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Pagare un operaio 9 euro l’ora è troppo per l’ex ministro del Lavoro del Pd. Ma lui ne intasca 14mila al mese
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BY LA REDAZIONE | 25 GIUGNO 2019IN EVIDENZA
di Giuseppe Passaniti
Nell’europrogramma dei Cinquestelle è ormai nota l’introduzione del salario minimo per gli operai, fissato a 9 euro l’ora, legge già arrivata in Parlamento. Ciò significherebbe 1.073 euro in più l’anno per 2,9 milioni di lavoratori. Sindacati contrari alla proposta ma non solo.
“9 euro l’ora agli operai? Sono troppi”. Lo ha detto Cesare Damiano, Pd, ex-sindacalista ed ex-ministro del Lavoro, tre volte alla Camera dove ha intascato 14.000 Euro al mese e che, in un’intervista a Repubblica ha dichiarato: “La cifra dei 9 euro lordi orari di salario minimo che è la proposta dei 5stelle da dove nasce? E’ la stessa cifra fissata dalla Germania ma in quel caso rappresenta il 50% del salario medio tedesco. In Italia il salario medio, secondo dati Istat, è poco più di 11 euro. Quindi 9 euro sono 80% di questa cifra e costituirebbero, se applicato in modo indistinto, un aggravio calcolato nel 20% del costo del lavoro. Perciò potrebbe indurre le imprese a uscire dal sistema di contrattazione e a rifugiarsi comodamente nel salario minimo di legge. Non ci sarebbero le tutele né i diritti che oggi un salario contrattuale, anche più basso, garantisce. Mi riferisco a ferie, tredicesima, trattamento di fine rapporto, tutela per malattia, maternità, infortunio, permessi e festività retribuiti, scatti di anzianità, avanzamento professionale, previdenza e sanità complementari, premio di risultato e welfare aziendale”.
Argomenta tecnicamente, dunque, Damiano, l’uomo del Pd con 3 legislature alle spalle, con un assegno di fine mandato di circa 160.000 euro. Per quest’uomo che fa le pulci alla paga di un metalmeccanico, quindi operaio specializzato, per il quale – a suo dire – 1500 euro, lordi, al mese sono troppi.
Argomenterà anche tecnicamente, l’uomo della sinistra che tradisce gli ideali della sinistra, ma altrettanto tecnicamente gli andrebbe risposto che nella stessa Germania che lui porta a paragone, un parlamentare guadagna in media 9mila euro al mese, 5mila in meno di quelli da lui intascati nell’Italia che deve svalutare il lavoro di un operaio. Giammai quello di un deputato.
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E GLI OPERAI GLI FANNO SCHIFO , GLI OPERAI SONO ESSERI INFERIORI ?
Pagare un operaio 9 euro l’ora è troppo per l’ex ministro del Lavoro del Pd. Ma lui ne intasca 14mila al mese
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BY LA REDAZIONE | 25 GIUGNO 2019IN EVIDENZA
di Giuseppe Passaniti
Nell’europrogramma dei Cinquestelle è ormai nota l’introduzione del salario minimo per gli operai, fissato a 9 euro l’ora, legge già arrivata in Parlamento. Ciò significherebbe 1.073 euro in più l’anno per 2,9 milioni di lavoratori. Sindacati contrari alla proposta ma non solo.
“9 euro l’ora agli operai? Sono troppi”. Lo ha detto Cesare Damiano, Pd, ex-sindacalista ed ex-ministro del Lavoro, tre volte alla Camera dove ha intascato 14.000 Euro al mese e che, in un’intervista a Repubblica ha dichiarato: “La cifra dei 9 euro lordi orari di salario minimo che è la proposta dei 5stelle da dove nasce? E’ la stessa cifra fissata dalla Germania ma in quel caso rappresenta il 50% del salario medio tedesco. In Italia il salario medio, secondo dati Istat, è poco più di 11 euro. Quindi 9 euro sono 80% di questa cifra e costituirebbero, se applicato in modo indistinto, un aggravio calcolato nel 20% del costo del lavoro. Perciò potrebbe indurre le imprese a uscire dal sistema di contrattazione e a rifugiarsi comodamente nel salario minimo di legge. Non ci sarebbero le tutele né i diritti che oggi un salario contrattuale, anche più basso, garantisce. Mi riferisco a ferie, tredicesima, trattamento di fine rapporto, tutela per malattia, maternità, infortunio, permessi e festività retribuiti, scatti di anzianità, avanzamento professionale, previdenza e sanità complementari, premio di risultato e welfare aziendale”.
Argomenta tecnicamente, dunque, Damiano, l’uomo del Pd con 3 legislature alle spalle, con un assegno di fine mandato di circa 160.000 euro. Per quest’uomo che fa le pulci alla paga di un metalmeccanico, quindi operaio specializzato, per il quale – a suo dire – 1500 euro, lordi, al mese sono troppi.
Argomenterà anche tecnicamente, l’uomo della sinistra che tradisce gli ideali della sinistra, ma altrettanto tecnicamente gli andrebbe risposto che nella stessa Germania che lui porta a paragone, un parlamentare guadagna in media 9mila euro al mese, 5mila in meno di quelli da lui intascati nell’Italia che deve svalutare il lavoro di un operaio. Giammai quello di un deputato.
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E GLI OPERAI GLI FANNO SCHIFO , GLI OPERAI SONO ESSERI INFERIORI ?
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