Novità

NEPPURE ALL'ASILO CI RIUSCIVANO AD INVENTARLA

Alien.

Advanced Premium Member
BAGNI SALATI
Zingaretti si è inventato la tassa sulla pipì al bar
La novità nel testo sul commercio regionale in via di approvazione

di Damiana Verucci
14 Settembre 2019
Zingaretti si è inventato la tassa sulla pipì al bar

Se sei cliente va bene, se non lo sei potresti presto dover pagare l'uso del bagno all'interno dei bar e dei ristoranti di Roma e del Lazio. Sì perché tra le altre novità il nuovo testo unico sul commercio regionale, prossimo all'approvazione in Consiglio, contiene un comma all'articolo 75 sulla trasparenza dei prezzi che parla chiaro: «Qualora il servizio igienico, per i soggetti diversi dalla clientela, sia messo a pagamento, il prezzo dello stesso deve essere reso ben noto attraverso l'apposizione di idoneo cartello». Che apre in poche parole alla possibilità di tassare l'uso del bagno che fino ad oggi è stato assolutamente libero.
E quanto dovrà costare? Nulla è detto in proposito. Forse 50 centesimi, 1 euro? E poi a fronte di quale servizio? Personale che assicura la pulizia h24 e dunque non si rischia in questo modo addirittura un maggiore costo per l'esercente, rispetto all'uso gratuito del servizio? E ancora, come si distingue un cliente da un non cliente? Il titolare del bar, ristorante o pizzeria a taglio che sia dovrebbe controllare uno ad uno le persone che fanno la fila davanti al bagno e chiedere loro se hanno consumato. Piuttosto difficile che accada. Pare, tuttavia, che la norma sia stata richiesta da alcune associazioni di categoria stanche di veder prendere d'assalto i loro bagni soprattutto nelle zone dove c'è il maggiore afflusso dei turisti, con tutto ciò che ne consegue, dalla pulizia (in verità molto spesso discutibile), al consumo dell'acqua e della luce. Un costo notevole per i titolari degli esercizi, a sentir loro. Ma a parte il fatto che la maggior parte delle volte chi entra e usa il bagno consuma pure, sia un caffè o un semplice pacchetto di gomme, la norma appare ancora più discutibile dal momento che il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Roma, licenziato neanche un mese fa, scrive a chiare lettere esattamente il contrario, ovvero: «È fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l'utilizzo dei servizi igienici a chiunque ne faccia richiesta». Siano essi clienti o non clienti. Come del resto è sempre stato, almeno fino ad oggi.
A scriverlo è la maggioranza Cinque Stelle, i colleghi della Regione forse non se ne sono accorti o hanno fatto finta di niente. Si dirà, ma questa norma non vale solo per Roma. Vero, ma nella Capitale come dovrà comportarsi l'esercente? Se il testo unico del commercio dovesse andare in porto così come è scritto quel comma, almeno per la nostra città varrebbe quanto stabilito dal regolamento di polizia urbana e dunque niente tassa per chi usa i servizi igienici di un esercizio pubblico. Resta la confusione e soprattutto, come sempre più spesso accade, il legiferare differente tra un'Istituzione e l'altra a discapito del cittadino e forse a conferma del fatto che si fanno i dispetti l'uno con l'altro o quantomeno si confrontano assai poco. «Non ero d'accordo con questa norma – fa sapere la consigliera regionale Marta Leonori – ma è passata lo stesso, vediamo cosa succederà da qui all'approvazione in Consiglio Regionale per il voto definitivo».
Gli esercenti, però, sembrano volerla e sposarne appieno la ratio. «Mi sembra giusto che chi non è un cliente del bar o del ristorante paghi per andare in bagno – dice Claudio Pica, presidente Fiepet-Confesercenti – ci sono dei bar attorno al Colosseo che in certi orari registrano oltre 70 persone in fila per andare in bagno. Un'assurdità. Poi ognuno è libero di mettere o meno una tariffa, ma un minimo per usufruire del servizio permetterebbe anche di avere personale a disposizione per la pulizia». Sarà ma di tante tasse già in essere, di questa ulteriore non se ne sentiva davvero il bisogno.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    giovedì 27 novembre 2025
    Bari
    30
    06
    24
    65
    34
    Cagliari
    03
    65
    15
    77
    79
    Firenze
    04
    74
    10
    45
    18
    Genova
    32
    21
    45
    81
    48
    Milano
    25
    05
    15
    78
    86
    Napoli
    34
    49
    52
    16
    05
    Palermo
    01
    66
    76
    19
    11
    Roma
    60
    16
    79
    22
    21
    Torino
    07
    31
    23
    14
    83
    Venezia
    75
    09
    06
    34
    31
    Nazionale
    64
    12
    18
    30
    88
    Estrazione Simbolotto
    Torino
    11
    43
    35
    33
    19
Indietro
Alto