Novità

islam

Zetrix

Advanced Premium Member
Siamo talmente stupidi
da aiutare chi ci uccide
Politici e istituzioni dimostrano di non conoscere il libro sacro dell'islam che ordina la decapitazione dei nemici "infedeli"

Il Corano proibisce il dialogo. Gli "infedeli", ossia tutti coloro che non credono in Maometto, si debbono convertire, ma se non lo fanno sono dei nemici e devono essere trattati come nemici

Ida Magli - Gio, 21/08/2014 - 20:57
commenta
Le reazioni dei nostri governanti, dei politici, perfino degli ecclesiastici, di fronte alla ossessionante presenza dei musulmani e delle loro gesta sul palcoscenico del mondo, sono veramente sorprendenti.

Tutti i giorni ormai da diversi anni l'Europa discute per un motivo o per l'altro di ciò che accade in Africa o in Medio Oriente, convoca i propri ministri degli Esteri e le Commissioni parlamentari apposite, ma non una sola volta (almeno a quanto ne riferiscono i giornali) è stata concentrata l'attenzione su ciò in cui credono i musulmani, sul loro libro sacro: il Corano. In Italia poi, dove se non altro a causa dell'invasione di islamici dovuta all'immigrazione, il problema è ormai diventato angoscioso e nessuno sa più come affrontarlo, i nostri leader appaiono e si comportano come degli analfabeti tanto da aver concordemente assegnato un unico nome alle migliaia di persone che sbarcano sulle nostre coste: i disperati.

Non c'è definizione più sbagliata di questa: se lasciano la propria terra e si affidano a barconi sgangherati a rischio della vita, è perché non sono affatto disperati ma al contrario sono sicuri che Allah li ricompenserà perché è scritto nel Corano che il destino migliore spetta a chi emigra portando la fede in Maometto presso altri popoli, o a chi muore a questo scopo. La verità è che noi siamo come siamo sempre stati: sicuri che gli altri ci somiglino o che debbano assomigliarci. Siccome non siamo più credenti, o al massimo superficialmente credenti, pensiamo che anche la religiosità altrui sia più o meno altrettanto superficiale. In Europa, in Italia è difficile pensare che esista oggi qualcuno così credente da dare la vita per difendere il cristianesimo. Il Papa infatti se n'è andato in Corea a esaltare il martirio, anche se è evidente che dovrebbe predicarlo in Europa, dato che presto sarà sopraffatta dall'islamismo (la battuta del parlamentare grillino, disposto a farsi saltare in aria per ottenere la liberazione del proprio Paese, è appunto una battuta: nessuno ci crede, neanche lui. Chi si fa saltare in aria non fa battute).

È questo invece un punto fondamentale dell'islamismo: deve diventare la sola religione esistente nel mondo. I nostri politici sono fuori dalla realtà quando parlano di «integrazione» degli immigrati, così come lo sono (anche se sembra un fatto quasi incredibile) i nostri vescovi, i nostri sacerdoti, perfino il nostro Papa quando si abbandonano alla speranza, al sogno del «dialogo». Dialogo? Quale dialogo? Il Corano lo proibisce. Gli «infedeli», ossia tutti coloro che non credono in Maometto, si debbono convertire, ma se non si convertono, sono dei nemici e devono essere trattati come nemici: «Io (il Signore) getterò il terrore nel cuore di quelli che non credono, e voi colpiteli sulle nuche (decapitateli) e recidete loro tutte le estremità delle dita». (Sura VIII)

Siamo costretti perciò a «sospettare» che i nostri governanti non abbiano mai letto il Corano. È come dire che vogliono parlare con gli stranieri usando la propria lingua, l'italiano. Così, per esempio, nominano con disinvoltura prettamente occidentale e politicamente corretta una persona di sesso femminile e che, come tutti gli altri politici, ha una conoscenza superficiale della religione islamica, alla carica di ministro degli Esteri. Lo fanno con una tale sicurezza che potrebbe perfino indurre a ridere, se non si trattasse di una cosa importantissima e che riguarda il nostro destino. I nostri problemi più gravi, infatti, quelli affidati alla bravura della diplomazia, sono quasi totalmente problemi con Paesi non occidentali: Africa, India, Medio Oriente. Paesi in cui le donne sono considerate inferiori agli uomini, impure, intoccabili, come appunto per i musulmani. Con quale buon senso si può mandare a «trattare» affari importantissimi, che riguardano gli Stati, una persona a cui nessun leader stringerà la mano per non contaminarsi?

È evidente, dunque, che oggi il problema islamico è per l'Occidente, ma in particolare per l'Italia, data la sua posizione geografica e la presenza del Papato, non soltanto il più grave, ma il più sottovalutato. Non si può più perdere neanche un minuto: cominciamo dal Corano.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    martedì 18 novembre 2025
    Bari
    07
    35
    82
    62
    16
    Cagliari
    60
    42
    25
    31
    51
    Firenze
    48
    36
    03
    35
    25
    Genova
    17
    57
    09
    66
    85
    Milano
    69
    78
    37
    85
    16
    Napoli
    08
    27
    17
    26
    68
    Palermo
    24
    77
    19
    79
    45
    Roma
    45
    14
    27
    21
    07
    Torino
    27
    51
    35
    76
    63
    Venezia
    52
    05
    46
    10
    53
    Nazionale
    23
    69
    01
    02
    38
    Estrazione Simbolotto
    Torino
    24
    44
    23
    21
    02

Ultimi Messaggi

Indietro
Alto