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è LO FATTO DIMETTERE MO LO DEVO AVVELENAR E CONTRO I PRETI SPOSATI:p:p:p:D:D:D:D:LOL::LOL::LOL:





CELIBATO
Papa Francesco, il cardinale tedesco Ludwig Müller: "Sul celibato ha ragione Ratzinger, qui cade tutto"
14 Gennaio 2020
Celibato, parla il cardinale tedesco vicino a Ratzinger: Qui cade tutto





Stenta a placarsi la polemica all'interno del mondo ecclesiastico dopo il nuovo libro del papa emerito, Joseph Ratzinger, sull'indispensabilità del celibato per i sacerdoti. Il Corriere della Sera ha chiesto al cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo e curatore dello scritto del papa emerito, di pronunciarsi sull'argomento. Innanzitutto il cardinale chiarisce l'esistenza di un solo papa, ovvero Bergoglio, e spiega la locuzione "Papa emerito" come "forma di cortesia". Poi, riguardo le accuse di interferenza rivolte a Ratzinger, precisa: "Tutti i vescovi, anche gli emeriti, partecipano in quanto tali del magistero della Chiesa [...] Nulla di strano".
Per approfondire leggi anche: Papa Francesco e Ratzinger, la clamorosa smentita di Benedetto XVI. Sospetto in Vaticano: golpe in corso?


Entrando nel merito della questione, il cardinale tedesco sposa la tesi di Benedetto XVI e torna sullo scorso Sinodo amazzonico, che si è interrogato sulla possibilità di ordinare uomini sposati. "I vescovi amazzonici rappresentano solo una piccola parte dell' episcopato mondiale", sostiene Müller. Che poi aggiunge: "Qui ne va del sacerdozio cattolico [...] E questo è un grande pericolo per la Chiesa. Se si distrugge un principio, poi cade tutto". Infine, il cardinale tedesco accusa di opportunismo coloro che vogliono censurare l'opera di Ratzinger, definendoli "i più grandi nemici della credibilità della Chiesa".













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LIBRO CONTROVERSO
Ratzinger ritira la firma, Antonio Socci: "Su di lui si è messa in moto la macchina del fango bergogliana"
14 Gennaio 2020
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Benedetto XVI ha chiesto al cardinale Robert Sarah di ritirare la doppia firma dal libro, in uscita in Francia e contenente il monito a Bergoglio sul celibato. Una mossa che insospettisce molti, soprattutto dopo le lettere pubblicate dallo stesso autore e che dimostrano la complicità di Ratzinger. "La macchina del fango bergogliana - la definisce immediatamente Antonio Socci - si è messa in moto e ha preso di mira ovviamente il card. Sarah e Benedetto XVI".
Leggi anche: Papa Ratzinger, l'arcivescovo Marchetto: "Va demitizzato, è un vescovo come tanti"
Per il giornalista, infatti, le lettere pubblicate dal card. Sarah sono chiarissime. "Benedetto XVI ha scritto con lui il libro e aveva rivisto pure la copertina - chiarisce sul suo profilo Twitter -. Ora quali pressioni ci sono state per indurlo a ritirare la firma? Tutto questo è profondamente inquietante". Insomma, il richiamo allo zampino di Papa Francesco è palese.


Antonio Socci@AntonioSocci1

https://twitter.com/AntonioSocci1/status/1217009970119618561

La macchina del fango bergogliana si è messa in moto e ha preso di mira ovviamente il card. Sarah e Benedetto XVI.
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10:06 AM - Jan 14, 2020
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"Multe più basse a ong e permessi": ecco il piano della Lamorgese
La Lamorgese spiega il suo piano per la gestione dei flussi migratori e di fatto spalanca le porte a nuovi arrivi dal Nord Africa

Angelo Scarano - Mar, 14/01/2020 - 20:45





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Porte aperte, meno multe alle ong e più permessi umanitari. Il piano sui migranti del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, è perfettamente agli antipodi di quanto varato dalla precedente gestione a firma Salvini.
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In un'intervista a Otto e Mezzo, il titolare degli Interni ha parlato delle prossime mosse che intende fare sulla gestione di flussi migratori. E a quanto pare la strategia che intende adottare il Viminale potrebbe essere un "richiamo" per chi vuol tentare la traversata verso l'Italia dal Nord Africa. Nel mirino infatti finiscono i dl Sicurezza: "Nel rivedere i decreti ci saranno multe più basse per chi imbarca migranti senza il via libera delle autorità". Si pensa di tornare "alla versione originale del testo, dai 10mila a 50mila", ha detto. Inoltre, sui permessi umanitari, "penso che dobbiamo ampliare un po' la cartegoria, per evitare quello che stava succedendo a dicembre, con tutti quelli che non avevano permessi umanitari che venivano buttati fuori per strada", ha aggiunto.
Insomma tutte mosse che potrebbero cambiare radicalmente i flussi migratori verso il nostro Paese e di fatto potrebbe far aumentare le partenze dal Nord Africa. L'idea del ministro di fatto era già stata anticipata in giornata da Graziano Delrio con parole piuttosto chiare che hanno lasciato aperta la porta ad una riapertura degli Sprar chiusi in precedenza da Salvini. Ma il ministro degli Interni comunque teme le tensioni libiche e di fatto segnala il rischio di un'ondata migratoria senza precedenti: "Un Paese così instabile può avere gravi ripercussioni sull'entità dei flussi migratori. E' questo il problema da risolvere, e la speranza è che si possa trovare maggiore stabilità per via politica, alla conferenza di Berlino". Intanto nelle ultime ore il Viminale ha assegnato due porti di sbarco ad altrettante navi con a bordo migranti: Messina per Open Arms e Taranto per Sea Watch. Un gesto che rende bene l'idea dell'orientamento di questo governo sulle politiche migratorie. Infine il ministro ha anche affrontato la vicenda Gregoretti che riguarda molto da vicino Matteo Salvini: "È la regola generale, non vale solo per Salvini. Non amo entrare su questo argomento e in certe dinamiche ma in quanto ministri nessuno di noi è sottratto o può sottrarsi alle leggi vigenti. Come ex ministro va davanti al Tribunale dei ministri e lì si decide se deve essere processato o meno".

SARA UN BEL COLPO DI STATO COMUNISTA SE AVVIENE E SALVINI DIVENTA MARTIRE OSANNATO.

 
ADESSO ARRIVANO A PIEDI



Migranti, fototrappole al confine per "catturare" gli irregolari

Il Friuli Venezia Giulia continua a essere invaso dai migranti che provengono dalla rotta balcanica. L'assessore alla Sicurezza: "Pronti ad acquistare fototrappole per individuare i transiti"

Giorgia Baroncini - Mar, 14/01/2020 - 16:26






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Fototrappole per orsi e lupi per scovare e bloccare i migranti che entrano in Italia percorrendo i sentieri sul Carso.
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Immagine di repertorio: migranti sulla rotta Balcanica
L'annuncio della regione Friuli Venezia Giulia è destinato a scatenare le polemiche, ma per l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, le fototrappole "potrebbero essere una soluzione di rapida e semplice attuazione che favorirebbe in maniera rilevante il lavoro degli agenti di pattuglia sui confini".
Da anni infatti la piccola regione del nord est si trova a fare i conti con gli ingressi di migliaia di immigrati. Dopo aver percorso la rotta balcanica dalla Grecia fino alla Slovenia, il viaggio per la maggior parte di loro finisce in Italia. Imboccano i sentieri carsici durante la notte per non essere avvistati e in poche ore di cammino si trovano a Trieste. Nel 2018 l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini e il governatore della Regione Massimiliano Fedriga avevano messo in campo un piano per incrementare i pattugliamenti. Ma nonostante l'aumento degli agenti, controllare tutte le aree boschive di confine non è facile. Così sono state adottate altre misure: oltre a droni e visori notturni, è partito un servizio di pattugliamento congiunto con la polizia slovena. Si era anche parlato di un muro di filo spinato al confine per arginare il flusso che non sembra volersi fermare.
Pochi giorni fa, l'allarme del sindacato di polizia a Trieste. "Nell'indifferenza del governo, il personale della polizia di frontiera deve affrontare una mole di lavoro pesantissima con un organico ridotto ai minimi termini da politiche ministeriali che non prendono in dovuta considerazione la situazione del confine orientale trattandola come secondaria ma che con i numeri in possesso sembra essere una vera e propria emergenza quasi pari alla rotta mediterranea", ha tuonato Alessio Edoardo, sindacalista segretario generale provincia dell'FSP.
E così ora arriva l'annuncio dell'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. "La Regione Fvg è pronta ad acquistare fototrappole da posizionare sui sentieri in prossimità dei confini per individuare in tempo reale i transiti di immigrati irregolari. Questi sistemi di rilevazione ottica trasmetterebbero i dati raccolti all'Amministrazione regionale e alle Forze dell'ordine, permettendo così interventi mirati e aumentando il numero di riammissioni, in particolare verso la Slovenia", ha spiegato.
I dispositivi utilizzati per monitorare la fauna selvatica potrebbero quinndi arrivare a breve sul Carso. "Si tratta di apparecchiature poco costose che, grazie a specifici software, possono essere tarate per individuare solo la presenza umana", ha precisato l'assessore. "La Regione - ha poi concluso Roberti - è al fianco delle forze dell'ordine, alle quali intendiamo garantire il massimo supporto possibile per contrastare i flussi migratori irregolari. In tale senso, il ricorso alle fototrappole potrebbe essere una soluzione di rapida e semplice attuazione che favorirebbe in maniera rilevante il lavoro degli agenti di pattuglia sui confini".

 
Le "maxi multe" per i contanti: batoste da 3.000 e 50.000 euro

Dall'1 luglio scatta la nuova soglia per l'uso dei contanti: il limite si abbassa a 2.000 euro per poi scendere a 1.000 dall'1 gennaio 2022

Franco Grilli - Mar, 14/01/2020 - 21:10





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L'anno che è appena iniziato di fatto avrà due volti. La prima è quella fino a giugno, la seconda invece riguarda il periodo che partirà dall'1 di luglio.
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Infatti fino al 30 giugno il limite per l'uso dei contanti sarà fino a 3mila euro. Dall'1 luglio infatti il limite scenderà a 2000 euro e di fatto bisognerà fare attenzione all'uso delle banconote. Come se non bastasse dall'1 gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente a 1000 euro. A questo punto bisogna parlare del dato più preoccupante: le sanzioni che arriveranno a chi sbaglia o a chi commettere errori con il cash. Su questo punto la nuova legge di Bilancio è piuttosto severa. I pagamenti saranno sempre più tracciati e il Fisco controllerà tutti i movimenti. Dall'1 di luglio qualunque transazione che superi i 2000 euro dovrà avvenire tramite procedure ben definite come il bonifico bancario o le carte di credito. Un solo errore da questa estate (che si annuncia torrida per le abitudini degli italiani) potrebbe costare caro. Infatti la sanzione amministrativa va da un minimo di 3000 euro ad un massimo di 50mila euro. Nell'accertamento e soprattutto nella violazione vengono coinvolti sia chi cede il denaro, sia chi lo riceve. E dunque la sanzione potrebbe riguardare in linea teorica anche le donazioni oppure i prestiti anche tra parenti.
Va sottolineato anche il limite e le nuove soglie per l'uso dei contanti non riguardano il prelievo oppure il versamento sul proprio conto . In questo caso infatti decade un elemento importante che metterebbe in moto l'eventuale sanzione. Le operazioni di cassa sul proprio conto corrente infatti non rientrano nella categoria del trasferimento tra soggetti diversi. In questo contesto poi va ricordata una nuova norma entrata in vigore l'1 luglio del 2018 che vieta il pagamento degli stipendi in contanti. Tutti i dipendenti di una azienda o coloro che lavorano per conto di un professionista devono essere pagati solo con una procedura tracciabile. L'obbligo di fatto riguarda, come ricorda ilCorriere, chi ha un contratto di lavoro subordinato, chi ha un contratto di collaborazione oppure chi lavora per una cooperativa con soci. In questo caso l'unico metodo di pagamento previsto è quello tramite bonifico con Iban, pagamento elettronico, assegni bancari o postali e versamenti in contanti presso un ufficio postale o presso uno sportello bancario. Per il momento da queste nuove direttive sono esclusi i rimborsi spese per le trasferte e gli anticipi di spesa per conto del datore di lavoro. Insomma con l'uso dei contanti bisogna fare molta attenzione. E da luglio le multe saranno salatissime.



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