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[h=1]Immigrato picchia una ragazza e poi si accanisce sulla Croce Rossa[/h] [h=2][/h] Ieri sera a Bolzano la follia dell'extracomunitario che prima ha malmenato la ragazza e poi si è accanito contro il volontario che la stava soccorrendo



Claudio Cartaldo - Mar, 28/07/2015 - 17:17









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Per gli immigrati, a quanto pare, non vale il detto "non si spara sulla Croce Rossa".
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Ieri sera a Bolzano, un immigrato dopo aver picchiato violentemente una ragazza si è accanito anche contro il volontario della Croce Rossa che era accorso il aiuto della giovane con l'ambulanza.
La ricostrizione dell'evento, riportata da Il Giorno dell'Alto Adige, parla di una chiamata arrivata al 118 poco dopo la mezzanotte. Al telefono una ragazza chiedeva aiuto per essere stata picchiata da un uomo. Quando l'ambulanza è accorsa sul posto, gli operatori della Croce Rossa di Bolzano hanno iniziato a medicare la giovane.
Poco dopo, però, è tornato sul luogo dell'aggressione l'extracomunitario. Ne è nata così una forte discussione con i volontari della Croce Rossa, tanto che l'immigrato ha poi colpito ripetutamente con calci e pugni l'operatore sanitario.
Subito dopo, si è dato alla fuga e si spera che le indagini tutt'ora in corso possano portare alla cattura del criminale.
 
Sulla metropolitana romana si scatena la furia del branco rom

Paura in metropolitana a Roma. Un vigilante evita un borseggio e viene pestato dal branco. Presa a testate un'addetta dell'Atac



Sonia Bedeschi - Mar, 28/07/2015 - 16:55









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Roma piena zeppa di zingari: in centro, sugli autobus, in metropolitana, alla stazione Termini.
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Ultimamente sempre più ben vestiti e alla moda si confondono tra la gente in attesa di individuare le vittime. Proprio sulla metropolitana romana, è accaduto il peggio. Secondo quanto riporta IlMessaggero, un gruppo di rom avrebbe prima accerchiato un vigilantes della Italpol, pestandolo brutalmente per aver tentato di sventare un borseggio. Poi, ha preso a testate un'addetta dell'Atac. Oltre al degrado in superficie che si sta impossessando delle strade di Roma, sottoterra si consumano scene di violenza smisurata.
L'uomo è stato trasferito in ambulanza all'ospedale più vicino, mentre la donna ha riportato dei lividi al volto. Gli agenti di polizia sono stati avvisati da una chiamata in cui si parlava di pestaggio. Una volta giunti sul posto, gli agenti del commissariato Prati hanno sentito i testimoni oculari, ma la svolta è arrivata dai filmati delle videocamere di sorveglianza. Le immagini hanno immortalato il raid. Analizzando attentamente ogni fotogramma, gli investigatori sono riusciti ad avere un quadro ben preciso. Tra gli aggressori, una decina, ci sarebbero anche dei minori. Secondo una prima ricostruzione, sono stati attimi concitati. Quando si è messo a rincorrere il borseggiatore, il vigilantes è stato circondato da un gruppo di rom.
Le immagini immortalano calci e pugni. Nel gruppo c'è anche una ragazzina che ha cercato di spezzare in due un bastone, per infilzare la guardia giurata, ma è stata fermata da una dipendente dell'Atac, che è stata colpita al volto. Intanto, è scattata la caccia all'uomo. Stando a indiscrezioni trapelate, gli inquirenti sarebbero già sulle tracce dei rom. Per arrestarli, si rovista nel sottobosco della delinquenza di strada. Nel gabbiotto della stazione di Ottaviano, ieri, c'erano una guardia giurata e un addetto dell'Atac. Nessuno se l'è sentita di ritornare sulla vicenda. Bocche cucite anche sui nomi delle vittime dell'aggressione: «Oramai – è stato il commento dei due - la metropolitana è un luogo di frontiera, quanto accaduto l'altra notte non fa più notizia, gli assalti si ripetono costantemente, l'ultimo si è consumato a San Paolo, anche se di tutt'altra natura». Quattro giorni fa, un macchinista si è barricato nella sua cabina, per non rischiare il linciaggio dei passeggeri, esasperati dall'ennesimo disservizio del trasporto pubblico capitolino. Il convoglio è rimasto fermo per mezz'ora, solo il vetro di protezione e l'arrivo dei poliziotti hanno evitato il peggio.
 
Ultima modifica:
[h=1]I profughi sono aggressivi". Avevano difeso un imam violento, ma il prefetto li lascia girare in città[/h] [h=2][/h] Per ordine del prefetto 4 profughi sono stati allontanati dalle strutture di accoglienza perché hanno aggredito gli operatori. Ed hanno anche ottenuto lo status di rifugiati



Claudio Cartaldo - Mar, 28/07/2015 - 18:00









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Ci sono quattro profughi violenti, che hanno creato problemi nel centro di accoglienza con comportamenti violenti e il prefetto di Bologna decide di lasciarli circolare liberamente in città.
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Li allontana dal centro di accoglienza, ma senza preoccuparsi di dove andranno a finire.
Nell'ordine di allontanamento emanato dal prefetto di Bologna, infatti, si legge che i quattro profughi (due provenienti dal Mali, uno dalla Guinea e l'ultimo dal Gambia) sono persone che hanno tenuto comportamenti "fortemente aggressivi e intimidatori" nei confronti degli operatori recatisi nelle strutture il 23 aprile scorso.
Ecco i fatti. Durante il Ramadan nella casa a Lama di Setta (Marzabotto), messa a disposizione da un privato ed affittata da una cooperativa che gestisce l'accoglienza, era presente un predicatore islamico. Il quale durante la funzione religiosa si era messo a predicare odio, tanto da spingere l'operatore del centro di accoglienza a fermarlo. La reazione dell'imam è stata quella di rinchiudere l'operatore della cooperativa in uno sgabuzzino. I profughi hanno preso le difese del predicatore, entrando anch'essi in conflitto (evidentemente violento) con la direzione della struttura di accoglienza.
Per i profughi che si sono chierato con l'imam il prefetto ha disposto solo l'allontanamento. Insomma, non potranno più vivere (gratuitamente) nei centri per i profughi, ma saranno liberi di circolare per le città emiliane.
Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia in Emilia Romagna, ha commentato così la vicenda: "i quattro profughi, definiti appunto fortemente aggressivi e intimidatori, hanno preso e sono andati via. Sapete dove sono adesso? Ovviamente no, perché nessuno lo sa, visto che non sono stati espulsi, ma semplicemente 'allontanati'. E quindi adesso possono scorrazzare liberamente magari intimidendo e aggredendo chi ha la sfortuna di incontrarli".
Ma il fatto ancora più inquietante, riguarda proprio l'antefatto. "Non è solo un problema di cattiva convivenza - aggiunge Bignami - la situazione è ben peggiore di come sembra, perché l'origine dello scontro tra l'operatore della struttura e gli allontanati nasce da una predicazione di un soggetto violento che i profughi hanno difeso. C'è una radice di confluttualità religiosa: le autorità avrebbero dovuto alzare il livello di attenzione".
Sono giorni che a Marzabotto si lamentano dell'accoglienza indiscriminata. Morris Battistini, della lista civica Uniti per Marzabotto, ha denunciato giorni fa il fatto: "L'allontanamento mette a repentaglio la vita di chi vive nei dintorni: non è possibile che a pagare siano sempre gli italiani".
Per essere definiti "fortemente aggressivi e intimidatori" e giustificare l'allontanamento, le azioni dei quattro immigrati devono essere state di una certa rilevanza. E il prefetto cosa fa? Se ne lava le mani e li mette in strada.


BASTARDI CHI ?
 
[h=1]Parigi, l'agguato sessuale all'attrice Camille Regnier: un uomo si masturba davanti a lei in metropolitana[/h]
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Un assalto sessuale, l'ennesimo. Così l'attrice francese Camille Regnier, 21 anni, ha deciso di pubblicare su Facebook la foto di quanto le è accaduto su un vagone della metropolitana di Parigi. Un maniaco le si è avvicinato, si è sbottonato la patta dei pantaloni e ha iniziato a masturbarsi, sotto i suoi occhi. La foto, condivisa sui social network, è diventata virale. "Sono stanca di quello che capita in questa città - si è sfogata - ieri sono stata aggredita da un gruppo di ragazzi e oggi questo. Se dovessi denunciare alla polizia questi fatti tutte le volte che succedono passerei la mia in commissariato. Forse devo subire le perversioni di questi malati solo perché sono una donna? Sono stanca".
 

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