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Lorenzin, ha giocato pesante ( e sporco )

Alien.

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Danni gravi da vaccini: i casi lampanti che emergono oggi

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RadicalAdmin
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30 maggio 2017
20307

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Abbiamo ricevuto e pubblichiamo queste storie di mamme con bimbi danneggiati gravemente a seguito di somministrazione di vaccini. Pensiamo che sia giusto sensibilizzare le coscienze da un torpore che sta attanagliando la società. Ai centri vaccinali ci sono le liste piene dopo la pubblicazione di questo Decreto Legge, che rappresenta un unicum europeo di una gravità inaudita.


Già, perchè ora che il governo per mano della ministra Lorenzin, ha giocato pesante ( e sporco ), le mamme non ci stanno, e per difendere la propria libertà stanno iniziando a raccontare tutto, anche quello che magari prima per una serie di cause era rimasto più nascosto.

“Ho deciso di raccontare, qui, l’esperienza “vaccinale” di mio figlio. Era nato prematuro, nel 1995, e con postumi di asfissia prenatale. A quel tempo ancora non lo sapevo, ma la sua situazione era considerata -stando ai libretti divulgativi in merito- una controindicazione a tutti gli effetti. Ma, come si sa (vero?), i vaccini sono praticamente innocui e solo una piccolissima, ma proprio piccolissima, parte subisce danni in seguito alla loro somministrazione. Ed infatti, sotto pressione del premuroso pediatra, come moltissime mamme, mi sono messa in fila anche io affinché il mio bambino fosse sottoposto a questa salutare pratica. Risultato: dopo una decina di giorni mio figlio non sorreggeva più la testa, non seguiva più con lo sguardo -in pratica aveva perso la capacità visiva- e manifestava piccole crisi epilettiche continue. Disastro. Siamo andati tutti in panico e ci siamo precipitati all’ospedale: Vicenza, Padova, Udine… iniziò il calvario. Ovviamente mi sono recata in fretta anche dal premuroso pediatra, che nulla ha saputo dirmi… nulla… non si spiegava il caso (parole sue). Dubbi sulle vaccinazioni? Ma no, nemmeno uno. Il libretto delle controindicazioni sulle vaccinazioni? Non c’entrava nulla… Siamo rimasti soli, a girare a vuoto tra terapisti riabilitativi, medici che non avevano nulla da dire, operatori dell’Ulss increduli… ed il nostro bambino di tre mesi che non era più quello di prima. Ad un certo punto abbiamo fatto una visita con il prof. dott. Mandatori, dell’università La Sapienza di Roma, e lì si è sciolto il nodo: il medico si è arrabbiato moltissimo, anche con me, la mamma, esclamando a voce alta “Signora, come ha potuto far vaccinare suo figlio prematuro e sottopeso???”. A quel punto avevo capito, finalmente cos’era successo… Non solo mio figlio aveva ricevuto un danno, ma la colpevole ero io. Ed in parte era vero. Perché mi ero fidata ciecamente? Perché non mi ero informata in modo più serio, cercando di ragionare anche con la mia testa? Perché? Perché??

Che tenerezza mi fanno, ora, quelle giovani mamme che vedo in fila all’Ulss davanti all’ambulatorio delle vaccinazioni… Dopo circa un anno la faccenda si è fatta sempre più chiara perché le visite si sono susseguite ed altri medici mi hanno confermato, a voce, il nesso vaccinazioni e danno. Una dottoressa dell’Ulss stessa mi ha detto al telefono “abbiamo sbagliato”; ed io “lo direbbe davanti al giudice?” e lei “no, non posso”. Nel frattempo ho riempito una cartella di letteratura medico-legale in merito a questo triste ambito. Mi sono accorta, tardi ed in seguito ad una denuncia legale di “danno da vaccinazioni” (irrimediabilmente tardi per mio figlio) che un mondo intero si celava dietro a questi drammi. Ho iniziato a girare per gli ospedali militari (preposti alle denunce di danno vaccinale) di Padova e Verona. Medici legali mi hanno confidato che “non si riesce più a star dietro alle denunce”. Ma come? Non dovevano essere pochissimi casi, così come indicato dalle belle e chiare statistiche? Il ministero aveva trovato un’interessante “via”: chi avesse fatto richiesta di rimborso per danni da vaccino NON per via diretta, bensì tramite IL GIUDICE DEL LAVORO, avrebbe avuto maggior garanzia di ottenere soddisfazione… Bella trovata in effetti, perché il rimborso sarebbe stato più probabile, seppur di entità minore perché veicolato tramite “pensioncina” vita natural durante. E questi casi, gestiti dal giudice del lavoro, avrebbero trovato posto nelle statistiche ufficiali? Mmmmm. Eccola, la “stesura scientifica” delle tanto acclamate statistiche che vengono sbandierate alle madri.

Intorno al 2008 (non ricordo perfettamente la data), immersa fino al collo in tutto questo caos, ho avuto modo, per delega fattami dal sindaco del mio paese di residenza, di partecipare alla riunione in merito alla “regione Veneto apripista della libertà di vaccinazioni”. Convegno a porte chiuse, riservato ad addetti tenutosi al Palazzo della Guardia di Verona. Le cose che ho sentito mi hanno fatto rizzare i capelli; due tra tutte: “il paniere degli stipendi dei medici sarà aumentato in base ai lotti di vaccini piazzati nel mercato” e “non preoccupatevi della libertà di vaccinazioni, perché faremo una pubblicità così martellante che le mamme ce li porteranno volontariamente, i loro figli”. Ero allucinata! L’ho sentito con le mie orecchie e posso giurarlo sull’unica figlia rimastami. Ad un certo punto, in quel frangente, il Sig. Tremante è riuscito a salire presso il palco e ad avere tra le mani il microfono: ha letto la prima parte dell’orribile esperienza delle vaccinazioni sui suoi figli… e poi, in due, sono saliti sul palco e l’hanno tirato giù a forza… Non me lo dimenticherò mai. (http://www.responsabilecivile.it/la-...ei-fratelli-tr…/)
A voce, quasi sussurrando, ho ricevuto le scuse di diversi medici; gridando, qualche medico legale ha attaccato il proprio collega restio a riconoscere l’evidenza della connessione vaccino-danno.
Schifo? Raccapriccio? Vergogna infinita? Rabbia estrema? Scegliete quello che vi pare, o sceglietele tutte.
Mio figlio non ha più recuperato ed è morto nel 2013.
Mia figlia, studentessa di quinta superiore (praticamente non vaccinata, visto cos’era successo al fratello…. e vi risparmio l’altro calvario per essermi rifiutata di vaccinarla) è stata l’unica della sua classe, l’anno scorso a fare ZERO assenze per malattia.
SPECIFICO: IO NON SONO CONTRO I VACCINI; SONO CONTRO L’OBBLIGO DI VACCINAZIONE. Chi vuole giocare alla roulette russa sulla testa dei propri figli lo faccia pure, ma NON DEVE AVERE IL DIRITTO DI FARLO CON I FIGLI DEGLI ALTRI.
Se sei vaccinato non ha senso tu abbia paura del contagio: sei immune, no?
Il vaccino è un farmaco: basta leggere il bugiardino della casa farmaceutica (l’avete mai visto in un ambulatorio di vaccinazioni??).
Le nazioni europee (anche in America) sono molto più caute con l’obbligo vaccinale: tutti stupidi?
E’ morale sacrificare una “piccola” (quanto piccola?) parte di bambini per salvaguardarne (sì? le vaccinazioni di massa sono davvero utili per tutti, come vien detto? http://www.medicinapiccoledosi.it/…/lesmo-vaccinazioni-cor…/) la maggioranza? E’ questo il tipo di “scienza da ragionerie” che la medicina, dall’alto del suo status, propone? A chi toccherà domani… al figlio di Maria, Giovanna, Cristina, Stefania…chi?
A Romina e ad Elia è già successo.
https://www.facebook.com/radioautismo.org/videos/1682570851756306/?fref=mentions&pnref=storyhttps://www.youtube.com/watch?v=TR4-nWXQuhI

Buongiorno a tutti.
Racconterò quello che è successo a mio figlio, che per fortuna oggi sta benone, non come “anti-vaccinista” , perché io non sono contraria ai vaccini, ma sono profondamente contraria all’obbligatorietà. Mio figlio,gennaio 2014,3 mesi di vita, sottoposto a vaccino obbligatorio,e raccomandato. Cerchiamo di sottoporre all’attenzione del medico di base e della asl ,un’anamnesi familiare ,che sia il più possibile chiara ,anche se siamo due semplici e profani “genitori”.Ci sentiamo rassicurare,STRA-rassicurare e “RACCOMANDARE”, di sottoporre il bambino al vaccino,nonostante il mio compagno sia un sogg. allergico.In circa 10 giorni,dopo la somministrazione,mio figlio diventa una piccola piaga vivente.Ci rechiamo subito dalla pediatra di base,che senza indugi, lo imbottisce di cortisone da somministrare a livello cutaneo e ci spedisce, da un dermatologo.Il bambino vedrà da quel momento in poi ,circa 7/8 dermatologi ,che continueranno a segnarci cortisone su cortisone,da somministrare sia esternamente, sulla cute lesa,che da fargli ingerire.Mio figlio smette di mangiare,di dormire,deve vivere con dei guantini di cotone fissi sulle manine , il prurito è talmente forte che si stacca la pelle.Iniziano le supposizioni :
“signora sarà il suo latte,smetta di allattare”,”signora vivete con due gatti??dia immediatamente via i suoi gatti” ..Non contenti di come procedono le cose,(il bambino smette di crescere,non dorme e non mangia , continua a soffrire terribilmente) nonostante creme su creme, (che cambiano da dermatologo a dermatologo ogni santa volta),ci rechiamo all’Idi (siamo di Roma).Qui, verrà ricoverato in day hospital. Finalmente,vedremo delle ricerche più approfondite.Verranno fatti moltissimi esami,tra cui quello per l’intolleranza al glutine,prove allergiche,esami del sangue di ogni tipo.I valori del sangue ,da spavento,tanto che una mattina si riuniscono vari medici in una stanza per cercare di chiarire quei parametri da urlo.Noi momenti rimaniamo stecchiti li ,nella sala di attesa.Ci recheremo in questo centro,circa tre volte a settimana,il bambino viene medicato ogni volta,fasciato e ricoperto di eosina e unguenti dalla testa ai piedi.Passiamo nelle mani di dermatologi ,allergologi,immunologi.Sarà proprio un’allergologa,a chiederci informazioni, in merito al vaccino.Sarà proprio lei ,l’unica fino a quel momento, ad esporsi in merito.Ci consiglierà ,di parlare con la pediatra di base e interrompere il ciclo vaccinale.Ovviamente,non ce lo metterà per iscritto.Con il benestare della ped. di base,ma arrivati a quel punto ,(guai a chi ce lo toccava),interrompiamo il ciclo vaccinale.Dopo mesi di inferno e medicazioni,il bambino comincerà a stare meglio, rincoglionito ormai, di antistaminico ,che prenderà per quasi un anno.Sono passati quasi 4 anni.C’è stato detto di tutto,la cosa che non hanno mai smesso di dirci, è ,che quell’eczema severo,è al 99% dermatite atopica e che come tale ,si sarebbe ripresentata ciclicamente ,vaccino o non vaccino.Tutti ce lo diranno.Tutti ci diranno che ci ricrederemo,perché sicuramente in inverno il bambino tornerà a riempirsi di piaghe.Noi stiamo aspettando, da 3 anni e mezzo.Mio figlio non ha fatto più alcun vaccino.Dalla asl, dove inizialmente ci chiamavano,continuavano a dirmi “signora la dermatite si ripresenterà,non faccia schiocchezze”.Mio figlio ha continuato a prendere il mio latte,fino ai 2 anni e mezzo,vive con i suoi gatti,mangia tutto,va al parco ,al mare,e in montagna.La dermatite atopica che sarebbe ricomparsa al 100%, non è ricomparsa. Mio figlio una volta uscito da quella coperta di piaghe che aveva addosso,non ha mai ,e dico mai,più avuto un solo sfogo di quel tipo..MAI.Ma torniamo al papà,classe 1987,sogg. allergico (e non lo si può sapere a 3 mesi se lo si è o no….ricordiamolo!!), seguirà tutto il calendario vaccinale,avrà il medesimo calvario,con la differenza che la “sua” DERMATITE ATOPICA, non cesserà .Durerà con insistenza e severità.Certo,il mio compagno è vivo e vegeto,come lo è mio figlio,non ha riportato deficit,ritardi etc,ma a differenza di mio figlio, il primo anno di vita, a causa di questo sfogo “severo”,e invalidante,ha smesso di crescere e di nutrirsi.Era al percentile più basso..ma il pediatra,continuava a raccomandare il vaccino.La sua crescita,si è arrestata.Noi oggi ,siamo seguiti da un medico di Roma,che con tutta la documentazione in mano,e vedendo i valori ,esami ,foto etc.. non ha esitato un solo attimo, a parlare di reazione avversa .Un neonato, è uno sconosciuto ,di cui non sappiamo nulla,di cui non possiamo conoscere reazioni ed evoluzione.Sottoporlo ad un vaccino,che non è “UNO”,è un rischio, senza se e senza ma.A tanti dice bene,VERO..ma a tanti altri NO!Perché, mi domando,questo va taciuto???.Io non sono contro i vaccini,e voglio ricordare, che i danneggiati da vaccino, esistono ( LO DICONO CHE ESISTONO??…..),perché “qualcuno”, li ha portati a vaccinare!!! Lo stesso qualcuno, che poi,ha dovuto mettere e mettersi in discussione,e che ogni santa volta, deve sentirsi additato come ignorante,terrorista.. chi più ne ha più ne metta.Io sono dell’idea che prima dei neonati, andrebbero rivisti a tappeto i calendari vaccinali degli adulti,di cui abbiamo informazioni,cosa che di un neonato non abbiamo.Credo che vaccinare per la varicella, sia ridicolo, (mio figlio l’ha fatta manco due mesi fa..)Credo che dividere le persone in”anti e pro”, sia pericoloso e sia una trappola nella quale non bisogna cadere.Tutti siamo per la salute,tutti siamo per la prevenzione,di tutti.
Non sono un’antivaccinista,e non sono una pro-vaccinista..sono una mamma, che pretende CHIAREZZA E SCRUPOLOSITA’..E DIRITTO ALLA SALUTE, PER TUTTI.

Chiude il cerchio sull’estrema pericolosità di queste “somministrazioni improvvisate” la notizia di ieri 28 maggio 2017 di un povero bimbo pugliese: Convulsioni per 20 minuti, febbre alta, difficoltà respiratorie, diarrea; così un bambino di Taurisano, di 15 mesi, è stato ricoverato nell’ospedale di Casarano, dopo aver ricevuto come prima dose vaccinale, una combinazione di vaccini, ovvero il quadrivalente: morbillo, rosolia, parotite e varicella e nello stesso giorno anche il vaccino anti epatite A.
“Un mix – dichiara il legale della famiglia, Attilio Aiello – che sarebbe stato deleterio, anche perché la stessa AIFA, agenzia nazionale del farmaco, raccomanda che il vaccino quadrivalente come prima dose, andrebbe somministrato in maniera separata ovvero morbillo, rosolia e parotite in una soluzione unica e a parte la varicella. In tal modo si eviterebbero soprattutto nei bambini più piccoli dai 13 ai 15 mesi, gli effetti collaterali come le convulsioni e la febbre molto alta.”

Il punto é che si tratta di una raccomandazione dell’AIFA e non di un obbligo, cosìcché “negli uffici vaccinali di Casarano hanno non solo somministrato a un bimbo piccolo il quadrivalente, ma in più é stato eseguito anche un altro vaccino quello dell’epatie A.” Conclude il legale.

C’é dell’altro: perché i genitori del piccolo paziente, avrebbero riferito al loro avvocato, che il giorno della vaccinazione, il personale avrebbe dichiarato alla madre che portava suo figlio, che sarebbe stato eseguito sul piccolo un vaccino sperimentale, senza dare ulteriori informazioni sui possibili rischi, sul nome commerciale dello stesso vaccino. Proprio quest’ultimo infatti non sarebbe stato scritto sul libretto vaccinale del bambino. “Solitamente – riferisce l’avvocato – viene scritto dal personale sanitario il nome e il lotto del vaccino che é stato eseguito sul bambino, cosa che invece non appare in questo caso. Martedì, il padre del piccolo andrà a chiedere spiegazioni in merito presso il centro vaccinale, per verificare se si è trattato di un atto di negligenza da parte degli operatori oppure no.”

Ci sentiamo di pubblicare queste storie, perchè in molti genitori anche dubbiosi o con bimbi che hanno avuto problemi alle prime vaccinazioni, si sono messi in lista d’attesa ai centro vaccinali perchè spinti da questo decreto legge. Ad oggi non è ancora stato discusso in parlamento e non pubblicato nella gazzetta ufficiale, pertanto la sua efficacia resta ancora in sospeso.

Il questo quadro nella giornata di oggi il Codacons ha organizzato una conferenza stampa dove annuncia la denuncia penale verso il ministro della sanità per omissione atti di ufficio. Verranno resi noti tutti casi gravi da vaccino monitorati ( e ufficialmente registrati ) dall’AIFA, nel triennio 2014-15-16. Vi aggiorneremo presto anche su questi sviluppi.
 
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LE VACCINAZIONI UCCIDONO - chi e che cosa?

E' un tema di grande attualità quello delle vaccinazioni, tuttora obbligatorie in Italia, anche se da un anno a questa parte i bambini non possono più essere tenuti lontani dalla scuola o vaccinati "a fucile puntato". Certamente chi si vuole vaccinare è libero di farlo. Noi crediamo però che la scelta deve essere assolutamente personale e libera, non imposta dallo stato "bambinaia", e deve basarsi su una informazione bilanciata. libertà di scelta insomma ed informazione che delucidi tutti i punti di vista!

I MICROORGANISMI E LE VACCINAZIONI

Il nostro corpo è abitato?

Il mondo dei batteri, dei virus e dei funghi, è un universo a sé, ricchissimo di varietà, alcune delle quali utili alla vita, altre dannosissime.

Dai tempi di Luigi Pasteur ci hanno insegnato che i batteri sono agenti portatori di malattie, che devono essere evitati a tutti i costi. Se non è possibile evitarli, dobbiamo ucciderli con la nostra gamma di antibiotici.

Dai tempi di Robert Koch sappiamo che il bacillus tubercle produce in alcuni casi la tubercolosi. E al giorno d'oggi noi vacciniamo i nostri corpi per prevenire la tubercolosi.

Ma più che altro, noi prendiamo delle misure igieniche in modo da limitare al massimo il contatto con i batteri. Puliamo il corpo, laviamo le mani, eliminiamo le feci nella toilette. Probabilmente sono queste le misure che ci hanno dato la possibilità di sconfiggere tante malattie infettive.

Il nostro corpo è un organismo che è letteralmente popolato da micro-organismi. Dentro e fuori il nostro corpo troviamo un'incredibile varietà di piccoli organismi, con i quali noi viviamo in perfetta simbiosi per la maggior parte del tempo. Questi batteri, virus, funghi e bacilli sono stati tutti classificati a cominciare da quando l'olandese Anthony van Leeuwenhoek costruì il primo microscopio con il quale incominciò ad osservare queste piccole creature.

E' da circa quarant'anni che è stata dichiarata guerra a tutto spiano agli abitanti di questo micro-universo. L'uomo ha cercato di sterminare molte specie dotate di una sola cellula con i suoi antibiotici, ottenendo solamente che esse si sono rese resistenti a questi attacchi prendendo anche nuove forme. Gli antibiotici sono stati usati in maniera massiccia e non hanno contribuito alla soluzione dei problemi di salute (anzi ne hanno portati di nuovi, NDR).


Per tutte queste piccolissime forme di vita il nostro corpo è un terreno perfetto su cui vivere. L'effetto che i microorganismi hanno sul "terreno" dipende più che altro dalla qualità del "terreno" stesso.

Il famoso Claude Bernard una volta disse: "Le terrain c'est tout, le microbe c'est rien". Il terreno è tutto, il microbio è niente.


Quando il corpo è in forma eccellente, è molto difficile per il microbio generare una malattia. Anzi, è completamente impossibile. Ma quando il corpo è in cattiva forma, il microbio comincerà a generare malattie. Tutti i microbi sono già lì, dal momento che non li possiamo evitare. Il punto cruciale da comprendere è che, in condizioni normali, essi dormono e diventano attivi soltanto quando ricevono segnali di deterioramento del "terreno"-organismo.

La soluzione dei problemi ad essi associati non stà di certo nel tentare di eliminarli. Questo "microcidio" non ristabilisce la salute del corpo stesso. Anche se noi uccidiamo alcuni degli "invasori", ne rimarranno molti altri e troveranno (oltre ad un'organismo deteriorato dall'azione degli antibiotici, NDR) il modo di adattarsi agli antibiotici per continuare nel loro tentativo di sopravvivenza. Quello che i nostri medici non capiscono è che un'ottimo "terreno", un corpo sano, è il miglior modo di sostenere la convivenza con i microbi.

Quando veniamo attaccati da qualche microbio (batterio, virus, bacillo) abbiamo semplicemente da concludere che il nostro corpo non è in ottime condizioni. C'è stata una fase di deterioramento del corpo precedente all'affezione, e non è certo a causa del microbio.



Le vaccinazioni

Conoscendo quello che sappiamo riguardo alla sopravvivenza del nostro corpo, dobbiamo considerare quanto segue. Prendiamo alcune colonie di batteri, virus o qualsiasi altro microrganismo che possiamo tenere sotto controllo. Uccidiamoli e mischiamo quanto è rimasto di loro con un fluido che possa essere iniettato nel corpo. A questo punto iniettiamo questa sostanza nel corpo di bambini, soldati, adolescenti, lavoratori. Iniettiamo una sostanza velenosissima nel corpo di milioni di persone e così facendo li colpiamo con una massicia dose anti-sopravvivenza.

Poi diamo uno sguardo alle statistiche e noteremo un aumento di tutti i tipi di malattie gravi. Non c'è da meravigliarsi. Quando si infila quella robaccia nel corpo (a volte contaminata da metalli pesanti, retro-virus, amebe ecc... NDR), le probabilità che si producano danni aumentano considerevolmente.

E allora, poiché abbiamo guadagnato una enorme quantità di denaro (dai vaccini e dalle medicine e cure utilizzati per contrastare i danni dei vaccini stessi NDR) con le nostre vaccinazioni, falsifichiamo le statistiche su larga scala cosè da far credere che i vaccini facciano bene e che rendano inattaccabili dalle malattie infettive. Creiamo cioè una macchinosa propaganda a favore.

In sintesi questo è quantoè successo negli ultimi due secoli nel campo delle vaccinazioni. E il lavoro di propaganda fu fatto cosè bene che al giorno d'oggi non c'è persona al mondo che non creda che le vaccinazoni servano a mantenersi sani.

Che le vaccinazioni siano da evitare come dannose nonè solo una teoria o un opinione. Diamo un'occhiata alle statistiche.

Nel numero del 4 novembre 1967 del famoso British Medical Journal è scritto che la vaccinazione contro il vaioloè la più frequente delle malattie "iatrogeniche" e che "tra il 1951 e il 1960 ci furono oltre 5 milioni di casi in Inghilterra e nel Galles".


Ed ecco alcune statistiche degli Stati Uniti. Tennessee: casi di poliomielite nel 1958 prima della vaccinazione obbligatoria: 119; casi nel 1959 dopo la vaccinazione: 386. Ohio: prima della vaccinazione: 17 casi, dopo: 52. Connecticut: 45 prima, 123 dopo. Nord Carolina: 78 prima, 313 dopo. Dappertutto la polio aumentò del 300% dopo la vaccinazione obbligatoria.

Dati del 1927 mostrano un aumento di oltre il 40% nei casi di difterite nella prima parte dell'anno, rispetto all'anno precedente (senza vaccinazione). Questo rilevamento copriva 101 delle città più importanti degli Stati Uniti, con una popolazione totale di oltre 30 milioni di persone.

Dal 1903 al 1919 l'esercito americano costrinse le popolazioni delle Filippine a farsi vaccinare contro il vaiolo che uccise i Filippini in grandissimo numero. Nel 1918, 3.285.376 filippini furono vaccinati sebbene non fermentasse nessuna epidemia. Delle persone vaccinate 47.369 si ammalarono di vaiolo e 16.447 di loro morirono. Nell'anno successivo il 1919, 7.670.252 persone furono vaccinate. Di esse 65.180 si ammalarono e 44.408 ne morirono.

Durante la Prima Guerra Mondiale, l'esercito americano perse 56.991 uomini per malattie contro le quali i soldati erano stati vaccinati e 49.909 uomini furono persi in battaglia. Le vaccinazioni uccidono più delle guerre.

Tutti questi dati, e si potrebbero elencarne all'infinito (tralasciamo volutamente i recenti fatti di cronaca come la sindrome del golfo - NDR), distruggono la credenza comune diffusa da quei propagandisti che, consci o no, lavorano per il mero interesse dell'industria della salute". Le vaccinazioni rendono enormi guadagni, specialmente nei paesi dove sono rese obbligatorie. Anche se le persone vaccinate non pagano direttamente i vaccini, chi paga le tasse comunque viene spremuto per tenere in vita un'industria che produce veleno.

Per di più questi vaccini non solo danno luogo alla malattia infettiva alla quale si riferiscono, ma indeboliscono a tal punto l'organismo che altre malattie possono svilupparsi. Le statistiche mostrano che è privo di senso insistere ancora nel sostenere che il risultato delle vaccinazioni è la migliore immunità contro le malattie infettive.

Tratto dal libro COME SOPRAVVIVERE CON UN CORPO di Bert Schwitters
Capitolo 8


Per approfondire la vostra conoscenza della "scomoda verità" sul lato oscuro delle vaccinazioni, andate a sbirciare anche su queste pagine:

http://www.comilva.org

http://www.vaccinetwork.org


Fonte: http://www.laleva.cc/cura/vaccinazioni.html
 
[h=3]Aifa, sospeso il presidente. “Troppi conflitti d’interesse”[/h]
Intrecci con le case farmaceutiche, blitz della Finanza
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PAOLO RUSSO
ROMA

Trema il palazzo dell’Aifa, la potente Agenzia italiana del farmaco, che determina prezzi e rimborsabilità dei medicinali. Un potere di vita e di morte su un mercato che vale qualcosa come 30 miliardi di euro.



A creare scompiglio e far tremare i polsi a più d’una casa farmaceutica è il presunto conflitto d’interessi del Presidente dell’Agenzia, il professor Sergio Pecorelli, alla guida dell’Aifa dal 2009,nonchè Rettore dell’Università di Brescia, in forze al comitato di programmazione del Ministero della salute, una poltrona nel cda dell’Istituto superiore di sanità e presenze in varie società scientifiche.



FARMACOPOLI?

E’ ancora troppo presto per dire se siamo alla vigilia di una “farmacopoli 2”, ma certo è che la Finanza sta per mettere il naso nella vicenda, che potrebbe avere strascichi giudiziari dagli esiti imprevedibili.



Ma andiamo con ordine. Pecorelli, uomo dai mille incarichi, da tre giorni è però sospeso da quello di maggior potere all’Aifa, con provvedimento del direttore generale della stessa Agenzia, Luca Pani. Una decisione inevitabile dopo che il “comitato per la valutazione sui conflitti di interesse”, interno all’Agenzia e composto anche da carabinieri dei Nas e tecnici dell’Economia, ha dichiarato «un conflitto di interessi di livello 3, che non consente di svolgere alcun tipo di attività». Gli atti sono stati a trasmessi al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che a breve dovrà decidere se «dichiarare la decadenza dell’incarico ai sensi dell’articolo 9, comma 2 del decreto ministeriale del 20 settembre 2004».



Il ministro il Ministro ne avrà di carte da consultare: perché la documentazione raccolta dal comitato ne ha trovati parecchi di conflitti di interesse e strani giri di denaro. Tant’è che il Ministero dell’Economia avrebbe giù girato la documentazione alla Finanza.



Primo conflitto d’interessi: fino a tre giorni fa il professore risultava essere advisor di un fondo di investimenti, il “Principia srg”, che finanzia industrie del settore sanitario e farmaceutiche in particolare per un giro d’affari di 400 milioni. Come dire: ti consiglio su quale industria del farmaco puntare, mentre con l’altra casacca di presidente dell’Aifa posso deciderne le sorti su prezzi e ingresso nel paradiso dei medicinali rimborsabili. Da tre giorni il nome di Pecorelli è sparito dal sito del fondo e il professore si sarebbe difeso dichiarando di non aver mai firmato un formale contratto di consulenza. Fatto non smentito dall’ad di “Principia”, Antonio Falcone, che però al comitato avrebbe ammesso di aver firmato un “accordo di riservatezza con Pecorelli. Riservatezza su cosa dovrà essere quest’ultimo a chiarirlo.



Seconda incompatibilità: il presidente dell’Aifa è a capo anche della “Healthy Foundation”. Qui più di un’industria farmaceutica avrebbe finanziato con 80mila euro una pubblicazione sui vaccini dello stesso professore, che nel sito della fondazione appare accanto all’allenatore della Juve, Max Allegri, alla presentazione di una app su “preparazione, tattica, tecnica e salute”.



LA FONDAZIONE

Terzo conflitto d’interessi: la presidenza e una poltrona nel board scientifico della fondazione “Lorenzini” (l’attenzione alla i finale è d’obbligo). Nella “mission” anche il compito di “effettuare, promuovere e divulgare studi e ricerche nel campo farmacologico”. Pochi mesi fa la fondazione ha lanciato il primo “piano triennale per la prevenzione”, che punta anche a propagare tra genitori e ragazzi “tutti i benefici delle vaccinazioni”. Cosa buona e giusta. Ma i vaccini, fino a prova contraria, li produce l’industria della pillola. La stessa che finanzia in parte l’Agenzia del farmaco e che dalle sue decisioni dipende.



«I vertici dell’Aifa fanno acqua da tutte le parti», commenta la capogruppo dei pentastellati in commissione affari sociali alla Camera, Giulia Grillo. «Da un lato il presidente è sotto la lente per presunti conflitti d’interesse. Dall’altro - aggiunge - ci sono aspetti della gestione dell’Agenzia che consideriamo molto discutibili». Da qui la richiesta di «azzeramento dei vertici». La tempesta avrà strascichi anche in Parlamento.

 

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