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BOLZANO. Continua il botta e risposta furibondo tra il fronte degli antivaccinisti e l’Asl. Ieri mattina il consigliere provinciale Andreas Pöder (Bürger Union) ha invitato Stefano Montanari, scienziato e divulgatore, autore di un blog da 9-10.000 visitatori al giorno, laureato in farmacia e da sempre impegnato nel campo della ricerca medica. Lo ha invitato a sparare a zero sui vaccini rivelando la presenza, «inequivocabile e documentata, di additivi e inquinanti in tutti i vaccini». Con lui Antonietta Gatti, la moglie, che ha ricevuto l'incarico dalla Comunità Europea di svolgere diversi progetti di ricerca. E nel pomeriggio Montanari ha parlato in un’affollatissima conferenza tenuta all’Auditorium Haydn e organizzata dallo stesso Pöder, impegnato da mesi in un tour provinciale che riempie le sale, evidentemente a caccia di voti per le prossime elezioni. Sul palco anche Reinhold Holzer, che guida la protesta del fonte no-vax in Alto Adige, esperto di edilizia biologica che negli anni '90 era fuggito con la moglie e i quattro figli in Austria, perché la Cassazione gli aveva revocato la potestà genitoriale proprio per non aver vaccinato i propri bambini. Ricordiamo che il direttore Asl - Thomas Schael - lo ha appena denunciato per procurato allarme perchè diffonde notizie non vere ed allarmanti sui vaccini. I legali dell’attivista hanno quindi invitato Schael a fare marcia indietro ipotizzando in caso contrario una denuncia a suo carico per calunnia ma il direttore ha confermato la denuncia. Come è noto gli antivaccinisti fondano il loro rifiuto delle vaccinazioni in età pediatrica su due convinzioni: la prima è che i vaccini siano una delle cause dell’autismo, la seconda è che siano nocivi perché contengono al loro interno numerose sostanze tossiche. Stefano Montanari è colui che ha deciso di impegnarsi fino in fondo per scoprire quante e quali nanoparticelle nocive siano presenti all’interno dei vaccini pediatrici. Utilizzando un microscopio elettronico a scansione ad emissione di campo con rivelatore a raggi X e spettroscopio a dispersione di energia ha analizzato 44 campioni di 30 vaccini provenienti da Francia e Italia trovando «le prove della contaminazione da nanoparticelle e la presenza di metalli pesanti». Durissima l’Asl. «L’Istituto Superiore di Sanità spiega come in nessuno dei rapporti tecnici dell’OMS relativi ai vaccini per uso umano e in nessuna Linea Guida EMA sia stata mai contemplata l’esistenza di una problematica legata all’eventuale presenza di nanoparticelle. Per cui Montanari non sa cosa dice. La produzione è severamente controllata e gli effetti vengono costantemente monitorati. Per quanto riguarda il pericolo di particelle metalliche in forma microscopica lo stesso Istituto Superiore rileva che nei vaccini sono presenti dei metalli ma, se analizzati in maniera quantitativa, i livelli sono così bassi da non costituire in alcun modo un pericolo tossicologico, anche in considerazione delle quantità di metalli assorbiti quotidianamente
attraverso l’aria ed il cibo». L'Azienda sanitaria dell’Alto Adige ripete l’appello a tutti i genitori chiedendo loro di evitare fake news e imbonitori, di rivolgersi al medico di fiducia: «In primis al pediatra di base o ai molti specialisti presenti sul territorio provinciale».