https://michelangelobuonarrotietornato.com/author/michelangelobuonarrotiscultore/
Il dipinto del giorno che vi propongo oggi sicuramente è quello più celebre di fra’ Filippo Lippi ed è anche il più replicato e studiato dagli artisti a lui contemporanei e successivi.
E’ la Madonna col Bambino e due angeli in cui l’artista ritrasse l’amata Lucrezia Buti, giovane monaca amata dall’artista, con il capo acconciato con una complessa pettinatura arricchita dal velo e da una filza di perle.

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Abbigliata con un sontuoso abito in velluto, tiene le mani giunte in preghiera mentre il Figlio, sollevato da un angelo, protende le manine verso di lei.
Proprio l’angelo che sostiene il bambino sembra avesse le sembianze del figlio di Lucrezia e Filippo. Filippino, così fu chiamato il figlio, divenne poi eccellente e rinomato artista a sua volta.
Nel 1456, Filippo Lippi che aveva all’epoca una cinquantina d’anni e rivestiva l’incarico di
Cappellano presso il convento di Santa Margherita di Prato, era impegnato a realizzare la pala con
La Madonna che dà la cintola a San Tommaso.
Per raffigurare Santa Margherita, chiese alla Badessa se potesse dipingere il volto di una suora.
Scelse Lucrezia Buti, ventenne e con un viso angelico.

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Entrambi costretti a prendere i voti in tenera età più per questioni economiche delle misere famiglie che avevano alle spalle che per credo religioso, si innamorarono. Filippo escogitò un finto rapimento durante una processione e portò nella sua casa di Prato Lucrezia.
Pensate che Filippo Lippi fu costretto a farsi frate a soli otto anni, entrando nel convento del Carmine al fratello Giovanni e prese i voti nel 1421 come frate carmelitano. Se avesse potuto scegliere probabilmente non sarebbe mai divenuto frate e stessa cosa valse per Lucrezia, obbligata a farsi monaca.
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Non fu una scelta libera la sua di farsi frate ma dettata dalla miseria: era
l’unico modo di farlo sopravvivere e magari pure studiare in un contesto di miseria meno nera rispetto all’ambiente in cui viveva.
La questione destò non poco scandalo ma grazie all’intervento di
Cosimo il Vecchio che era particolarmente legato al pittore,
papa Pio II gli diede la dispensa dai voti ecclesiastici concedendogli la possibilità di sposarsi per regolarizzare la loro situazione considerata scandalosa per la società dell’epoca.
La coppia continuò a vivere assieme decidendo di non sposarsi.
MICHELANGELO BUONARROTI 3 SETTIMANE FA LASCIA UN COMMENTO
Il dipinto del giorno che vi propongo oggi sicuramente è quello più celebre di fra’ Filippo Lippi ed è anche il più replicato e studiato dagli artisti a lui contemporanei e successivi.
E’ la Madonna col Bambino e due angeli in cui l’artista ritrasse l’amata Lucrezia Buti, giovane monaca amata dall’artista, con il capo acconciato con una complessa pettinatura arricchita dal velo e da una filza di perle.

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Abbigliata con un sontuoso abito in velluto, tiene le mani giunte in preghiera mentre il Figlio, sollevato da un angelo, protende le manine verso di lei.
Proprio l’angelo che sostiene il bambino sembra avesse le sembianze del figlio di Lucrezia e Filippo. Filippino, così fu chiamato il figlio, divenne poi eccellente e rinomato artista a sua volta.
Nel 1456, Filippo Lippi che aveva all’epoca una cinquantina d’anni e rivestiva l’incarico di
Cappellano presso il convento di Santa Margherita di Prato, era impegnato a realizzare la pala con
La Madonna che dà la cintola a San Tommaso.
Per raffigurare Santa Margherita, chiese alla Badessa se potesse dipingere il volto di una suora.
Scelse Lucrezia Buti, ventenne e con un viso angelico.

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Entrambi costretti a prendere i voti in tenera età più per questioni economiche delle misere famiglie che avevano alle spalle che per credo religioso, si innamorarono. Filippo escogitò un finto rapimento durante una processione e portò nella sua casa di Prato Lucrezia.
Pensate che Filippo Lippi fu costretto a farsi frate a soli otto anni, entrando nel convento del Carmine al fratello Giovanni e prese i voti nel 1421 come frate carmelitano. Se avesse potuto scegliere probabilmente non sarebbe mai divenuto frate e stessa cosa valse per Lucrezia, obbligata a farsi monaca.
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Non fu una scelta libera la sua di farsi frate ma dettata dalla miseria: era
l’unico modo di farlo sopravvivere e magari pure studiare in un contesto di miseria meno nera rispetto all’ambiente in cui viveva.
La questione destò non poco scandalo ma grazie all’intervento di
Cosimo il Vecchio che era particolarmente legato al pittore,
papa Pio II gli diede la dispensa dai voti ecclesiastici concedendogli la possibilità di sposarsi per regolarizzare la loro situazione considerata scandalosa per la società dell’epoca.
La coppia continuò a vivere assieme decidendo di non sposarsi.

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Nel 1457 nacque il loro primo figlio Filippino seguito dalla secondo genita Alessandra. Filippino seguendo le orme del padre divenne un pittore particolarmente ambito dalle corti dell’epoca.
Lucrezia continuò ad essere la musa ispiratrice di Filippo Lippi per il resto della vita e l’opera più celebre che la ritrae è quella che da lungi è conservata nella Galleria degli Uffizi: la “Madonna col Bambino e Angeli”, realizzata attorno al 1465.
l.
