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lunedì 14 novembre 2011
Grecia shock: chiuso 1 negozio su 4, disoccupazione 17%, i senzatetto un esercito
Economic downtrendLa crisi in Grecia ha colpito per prima la vasta e prospera classe media; sono colpiti numerosi quartieri, sorgono zone fantasma e migliaia di greci passano, di punto in bianco, alla categoria dei senzatetto, che la crisi del capitalismo ha cacciato nelle strade, nella disperazione, mentre i governi europei preferiscono salvare le banche.
In una strada polverosa di una ex zona industriale nel centro di Atene, convertita recentemente in un quartiere alla moda per la classe media, Lambros ci indica con vergogna la vecchia automobile che è la sua casa da vari mesi.
Lambros, che non vuole apparire col suo nome completo, credeva che il peggio lo avesse vissuto con la morte di sua moglie per il cancro. Ma poi è arrivata la crisi economica e il progettista di interni perse nel 2010 il suo lavoro con il collasso del settore edilizio.
Quindi dovette lasciare il suo appartamento, perché non riusciva a pagarlo, e si vide costretto a girovagare per un periodo nelle strade prima di trovare posto in un rifugio per i senza tetto della capitale greca.
“È difficile immaginarsi che una vita facevo una vita completamente differente da questa”, dice il greco cinquantacinquenne. “Prima avevo un lavoro, potevo pagare il mio affitto, e da un giorno all’altro ho iniziato a vivere mia automobile”. La sua storia è simile a quella del numero sempre maggiore dei senza tetto in tutta la Grecia.
L'aumento della disoccupazione causato dalla recessione negli ultimi tre anni e la pressione delle riforme fiscali per il riscatto greco fanno strage nella vita di molti, specialmente nella "classe media", che un tempo era ampia e benestante.
Numerosi quartieri sembrano oggi paesi fantasma. Un negozio su quattro ha chiuso, e sta diventando una cosa sempre più "normale" vedere i pensionati senza risorse che raccolgono i resti dei mercati ambulanti dove si vende frutta e verdura. Ci sono famiglie intere che frugano anche nei cumuli di spazzatura durante la notte.
Il problema dell'abitazione non è nuovo. Anche venti anni fa, quando la Grecia viveva un'epoca di relativa prosperità, non era infrequente vedere gente senza tetto nelle principali città e porti. Ma oggi il numero non solo è esploso, ma il profilo di questa popolazione è cambiato in modo sostanziale.
Mentre prima il problema della casa colpiva ceti sociali bassi, spesso con problemi di alcool e droga, oggi i senza tetto provengono spesso dalla classe media e dalla popolazione più giovane.
I rappresentanti di Klimaka, un’organizzazione non governativa che offre sostegno a queste persone, dicono che in Grecia il numero dei senza lavoro è cresciuto del 25 per cento negli ultimi due anni, un dato dal forte impatto su un paese con una marcata tradizione familiare.
Antae Alamanou, coordinatore del programma di Klimaka, riporta che ogni settimana circa duecento persone arrivano da loro per lavarsi e ricevere cibo, un primo aiuto e vestiti puliti. In una vicina sala da pranzo, circa trecento persone fanno la fila tutti i giorni per ricevere un piatto di cibo caldo. All’inaugurazione, circa dieci anni fa, aveva circa 75 visitatori giornalieri.
“Il numero di persone senza casa è cresciuto a causa della crisi economica dell'anno scorso, ma anche il profilo è cambiato. Si tratta di persone che avevano una vita normale ma, siccome la crisi che ha colpito tutti i professionisti, ora si trovano in questa situazione”, spiega Alamanou.
Con un tasso di disoccupazione pari a quasi il 17 per cento, i nuovi senza tetto provengono da tutti gli strati della società, anche da quelli che lavorano in occupazioni stagionali vincolate al turismo.
“Di solito sono uomini di mezza età ancora efficienti, ma anche di quelli che stanno per andare in pensione tra i 60 e i 70 anni”, dettaglia Alamanou.
Le persone in difficoltà di solito ricevevano appoggio dalle proprie famiglie, ma la situazione economica è diventata talmente dura che genitori, figli, fratel
Grecia shock: chiuso 1 negozio su 4, disoccupazione 17%, i senzatetto un esercito
Economic downtrendLa crisi in Grecia ha colpito per prima la vasta e prospera classe media; sono colpiti numerosi quartieri, sorgono zone fantasma e migliaia di greci passano, di punto in bianco, alla categoria dei senzatetto, che la crisi del capitalismo ha cacciato nelle strade, nella disperazione, mentre i governi europei preferiscono salvare le banche.
In una strada polverosa di una ex zona industriale nel centro di Atene, convertita recentemente in un quartiere alla moda per la classe media, Lambros ci indica con vergogna la vecchia automobile che è la sua casa da vari mesi.
Lambros, che non vuole apparire col suo nome completo, credeva che il peggio lo avesse vissuto con la morte di sua moglie per il cancro. Ma poi è arrivata la crisi economica e il progettista di interni perse nel 2010 il suo lavoro con il collasso del settore edilizio.
Quindi dovette lasciare il suo appartamento, perché non riusciva a pagarlo, e si vide costretto a girovagare per un periodo nelle strade prima di trovare posto in un rifugio per i senza tetto della capitale greca.
“È difficile immaginarsi che una vita facevo una vita completamente differente da questa”, dice il greco cinquantacinquenne. “Prima avevo un lavoro, potevo pagare il mio affitto, e da un giorno all’altro ho iniziato a vivere mia automobile”. La sua storia è simile a quella del numero sempre maggiore dei senza tetto in tutta la Grecia.
L'aumento della disoccupazione causato dalla recessione negli ultimi tre anni e la pressione delle riforme fiscali per il riscatto greco fanno strage nella vita di molti, specialmente nella "classe media", che un tempo era ampia e benestante.
Numerosi quartieri sembrano oggi paesi fantasma. Un negozio su quattro ha chiuso, e sta diventando una cosa sempre più "normale" vedere i pensionati senza risorse che raccolgono i resti dei mercati ambulanti dove si vende frutta e verdura. Ci sono famiglie intere che frugano anche nei cumuli di spazzatura durante la notte.
Il problema dell'abitazione non è nuovo. Anche venti anni fa, quando la Grecia viveva un'epoca di relativa prosperità, non era infrequente vedere gente senza tetto nelle principali città e porti. Ma oggi il numero non solo è esploso, ma il profilo di questa popolazione è cambiato in modo sostanziale.
Mentre prima il problema della casa colpiva ceti sociali bassi, spesso con problemi di alcool e droga, oggi i senza tetto provengono spesso dalla classe media e dalla popolazione più giovane.
I rappresentanti di Klimaka, un’organizzazione non governativa che offre sostegno a queste persone, dicono che in Grecia il numero dei senza lavoro è cresciuto del 25 per cento negli ultimi due anni, un dato dal forte impatto su un paese con una marcata tradizione familiare.
Antae Alamanou, coordinatore del programma di Klimaka, riporta che ogni settimana circa duecento persone arrivano da loro per lavarsi e ricevere cibo, un primo aiuto e vestiti puliti. In una vicina sala da pranzo, circa trecento persone fanno la fila tutti i giorni per ricevere un piatto di cibo caldo. All’inaugurazione, circa dieci anni fa, aveva circa 75 visitatori giornalieri.
“Il numero di persone senza casa è cresciuto a causa della crisi economica dell'anno scorso, ma anche il profilo è cambiato. Si tratta di persone che avevano una vita normale ma, siccome la crisi che ha colpito tutti i professionisti, ora si trovano in questa situazione”, spiega Alamanou.
Con un tasso di disoccupazione pari a quasi il 17 per cento, i nuovi senza tetto provengono da tutti gli strati della società, anche da quelli che lavorano in occupazioni stagionali vincolate al turismo.
“Di solito sono uomini di mezza età ancora efficienti, ma anche di quelli che stanno per andare in pensione tra i 60 e i 70 anni”, dettaglia Alamanou.
Le persone in difficoltà di solito ricevevano appoggio dalle proprie famiglie, ma la situazione economica è diventata talmente dura che genitori, figli, fratel