R
Roby
Guest
Sapete che sono sostenitore del Giocatore Razionale e navigando qua e là mi sono imbattuto in alcune pagine che parlano proprio di tale figura.
Vi propongo i due articoli trovati a firma di tale Roberto Vanzetto, che è solito occuparsi di pseudoscienze e paranormale, nonchè di scrivere sui siti www.cicap.org e www.torinoscienza.it
In particolare la lottologia scientifica viene trattata insieme ad altre materie, quali la grafologia popolare, l'omeopatia, la psicofonia, l'ufologia contattista all'interno di un unico calderone intitolato La scienza, il paranormale e la pseudoscienza
Vi riporto il primo articolo e di seguito il secondo con alcuni errori dovuti purtroppo alla trasposizione da un formato all'altro.
Ogni commento è inutile, perchè sbagliati sono i presupposti. Ammesso e non concesso che qualche argomento non sia proprio errato, che comunque non potrebbe mai esaurirsi in poche battute, lo diventa nel modo con cui viene utilizzato e quindi non può che condurre a risultati altrettanto errati.</u>
Probabilmente Vanzetto, abituato ad occuparsi solo di pseudoscienze è portato a vedere solo gli errori (io direi gli aspetti non ancora chiariti e che forse non lo saranno mai per tutta una serie di motivi, non esclusi quelli soggettivi) del Giocatore razionale.
Nella speranza che qualche buona lettura di Lottologia Razionale e un po' di attiva frequentazione del forum (senza esagerare...) gli faccia cambiare idea, lo aspettiamo per un confronto, anche perchè gli argomenti contrari offerti sembrano piuttosto datati. Noi nel frattempo continuiamo a vincere...
La lottologia e la legge dei grandi numeri
Fra le persone che si dedicano al gioco del Lotto ve ne sono alcune che tengono in gran conto la statistica, convinte che possa servire per determinare quei numeri che avrebbero le maggiori probabilità di essere vincenti. Secondo queste persone, gli eventi associati alle uscite dei 90 numeri del Lotto non sarebbero del tutto equiprobabili: i numeri che non si presentano da molto tempo avrebbero infatti maggiori possibilità di essere estratti. A partire da questa credenza sono nati il concetto di "numero ritardatario" e l'approccio statistico-sistemistico che si autodefinisce "lottologia scientifica".
Queste opinioni non hanno in realtà alcun fondamento scientifico. Esse si basano su un'errata interpretazione della legge dei grandi numeri. La formulazione della legge dei grandi numeri, purtroppo, si presta a essere male interpretata per colpa di una distinzione temporale che viene dimenticata dai lottologi quando si dedicano ai concetti di probabilità e di frequenza statistica. Vediamolo in dettaglio.
Probabilità classica, frequenza statistica e legge dei grandi numeri
Consideriamo il lancio di una moneta: esistono due esiti possibili, 'testa' o 'croce'. Se la moneta non è truccata, sappiamo che entrambi questi esiti hanno le medesime probabilità di verificarsi, sono cioè equiprobabili. Supponiamo di puntare sull'uscita dell'evento 'testa'. Il calcolo delle probabilità di vincere è banale: la probabilità (classica) di un evento è data dai casi favorevoli (quelli cioè in cui l'evento può accadere) diviso il numero di casi possibili. Il risultato è 1 su 2, cioè 0,5.
Come si vede dall'esempio la probabilità di un evento è un numero compreso fra zero e uno (per comodità, se ne esprime il valore in percentuale, così 0,5 diventa il 50%). È possibile dare un significato, coerente con la definizione, anche ai due estremi dell'intervallo di valori associati alle probabilità: lo zero rappresenta un evento impossibile e l'uno un evento certo. I casi di 'testa' o 'croce' stanno dunque nel mezzo.
A questo approccio di tipo teorico, si affianca un approccio di tipo sperimentale: il lanciare effettivamente la moneta un certo numero di volte per vedere poi che cosa succede. Si introduce quindi il concetto di frequenza statistica di un dato evento. Continuiamo col semplice esempio del lancio di una moneta. Supponiamo
Vi propongo i due articoli trovati a firma di tale Roberto Vanzetto, che è solito occuparsi di pseudoscienze e paranormale, nonchè di scrivere sui siti www.cicap.org e www.torinoscienza.it
In particolare la lottologia scientifica viene trattata insieme ad altre materie, quali la grafologia popolare, l'omeopatia, la psicofonia, l'ufologia contattista all'interno di un unico calderone intitolato La scienza, il paranormale e la pseudoscienza
Vi riporto il primo articolo e di seguito il secondo con alcuni errori dovuti purtroppo alla trasposizione da un formato all'altro.
Ogni commento è inutile, perchè sbagliati sono i presupposti. Ammesso e non concesso che qualche argomento non sia proprio errato, che comunque non potrebbe mai esaurirsi in poche battute, lo diventa nel modo con cui viene utilizzato e quindi non può che condurre a risultati altrettanto errati.</u>
Probabilmente Vanzetto, abituato ad occuparsi solo di pseudoscienze è portato a vedere solo gli errori (io direi gli aspetti non ancora chiariti e che forse non lo saranno mai per tutta una serie di motivi, non esclusi quelli soggettivi) del Giocatore razionale.
Nella speranza che qualche buona lettura di Lottologia Razionale e un po' di attiva frequentazione del forum (senza esagerare...) gli faccia cambiare idea, lo aspettiamo per un confronto, anche perchè gli argomenti contrari offerti sembrano piuttosto datati. Noi nel frattempo continuiamo a vincere...
La lottologia e la legge dei grandi numeri
Fra le persone che si dedicano al gioco del Lotto ve ne sono alcune che tengono in gran conto la statistica, convinte che possa servire per determinare quei numeri che avrebbero le maggiori probabilità di essere vincenti. Secondo queste persone, gli eventi associati alle uscite dei 90 numeri del Lotto non sarebbero del tutto equiprobabili: i numeri che non si presentano da molto tempo avrebbero infatti maggiori possibilità di essere estratti. A partire da questa credenza sono nati il concetto di "numero ritardatario" e l'approccio statistico-sistemistico che si autodefinisce "lottologia scientifica".
Queste opinioni non hanno in realtà alcun fondamento scientifico. Esse si basano su un'errata interpretazione della legge dei grandi numeri. La formulazione della legge dei grandi numeri, purtroppo, si presta a essere male interpretata per colpa di una distinzione temporale che viene dimenticata dai lottologi quando si dedicano ai concetti di probabilità e di frequenza statistica. Vediamolo in dettaglio.
Probabilità classica, frequenza statistica e legge dei grandi numeri
Consideriamo il lancio di una moneta: esistono due esiti possibili, 'testa' o 'croce'. Se la moneta non è truccata, sappiamo che entrambi questi esiti hanno le medesime probabilità di verificarsi, sono cioè equiprobabili. Supponiamo di puntare sull'uscita dell'evento 'testa'. Il calcolo delle probabilità di vincere è banale: la probabilità (classica) di un evento è data dai casi favorevoli (quelli cioè in cui l'evento può accadere) diviso il numero di casi possibili. Il risultato è 1 su 2, cioè 0,5.
Come si vede dall'esempio la probabilità di un evento è un numero compreso fra zero e uno (per comodità, se ne esprime il valore in percentuale, così 0,5 diventa il 50%). È possibile dare un significato, coerente con la definizione, anche ai due estremi dell'intervallo di valori associati alle probabilità: lo zero rappresenta un evento impossibile e l'uno un evento certo. I casi di 'testa' o 'croce' stanno dunque nel mezzo.
A questo approccio di tipo teorico, si affianca un approccio di tipo sperimentale: il lanciare effettivamente la moneta un certo numero di volte per vedere poi che cosa succede. Si introduce quindi il concetto di frequenza statistica di un dato evento. Continuiamo col semplice esempio del lancio di una moneta. Supponiamo