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[h=1]Pesticidi nel piatto 2012: frutta e vino sono contaminati[/h]
Non peggiora in modo evidente, ma non migliora neanche di molto, lo stato di contaminazione da fitofarmaci e altre sostanze di sintesi nei prodotti ortofrutticoli venduti in Italia. È quanto emerge dall’edizione 2012 del rapporto Pesticidi nel piatto di Legambiente, elaborato a partire dai dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici regionali competenti.
Secondo il dossier, è risultato fuorilegge lo 0,6% dei campioni esaminati, praticamente la stessa percentuale dello scorso anno. Stabili, al 18,3%, i prodotti alimentari contaminati da una sola sostanza chimica (anche se entro i limiti indicati dalla legge), mentre calano di circa un punto percentuale quelli in cui si riscontrano tracce di più pesticidi diversi, che passano dal 18,5% al 17,5% in un anno.
A prima vista, dunque, la situazione appare abbastanza rassicurante, ma a un’analisi più approfondita emergono comunque dati che preoccupano. A cominciare dalla crescita di frutta e verdura contaminata da diverse sostanze chimiche, in qualche caso addirittura 8 o 9.
Lo sottolinea il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza:
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- 31 ottobre 2012 11:27
- Silvana Santo
Non peggiora in modo evidente, ma non migliora neanche di molto, lo stato di contaminazione da fitofarmaci e altre sostanze di sintesi nei prodotti ortofrutticoli venduti in Italia. È quanto emerge dall’edizione 2012 del rapporto Pesticidi nel piatto di Legambiente, elaborato a partire dai dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici regionali competenti.
Secondo il dossier, è risultato fuorilegge lo 0,6% dei campioni esaminati, praticamente la stessa percentuale dello scorso anno. Stabili, al 18,3%, i prodotti alimentari contaminati da una sola sostanza chimica (anche se entro i limiti indicati dalla legge), mentre calano di circa un punto percentuale quelli in cui si riscontrano tracce di più pesticidi diversi, che passano dal 18,5% al 17,5% in un anno.
A prima vista, dunque, la situazione appare abbastanza rassicurante, ma a un’analisi più approfondita emergono comunque dati che preoccupano. A cominciare dalla crescita di frutta e verdura contaminata da diverse sostanze chimiche, in qualche caso addirittura 8 o 9.
Lo sottolinea il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza:
Una lettura più attenta dei risultati delle analisi condotte dai laboratori regionali ed elaborati da Legambiente in questo studio mostra una situazione tutt’altro che rassicurante, con numerosi casi di prodotti ortofrutticoli e derivati contaminati da 7, 8 e addirittura 9 principi attivi differenti, in un composto che nessuno ha mai studiato e analizzato e che potenzialmente potrebbe essere molto dannoso per la salute dei consumatori e per l’ambiente.
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