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Malato di leucemia e senza casa dorme in auto col figlio a Cuneo: la storia di Marco, che ha perso il lavoro
Dopo essersi ammalato di leucemia ha perso il lavoro e adesso Marco è costretto a vivere in auto con suo figlio a Cuneo perché non ha più una casa
Pubblicato il: 21-03-2023 14:31https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2023/02/giuseppe-pastore.jpg?w=60&h=60&a=c
Giuseppe Pastore
GIORNALISTA
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Licenziato dopo aver contratto la leucemia, adesso dorme in auto con il figlio. È la storia di Marco, un uomo di 60 anni che dopo aver perso casa e lavoro è costretto a vivere in macchina con suo figlio a Cuneo. Fino a non molto tempo fa, invece, c’era un lavoro, una casa e una famiglia. Adesso resta solo questa, anche se la moglie di Marco, Filomena, vive con sua figlia in una struttura religiosa del Comune di Cuneo.
- Malato di leucemia vive in auto con suo figlio a Cuneo
- Una famiglia divisa dopo la pandemia
- La nuova povertà di chi perde casa e lavoro
Malato di leucemia vive in auto con suo figlio a Cuneo
La storia è stata diffusa da ‘Tgcom24’ e racconta uno spaccato straziante di vita. Marco ha 60 anni e durante il lockdown si è ammalato di leucemia.È iniziato così il suo calvario. Marco lavorava come carpentiere, ma dopo aver contratto la leucemia tutto è cambiato.
https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2023/03/cuneo.jpgFonte foto: Tuttocittà.itLa città in cui Marco vive in auto con suo figlio dopo aver perso il lavoro
Inizialmente ha potuto usufruire della cassa mutua, ma dopo è stato licenziato. Adesso la sua unica fonte di sostentamento è una pensione di invalidità di 600 euro.
Una somma certamente insufficiente per condurre una vita dignitosa. Tanto che adesso Marco vive all’interno di un’auto con suo figlio.
https://wips.plug.it/cips/notizie.VIOLAZIONE: scambio email non consentito !/cms/2021/09/carabinieri-16.jpg?w=270&h=152&a=c
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La perdita del lavoro dopo la malattia è stata l’inizio della fine per il 60enne ex carpentiere. Oltre al lavoro, infatti, Marco ha dovuto rinunciare anche alla casa in cui viveva con sua moglie Filomena e con i suoi due figli.I debiti erano troppo elevati e così la famiglia ha dovuto dividersi, sperando che si trattasse di una situazione momentanea.
La moglie di Marco e sua figlia, infatti, hanno trovato ospitalità in una comunità religiosa. Ogni giorno vedono l’altra metà della loro famiglia. Ogni sera, invece, si salutano con un abbraccio.
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La nuova povertà di chi perde casa e lavoro
La storia di Marco e della sua famiglia è uno spaccato di vita che sta diventando sempre più comune. Dal 2020, infatti, si osserva una crescita della povertà delle famiglie italiane.La Caritas è stata tra le prime a lanciare l’allarme dicendo la pandemia crea nuovi poveri. A essere più colpiti sono soprattutto giovani e donne.
Ma l’onda lunga della pandemia si osserva anche per strada. Negli ultimi anni sono aumentate, infatti, le persone senza dimora.
È un fenomeno osservato dalla Federazione italiana degli organismi delle persone senza dimora (Fio.Psd). Secondo i loro dati, infatti, si assiste a un tracollo brusco in fenomeni di povertà che portano molte persone – che fino a non molto tempo prima avevano una casa e un lavoro – a sopravvivere in strada.
L’augurio è che non sia questo il destino che toccherà a Marco e alla sua famiglia.
MA CON 20 MILA € COME FAI A PENSARE CHI NON HA NULLA ?