Novità

OMERTA IN GERMANIA TUTTO IL MONDO è PAESE

Alien.

Advanced Premium Member
[h=6]PROCESSO[/h] [h=1]Infermiere killer in Germania:
«Sono 300 i pazienti uccisi»
[/h] [h=2]Sistema sanitario sotto accusa: perché non è stato fermato?[/h] di Paolo Valentino, corrispondente da Berlino
1129023481-593x443.jpg

shadow
0
Di Niels Högel, il nostro giornale si era già occupato nel 2017. Fu nell’estate di due anni fa che dopo lunga impunità, vennero fuori i crimini commessi dall’infermiere tedesco negli ospedali dove aveva lavorato. Tra il 1999 e il 2005 almeno 90 persone, si disse allora, erano state uccise da Högel mentre erano ricoverate in due strutture non lontano da Brema.

Una strage senza fine, metodica, tanto più assurda in quanto protrattasi nel tempo senza che nessuno di coloro che lavoravano con lui abbia fatto nulla per fermarlo, nonostante forti sospetti. Solo la denuncia di un collega, che nel 2005 lo colse intento a terminare la vita dell’ennesimo malcapitato e lo denunciò, fece partire l’inchiesta che alla fine lo ha incastrato. Condannato a due ergastoli per aver commesso due omicidi e aver avuto un ruolo in altri quattro, Högel ha fin qui ammesso di aver assassinato 43 pazienti, non ha escluso di averlo fatto con altri 53 e ha negato ogni responsabilità in cinque casi.





Ora però emerge un quadro ancora più fosco. Mentre in un’aula del tribunale di Oldenburg, l’ex infermiere, che oggi ha 42 anni, affronta il suo terzo processo, nel quale deve rispondere dell’omicidio di cento pazienti (36 nell’ospedale cittadino e 64 in quello di Delmenhorst) gli inquirenti rivelano che le vittime di Högel potrebbero essere almeno 300.
Un massacro che se confermato, ne farebbe il più prolifico serial killer della Germania in tempo di pace e probabilmente del mondo.

«Se è possibile che per 15 anni più di 300 morti vengano nascosti sotto il tappeto, cos’è ancora possibile in Germania?», si chiede Christian Marbach, nipote di una delle vittime di Högel, diventato paladino della battaglia per far luce sui suoi crimini e soprattutto sui silenzi che li hanno consentiti. «Högel è stato di fatto protetto da una cultura che porta a voltarsi dall’altra parte e tenere bassa la testa», dice Frank Lautermann, il solo ex collega che ha testimoniato apertamente contro di lui.

È un fatto che una dozzina di persone, fra i quali due medici, il responsabile di un reparto e alcuni ex colleghi siano adesso sotto inchiesta, chi per concorso colposo in omicidio, chi per omessa denuncia e chi per falsa testimonianza.

Ma l’ampiezza della carneficina e l’incredibile quantità di tempo necessaria per portarla alla luce sollevano domande imbarazzanti anche per il sistema sanitario tedesco e per l’intero Paese: «È lecito chiedersi — ha scritto Melissa Eddy sul New York Times — se la stessa obbedienza alla gerarchia e l’ossessione delle procedure che a suo tempo facilitarono i crimini dei nazisti, abbiano consentito a Högel di uccidere impunito per così lungo tempo».

La tecnica omicida dell’infermiere ha dell’incredibile. Högel infatti iniettava dosi letali di medicinali che causavano arresto cardiaco e crisi circolatorie, poi interveniva per rianimare la vittima. Molti non ce la facevano, ma per i pochi che si salvavano egli riceveva elogi e riconoscimenti. Il «Rambo della resurrezione», lo chiamavano. Resta che delle 411 morti avvenute nell’ospedale di Delmenhorst nei tre anni in cui ci ha lavorato, 321 si sono verificate o durante o subito dopo i suoi turni. Una coincidenza notata e discussa dagli altri infermieri, nessuno dei quali però aveva segnalato la cosa a medici e amministratori. Forse per paura di essere ripresi e accusati di travalicare le loro competenze.
Ma già a Oldenburg la morìa nei reparti attesi da Högel era stata rilevata. Al punto che di fatto lo avevano mandato via, senza tuttavia segnalare in alcun modo sospetti e circostanze, anzi scrivendogli una lettera di referenze altamente elogiativa.

11 maggio 2019 (modifica il 11 maggio 2019 | 20:28)
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    giovedì 27 novembre 2025
    Bari
    30
    06
    24
    65
    34
    Cagliari
    03
    65
    15
    77
    79
    Firenze
    04
    74
    10
    45
    18
    Genova
    32
    21
    45
    81
    48
    Milano
    25
    05
    15
    78
    86
    Napoli
    34
    49
    52
    16
    05
    Palermo
    01
    66
    76
    19
    11
    Roma
    60
    16
    79
    22
    21
    Torino
    07
    31
    23
    14
    83
    Venezia
    75
    09
    06
    34
    31
    Nazionale
    64
    12
    18
    30
    88
    Estrazione Simbolotto
    Torino
    11
    43
    35
    33
    19
Indietro
Alto