Alien.
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[h=6]L’INTERVISTA[/h] [h=1]Prestigiacomo: «I migranti nella Sea Watch stremati e con un solo bagno Non si può essere indifferenti»[/h] [h=2]Stefania Prestigiacomo (FI): «Ci aspettavamo almeno una parola del presidente Fico»E agli attacchi sessisti della Lega sulla rete replica «Sulle donne sono ambigui, a volte».[/h] di Dino Martirano
ROMA «Come si faceva a rimanere indifferenti? Quella nave con 47 persone a bordo ammassate una sull’altra è ancorata davanti al porto della mia città. Come potevo far finta di niente?». Stefania Prestigiacomo, parlamentare della prima ora di Forza Italia, parla dall’aeroporto di Catania al termine di una giornata trascorsa a bordo della «Sea Watch» insieme ai deputati Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Riccardo Magi (+Europa) e al sindaco di Siracusa Francesco italia (Centro sinistra): «La mia — risponde a chi, anche nel suo partito, l’ha criticata per il trasversalismo umanitario — è stata un’azione dettata dalla coscienza...».
COME VEDI ALLA POLITICA GLI ITALIANI FANNO SCHIFO,MA NON HANNO ALTRO IN TESTA CHE I MIGRANTI ?
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E QUESTI ?
NON HANNO UN BAGNO NE DIGNITA' E NESSUN POLITICO CHE GLI STRINGE LE MANI NE FOTO.
[h=1]Marsala: Vivono in auto. La dignità calpestata dall’indifferenza[/h] Di
Redazione
-
12 Settembre 2018
65415
[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","height":"386","title":"Famiglia in auto Marsala","width":"696","src":"https:\/\/www.siciliaogginotizie.it\/wp-content\/uploads\/2018\/09\/Famiglia-in-auto-Marsala-696x386.jpg"}[/IMG2]
Vivono in macchina da 4 mesi. I figli allontanati fuori città. È una storia di quelle che siamo soliti ascoltare in tv. Una storia di disagio sociale che vede una famiglia sgretolata e la dignità umana schiacciata dal peso delle difficoltà che la vita presenta.
Pippo ha lavorato da sempre come carpentiere. Un lavoro a giornata come si dice dalle nostre parti che gli ha permesso però di campare la moglie e i due figli e di portare avanti la casa popolare di via mazara dove abitavano da molti anni. Una vita semplice fatta di valori grandi che non si perdono anche davanti all’imprevedibile.
Da quel corto circuito che ha reso l’abitazione inagibile, la situazione è crollata … almeno 4 sono stati gli episodi ripetuti negli ultimi otto mesi .. la dinamica sempre la stessa. A tal punto da far pensare alla cattiva volontà di qualcuno che vuole vendicarsi. Lo sapranno gli inquirenti alle prese con le indagini. Intanto la figlia di Pippo, ragazza madre, viene accolta in una struttura di Partanna; il figlio minorenne da luglio è in una comunità a Gela. Privati di un tetto e obbligati a stare lontani dai figli. La situazione è sotto l’occhio dei servizi sociali. Pippo e AnnaMaria non hanno altra scelta se non quella di vivere in macchina ….
[h=6]TORINO[/h] [h=1]Vive in auto con i figli dopo il licenziamento, scatta la solidarietà: «Disposto a tutto pur di rialzarmi»[/h] [h=2]Alessandro e Alessandra, 39 e 31 anni, sono stati sfrattati. Decine di messaggi di aiuto al Corriere: «Mi logora la paura di perdere i bambini»[/h] di Enrico Galletti
I messaggi di solidarietà e quelli che puntano a un risultato concreto. Alessandro e Alessandra, 39 e 31 anni, di Torino, avevano affidato al Corriere della Sera il loro grido di aiuto per ritrovare la dignità, quella che qualche giorno fa, dopo la notizia dello sfratto dalla casa in cui avevano progettato di costruire il loro futuro, è apparsa meno garantita. E che li ha obbligati a trasferirsi in auto, in mezzo alla strada, dopo una serie di fatti negativi culminati nella perdita del lavoro. Un destino che crea preoccupazioni soprattutto per i figli della coppia, di 4, 2 anni e un terzo di 5 mesi.
9 maggio 2018 (modifica il 10 maggio 2018 | 19:05)
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[h=1]Disoccupata italiana vive in auto nello stesso paese che ospita 28 profughi[/h] mercoledì 17 ottobre 17:25 - di Carlo Marini
È uscita dai confini locali la drammatica vicenda di una donna italiana di Sacile, in provincia di Pordenone, che ha perso casa e lavoro e che da alcune settimane dorme in auto. La storia di C.C., 36 anni, è stata raccontata da Il Gazzettino con dovizia di particolari. La giovane donna ha ricevuto diverse offerte economiche, ma rifiuta di essere trattata come una barbona e non vuole ricevere l’elemosina da nessuno.
Dopo il licenziamento dalla azienda dove lavorava, avvenuto a giugno, la situazione è precipitata, niente soldi per l’affitto, messa per strada. Tanto da arrivare a dormire in auto. [h=4]In hotel tre settimane, poi il Comune l’ha messa in strada[/h]
Il Comune di Sacile ha fatto sapere la sua versione dei fatti. «Il personale del servizio sociale comunale si è attivato subito non appena coinvolto per cercare soluzioni adeguate al caso della 36enne – ha detto a Il Messaggero la dirigente dei servizi sociali Rossella Di Marzo, che sta seguendo il caso della donna assieme alle sue collaboratrici – Gli interventi per affrontare la difficile situazione che si è venuta a creare dopo la perdita del lavoro sono stati immediati (come peraltro affermato dalla stessa 36enne, ndr): prima con la sistemazione della donna all’hotel Luna di Fontanafredda e successivamente all’hotel Regina di Sacile. Dopo queste tre settimane in cui è stata affrontata l’emergenza, il problema ha assunto un aspetto più complesso che coinvolge anche il servizio sociale che l’ha assistita e continua a seguirla». Morale della favola? La donna vive come una senza tetto. [h=3]Ci sono 300mila euro per i migranti, non per un’italiana[/h]
Una situazione paradossale, visto che nello stesso Comune di Sacile il progetto 2017-2019 sul Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ha stanziato un budget di 300mila euro per l’accoglienza di 28 profughi. Quindi, se C.C. fosse arrivata con un barcone, oggi ci sarebbero le risorse per darle vitto, alloggio e per trovarle perfino un nuovo lavoro. La sua sfortuna è quella di essere italiana.
COME VEDI ITALIANO VALI MENO DI NIENTE [h=1][/h] Vive in auto, gli viene sequestrata
“La mia vita è rovinata” MACERATA - Antonino Cacciola circolava con il suo veicolo privo del tagliando di assicurazione. Davanti ai vigili scoppia in lacrime: "Non ce l'ho con voi, fate il vostro lavoro, ma io dove vado?". Poco dopo Caritas e polizia municipale gli trovano la sistemazione per la notte all'Ostello Ricci, ma per riavere la sua Audi dovrà pagare 850 euro che non ha
mercoledì 13 Febbraio 2013 - Ore 18:07 - 9.522 letture
57 commenti
[IMG2=JSON]{"alt":"Print Friendly, PDF & Email","data-align":"none","data-size":"full","src":"https:\/\/www.cronachemaceratesi.it\/images\/stampa_pdf.png"}[/IMG2]
[IMG2=JSON]{"alt":"Antonio_Cacciola (10)","data-align":"none","data-size":"full","height":"425","width":"567","src":"https:\/\/cronachemaceratesi.s3.amazonaws.com\/wp-content\/uploads\/2013\/02\/Antonio_Cacciola-10.jpg"}[/IMG2] SOLO PER GLI ITALIANI VIGE LA LEGGE.TUTTI SPUTANO SUL PIATTO IN CUI MANGIANO MA NULLA è PER SEMPRE.
ECC.ECC. QUINDI NON VI FATE.......................

ROMA «Come si faceva a rimanere indifferenti? Quella nave con 47 persone a bordo ammassate una sull’altra è ancorata davanti al porto della mia città. Come potevo far finta di niente?». Stefania Prestigiacomo, parlamentare della prima ora di Forza Italia, parla dall’aeroporto di Catania al termine di una giornata trascorsa a bordo della «Sea Watch» insieme ai deputati Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Riccardo Magi (+Europa) e al sindaco di Siracusa Francesco italia (Centro sinistra): «La mia — risponde a chi, anche nel suo partito, l’ha criticata per il trasversalismo umanitario — è stata un’azione dettata dalla coscienza...».
COME VEDI ALLA POLITICA GLI ITALIANI FANNO SCHIFO,MA NON HANNO ALTRO IN TESTA CHE I MIGRANTI ?
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E QUESTI ?
NON HANNO UN BAGNO NE DIGNITA' E NESSUN POLITICO CHE GLI STRINGE LE MANI NE FOTO.
[h=1]Marsala: Vivono in auto. La dignità calpestata dall’indifferenza[/h] Di
Redazione
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12 Settembre 2018
65415
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Vivono in macchina da 4 mesi. I figli allontanati fuori città. È una storia di quelle che siamo soliti ascoltare in tv. Una storia di disagio sociale che vede una famiglia sgretolata e la dignità umana schiacciata dal peso delle difficoltà che la vita presenta.
Pippo ha lavorato da sempre come carpentiere. Un lavoro a giornata come si dice dalle nostre parti che gli ha permesso però di campare la moglie e i due figli e di portare avanti la casa popolare di via mazara dove abitavano da molti anni. Una vita semplice fatta di valori grandi che non si perdono anche davanti all’imprevedibile.
Da quel corto circuito che ha reso l’abitazione inagibile, la situazione è crollata … almeno 4 sono stati gli episodi ripetuti negli ultimi otto mesi .. la dinamica sempre la stessa. A tal punto da far pensare alla cattiva volontà di qualcuno che vuole vendicarsi. Lo sapranno gli inquirenti alle prese con le indagini. Intanto la figlia di Pippo, ragazza madre, viene accolta in una struttura di Partanna; il figlio minorenne da luglio è in una comunità a Gela. Privati di un tetto e obbligati a stare lontani dai figli. La situazione è sotto l’occhio dei servizi sociali. Pippo e AnnaMaria non hanno altra scelta se non quella di vivere in macchina ….
[h=6]TORINO[/h] [h=1]Vive in auto con i figli dopo il licenziamento, scatta la solidarietà: «Disposto a tutto pur di rialzarmi»[/h] [h=2]Alessandro e Alessandra, 39 e 31 anni, sono stati sfrattati. Decine di messaggi di aiuto al Corriere: «Mi logora la paura di perdere i bambini»[/h] di Enrico Galletti

I messaggi di solidarietà e quelli che puntano a un risultato concreto. Alessandro e Alessandra, 39 e 31 anni, di Torino, avevano affidato al Corriere della Sera il loro grido di aiuto per ritrovare la dignità, quella che qualche giorno fa, dopo la notizia dello sfratto dalla casa in cui avevano progettato di costruire il loro futuro, è apparsa meno garantita. E che li ha obbligati a trasferirsi in auto, in mezzo alla strada, dopo una serie di fatti negativi culminati nella perdita del lavoro. Un destino che crea preoccupazioni soprattutto per i figli della coppia, di 4, 2 anni e un terzo di 5 mesi.
9 maggio 2018 (modifica il 10 maggio 2018 | 19:05)
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[h=1]Disoccupata italiana vive in auto nello stesso paese che ospita 28 profughi[/h] mercoledì 17 ottobre 17:25 - di Carlo Marini

Dopo il licenziamento dalla azienda dove lavorava, avvenuto a giugno, la situazione è precipitata, niente soldi per l’affitto, messa per strada. Tanto da arrivare a dormire in auto. [h=4]In hotel tre settimane, poi il Comune l’ha messa in strada[/h]
Il Comune di Sacile ha fatto sapere la sua versione dei fatti. «Il personale del servizio sociale comunale si è attivato subito non appena coinvolto per cercare soluzioni adeguate al caso della 36enne – ha detto a Il Messaggero la dirigente dei servizi sociali Rossella Di Marzo, che sta seguendo il caso della donna assieme alle sue collaboratrici – Gli interventi per affrontare la difficile situazione che si è venuta a creare dopo la perdita del lavoro sono stati immediati (come peraltro affermato dalla stessa 36enne, ndr): prima con la sistemazione della donna all’hotel Luna di Fontanafredda e successivamente all’hotel Regina di Sacile. Dopo queste tre settimane in cui è stata affrontata l’emergenza, il problema ha assunto un aspetto più complesso che coinvolge anche il servizio sociale che l’ha assistita e continua a seguirla». Morale della favola? La donna vive come una senza tetto. [h=3]Ci sono 300mila euro per i migranti, non per un’italiana[/h]
Una situazione paradossale, visto che nello stesso Comune di Sacile il progetto 2017-2019 sul Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ha stanziato un budget di 300mila euro per l’accoglienza di 28 profughi. Quindi, se C.C. fosse arrivata con un barcone, oggi ci sarebbero le risorse per darle vitto, alloggio e per trovarle perfino un nuovo lavoro. La sua sfortuna è quella di essere italiana.
COME VEDI ITALIANO VALI MENO DI NIENTE [h=1][/h] Vive in auto, gli viene sequestrata
“La mia vita è rovinata” MACERATA - Antonino Cacciola circolava con il suo veicolo privo del tagliando di assicurazione. Davanti ai vigili scoppia in lacrime: "Non ce l'ho con voi, fate il vostro lavoro, ma io dove vado?". Poco dopo Caritas e polizia municipale gli trovano la sistemazione per la notte all'Ostello Ricci, ma per riavere la sua Audi dovrà pagare 850 euro che non ha
mercoledì 13 Febbraio 2013 - Ore 18:07 - 9.522 letture
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ECC.ECC. QUINDI NON VI FATE.......................