Alexis Korner
Advanced Member
L’esagerato ritardo dell’estratto 53 sulla ruota nazionale fa sorgere tanti dubbi e perplessità.
Proviamo a ragionarci un poco sopra.
E’ arcinoto che un numero qualsiasi tra i novanta ha un ciclo teorico di sorteggio pari a 18 estrazioni su ruota determinata ed in questo lasso di tempo dovrebbe teoricamente sortire. Nella realtà per l’ altrettanto nota legge del terzo, nell’arco del ciclo teorico delle 18 estrazioni alcuni numeri tendono a ripetersi e altri rimarranno nell’urna e così accade nei cicli successivi.
Se partiamo dalla probabilità contraria che misura la probabilità di non uscita nel primo ciclo di 18 estrazione e nei due cicli successivi e poi calcoliamo la probabilità composta come qualcuno sul Web ha già fatto con l’equazione: 17/18 elevato a potenza 18, 36 e 54, i risultati saranno: 0,357 0,12 e 0,04 infatti 1-0,357 darà circa il 66%, 1-0,12 circa l’88% e 1-0,045 circa il 96% di probabilità d’uscita nei tre cicli considerati.
Applichiamo ora la medesima formula a 198 estrazioni di ritardo. Otterremo addirittura 99,9987% di probabilità d’uscita , infatti la probabilità contraria è di 0,0013.
Se l’ applichiamo alle 230 estrazioni di ritardo odierne è inutile anche fare il calcolo.... siamo a livelli di probabilità contraria cioè di probabilità di non uscita veramente infinitesimali.
Dov’è l’inghippo ? Come fa con questi valori il nostro famigerato 53 a rimanere ancora nell’urna ?
E’ vero che altri parametri evidenziati cortesemente anche da Mat e ribaditi mi pare anche da Mandrake su altre tipologie di ritardo (ritardo di posizione di primo grado, cioè ritardo relativo, ritardo di posizione di secondo grado, rapporto RS\RC ecc, ecc, ) davano allora , circa due mesi fa, risultati non eclatanti se rapportati agli altri due casi di bicentenari riscontrati in passato, ma a sto punto oramai una domanda sorge spontanea e bisogna porla. Cos’è che non quadra ?
Aggiungiamo che sulla Nazionale nel frattempo si sono aggiunti altri due centenari per un complessivo ritardo dei tre estratti pari a 444 estrazioni ( quattrocentoquarantaquattro ! )
Proviamo a ragionarci un poco sopra.
E’ arcinoto che un numero qualsiasi tra i novanta ha un ciclo teorico di sorteggio pari a 18 estrazioni su ruota determinata ed in questo lasso di tempo dovrebbe teoricamente sortire. Nella realtà per l’ altrettanto nota legge del terzo, nell’arco del ciclo teorico delle 18 estrazioni alcuni numeri tendono a ripetersi e altri rimarranno nell’urna e così accade nei cicli successivi.
Se partiamo dalla probabilità contraria che misura la probabilità di non uscita nel primo ciclo di 18 estrazione e nei due cicli successivi e poi calcoliamo la probabilità composta come qualcuno sul Web ha già fatto con l’equazione: 17/18 elevato a potenza 18, 36 e 54, i risultati saranno: 0,357 0,12 e 0,04 infatti 1-0,357 darà circa il 66%, 1-0,12 circa l’88% e 1-0,045 circa il 96% di probabilità d’uscita nei tre cicli considerati.
Applichiamo ora la medesima formula a 198 estrazioni di ritardo. Otterremo addirittura 99,9987% di probabilità d’uscita , infatti la probabilità contraria è di 0,0013.
Se l’ applichiamo alle 230 estrazioni di ritardo odierne è inutile anche fare il calcolo.... siamo a livelli di probabilità contraria cioè di probabilità di non uscita veramente infinitesimali.
Dov’è l’inghippo ? Come fa con questi valori il nostro famigerato 53 a rimanere ancora nell’urna ?
E’ vero che altri parametri evidenziati cortesemente anche da Mat e ribaditi mi pare anche da Mandrake su altre tipologie di ritardo (ritardo di posizione di primo grado, cioè ritardo relativo, ritardo di posizione di secondo grado, rapporto RS\RC ecc, ecc, ) davano allora , circa due mesi fa, risultati non eclatanti se rapportati agli altri due casi di bicentenari riscontrati in passato, ma a sto punto oramai una domanda sorge spontanea e bisogna porla. Cos’è che non quadra ?
Aggiungiamo che sulla Nazionale nel frattempo si sono aggiunti altri due centenari per un complessivo ritardo dei tre estratti pari a 444 estrazioni ( quattrocentoquarantaquattro ! )