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Il sindaco e le offese mafiose ai carabinieri
Di Guardo (ex deputato regionale del Pd): 'Gli sbirri ci fanno schifo. Se ne devono andare'
Il primo cittadino se la prende con un consigliere dell'opposizione, che è anche maresciallo dell'Arma
“Gli sbirri ci fanno schifo, se ne deve andare”: una frase questa di per sé grave ed offensiva. Che diventa ancora più grave se a pronunciarla è un rappresentante delle istituzioni. Per di più mentre sta adempiendo alle proprie funzioni. Fatto questo di cui non sembra essere stato per niente consapevole Nino Di Guardo, per due legislature deputato regionale del Partito Democratico e ora sindaco di Misterbianco, un paese in provincia di Catania.
Il fatto è accaduto il 16 giugno, nel corso di una seduta piuttosto tesa del consiglio comunale in cui si stava discutendo di alcuni prestiti che le banche avrebbero concesso al Comune sull’orlo del fallimento. I toni salgono quando il consigliere di opposizione Marcello Russo, maresciallo dei carabinieri in servizio a Siracusa, fa un intervento piuttosto critico sul bilancio comunale.
Di Guardo inizialmente reagisce in modo relativamente contenuto (“Marescià, lei dice una stupidaggine”), ma poi perde le staffe: “Non sa niente e sta sempre a parlare! Io le voglio bene, ma lei dice sciocchezze.Un consiglio le voglio dare, non si avventuri in strade che non conosce,perché potrebbe inciampare e cadere dentro una fossa. Chi la salverebbe poi, dato che pesa 150 chili?”. E ancora: “Maresciallo, io per il suo bene lo dico. Chi glie lo fa fare a girare, a denunciare? Lei lo sbirro a Misterbianco non lo deve fare”. Alla risposta di Russo, Di Guardo replica con un “Stia zitto! Lei deve stare zitto! Taccia!
A Misterbianco c’è un’amministrazione di persone per bene, oneste, nei confronti delle quali gli sbirri non hanno cosa fare. Se ne devono andare gli sbirri, perché gli sbirri ci fanno schifo!”. “Complimenti! – replica il maresciallo – Questa è la sua legalità? Si vergogni!”.
L’audio dello scambio, pubblicato on line da vari siti, ha il sapore della minaccia mafiosa. Le parole del sindaco hanno quindi – giustamente – fatto scandalo. Anche perché, come ha spiegato lo stesso maresciallo Russo alla stampa, di solito è la mafia che definisce “sbirri” i carabinieri. Parole dalle quali, per fortuna, i consiglieri comunali hanno preso espressamente le distanze, con un manifesto affisso in tutto il paese.
“Non accettiamo che il sindaco disprezzi i carabinieri chiamandoli sbirri. Noi esprimiamo solidarietà all’Arma – si legge nel testo – e siamo orgogliosi di avere nella nostra città la Tenenza dei carabinieri, supporto della legalità a tutela dei cittadini del territorio”. Da parte sua, a quanto si sa, il sindaco è invece rimasto chiuso in un tardivo silenzio e non si è ancora scusato né con il maresciallo Russo, né con l’Arma e nemmeno con i cittadini del suo comune e dell’Italia tutta.
Clara Lupi
lei deve stare zitto taccia ..che figura di m...
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/...che-ci/386052/
Di Guardo (ex deputato regionale del Pd): 'Gli sbirri ci fanno schifo. Se ne devono andare'
Il primo cittadino se la prende con un consigliere dell'opposizione, che è anche maresciallo dell'Arma
“Gli sbirri ci fanno schifo, se ne deve andare”: una frase questa di per sé grave ed offensiva. Che diventa ancora più grave se a pronunciarla è un rappresentante delle istituzioni. Per di più mentre sta adempiendo alle proprie funzioni. Fatto questo di cui non sembra essere stato per niente consapevole Nino Di Guardo, per due legislature deputato regionale del Partito Democratico e ora sindaco di Misterbianco, un paese in provincia di Catania.
Il fatto è accaduto il 16 giugno, nel corso di una seduta piuttosto tesa del consiglio comunale in cui si stava discutendo di alcuni prestiti che le banche avrebbero concesso al Comune sull’orlo del fallimento. I toni salgono quando il consigliere di opposizione Marcello Russo, maresciallo dei carabinieri in servizio a Siracusa, fa un intervento piuttosto critico sul bilancio comunale.
Di Guardo inizialmente reagisce in modo relativamente contenuto (“Marescià, lei dice una stupidaggine”), ma poi perde le staffe: “Non sa niente e sta sempre a parlare! Io le voglio bene, ma lei dice sciocchezze.Un consiglio le voglio dare, non si avventuri in strade che non conosce,perché potrebbe inciampare e cadere dentro una fossa. Chi la salverebbe poi, dato che pesa 150 chili?”. E ancora: “Maresciallo, io per il suo bene lo dico. Chi glie lo fa fare a girare, a denunciare? Lei lo sbirro a Misterbianco non lo deve fare”. Alla risposta di Russo, Di Guardo replica con un “Stia zitto! Lei deve stare zitto! Taccia!
A Misterbianco c’è un’amministrazione di persone per bene, oneste, nei confronti delle quali gli sbirri non hanno cosa fare. Se ne devono andare gli sbirri, perché gli sbirri ci fanno schifo!”. “Complimenti! – replica il maresciallo – Questa è la sua legalità? Si vergogni!”.
L’audio dello scambio, pubblicato on line da vari siti, ha il sapore della minaccia mafiosa. Le parole del sindaco hanno quindi – giustamente – fatto scandalo. Anche perché, come ha spiegato lo stesso maresciallo Russo alla stampa, di solito è la mafia che definisce “sbirri” i carabinieri. Parole dalle quali, per fortuna, i consiglieri comunali hanno preso espressamente le distanze, con un manifesto affisso in tutto il paese.
“Non accettiamo che il sindaco disprezzi i carabinieri chiamandoli sbirri. Noi esprimiamo solidarietà all’Arma – si legge nel testo – e siamo orgogliosi di avere nella nostra città la Tenenza dei carabinieri, supporto della legalità a tutela dei cittadini del territorio”. Da parte sua, a quanto si sa, il sindaco è invece rimasto chiuso in un tardivo silenzio e non si è ancora scusato né con il maresciallo Russo, né con l’Arma e nemmeno con i cittadini del suo comune e dell’Italia tutta.
Clara Lupi
lei deve stare zitto taccia ..che figura di m...
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/...che-ci/386052/

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