggi X non è normalmente raccomandato ma nella pratica clinica è dettato da ragioni legali e finanziarie. Il team di ricercatori invita comunque a valutare meglio rischi e benefici di questo tipo di esami.



Autore: Di Vito Palumbo
Fonte: Italiasalute.it
Link: Per ulteriori notizie consulta Italiasalute.it
 

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