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IL DRAMMA [h=1]Violentata in Calabria, il paese e i parroci assolvono il branco: "Lei se l'è cercata"[/h]
12 Settembre 2016

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"Se l'è cercata". "Una che non sa stare al posto suo". Voci e umori raccolti a Marino Porto Salvo, piccolo paese nella provincia di Reggio Calabria, e che si riferiscono a una ragazza di 16 anni che per tre anni ha subito abusi e violenzeda un branco di nove uomini. L'incubo è finito con l'arresto dei responsabili ma ora la ragazza deve fare i conti con il giudizio e i commenti della comunità locale. Alla fiaccolata organizzata davanti alla stazione del paese infatti erano presenti solamente 400 persone sui circa 14mila abitanti di Marino. Alla manifestazione era presente anche il padre della ragazza, che ha espresso parole di amarezza:" purtroppo mi aspettavo questa partecipazione, non mi piace usare la parola schifo ma in questo momento non trovo altri termini". A confermare la teoria anche la madre che ha preferito non denunciare quanto la figlia le aveva raccontato perché "la rivelazione dei fatti avrebbe provocato un discredito nella famiglia e forse saremmo dovuti andare ad abitare in un altro paese"

Non solo la comunità locale ma anche i parroci del paese non si sono schierati in difesa della giovane : " Sono tutte vittime, anche i ragazzi. C'è molta prostituzione e crediamo che delle volte il silenzio sia la risposta più eloquente".


TAG:

MELITO PORTO SALVO, STUPRO





COMMENTI ALL'ARTICOLO
  • Johnwest

    14 Settembre 2016 - 20:08

    ma che schifo di paese e che schifo di abitanti! Gente così bisognerebbe deportarla nello stato islamico... è il posto giusto per loro. Schifosi.
Come vedete i parroci ed il papa stanno sempre dalla parte dei più forti lì c'è la Mafia quindi diventano tutti DON ABBONDIO.
 
[h=1]sI LO SO è ROBA VECCHIA MA LA TASSA RIMANE

Adesso tassano pure l'ombra: 8,40 euro al metro quadrato[/h] [h=2][/h]
A Conegliano un commerciante si è visto arrivare una cartella di 33 euro per l'ombra proiettata dalla tenda davanti al negozio

Giovanni Masini - Ven, 20/03/2015 - 10:11
commenta

L'ombra che occupa il suolo pubblico è soggetta ad una tassa.
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Di ben 8,40 al metro quadrato. È una storia tra l'incredibile e il grottesco, quella che arriva dal titolare di un negozio di alimentari di Conegliano, in provincia di Treviso.

Se un bar, un negozio o un qualsiasi esercizio commerciale proietta la propria sul suolo pubblico, bisogna pagare una tassa che rientra nella Tosap, l'imposta sull'occupazione del suolo pubblico. "È assurdo - afferma Mathias Doimo, titolare del negozio di alimentari "La Dispensa" di Conegliano - Pagheremo anche questa, ma veramente non se ne può più. È una vergogna."

Come racconta il Gazzettino, il bar di Doimo è dotato di una tenda di quattro metri quadrati. Che, secondo le normative vigenti, è stata tassata dal comune per 33,6 euro: la bellezza di 8,40 al metro quadrato. Sembra uno scherzo ma non è così: tutto questo peraltro accade nelle ore in cui l'Italia osserva l'eclissi di sole con il naso all'insù. C'è da immaginare che il fisco farà salti di gioia.




ED HAI ROM ? DOVE TUTTI I CAMPI SONO ABUSIVI TENDE E TENDONI ? BUFFONI
 

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