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E.U.R.O.P.A


in data 7/4/2010, Farage ebbe il discorso in parlamento europeo, a distanza di un mese il 6/5/2010 ebbe l incidente aero,
che strana coicindenza,
 
Crisi Grecia, 6.500 dipendenti statali saranno licenziati

In tutto saranno 15.000, per ora 8.500 sono stati licenziati e altri 6.500 stanno per seguirli. Lo riporta l’ANSA:

“Sono complessivamente circa 15.000 i dipendenti pubblici greci che dovrebbero essere licenziati entro la fine del 2014, di cui 8.500 già eseguiti dallo scorso anno. Lo rivela il sito GreekReporter, citando il protocollo d’intesa firmato tra il governo greco e la troika dei creditori internazionali. Secondo le indicazioni di stampa, i restanti 6.500 licenziamenti devono essere attuati entro i prossimi sei mesi.”

I prestiti verranno erogati alla Grecia soltanto se lo stato procederà con i tagli che sono stati pattuiti:

“Il ministro della Riforma Amministrativa, Kyriakos Mitsotakis, ha da parte sua rimarcato l’importanza degli impegni del memorandum relativo alla riforma del settore pubblico, ritenuti una “questione spinosa”, ma anche un “prerequisito” per l’erogazione delle quote rimanenti di prestito di salvataggio della Grecia. L’anno scorso sono stati effettuati 3.600 licenziamenti nel settore pubblico, mentre altri 5.000 sono stati attuati durante il primo semestre del 2014.”

Non tutti sanno che “da oltre otto mesi sono accampate davanti all’entrata del Ministero dell’Economia, ad Atene. 595 donne, lavoratrici delle pulizie dipendenti a contratto del dicastero delle finanze, licenziate in blocco per far spazio ai tagli del personale nella pubblica amministrazione. Dormono in tenda, una affianco all’altra, per reclamare il diritto a essere reintegrate nel loro ruolo di addette alle pulizie del tesoro greco. 250 notti passate all’addiaccio in corso della Vittoria, vicino piazza Sintagma, al centro di Atene, per contestare il licenziamento.”

E questa e l europa della prosperita ,del benessere del popolo,, molti ancora nn sanno cosa ce dietro l europa.
 
Per fronteggiare questa crisi la Grecia deve tagliare la spesa pubblica. Ad esempio il governo greco ha approvato un taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici del 30%; un congelamento delle pensioni ed immediato innalzamento dell’età pensionabile di due anni; aumento dell’IVA e delle accise su alcol, benzina e sigarette; nuove tasse sugli immobili; riduzione delle ferie dei dipendenti pubblici del 35%; altre misure per tagliare le spese in educazione, sanità etc. sono previste. Tutto ciò sta provocando dei forti scontri sociali all’interno del Paese che deve decidere come ripartire i costi della crisi.

Deficit fiscale: è la differenza tra quanto un governo incassa (le tasse) e quanto spende (educazione, sanità, pensioni, stipendi, interessi sul debito etc.) in un dato anno. Se in un anno il governo spende più di quanto incassa (al netto della spesa per interessi) fa aumentare il debito pubblico.

Debito pubblico: è l'ammontare dei debiti che lo Stato accumula nel corso degli anni.

PIL: Prodotto Interno Lordo. E' tutta la richezza prodotta all'interno di un Paese in un certo anno.

COME SI È ARRIVATI A QUESTA SITUAZIONE E COSA C’ENTRANO I MERCATI FINANZIARI?

La Grecia si ritrova in questa situazione perché negli ultimi anni il governo ha avuto un deficit pubblico molto alto (spendeva molto più di quanto incassava).

PER LA GRECIA NON SAREBBE MEGLIO DICHIARARE LO STATO D’INSOLVENZA PER ANNULARE IL PROPRIO DEBITO?

Dichiarare lo stato di insolvenza e ristrutturare il debito è una delle opzioni che uno stato sovrano ha per risolvere il problema del debito (ad es. L’Argentina nel 2002). [Ristrutturare il debito significa che lo Stato rinegozia le condizioni del debito con il creditore cambiando la data di scadenza del debito e/o riducendo l’ammontare da restituire]

Tuttavia dichiarare lo stato di insolvenza (default) ha dei costi economici e politici. Infatti, dichiarare default di fatto preclude l’accesso ai mercati finanziari per un certo periodo di tempo (se uno Stato dichiara di non poter ripagare il debito passato, è difficile che gli prestino di nuovo dei soldi). Questo implica che sela Grecia dichiarasse default ora, dovrebbe ridurre il proprio deficit a zero tagliando la spesa pubblica di circa l’8,5% del PIL. Questo amplificherebbe di molto la crisi economica e sociale in Grecia a cui per ora conviene accettare il piano di aiuti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale che richiede una riduzione del deficit in quattro anni.

Per il momento grazie agli aiuti internazionali l’opzione di default della Grecia non si presenta, ma non è detto che non si ripresenti in futuro. Alcuni economisti ritengono che sia inevitabile il default della Grecia e che gli interventi attuali servano solo per far guadagnare tempo alle banche europee esposte ad un eventuale default greco.

Farage dice piu europa ,piu fallimento, e infatti la grecia sta fallendo , tra poco la seguira anche l italia,
questa europa nn reggera con tutti questi paesi indebitati, la grecia gia sta vendendo tutte le spiagge,
tagli e ritagli della spesa pubblica,cosa rimarra piu della grecia,forse il nome o forse nemmeno quello.
 
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