Quando si lavora con la statistica, nel nostro caso applicato al gioco del lotto, cosa conviene prendere in esame: I più frequenti, i più ritardi, i medi,...
Perché inizio a studiare le frequenze e costoro da quel momento non sono più frequenti
Studio i ritardi ma diventano talmente ritardi che perdi ogni speranza.
Studio i medii e costoro escono quando non li gioco e viceversa.
Ma insomma quale potrebbe essere una regola valida?
L'errore che in molti commettiamo,è quello di pensare che debba per forza esistere una regoletta più o meno facile (quindi magari solo la frequenza,oppure solo il ritardo etc.),e con quella partire armati di tutto punto a caccia della vincita perpetua! Ebbene,una REGOLA "meccanica" per vincere,sempre valida e certa
NON esiste! (vedi il fallimento sulla distanza dei cosiddetti "metodi",perchè notoriamente "statici" e spesso soprattutto privi di alcun fondamento scientifico.
Quello che invece esiste di certo è la CONOSCENZA,e soprattutto la nostra intelligenza,capace di sondare,studiare,imparare,catalogare etc;i pronostici migliori sono quelli che risultano da più aspetti
convergenti tra loro;la statistica che è uno strumento meraviglioso,può molto spesso fornirci tutta una serie di dati risultanti da studi di pregio su base scientifica;con essi infatti si ha la possibilità di "sondare" una formazione Lotto,e con pazienza e dedizione,ricavarne più aspetti che messi assieme ci danno un quadro preciso di quale sia il grado di maturità di una formazione;quando questo grado è molto elevato (perchè come detto i risultati delle nostre ricerche convergono),il pronostico diventa CREDIBILE,e destinato a dare l'esito cercato;tutto questo senza presunzione di "CERTEZZA" assoluta,che in ambito
aleatorio non può esistere,perchè sarebbe folle il solo pensarlo.
Quindi morale della favola,estrapolare un pronostico al Lotto,significa dedicare parecchio tempo alla ricerca statistica (e tra l'altro lo studio di "Frequenza" e "Ritardo" possono anche aiutare molto,a patto che non si ritengano le sole ed uniche variabili da prendere in considerazione!);solo da un "quadro" generale composto da diverse "misurazioni" si riesce a capire se un pronostico abbia buone,ottime o soltanto mediocri possibilità di sortire;quindi anche il PC,non è da intendersi come la "belva" in grado di sconfiggere il banco (infatti non ci è riuscito affatto!),ma piuttosto come rapido e fedele compagno di ricerche.
Per chi è appassionato di pronostici,il mio consiglio è quello di procurarsi dei libri di statistica,di autori ormai famosi (quali es. Gorgia,Samaritani,Tosco da Montalbano,Polis etc.) che ci hanno preceduto;chi lo fa,si renderà presto e facilmente conto del perchè magari certi pronostici che prima si sarebbero reputati ottimi,con la conoscenza più approfondita impostata su più aspetti, diventano invece soltanto mediocri.
Non c'è quindi una via "maestra" che dia la certezza di catturare un esito vincente in maniera "meccanica",ma esiste solo un paziente e soprattutto
qualificato lavoro di ricerca,basato sulla moderna statistica;le basi di studio sono a mio parere quelle dei maestri che ci hanno preceduto,poi è ovvio che ciascuno di noi può sia "edificare" su quelle basi,oppure può scegliere altre innovative strade,magari prendendo soltanto gli spunti iniziali dal passato,per poi crearsene di suoi,nuovi e personalizzati,magari anche più efficaci.
Alla fine di tutto,indipendentemente dalle nostre personali convinzioni,rimane sempre e soltanto il GIUDICE SUPREMO,ovvero l'URNA con il suo
spietato responso!
Solo l'urna infatti sarà in grado di decretare,senza SE e senza MA,se i nostri studi e le nostre ricerche saranno state impostate in modo fruttuoso.
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