Alien.
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[video=facebook_2017;pizzutimarco/videos/600580290144212/]https://www.facebook.com/pizzutimarco/videos/600580290144212/[/video]
Molta gente sostiene che l'agricoltura biologica è una moda non sapendo di ripetere a pappagallo uno slogan elaborato dagli spin doctor delle multinazionali. Qualcun altro dichiara invece di comprare solo alimenti industriali ordinari in quanto costano meno mentre il biologico è solo una trovata pubblicitaria. Io penso invece che è meglio avere dei dubbi sulla genuinità del biologico piuttosto che mangiare cibo sicuramente contaminato dal glifosato (ormai in tutta la catena alimentare) e altri veleni. Certo, il biologico oltre a essere caro non è sempre della stessa qualità (esistono diverse categorie) e non si possono escludere truffe ma quando conosci gli effetti dei pesticidi cerchi di fare del tutto per evitare di averli nel sangue (in media ne abbiamo tutti almeno 4-5 diversi tipi), soprattutto quando sai che ormai una donna americana su tre presenta tracce di glifosato nel suo latte materno (non esistono studi sulle donne italiane in maternità). Ciononostante, l'industria dichiara che se tutti passassimo al biologico non ci sarebbe sufficiente produzione alimentare per sfamare il mondo ma gli ultimi studi sulle migliori tecniche di coltivazione bio hanno dimostrato che la differenza di produzione si attesta intorno a un modesto 8% (una percentuale irrisoria rispetto a quella degli sprechi). Peraltro, nella maggior parte dei casi, i costi degli alimenti bio possono essere abbattuti fino al prezzo del cibo industriale (e d'importazione) tagliando la grande distribuzione e adottando il modello della filiera corta fortemente osteggiato dai globalizzatori. Non si tratta di un'utopia ma di una scelta obbligata per il nostro futuro perché il vecchio sistema di sfruttamento agroalimentare oltre ad avere inquinato l'acqua, l'aria e la terra, sta provocando una catastrofe sulla salute pubblica. Secondo i dati ufficiali infatti, oggi una persona su tre è destinata ad ammalarsi di cancro nel corso della sua vita mentre nei prossimi anni l'incidenza aumenterà fino a 1 su 2. Il cancro come conseguenza di una predisposizione genetica rappresenta meno del 5% e ciò significa che più del 95% dei casi scaturisce dall'inquinamento e da una cattiva alimentazione. Se c'è ancora qualcuno convinto che il bio sia solo una moda come sostiene l'industria (e l'immancabile Bruno Vespa), può dare un'occhiata a questo servizio.....
Molta gente sostiene che l'agricoltura biologica è una moda non sapendo di ripetere a pappagallo uno slogan elaborato dagli spin doctor delle multinazionali. Qualcun altro dichiara invece di comprare solo alimenti industriali ordinari in quanto costano meno mentre il biologico è solo una trovata pubblicitaria. Io penso invece che è meglio avere dei dubbi sulla genuinità del biologico piuttosto che mangiare cibo sicuramente contaminato dal glifosato (ormai in tutta la catena alimentare) e altri veleni. Certo, il biologico oltre a essere caro non è sempre della stessa qualità (esistono diverse categorie) e non si possono escludere truffe ma quando conosci gli effetti dei pesticidi cerchi di fare del tutto per evitare di averli nel sangue (in media ne abbiamo tutti almeno 4-5 diversi tipi), soprattutto quando sai che ormai una donna americana su tre presenta tracce di glifosato nel suo latte materno (non esistono studi sulle donne italiane in maternità). Ciononostante, l'industria dichiara che se tutti passassimo al biologico non ci sarebbe sufficiente produzione alimentare per sfamare il mondo ma gli ultimi studi sulle migliori tecniche di coltivazione bio hanno dimostrato che la differenza di produzione si attesta intorno a un modesto 8% (una percentuale irrisoria rispetto a quella degli sprechi). Peraltro, nella maggior parte dei casi, i costi degli alimenti bio possono essere abbattuti fino al prezzo del cibo industriale (e d'importazione) tagliando la grande distribuzione e adottando il modello della filiera corta fortemente osteggiato dai globalizzatori. Non si tratta di un'utopia ma di una scelta obbligata per il nostro futuro perché il vecchio sistema di sfruttamento agroalimentare oltre ad avere inquinato l'acqua, l'aria e la terra, sta provocando una catastrofe sulla salute pubblica. Secondo i dati ufficiali infatti, oggi una persona su tre è destinata ad ammalarsi di cancro nel corso della sua vita mentre nei prossimi anni l'incidenza aumenterà fino a 1 su 2. Il cancro come conseguenza di una predisposizione genetica rappresenta meno del 5% e ciò significa che più del 95% dei casi scaturisce dall'inquinamento e da una cattiva alimentazione. Se c'è ancora qualcuno convinto che il bio sia solo una moda come sostiene l'industria (e l'immancabile Bruno Vespa), può dare un'occhiata a questo servizio.....