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LA BOLDRINA ED IL CAPO DELLO STATO NON APPLAUDONO E GRAVE ?
LA BOLDRINA ED IL CAPO DELLO STATO NON APPLAUDONO E GRAVE ?
“Basco rosso avanguardia di gloria,
alla morte ridiam così: ah ah ah!
Mostrare vogliamo al mondo
che nelle rovine in piedi sarem!
La morte ormai paur non fa,
và a letto col parà;
col sol che splende nel cuor,
l’onor difenderà.
Paraca nostro camerata,
nel cielo sei andato a morir,
sul volto avevi un sorriso,
per sempre con noi resterai.
Basco rosso avanguardia di gloria,
alla morte ridiam così:ah ah ah!
Mostrare vogliamo al mondo
che nelle rovine in piedi sarem!
In faccia al mondo noi gridiam:Onore e Fedeltà.
E siamo fieri di esser qui,
puri e duri a morir.
Siam volontari paracadutisti
veniamo da ogni region,
lottando da Oslo a Corfù,
faremo l’Europa Nazion!”
Mattarella, per la verità, è stato piuttosto immobile e arido di partecipazione e di applausi per tutta la parata.
( secolo-trentino.com) La gloriosa Folgore umiliata durata la parata militare in occasione del 71º anniversario dalla nascita della Repubblica Italiana? Sergio Mattarella non applaude, Laura Boldrini stessa cosa.
Una scelta inspiegabile da parte della prima e terza carica dello Stato poichè è passata alla storia per la gloriosa battaglia di El Alamein nell’ottobre del 1942 dove venne annientata dall’esercito inglese non prima di aver combattuto sino allo sfinimento. I paracadutisti ottennero dai britannici l’onore delle armi e dopo la resa il generale Hughes volle ricevere il generale Enrico Frattini ed i colonnelli Bignami e Boffa, complimentandosi per il comportamento della divisione. Dopo la battaglia di El Alamein alla Divisione Folgore ed ai suoi Reggimenti verrà conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Insomma, una resistenza fuori dal comune e che venne onorata da più fronti nei mesi e negli anni successivi. “Dobbiamo davvero inchinarci davanti ai resti di quelli che furono i leoni della Folgore,” disse Winston Churchill alla House Of Commons.
“La Divisione Folgore ha resistito al di là di ogni possibile speranza”, sosteneva Radio Cairo alla fine di quelle ostilità. “Gli ultimi superstiti della Folgore sono stati raccolti esanimi nel deserto. La divisione è caduta con le armi in pugno. Nessuno si è arreso. Nessuno si è fatto disarmare” ebbe a dire la BBC, il 03 dicembre 1942, in merito a quell’eroico sacrificio.
Del mancato applauso alla Folgore da parte di Laura Boldrini alla parate del 2 giugno, intervistato da Il Tempo, parla Gianni Fantini, generale, ex presidente dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia. Quarant'anni da soldati e 36 passati nella Folgore. Il generale premette che "non è obbligatorio applaudire al passaggio dei militari. Noi rispettiamo la carica dello Stato, qualunque essa sia, poi sulle persone possiamo avere qualche dubbio", aggiunge sibillino. Dunque, più tranchant, Fantini sottolinea che "certo, un segnale poteva essere dato per determinati reparti, quelli più a rischio magari".
Incalzato sull'espressione della Boldrini e sulle sue mani ferme davanti ai paracadutisti, continua: "Noi siamo superiori a queste cose. L'applauso non ce lo fa né la Boldrini, né Mattarella, né Scalfaro, né Cossiga. Le mani, se lo meritiamo, ce le battono i nostri caduti". E ancora: "Se possiamo trovare delle inefficienze nel comportamento del presidente della Camera se ne possono trovare altre 150mila, non ciò che non è stato fatto su uno spazio di 150 metri". Dunque, la conclusione, durissima: "Fossi io il capo dello Stato non applaudirei a nessuno perché o batti le mani a tutti o a nessuno". Una sonora lezione, per Laura Boldrini.
Al passaggio della Folgore, durante la parata del 2 giugno, Laura Boldrini non ha applaudito. Una scelta che non è passata inosservata e che a molti, com’era prevedibile, non è piaciuta. Lei, comunque, alle critiche ha risposto attaccando: "Ho sempre partecipato alla parata del 2 giugno per rendere omaggio a tutti i nostri militari. La montatura dei giornali di destra, strumentale e fuorviante, dimostra un’attenzione ossessiva nei miei confronti che è frutto del loro pregiudizio e che li porta a stravolgere completamente la realtà dei fatti. Sarebbe forse più utile che mettessero al centro del loro lavoro i veri problemi del Paese anziché interpretare i miei applausi".
Intanto il nostro sito, dopo le polemiche sul comportamento della presidente della Camera, ha chiesto ai lettori dove le farebbero fare il servizio militare. Il sondaggio, alle venti di domenica sera, vedeva largamente in testa quelli che vedrebbero bene la Boldrini in artiglieria, "per spararla su Marte". Al secondo posto il battaglione San Marco, "per farle fare missioni vere nel terzo mondo", e al terzo i bersaglieri, "per farla correre".
Al centro del loro lavoro i veri problemi del Paese E QUALI SAREBBERO?
IL PAESE NON HA PROBLEMI.
APPROVATA LA LEGGE DI BILANCIO 2017
Renzi e la manovra finanziaria
«L’Italia va meglio di due anni fa»
Il premier illustra il provvedimento e rivendica il disegno per tenere insieme competitività e equità. La manovra vale 27 miliardi. Tra le prime misure un miliardo per le piccole e medie imprese e 1,9 miliardi per i contratti nella Pa. Addio a Equitalia
di Andrea Ducci[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/images2.corriereobjects.it\/methode_image\/2016\/10\/15\/Economia\/Foto%20Economia%20-%20Trattate\/17.0.423895385-kB1-U432309403462388RD-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443.jpg?v=20161016083411"}[/IMG2]è LO DICE PURE RENZI
Conto corrente: dal 1° luglio il Fisco potrà pignorare senza bisogno del giudice
L'Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà pignorare direttamente il conto corrente del contribuente debitore senza passare per il giudice
Condividi su Facebook 906 + 01 Giugno 2017 - Dall’1 luglio 2017 il pignoramento del conto corrente diventa più facile in caso di debiti fiscali e cartelle. La nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione (che ha preso il posto di Equitalia) avrà la facoltà di accedere a diverse banche dati, procedendo al pignoramento dei conti correnti in modo diretto senza dover richiedere l’apposita autorizzazione al giudice. La novità è che le somme saranno immediatamente bloccate e rigirate al Fisco, per gli importi a debito.
COSA CAMBIA – Il nuovo ente – che opera sotto la vigilanza e il controllo dell’Agenzia – avrà l’accesso all’immensità dei dati dell’Anagrafe Tributaria. Ed è tale possibilità a consentire il pignoramento dei conti corrente direttamente senza bisogno di attivare la procedura di autorizzazione di un giudice. L’AdE-Riscossione potrà accedere anche alla banca dati dell’Inps, ottenere le informazioni che le servono (come ad esempio i dati relativi al rapporto di lavoro) e procedere a pignorare lo stipendio, la pensione, le indennità.
COSA SUCCEDE – In pratica l’Agenzia delle Entrate-Riscossione nel momento stesso in cui notifica la cartella esattoriale non deve rivolgersi al giudice per citare in giudizio il debitore e attendere la sentenza, in quanto la cartella di pagamento è in sè già un atto esecutivo al pari dell’atto di precetto (ossia l’atto che intima al debitore il pagamento del debito entro 10 giorni dalla notifica) e pertanto può procedere al pignoramento conto corrente, se passati 60 giorni dalla notifica la cartella esattoriale non è stata pagata. Trascorso il suddetto termine l’Ente della riscossione, può subito inviare alla banca l’atto di pignoramento ancora prima di notificarlo all’interessato, per poi invitare quest’ultimo al pagamento di quanto dovuto entro altri 60 giorni. Se il debitore poi, persevera e continua non pagare quanto dovuto il Fisco richiede alla banca di versare l’importo pari al debito, senza necessità di rifarsi a un giudice per far emettere il relativo provvedimento.
COME DIFENDERSI DAL PIGNORAMENTO – Il contribuente che riceve la notifica del pignoramento conto corrente, per impedirlo e difendersi, deve presentare entro 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento una richiesta di rateizzazione. Solo una volta accettata la richiesta di dilazione della cartella e pagata la prima rata del piano di ammortamento, il contribuente può presentare la richiesta di sblocco del conto corrente.
[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/true\/1496670320679.jpg--il_generale_marco_bertolini___il_mancato_applauso_della_boldrini__discorso_a_se__ma_il_2_giugno_che_c_entra_il_servizio_civile__.jpg?1496670334000"}[/IMG2] Si parla ancora di Laura Boldrini e del suo atteggiamento alla parata del 2 giugno, dove ha ignorato la sfilata della Folgore, umiliando di fatto i nostri militari. Intervistato da Il Tempo, il generale Gianni Fantini ha usato parole dure contro la presidente della Camera, spiegando in buona sostanza che del suo applauso non gli interessa nulla. Toni differenti, invece, li usa Marco Bertolini, presidente dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, una carriera eccellente nella Brigata Folgore. Sempre intervistato da Il Tempo, smorza la polemica affermando: "Io non ho mai applaudito un reparto che sfila. Non è uno spettacolo di fronte al quale qualcuno può esprimere o meno soddisfazione applaudendo o fischiando. Si saluta stando composti, è la prassi".
Quando però gli chiedono se non ha considerato irrispettoso il comportamento della Boldrini, il generale risponde lasciando intendere in modo piuttosto chiaro che, a lui, non interessa: "Che la presidente della Camera possa non fremere di amore per i militare in generale e la Folgore in particolare è un discorso a sé. Io non ho mai applaudito in vita mia e ho 44 anni di servizio alle spalle". Infine, il generale Bertolini ci tiene a sottolineare che "le sfilate sono un omaggio alla Patria, che solennizza se stessa esibendosi con le forze armate, la sua espressione più pura. In questi anni, invece si sono via via trasformate in esibizioni di umanità varia nelle quali ci sono i ragazzi del servizio civile, che non ho capito cosa siano". Gli stessi ragazzi del servizio civile elogiati il 2 giugno da Laura Boldrini. Presidenta demolita.