R
Roby
Guest
Che sollievo bere un bicchiere d’acqua fresca o farci una bella doccia quando siamo accaldati!
È presto detto: tra i problemi più grandi che l’umanità dovrà affrontare con sempre maggiore urgenza, ai primi posti c’è quello dell’acqua. Aprire il rubinetto e avere acqua potabile a volontà sembra una cosa scontata, ma purtroppo non la è. Almeno per buona parte dell’Africa e dell’Asia.
Che l’acqua sia un diritto umano universale non è banale da dirsi: tanto che la dichiarazione è avvenuta per la prima volta nel 2003, sotto l’egida dell’ONU e la ratifica di personalità politiche provenienti da tutto il mondo.
Acqua pulita e disponibile in uguale misura per tutti in tutte le parti del mondo: questo è il messaggio lanciato da Irina Bokova, Direttrice Generale dell’UNESCO, in occasione del World Water Day. Lo slogan è “Clean water for a healthy world”: il primo passo per lo sviluppo dei popoli e l’educazione dell’infanzia è vivere in un ambiente salubre, e ciò non è possibile se non vi è accesso ad acqua pulita.
Non se ne è sentito parlare granchè, ma già dal 2006 è disponibile una macchina in grado di creare acqua dall’aria!
Il progetto non è nato da ideali umanitari, ma dal dipartimento della Difesa del Pentagono (Darpa), preoccupato per le difficoltà di rifornire d’acqua potabile le truppe americane stanziate in Iraq. Il Darpa ha finanziato per milioni di dollari la ricerca di un’apparecchiatura simile, messa a punto infine dalla società Aqua Sciences Inc., che tuttora la commercializza. Chiamata Emergency Water Station, si tratta di un container dotato di macchinari elettrici che producono fino a 1200 galloni (ovvero più di 4.500 litri) di acqua al giorno dal nulla, o meglio sfruttando l’aria. E rigorosamente senza emissioni di alcun tipo, a impatto zero.
La notizia è confortante, perché significa che il bene primario dell’acqua può essere portato in zone desertiche o là dove le falde acquifere sono contaminate, salvando la vita di milioni di persone.
Se ci sono i soldi per finanziare la macchina che crea l’acqua a scopi militari, ci saranno anche per crearla a scopi umanitari?
Ma che scherziamo gli umani non rendono......le guerre si.....quindi......? Attaccati al......
</u>
È presto detto: tra i problemi più grandi che l’umanità dovrà affrontare con sempre maggiore urgenza, ai primi posti c’è quello dell’acqua. Aprire il rubinetto e avere acqua potabile a volontà sembra una cosa scontata, ma purtroppo non la è. Almeno per buona parte dell’Africa e dell’Asia.
Che l’acqua sia un diritto umano universale non è banale da dirsi: tanto che la dichiarazione è avvenuta per la prima volta nel 2003, sotto l’egida dell’ONU e la ratifica di personalità politiche provenienti da tutto il mondo.
Acqua pulita e disponibile in uguale misura per tutti in tutte le parti del mondo: questo è il messaggio lanciato da Irina Bokova, Direttrice Generale dell’UNESCO, in occasione del World Water Day. Lo slogan è “Clean water for a healthy world”: il primo passo per lo sviluppo dei popoli e l’educazione dell’infanzia è vivere in un ambiente salubre, e ciò non è possibile se non vi è accesso ad acqua pulita.
Non se ne è sentito parlare granchè, ma già dal 2006 è disponibile una macchina in grado di creare acqua dall’aria!
Il progetto non è nato da ideali umanitari, ma dal dipartimento della Difesa del Pentagono (Darpa), preoccupato per le difficoltà di rifornire d’acqua potabile le truppe americane stanziate in Iraq. Il Darpa ha finanziato per milioni di dollari la ricerca di un’apparecchiatura simile, messa a punto infine dalla società Aqua Sciences Inc., che tuttora la commercializza. Chiamata Emergency Water Station, si tratta di un container dotato di macchinari elettrici che producono fino a 1200 galloni (ovvero più di 4.500 litri) di acqua al giorno dal nulla, o meglio sfruttando l’aria. E rigorosamente senza emissioni di alcun tipo, a impatto zero.
La notizia è confortante, perché significa che il bene primario dell’acqua può essere portato in zone desertiche o là dove le falde acquifere sono contaminate, salvando la vita di milioni di persone.
Se ci sono i soldi per finanziare la macchina che crea l’acqua a scopi militari, ci saranno anche per crearla a scopi umanitari?
Ma che scherziamo gli umani non rendono......le guerre si.....quindi......? Attaccati al......
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