Novità

E TU PAGA

Alien.

Advanced Premium Member
LA LEGGE FORNERO PER QUALCUNO NON VALE
[h=1]Pensioni, vitalizi ai parenti degli immigrati, anche se non lavorano né vivono in Italia[/h]
1444760601598.jpg--pensioni__vitalizi_ai_parenti_degli_immigrati__anche_se_non_lavorano_ne_vivono_in_italia.jpg



Per spiegare quanto sia assurdo questo Paese proviamo a raccontare una favola, con tanto di morale. Le protagoniste sono due donne, entrambe avanti con gli anni. La prima signora è nata in Italia, ha lavorato e pagato i contributi qui. Poi è andata in pensione e dopo qualche tempo si è trasferita all’estero. Per la precisione ad Hammamet, in Tunisia, dove la vita costa meno, e i bassi prezzi le consentono di sopravvivere più dignitosamente di quanto il suo risicato assegno mensile le permetterebbe di fare in Italia. Tra l’altro questa donna, quando deve farsi curare, si rivolge alla sanità tunisina, dunque non grava sulle casse pubbliche italiane. Eppure - notizia di pochi giorni fa - il presidente dell’Inps Tito Boeri, per raschiare il fondo del barile, vorrebbe tagliare la pensione della nostra nonnina, e di tanti altri nelle sue condizioni.

Poi c’è la seconda signora. Ha 65 anni, è nata ad Hammamet, non ha mai vissuto in Italia e non ha versato un euro di contributi nel nostro Paese. Un bel giorno ha deciso di trasferisi nella Penisola, e lo ha fatto regolarmente, perché suo figlio (a sua volta emigrato qui anni prima) ha fatto richiesta di ricongiungimento familiare. Bene, questa signora ha la possibilità di ricevere dallo Stato italiano una pensione di circa 450 euro al mese. Ed ecco la morale: l’italiana che vive all’estero viene mazziata. La straniera che si trasferisce in Italia viene gentilmente omaggiata di un assegno.

Come è possibile? Lo spiega il sito dell’Inps: grazie all’«assegno sociale», quello che una volta si chiamava «pensione sociale». Possono farne richiesta gli stranieri extracomunitari, lavoratori e non. Ne hanno diritto per loro stessi, ma soprattutto possono richiederlo per i loro parenti, e qui sta l’assurdità maggiore.

Nei fatti, un immigrato, per avere l’assegno, deve aver compiuto «65 anni e 3 mesi di età» e trovarsi in uno «stato di bisogno economico». Poi, gli basta avere un famigliare che sia titolare del «permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo» e abbia «residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale». Rispettate queste condizioni, il gioco è fatto: lo Stato gli elargirà una pensione di 448,51 euro mensili per 13 mensilità (cifra aggiornata a inizio 2015). Più o meno è l’importo di una pensione minima di un lavoratore italiano. Solo che lo straniero non ha lavorato né versato contributi qui.
Non solo: grazie alla Fornero, gli italiani ora vanno in pensione a 66 anni e 3 mesi. Gli stranieri, invece, possono ricevere i soldi un anno prima. Riepilogando: un immigrato, tramite il ricongiungimento, può far venire in Italia i suoi parenti (per esempio i suoi genitori). Costoro ottengono la residenza e in breve tempo possono avere la pensione sociale, anche se non hanno pagato un centesimo di contributi.

L’anno scorso, gli stranieri over 65 che hanno ricevuto l’assegno sociale sono stati 55.930, per una spesa totale di 327 milioni e 190 mila euro. Una cifra altissima, se si tiene conto che viene elargita a gente che non ha contribuito in alcun modo al benessere del nostro Paese. Una cifra vergognosa, se si pensa che molte delle persone beneficiarie dell’assegno sociale non risiedono nemmeno qui, bensì nei loro Paesi d’origine.

In teoria, la legge pone una condizione: chi riceve la pensione non può trascorre più di un mese fuori dall’Italia, pena la sospensione (e dopo un anno di assenza, dovrebbe scattare la revoca). Ma qui entrano in gioco le truffe vere e proprie. Le forze dell’ordine ne hanno smascherate una marea un po’ ovunque, dal Piemonte all’Emilia, dal Veneto al Friuli al Lazio. Funzionano tutte allo stesso modo: gli immigrati fanno il ricongiungimento famigliare, i parenti arrivano, richiedono la pensione sociale, la ottengono e poi se ne tornano a casa, dove campano con agiatezza, indisturbati. Un esempio concreto è quello raccontato da Cristina Scanu, giornalista de La Gabbia, su La7. A Montesilvano (Pescara), una donna ucraina è stata arrestata pochi mesi fa perché gestiva un giro di prostituzione parecchio redditizio. Costei - grazie al ricongiungimento famigliare - aveva fatto ottenere l’assegno sociale ai suoi genitori. Appena ricevuta la pensione, i due hanno fatto rientro in Ucraina e nessuno se n’è accorto. Perché l’Inps, semplicemente, non ha gli strumenti per controllare. Risultato: i genitori della donna hanno incassato - dal 2008 al 2015 - quasi 69mila euro dei contribuenti italiani. Non solo elargiamo soldi agli stranieri che potrebbero farsi mantenere dai loro Paesi, ma ci facciamo pure truffare. Gli italiani vengono esodati, gli immigrati mantenuti. Fine della favola.

di Francesco Borgonovo


 
[h=1]L'Italia fra 40 anni: un terzo dei cittadini sarà di origine straniera[/h]
1443464243817.jpg--l_italia_fra_40_anni__un_terzo_dei_cittadini_saranno_di_origine_straniera.jpg



Gli immigrati ci salveranno. Secondo un'analisi demografica e socio- economica, riportata dal L'Espresso, il sistema Italia, tra 40 anni, potrà essere sostenibile solo grazie all'apporto di stranieri, che saranno quasi un terzo della popolazione. Gli italiani sono un popolo in continuo invecchiamento e la natalità è troppo bassa (1,39 figli per donna). Per garantire il mantenimento della popolazione la natalità dovrebbe essere di 2 figli per donna, ma in Italia non è così da molto tempo, col risultato che, a fronte di un numero crescente di ultra sessantacinquenni, si ha una riduzione complessiva della popolazione.
Il futuro - Questo mette in crisi il sistema pensionistico, infatti se oggi abbiamo 3 lavoratori attivi per pensionato, senza l'apporto di stranieri nel futuro ne avremmo solo due, il che comprometterebbe la possibilità di avere un reddito sufficiente per i pensionati.Tra quarant'anni senza stranieri gli Italiani scenderebbero a 45 milioni, dagli attuali 61; ma con le migrazioni potremmo arrivare a 66, in modo che il nostro sistema economico rimanga sostenibile. da questa analisi la necessità di accogliere e inserire i migranti. Se ben integrati saranno nuovi cittadini che contribuiranno al buon funzionamento della macchina produttiva italiana. La Germania, che ha condizioni demografiche simili alle nostre lo ha capito e da anni ha avviato serie politiche di integrazione. In Italia questo non è stato fatto e l'integrazione risulta più difficile.
La situazione attuale - Già oggi i migranti che risiedono sul nostro territorio danno, in proporzione, il maggiore contributo alla natalità, rispetto agli autoctoni. Inoltre i lavoratori stranieri già contribuiscono alla sostenibilità del sistema pensionistico, sono generalmente impiegati nei lavori meno specializzati, più umili che non richiedono una scolarizzazione e con basse retribuzioni. Infatti gli Italiani preferiscono aspettare opportunità più adatte al loro profilo professionale o migrare a loro volta verso paesi come la Germania e l'Inghilterra che offrono lavori più qualificati e stipendi più alti. Dunque il processo sembra inevitabile e l'Italia per sopravvivere dovrà diventare un paese sempre più multietnico, così come tutto il continente europeo.
Demografia - Restano da risolvere alcuni problemi che possano favorire una sana integrazione e un aumento demografico, tali da non portarci all'estinzione come popolo e paese. Sono necessarie politiche serie per la famiglia, in particolare per i nuclei con più figli, strutture adeguate (nidi, asili, sgravi fiscali, ecc) che possano consentire alle donne di avere più figli senza in termini di sostenibilità economica e logistica.
Integrazione - L'altro nodo sono le politiche di integrazione, in particolare ad oggi nel nostro paese si fermano migranti con bassi tassi di scolarizzazione, pochissimi sono laureati (del resto anche il numero di laureati fra gli italiani è inferiore alla media europea). Si deve puntare a politiche che riescano ad assorbire gli stranieri come cittadini e che diano loro adeguate opportunità di istruzione.


 
Dentista gratis ai clandestini


Gli immigrati ci faranno ricchi e se non ricchi quanto meno ci aiuteranno a non diventare poveri. Questa è l' ultima tesi degli economisti da salotto, quelli per intenderci che passano da un talk show alla prima pagina dei quotidiani di tendenza senza averne mai azzeccata una. La teoria può essere sintetizzata così: essendo la popolazione della cara e vecchia Europa sempre più anziana, abbiamo bisogno di braccia forti che lavorino per noi e che contribuiscano con il loro lavoro a mantenere il nostro welfare, ossia le nostre pensioni e il nostro sistema sanitario. In base a questo postulato da qui al 2030 i Paesi occidentali dovrebbero aprire le frontiere ad almeno 45 milioni di stranieri, quindici milioni dei quali destinati a "rimpolpare" il sistema economico dell' Italia, il Paese dove si fanno meno figli e si vive più a lungo. (...)
 
Ultima modifica:

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    sabato 23 agosto 2025
    Bari
    67
    05
    41
    45
    12
    Cagliari
    29
    78
    54
    88
    28
    Firenze
    57
    58
    15
    45
    44
    Genova
    53
    33
    89
    34
    77
    Milano
    09
    31
    36
    03
    21
    Napoli
    82
    35
    45
    06
    65
    Palermo
    25
    40
    82
    48
    62
    Roma
    21
    24
    74
    52
    09
    Torino
    28
    78
    50
    90
    84
    Venezia
    38
    87
    03
    25
    41
    Nazionale
    56
    09
    42
    57
    33
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    41
    44
    04
    07
    21

Ultimi Messaggi

Indietro
Alto