Novità

immigranti

Zetrix

Advanced Premium Member
L'accoglienza diventa farsa E la Germania attacca Alfano
E il ministro dell'Interno bavarese critica Roma per le procedure d'identificazione

Francesco Cramer - Sab, 23/08/2014 - 18:58

Farsa Alfano in salsa sarda. Il ministero sbaglia migranti e fa loro fare gite su aerei di Stato con tante scuse, of course .

Tre giorni fa il Giornale aveva raccontato l'imbarazzante episodio: 47 immigrati africani erano stati accolti in un resort nel mezzo della Sardegna. Sebbene l'hotel, tre stelle con piscina e aria condizionata, avesse accolto a braccia aperte i nuovi ospiti, questi si sono rivoltati: «Qui non ci piace, siamo troppo isolati. Vogliamo andare a Roma, o Napoli o al massimo Cagliari». Il braccio di ferro è durato due giorni e naturalmente hanno vinto loro. A chi avrebbero venduto i loro RayBan-patacca in mezzo alla Barbagia? La notizia ha fatto infuriare sardi e non. «Ma come? Li accogliamo, li manteniamo, diamo loro vestiti, biancheria, cibo, letti, 30 euro al dì, cariche telefoniche da 15 euro, spiccioli per le sigarette e arricciano pure il naso perché il luogo è isolato? Lo Stato aiuti gli italiani che non riescono a pagare le bollette».

La polemica ha travolto pure il Comune di Sadali, piccolo centro di cui è sindaco una deputata del Pd, Romina Mura. La quale prima è cascata dalle nuvole poi ha preso le difese degli esigenti ospiti: «Hanno ragione, non possono star qui se non vogliono. E poi perché li hanno mandati qui?». Cioè: io che c'entro? Chiedete al prefetto. Ossia al ministero degli Interni. E il Viminale, contattato da Videolina , tv locale, ha ammesso: «Per un errore sono stati imbarcati sull'aereo per la Sardegna stranieri presenti sul territorio campano. Pertanto, a seguito delle legittime proteste dei predetti migranti si è deciso di trasferirli nuovamente a Napoli».

In pratica hanno portato a Sadali gli immigrati sbagliati. Quindi: altri torpedoni, altri caroselli di macchine delle forze dell'ordine, altri aerei a spese del contribuente per metterci una pezza. Partiti i nigeriani, tuttavia, sono arrivati i siriani. Quelli giusti. Giovedì notte, provenienti da Palermo con aereo tutto bianco, quindi presumibilmente un volo di Stato, ecco sbarcare i nuovi ospiti: donne, bambini e anziani provenienti dalle zone vicino a Damasco. I sadalesi hanno tremato: e se anche a loro non piace la Barbagia? Per precauzione, altro dispiegamento di forze dell'ordine per sedare possibili momenti di tensione. Tutto è filato liscio ma il pasticciaccio del via vai di migranti a spese nostre ha lasciato strascichi di polemiche. Mauro Pili, deputato sardo, è andato giù duro: «È il governo delle barzellette. Ma questa è costata troppo per non essere segnalata alla Corte dei conti». E Pili due conti li ha fatti: «Un'operazione da 100mila euro almeno, considerato il dispiegamento di voli charter, mezzi di trasporto e resort. Oltre al personale impiegato in questa farsesca vicenda. Questi errori si pagano. Non possono essere i cittadini, già vessati, a pagare per uno Stato che gestisce la vicenda immigrati con superficialità».

Ad Alfano saranno suonate le orecchie, già lesionate da un urlo proveniente dalla Germania proprio ieri. Il ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, se l'è presa con lui: «È sfacciato da parte del ministro degli Interni Alfano, da una parte lamentare le pesanti ripercussioni sull'Italia dello sbarco di migranti attraverso il Mediterraneo, dall'altra di disattendere le disposizioni europee sull'asilo». L'accusa: «La gran parte dei migranti che arrivano in Italia riesce a continuare il suo viaggio verso la Germania senza le dovute procedure. In un giorno solo sono arrivate 319 richieste di asilo». E Alfano? Un lapidario «No comment. È un ministro della Baviera e non del governo federale».

che paese di ..... gli errori si pagano ma chi dovra pagare questo e il dilemma
 
Ultima modifica:
Lampedusa, un'altra tragedia: 18 morti su un gommone
24 agosto 2014

Un'altra tragedia nel Mediterraneo, nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. I militari, a sud di Lampedusa, hanno recuperato i cadaveri di 18 migranti, tutti uomini, che erano a bordo di un gommone. Sull'imbarcazione altri 73 clandestini, che sono stati salvati. Il gommone era stato avvistato già nella notte dalla nave Sirio, che si è diretta sul luogo per prestare i primi soccorsi: l'imbarcazione era in balia del mare, si suppone per un problema al motore. Quando i militari l'hanno raggiunta, la scoperta dei 18 cadaveri. Nel frattempo, da venerdì, nel canale di Sicilia sono state tratte in salvo più di 3.500 persone da Marina Militare, Guardia Costiera e imbarcazioni civili.
 
Alfano ci prova: "Basta con Mare Nostrum, aiutateci"

prima promuove mare nostrum e poi dice aiutateci
no comment
 
ecco chi abbIamo importato


10346052_746360025421922_1395477606491281793_n.jpg
 
Ultima modifica:
ringrazia tutti i politici se tuo figlio non avrà un futuro..............ma tanto a te che ti importa..........sono azazi suoi,ne sei sicuro ?
 
se occupi un suolo pubblico,un barista ,un ambulante deve pagare ecc.......ma tra un po ci pagheranno loro con un bel taglio di collo.....




10491100_740271339364124_1390095796001179907_n.jpg
 
Armato di machete terrorizza Jesi: preso giovane africano
Giovane africano inseguito in pieno centro: esplosi alcuni colpi a salve. Alla fine viene bloccato e arrestato

Giovanni Corato - Lun, 01/09/2014 - 22:21

Terrore nel centro storico di Jesi. Armato di due machete, un giovane di origini africane ha seminato il panico nel quartiere di Porta Valle. Dopo un lungo inseguimento, le forze dell'ordine sono riuscite ad arrestarlo.

Il giovane africano si sarebbe impadronito dei machete dopo avere sfondato la vetrina di un’armeria che si trova nella galleria commerciale a ridosso della mura storiche di Jesi. Agenti di polizia, carabinieri e polizia municipale, alcuni armati di bastoni, si sono subito gettati all'inseguimento. Sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco a salve. E, quando è stato raggiunto nelle vicinanze del Torrione di Mezzogiorno, il giovane è riuscito a fuggire barricandosi nella chiesa di San Pietro e poi facendo perdere le proprie tracce nei vicoli della città in provincia di Ancona. Dopo una ricerca serrata è stato, infine, raggiunto e bloccato dalle forze di polizia.

Nel tentativo di fermare l'immigrato è rimasto lievemente ferito al fianco sinistro il comandante dei carabinieri di Jesi, capitano Mauro Epifani. Il militare si era avvicinato al giovane portando con sé la madre nel tentativo di convincerlo ad arrendersi, quando è stato colpito di striscio da un colpo di machete. Quindi, è scattato l'arresto.

aggiungi un commento

Questa è L ' Italia, purtroppo
 
Ultima modifica:
Dottoressa violentata al Policlinico. L’incubo dentro gli spogliatoi

Ha lottato contro il suo aggressore disperatamente all’interno degli spogliatoi del Policlinico Umberto I. L’incubo domenica, la vittima è una dottoressa specializzata. Quell’uomo straniero apparso dal nulla l’ha palpeggiata, ha cercato di strapparle i pantaloni. La donna ha lottato con ogni forza: alla fine quell’aggressore le ha rubato l’iPhone e un mazzo di chiavi.Oggi gli agenti del commissariato San Lorenzo, in collaborazione con la Squadra Mobile, ha fermato Y.E.T., etiope, venticinque anni, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale: nei suoi confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza per il reato di violenza sessuale e rapina aggravata.

L’aggressore. Il fermato, è stato riconosciuto come l’autore della violenza sessuale e della rapina. L’autore, grazie alle segnalazione di alcuni colleghi della vittima è stato rintracciato in Viale dell’Università 37. Nel corso della perquisizione l’indagato, che ha tentato di sottrarsi al controllo opponendo resistenza, è stato trovato in possesso oltre che del mazzo di chiavi sottratto alla vittima anche di materiale vario, tra cui due coltellini e due telefoni cellulari. Durante la perquisizione domiciliare in Via Cupa dove ha il posto letto è stato sequestrato anche l’iPhone rapinato alla dottoressa. Il p.m. di turno Tiziana Cugini, titolare delle indagini, ha disposto che il fermato venisse associato presso la casa Circondariale di Roma Regina Coeli.

aggiungi un commento
 
Ultima modifica:
Reggio, la denuncia: “casi di malaria tra i clandestini che passeggiano in città”

Paolo Ferrara: “Sfido chiunque neghi l’evidenza di averli visti indisturbati gironzolare liberamente per le vie della città, fermi ai semafori o addirittura dinanzi gli ipermercati, senza alcun controllo e senza alcuna possibile prevenzione, mettendo così a serio rischio l’intera popolazione reggina. Nella notte di ieri sono stati “prelevati” dal Boccioni quattro immigrati affetti da malaria (di cui uno in gravi condizioni) e stanotte sono stati ricoverati oltre dieci casi sospetti. Siamo in piena emergenza sanitaria!!! Altro che “risorsa da valorizzare”, stiamo vivendo il grande pericolo di mettere a serio rischio la sicurezza non solo di Reggio, ma dell’Italia intera”.

A lanciare nuovamente l’allarme è Paolo Ferrara, presidente di Liberi di Ricominciare che chiede alla regione ed a ciò che resta di un comune allo sbando, di “mettere in campo tutti i controlli necessari per tutelare la salute dei reggini e degli stranieri a cui si da accoglienza”.

Si pensava che l’incontro di ieri del Ministro dell’Interno Angelino Alfano con la commissaria europea agli Affari Interni Cecilia Malmstroem potesse porre fine a Mare Nostrum la discutibilissima operazione nata solo come operazione di emergenza e a tempo.

Invece è felice il Ministro dell’Interno ad annunciare che “Oggi è un giorno importante per l’Italia. Parte Frontex plus che punta a sostituire Mare Nostrum. L’Europa premia i nostri sforzi, infatti quest’operazione vedrà la commissione a dare una mano per la distruzione dei barconi usati dai trafficanti affinché non vengano riutilizzati”.

La stessa Malmstrom ha precisato che “la portata e dimensione di Frontex Plus dipenderanno da quanti Paesi Ue che vi aderiranno. Su 28 stati membri sono solo 10 quelli che accettano i profughi. Oggi l’Italia raccoglie con soddisfazione i risultati dei suoi grandi sforzi: a un anno dalla tragedia di Lampedusa l’Europa torna protagonista nel Mediterraneo”.

Dinanzi a queste scellerate dichiarazioni, come non ribadire che il nostro territorio oramai da tempo sta ospitando questi migranti che “fuggono” da situazioni terribili rischiando, indiscutibilmente, uno stato di possibile catastrofe.

È inconcepibile come le gioiose dichiarazioni del Ministro all’Interno confermano come questo governo resti inerte rispetto al rapporto con l’Ue che, anziché preoccuparsi di collaborare con la semplice distruzione dei barconi, dovrebbe intervenire con urgenza, con capitali e mezzi, magari suddividendo in eguali quote per ogni Paese membro gli immigrati che arrivano.

Dalle dichiarazioni della stessa Malmstrom sono solo 10 su 28 stati membri ad accettare i profughi!!!

Il vero problema è che né il premier Matteo Renzi né l’intera e inerte classe politica calabrese ha avuto la schiena dritta di opporsi dinanzi a questo grave problema di incolumità pubblica.

“Bisogna potenziare subito la vigilanza sanitaria sugli immigrati per evitare il “rischio contagio” ed intensificare le azioni di controllo. Non è plausibile che girino indisturbati per le vie della città mettendo a serio rischio l’intera popolazione reggina”.

Il presidente Ferrara è “fortemente preoccupato” in quanto spiega: “Quando si tratta di clandestini e non di immigrati regolari, bisogna considerare che arrivano in Italia da località in cui vi è una elevata presenza di ceppi di Tbc, malaria oltre a casi Hiv e altre malattie infettive, senza avere alle spalle un check-up di vaccinazioni regolare e documentabile. Per questo devono essere sottoposti ad accertamenti sanitari rigorosi”.

aggiungi un commento

svegliatevi prima che sia troppo tardi
avete uno Stato codardo anche se e gia troppo tardi.
 
Ultima modifica:
Jesi, africano armato di machete semina panico tra la folla
02 settembre 2014

Un caso che ricorda quello di Adam Kabobo, il ghanese che l'11 maggio 2013 uccise tre passanti a Milano a colpi di piccone. Tra le 19,30 e le 21 di ieri sera 1 settembre, a Jesi si è scatenato il panico quando un giovane pluripregiudicato di 26 anni e di nazionalità africana, armato con due machete, ha minacciato di decapitare i passanti nella zona di Porta Valle.

Tragedia scampata - Fortunatamente il bilancio finale è meno tragico rispetto al caso milanese: un solo ferito, il comandante della locale Compagnia carabinieri, Mauro Epifani, colpito di striscio al fianco sinistro poco prima di riuscire a immobilizzare e arrestare l'uomo. Il giovane aveva infranto la vetrina di un’armeria in una vicina galleria commerciale e si era impossessato di tre coltelli. Uno gli era subito caduto di mano, mentre si è servito degli altri due per minacciare e intimorire i passanti pronunciando frasi sconnesse e prive di senso. Il tentativo di fuga del malvivente è durato ben poco, ha tentato di nascondersi nella chiesa di San Pietro Apostolo, ma è stato subito circondato dalle forze di polizia. Coinvolti sul campo poliziotti in borghese, carabienieri e vigili urbani. Il capitano Epifani gli si è avvicinato con le mani alzate portando con sè la madre del giovane per convincerlo ad arrendersi. Esplosi anche alcuni colpi di arma da fuoco, uno dei quali colpito di striscio ad una gamba il giovane africano.

aggiungi un commento

e chiaro che ce una giustizia che nn funziona in questo paese
 
Ultima modifica:
Furti, traffico di droga e prostituzione: arrestati 15 clandestini albanesi
NEWS
martedì, 2, settembre, 2014

Sgominata nella notte dalla polizia di Terni una gang di albanesi. L’operazione, tuttora in corso, tra Roma e il litorale, ha permesso di smantellare una banda di malviventi dediti ai furti in abitazione, di auto, traffico internazionale di droga e sfruttamento della prostituzione tra Roma e Terni.
Complessivamente sono state arrestate 15 persone, tutti cittadini albanesi clandestini e sono stati sequestrati 163 kg di marijuana, 33 kg solo questa notte nell’appartamento di uno di loro a Ostia, dove e’ stata recuperata anche della refurtiva. I dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa alle ore 11 nella questura a Terni.

aggiungi un commento
 
Ultima modifica:
Altri 909 clandestini sbarcano ad Augusta, 363 a Pozzallo
NEWS
martedì, 2, settembre, 2014

Altri 909 immigrati si aggiungono alle centinaia di sbarcati in Sicilia in queste ore dopo essere stati soccorsi da mezzi dell’operazione “Mare nostrum”. Sono giunti ad Augusta (Siracusa) con il pattugliatore “Diciotti” della Guardia costiera.
Si e’ concluso invece alle sette di questa mattina a Pozzallo (Ragusa) lo sbarco di 363 profughi di varia nazionalita’ che sono approdati la scorsa notte con un cargo di bandiera danese. La nave era stata originariamente indirizzata a Trapani, ma a causa del maltempo e’ stata poi destinata a Pozzallo. Nel gruppo di sono 42 donne e 80 minori.
Tutti i profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Pozzallo.

aggiungi un commento
 
Ultima modifica:
Ebola, allarme a Padova: due pazienti in isolamento
03 settembre 2014

Ebola, allarme a Padova: due pazienti in isolamento
Dopo Bologna, Varese, Gallarate, anche il Veneto registra i primi casi sospetti di ebola. Il Settore Igiene Pubblica e Prevenzione del Veneto ha fatto appena in tempo, due giorni fa, ad inviare a tutte le aziende sanitarie il protocollo contenente le prime indicazioni operative di risposta regionale per la prevenzione. Ieri il protocollo è scattato in tutta la sua completezza a Padova di fronte a due pazienti, un nigeriano e un istriano, colpiti da febbre alta e sintomi dubbi. L'ebola è una febbre emorragica grave che sta affliggendo l'Africa, dall'esordio improvviso e il decorso acuto, caratterizzata da emorragie, sanguinamenti, petecchie, epistassi. I due pazienti sono stati messi immediatamente in isolamento in stanze singole, e sono stati oggetto di approfondimenti diagnostici serrati. Stamane è rientrato l'allarme per quanto riguarda il paziente nigeriano. I test effettuati su di lui hanno dato esito negativo: l'uomo sarebbe però affetto da malaria. Ancora in corso le analisi sul secondo malato.

Il mondo sta perdendo la battaglia - Ieri sera Jeanne Liu, presidente di Medici senza frontiere (Msf), ha lanciato l'allarme a New York di fronte alle Nazioni Unite: "L'annuncio fatto lo scorso 8 agosto dall'Oms che l'epidemia costituiva una 'emergenza di salute pubblica mondiale' non è stato seguito da un'azione decisiva, e gli Stati si sono in generale accontentati di fare una colazione mondiale dell'inazione".

I morti - Il virus ha fatto ad oggi 1.552 morti su 3.069 casi confermati: 694 in Liberia, 430 in Guinea, 422 in Sierra Leone e 6 in Nigeria, secondo l'ultimo bilancio dell'Organizzazione mondiale della sanità dello scorso 26 agosto. Un primo caso è stato è stato inoltre confermato in Senegal la scorsa settimana. Al ritmo attuale di contagio, saranno necessari da 6 a 9 mesi ed almeno 490 milioni di dollari (373 milioni di euro) per riuscire a contenere l'epidemia, che secondo l'Oms rischia di colpire 20.000 persone.

aggiungi un commento

sta arrivando il peggio , ringraziate il pesce palla
 
Ultima modifica:

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    martedì 19 agosto 2025
    Bari
    85
    16
    32
    30
    28
    Cagliari
    53
    60
    46
    12
    87
    Firenze
    58
    62
    66
    38
    33
    Genova
    13
    24
    60
    57
    79
    Milano
    22
    13
    38
    24
    07
    Napoli
    02
    12
    51
    16
    86
    Palermo
    88
    06
    26
    02
    76
    Roma
    73
    70
    81
    51
    36
    Torino
    01
    14
    62
    05
    70
    Venezia
    84
    63
    72
    40
    22
    Nazionale
    57
    24
    30
    68
    09
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    03
    41
    27
    07
    30

Ultimi Messaggi

Indietro
Alto