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Odontoiatria Naturale Disturbi dell'umore e intossicazione da amalgame Versione stampabile Segnala ad un amico
I danni da mercurio causati dai famosi "piombini", in un bell'articolo del dott. Acerra pubblicato su Medicina Funzionale
Riassunto
Dott. Lorenzo Acerra
La seguente rassegna della letteratura medica evidenzia casi cimici di rimozione dell’amalgama e disintossicazione che hanno portato a miglioramenti o risoluzione completa di uno spettro di disturbi dell’umore, generalmente associati a neurosi mercuriale subclinica.
Recenti studi mostrano che le otturazioni di amalgama rilasciano continuamente mercurio e che esse possono costituire una causa di intossicazioni cronica a basse dosi di mercurio; spesso questi stati rimangono non diagnosticati oppure sono associati a sintomi cimici evidenti solo dopo episodi di esposizione acuta al merctlrio (quali inserimento di amalgama. iucidatura o rimozione non protetta).
E’ importante che un terapeuta ben informato vigili adeguatamente su tale eventualità, per poter efficacemente intervenire su tutta una gamma di disturbi psichiatrici.
Parole chiave
Disturbi dell’umore, mercurio, intossicazione da amalgama
Da quasi due secoli, il mercurio, l’elemento chimico più tossico tra quelli non radioattivi, viene impiegato per le otturazioni dentali. Le otturazioni in amalgama, note come piombature dentali, contengono il 50% di mercurio e il dentista è tenuto per legge a trattare amalgame di scarto come rifiuti solidi pericolosi.
Il mercurio viene rilasciato dall’otturazione per vaporizzazione, per diffusione alla radice del dente e per corrosione. Dopo 10 anni, nell’otturazione di amalgama, rimane solo il 50% del mercurio iniziale, dopo 20 anni ne rimane solo il 20%. In pratica, milionesimi di grammi di mercurio lasciano ogni giorno (e ogni notte) l’otturazione nella vostra bocca, si accumulano nei tessuti e sovraccaricano gli organi proposti all’escrezione, cronicamente, senza sosta negli anni.
Nella comunità scientifica ci sono due schieramenti relativi all’amalgama. Entrambi, sia gli oppositori che i sostenitori, concordano sui seguenti punti:
1. 11 mercurio è un veleno
2. Il mercurio è rilasciato dalle otturazioni dentali di amalgama
3. La quantità di mercurio rilasciato è solo molto piccola
Ora viene la controversia: la quantità di mercurio rilasciata dall’amalgama e così piccola che non può essere clinicamente significativa
oppure è sufficiente in alcuni casi a produrre sintomi?
L' assunzione che qualcosa o è significativo clinicamente per tutti o non è significativo clinicamente per nessuno non corrisponde alla realtà.
Già nel 1898 il dr. Tuthill, che segnalò 6 casi di disturbi dell’umore risolti mediante la rimozione di tutte le amalgame dentali, spiegava:
“Nonostante molte persone con queste otturazioni di mercurio sembrano non aver disturbi, altre soffrono da effetti sottili, subclinici del mercurio.
Ciò è dimostrato chiaramente dai casi guariti che vi ho mostrato qui. Fino a quando il sistema si mantiene in uno stato vigoroso molti non avvertono effetti negativi,
ma altrimenti, in questo numero limitato di casi, l’effetto tossico del mercurio diventa dominante, in individui suscettibili ad esso, e sopraffà il sistema nervoso,
generando in molti casi la caterva di sintomi psicologici che ho menzionato.
Sebbene il numero di casi sembra essere relativamente basso, questi meritano una considerazione attenta come verrebbe data all’argomento se la neurosi mercuriale
fosse più comune. Non ho dubbi da quanto ho visto che i nostri manicomi sono pieni di molti individui che hanno sviluppato il loro stato mentale a seguito di otturazioni di amalgama, che producono eccitazione o pigrizia del cervello, stati emotivi alterati e relega alla disperazione quella che avrebbe potuto essere una limpida e brillante carriera.
Per darvi un’idea panoramica dell’argomento, inizieremo con uno dei tanti casi clinic
I danni da mercurio causati dai famosi "piombini", in un bell'articolo del dott. Acerra pubblicato su Medicina Funzionale
Riassunto
Dott. Lorenzo Acerra
La seguente rassegna della letteratura medica evidenzia casi cimici di rimozione dell’amalgama e disintossicazione che hanno portato a miglioramenti o risoluzione completa di uno spettro di disturbi dell’umore, generalmente associati a neurosi mercuriale subclinica.
Recenti studi mostrano che le otturazioni di amalgama rilasciano continuamente mercurio e che esse possono costituire una causa di intossicazioni cronica a basse dosi di mercurio; spesso questi stati rimangono non diagnosticati oppure sono associati a sintomi cimici evidenti solo dopo episodi di esposizione acuta al merctlrio (quali inserimento di amalgama. iucidatura o rimozione non protetta).
E’ importante che un terapeuta ben informato vigili adeguatamente su tale eventualità, per poter efficacemente intervenire su tutta una gamma di disturbi psichiatrici.
Parole chiave
Disturbi dell’umore, mercurio, intossicazione da amalgama
Da quasi due secoli, il mercurio, l’elemento chimico più tossico tra quelli non radioattivi, viene impiegato per le otturazioni dentali. Le otturazioni in amalgama, note come piombature dentali, contengono il 50% di mercurio e il dentista è tenuto per legge a trattare amalgame di scarto come rifiuti solidi pericolosi.
Il mercurio viene rilasciato dall’otturazione per vaporizzazione, per diffusione alla radice del dente e per corrosione. Dopo 10 anni, nell’otturazione di amalgama, rimane solo il 50% del mercurio iniziale, dopo 20 anni ne rimane solo il 20%. In pratica, milionesimi di grammi di mercurio lasciano ogni giorno (e ogni notte) l’otturazione nella vostra bocca, si accumulano nei tessuti e sovraccaricano gli organi proposti all’escrezione, cronicamente, senza sosta negli anni.
Nella comunità scientifica ci sono due schieramenti relativi all’amalgama. Entrambi, sia gli oppositori che i sostenitori, concordano sui seguenti punti:
1. 11 mercurio è un veleno
2. Il mercurio è rilasciato dalle otturazioni dentali di amalgama
3. La quantità di mercurio rilasciato è solo molto piccola
Ora viene la controversia: la quantità di mercurio rilasciata dall’amalgama e così piccola che non può essere clinicamente significativa
oppure è sufficiente in alcuni casi a produrre sintomi?
L' assunzione che qualcosa o è significativo clinicamente per tutti o non è significativo clinicamente per nessuno non corrisponde alla realtà.
Già nel 1898 il dr. Tuthill, che segnalò 6 casi di disturbi dell’umore risolti mediante la rimozione di tutte le amalgame dentali, spiegava:
“Nonostante molte persone con queste otturazioni di mercurio sembrano non aver disturbi, altre soffrono da effetti sottili, subclinici del mercurio.
Ciò è dimostrato chiaramente dai casi guariti che vi ho mostrato qui. Fino a quando il sistema si mantiene in uno stato vigoroso molti non avvertono effetti negativi,
ma altrimenti, in questo numero limitato di casi, l’effetto tossico del mercurio diventa dominante, in individui suscettibili ad esso, e sopraffà il sistema nervoso,
generando in molti casi la caterva di sintomi psicologici che ho menzionato.
Sebbene il numero di casi sembra essere relativamente basso, questi meritano una considerazione attenta come verrebbe data all’argomento se la neurosi mercuriale
fosse più comune. Non ho dubbi da quanto ho visto che i nostri manicomi sono pieni di molti individui che hanno sviluppato il loro stato mentale a seguito di otturazioni di amalgama, che producono eccitazione o pigrizia del cervello, stati emotivi alterati e relega alla disperazione quella che avrebbe potuto essere una limpida e brillante carriera.
Per darvi un’idea panoramica dell’argomento, inizieremo con uno dei tanti casi clinic