Alien.
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Anziana ruba pane e carne per fame: condannata a due mesi di carcere
Nessuna clemenza per la donna di 80 anni, in evidente stato di povertà, che ha rubato generi alimentari in un supermercato di Genova. Per lei una condanna di due mesi e 20 giorni di carcere
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Genova – Due mesi e venti giorni di carcere per aver rubato generi alimentari del valore di 20 euro. La condanna, impietosa, è stata data a una vecchina di Genova di ottanta anni, vedova, ex segretaria d’azienda e in evidente stato di povertà.
La donna era stata sorpresa a rubare in un supermercato del centro pane, carne, biscotti e una bottiglia di limoncello: totale del furto 20 euro. L’anziana è stata quindi denunciata, processata e condannata, solito iter insomma, che in tanti casi, tra rinvii, appelli e legittimi impedimenti non sembra sempre funzionare in Italia.
Per lei, accusata di furto aggravato, il suo avvocato difensore in aula aveva invocato lo stato di necessità a causa di una evidente indigenza economica, ma non è servito a evitarle la condanna. Per il giudice infatti, quel furto, nonostante sia stato fatto per mangiare, andava punito.
20 euro, 2 mesi e 20 giorni, il 20 è un numero che torna spesso in questi tristissimi bilanci: polizia e carabinieri infatti annunciano che le denunce per furto di generi alimentari sono aumentate del 20% in un anno: effetto della crisi, effetto del costo della vita, effetto della disperazione.[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/ctrl-c.cc\/?7kNhCjpHzg9j7gVLGl8i5lch4k8H2H6H9JimCi8ghiMmtkdmSLtjqK9L0KJfjmai3iyhPMNI5KCi6H3l7IVmnhMMMfMLCL5JkmsG1I0HPITI8kSKqKNMVJpk7IvMnhMhmIWIIdu8g81H857Y80"}[/IMG2]
Articolo tramite: genovatoday.it
ed invece qua :?
[h=1]Rom accumula 26 anni di galera: "Ecco perché non si va in cella"[/h] [h=2][/h]
Dopo il caso della rom con 26 anni di carcere accumulati con piccoli reati ci si interroga sul sistema della giustizia italiana
Claudio Cartaldo - Mer, 28/03/2018 - 17:42
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Ventisei anni di carcere accumulati un reato dopo l'altro. Ogni volta che si diffonde la notizia di simili condanne, sorge immediata una domanda: ma come mai una rom, così dedita alle attività criminose, deve arrivare a collezionare due decadi di prigione prima di finirci davvero?
Il motivo, come immaginabile, risiede nelle pieghe della giustizia italiana. La nomade, infatti, usando diversi alias, è riuscita a mettere a segno furti in appartamento tra il 2001 e il 2017. Sedici anni di onorata carriera sempre ben lontana dalla cella. Mica male. "È una storia assurda - dice al Tempo l'avvocato Gianluca Nicolini - una cosa del genere non sarebbe possibile".
I ventisei anni accumulati come si spiegano? "Lei probabilmente ha commesso una serie di reati - spiega l'avvocato al quotidiano romano - poi all' inizio le hanno dato tre, quattro pene sospese, da un' altra parte è arrivato qualche ordine di esecuzione poi bloccato, poi i domiciliari, magari è scappata, ha poi commesso altri reati e si arriva a quelle cifre. Sono reati bagatellari, per i quali il giudice non manda in carcere". Ed è così che per tanti anni si può sfuggire al fresco della cella con il sole oscurato dalle grate di ferro delle finestre.
Il fatto è che, in sostanza, è praticamente impossibile evitare situazioni come quella della rom. "Non è una persona pericolosa - dice Nicolini - sono reati di lieve entità rispetto ad altri decisamente peggiori. Non esiste un modo per aggirare questo problema, perché dai domiciliari purtroppo si scappa. Ma in carcere non possono andare tutti, il sovraffollamento è una realtà. Per il furto d' appartamento non è nemmeno previsto l'ordine di esecuzione sospeso".
le leggi ci sono ma dipende da chi le applica ?
a si come dice :
Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano.
Giovanni Giolitti
Quindi gli italiani sono i nemici ?
Nessuna clemenza per la donna di 80 anni, in evidente stato di povertà, che ha rubato generi alimentari in un supermercato di Genova. Per lei una condanna di due mesi e 20 giorni di carcere
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Genova – Due mesi e venti giorni di carcere per aver rubato generi alimentari del valore di 20 euro. La condanna, impietosa, è stata data a una vecchina di Genova di ottanta anni, vedova, ex segretaria d’azienda e in evidente stato di povertà.
La donna era stata sorpresa a rubare in un supermercato del centro pane, carne, biscotti e una bottiglia di limoncello: totale del furto 20 euro. L’anziana è stata quindi denunciata, processata e condannata, solito iter insomma, che in tanti casi, tra rinvii, appelli e legittimi impedimenti non sembra sempre funzionare in Italia.
Per lei, accusata di furto aggravato, il suo avvocato difensore in aula aveva invocato lo stato di necessità a causa di una evidente indigenza economica, ma non è servito a evitarle la condanna. Per il giudice infatti, quel furto, nonostante sia stato fatto per mangiare, andava punito.
20 euro, 2 mesi e 20 giorni, il 20 è un numero che torna spesso in questi tristissimi bilanci: polizia e carabinieri infatti annunciano che le denunce per furto di generi alimentari sono aumentate del 20% in un anno: effetto della crisi, effetto del costo della vita, effetto della disperazione.[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/ctrl-c.cc\/?7kNhCjpHzg9j7gVLGl8i5lch4k8H2H6H9JimCi8ghiMmtkdmSLtjqK9L0KJfjmai3iyhPMNI5KCi6H3l7IVmnhMMMfMLCL5JkmsG1I0HPITI8kSKqKNMVJpk7IvMnhMhmIWIIdu8g81H857Y80"}[/IMG2]
Articolo tramite: genovatoday.it
ed invece qua :?
[h=1]Rom accumula 26 anni di galera: "Ecco perché non si va in cella"[/h] [h=2][/h]
Dopo il caso della rom con 26 anni di carcere accumulati con piccoli reati ci si interroga sul sistema della giustizia italiana
Claudio Cartaldo - Mer, 28/03/2018 - 17:42
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Ventisei anni di carcere accumulati un reato dopo l'altro. Ogni volta che si diffonde la notizia di simili condanne, sorge immediata una domanda: ma come mai una rom, così dedita alle attività criminose, deve arrivare a collezionare due decadi di prigione prima di finirci davvero?
Il motivo, come immaginabile, risiede nelle pieghe della giustizia italiana. La nomade, infatti, usando diversi alias, è riuscita a mettere a segno furti in appartamento tra il 2001 e il 2017. Sedici anni di onorata carriera sempre ben lontana dalla cella. Mica male. "È una storia assurda - dice al Tempo l'avvocato Gianluca Nicolini - una cosa del genere non sarebbe possibile".
I ventisei anni accumulati come si spiegano? "Lei probabilmente ha commesso una serie di reati - spiega l'avvocato al quotidiano romano - poi all' inizio le hanno dato tre, quattro pene sospese, da un' altra parte è arrivato qualche ordine di esecuzione poi bloccato, poi i domiciliari, magari è scappata, ha poi commesso altri reati e si arriva a quelle cifre. Sono reati bagatellari, per i quali il giudice non manda in carcere". Ed è così che per tanti anni si può sfuggire al fresco della cella con il sole oscurato dalle grate di ferro delle finestre.
Il fatto è che, in sostanza, è praticamente impossibile evitare situazioni come quella della rom. "Non è una persona pericolosa - dice Nicolini - sono reati di lieve entità rispetto ad altri decisamente peggiori. Non esiste un modo per aggirare questo problema, perché dai domiciliari purtroppo si scappa. Ma in carcere non possono andare tutti, il sovraffollamento è una realtà. Per il furto d' appartamento non è nemmeno previsto l'ordine di esecuzione sospeso".
le leggi ci sono ma dipende da chi le applica ?
a si come dice :
Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano.
Giovanni Giolitti
Quindi gli italiani sono i nemici ?
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