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[h=1]Papa Francesco: "Dio si trova nei profughi che tutti vogliono cacciare"[/h] [h=2][/h] Il Santo Padre ritorna ancora una volta ad esortare i cristiani a "opere di misericordia e non parole", verso gli ultimi



Ivan Francese - Dom, 10/07/2016 - 13:20












"Dio è nei rifugiati che tutti vogliono cacciare via": questo è il cuore del messaggio dell'Angelus pronunciato oggi da Papa Francesco dalla finestra del Palazzo Apostolico che affaccia su piaza San Pietro a Roma.

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Nella catechesi domenicale sulla parabola del buon samaritano (qui il testo completo), il Santo Padre ha avviato una riflessione sul concetto di "prossimo", calando l'episodio evangelico nell'attualità: "Chi è il mio prossimo? - domanda il Papa - Chi devo amare come me stesso? I miei parenti? I miei amici? I miei connazionali? Quelli della mia stessa religione?"
"Non devo catalogare gli altri per decidere chi è mio prossimo e chi non lo è - ammonisce il Pontefice - Dipende da me essere o non essere prossimo della persona che incontro e che ha bisogno di aiuto, anche se estranea o magari ostile. E Gesù raccomanda: va' e anche tu fà cosi". E lo ripete a ciascuno di noi: "Va' e anche tu fà così", fatti prossimo del fratello e della sorella che vedi in difficoltà. Il Vangelo, ha ricordato, "indica uno stile di vita, il cui baricentro non siamo noi stessi, ma gli altri, con le loro difficoltà, che incontriamo sul nostro cammino e che ci interpellano. E quando gli altri non ci interpellano qualcosa in quel cuore non funziona, qualcosa in quel cuore non è cristiano."
"Ma tu ti ricordi quella volta sulla strada da Gerusalemme a Gerico...quell'uomo mezzo morto ero io. Ti ricordi? Quel bambino affamato... ero io! Quei migranti che tanti vogliono cacciare via...ero io! Quegli anziani abbandonati nelle case di riposo...ti ricordi? Ero io. Quell'ammalato in ospedale che nessuno va a trovare, ero io!".
Il Santo Padre ha infine esortato i cristiani a non limitarsi solamente a pronunciare "parole, parole parole" (e qui ha citato esplicitamente la canzone di Mina), ma a "fare opere buone". Negli anni sono sempre più frequenti gli appelli di Francesco all'impegno attivo dei credenti nella società civile. Nell'anno del Giubileo della Misericordia è particolarmente importante compiere opere di carità in favore degli ultimi e degli abbandonati. A partire proprio dai bambini, dagli anziani, dagli ammalati. E dai migranti.




"opere di misericordia e non parole", verso gli ultimi: gli ultimi diverranno i primi in Italia ci sostituiranno tutti :grazie a Dio
 
[h=1]Il dolore di Papa Francesco per quei bimbi falciati a Nizza[/h] [h=2][/h] Bergoglio nell'Angelus: "Sono vicino ad ogni famiglia e all'intera nazione francese in lutto. Dio, padre buono, disperda ogni progetto di terrore e di morte"



Raffaello Binelli - Dom, 17/07/2016 - 12:31






Nell'Angelus in piazza San Pietro Papa Francesco lancia un appello: "Nessun uomo osi più versare il sangue del fratello".
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Il pontefice esprime nuovamente il dolore per le tante vittime dell'attacco terroristico a Nizza. E auspica he desistano "i progetti di terrore e morte".
Commosso, il Santo padre, nel ricordo delle numerose vittime in Francia: "Cari fratelli e sorelle, nei nostri cuori è vivo il dolore per la strage che, la sera di giovedì scorso, a Nizza, ha falciato tante vite innocenti. Persino tanti bambini. Sono vicino ad ogni famiglia e all'intera nazione francese in lutto. Dio, padre buono, - è l'appello del Papa - accolga tutte le vittime nella sua pace, sostenga i feriti e conforti i familiari. Egli disperda ogni progetto di terrore e di morte, perché nessun uomo osi più versare il sangue del fratello. Un abbraccio paterno e fraterno a tutti gli abitanti di Nizza e a tutta la nazione francese".
[h=2]Bergoglio sconvolto e molto provato[/h] Il sito "Il Sismografo", attento all'attività della Santa Sede e del pontefice, citando il presidente dell’Associazione Francia-Italia, Paolo Celi, che ha parlato con il Santo Padre dopo la strage di Nizza, rivela che "Francesco è molto provato e particolarmente sconvolto per quanto è accaduto, soprattutto perché non riesce a capire come sia possibile attentare contro bambini e famiglie in festa".
"Il Papa - aggiunge Celi - mi ha chiesto di trasmettere il suo messaggio di consolazione e vicinanza a tutte le famiglie coinvolte in modo diverso in questa tragedia così come a tutti gli abitanti di Nizza e al popolo della Francia". "Il Santo Padre - riferisce ancora il Sismografo - ha rinnovato le sue richieste di preghiera e la sua esortazione a vivere insieme, tutti, in profonda pace oltre le appartenenze etniche, religiose e sociali"....


ma prima ha detto:

Papa Francesco: "Dio si trova nei profughi che tutti vogliono cacciare"

quindi Dio è il terrorista?
 

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